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Autore: shikatema77    21/01/2015    0 recensioni
Il destino sembra volersi far beffe di Nara quando a Konoha giunge un ragazzo con le stesse fattezze di Hidan.
Temari sembra profondamente turbata dal suo arrivo
Mentre Shikadai dovrà tenere per sè una scoperta sulla piccola Himawari Uzumaki
Un segreto alla luce. Ma riuscirà Shikamaru ad accettarlo?
Ancora una volta la famiglia Nara è perno di una scottante verità dove odio, disprezzo, amore e comprensione giocano un ruolo fondamentale.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Hinata/Naruto, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Dopo la serie
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CAPITOLO 4

 

Mirai corse nello studio della madre, appena di ritorno dalla missione moriva dalla curiosità di scoprire cosa era successo a Suna e di come Shikamaru fosse riuscito a riconquistare il cuore della teutonica ed intransigente Temari-sama

In realtà nessuno poteva conoscere i dettagli di quella storia, ma Kurenai era una donna piena di iniziativa.

 

“Allora venne incaricato di scortare il Kazekage fino a Suna ...” disse pensierosa riprendendo il racconto.

 

Durante tutto il tragitto, Gaara non si era degnato nemmeno di guardarlo e comunque meglio quel gelido riserbo che dare voce a ciò che pensava. Quando entrarono nel palazzo, Kankuro lo squadrò, evidentemente infastidito dalla sua presenza.

“Perchè ti sei portato dietro questo qua?” domandò senza voltarsi.

“Me lo ha chiesto l'Hokage...”

“Già e tu non sai dire di no alle richieste di Naruto-kun.” commentò il marionettista con malcelata ironia che voleva intendere ben altro.

“Kankuro non vorrai ricominciare con questa storia!” lo riprese Gaara diventando rosso come i suoi capelli.

“Bhe tu e quell'altro non è che fate molto per zittire le voci.”

“Vai a chiamare Temari invece di dire fesserie.” ordinò seccato indicando la porta. “No anzi nelle sue condizioni non può fare le scale. Scortalo fino alla porta.” aggiunse.

Shikamaru si domandava cosa diavolo stesse farneticando il Kazekage, quando si erano lasciati Temari era fin troppo in forma. Cosa poteva essere mai successo in sei mesi? Per quanto fosse un genio certo non era minimamente preparato alla scena che si sarebbe trovato davanti.

 

La Kunnoichi era voltata verso la grande finestra della camera, Shikamaru restò per qualche secondo fermo sulla soglia a fissarla, indubbiamente le era mancata, ma si sarebbe mangiato la lingua piuttosto che ammetterlo. Come lei possedeva un forte orgoglio di Shinobi.

Udendo entrare qualcuno, Temari istintivamente si voltò, lasciando cadere la tazza che teneva in mano, quando il suo sguardo incrociò quello ematite del suo ninja pigro. Perchè per quanto pure lei avesse sempre cercato di negare i suoi sentimenti erano quanto ormai palesi. Ma non era una donnicciola per cui lo accolse con il suo solito ghigno.

“Finalmente sua pigrizia si è degnato di onorarci della sua visita.” disse per rompere il silenzio. In genere quelle battute non restavano mai senza una risposta altrettanto ironica, ma lo sguardo di Shikamaru era stato attirato dal pancino che la donna aveva tentato di nascondere protettiva con la mano.

 

“Fuori da casa mia!” berciò Izai quando vide Naruto sulla soglia.

Hinata singhiozzava seduta dietro le spalle del padre, mentre Hanabi tratteneva il genitore per un braccio.

“Che cosa mai ho fatto per essere trattato in questo modo da lei?” domandò Naruto alzandosi in piedi.

“Non permetterò mai a mia figlia di uscire con un diverso. La casata Hyuuga ha un nome rispettabile.”

“Diverso? Ma che intende dire?” domandò il biondo sempre più stupito.

Hinata si asciugò le lacrime e superò il padre, il suo viso era a pochi centimetri da quello di Naruto che cominciò a sudare freddo, era davvero incazzata.

“Avresti almeno potuto dirmelo! Così potevo evitare di innamorarmi di un idiota come te!” ringhiò e nonostante questo al biondo parve ancora più bella.

“Che cosa avrei dovuto diriti? I miei sentimenti te li ho dimostrati molte volte mi sembra.”

“Forse mi stai confondendo con il Kazekage.” sbottò aspra lei incrociando le braccia.

Naruto indietreggiò deglutendo nervoso ed iniziando a sudare. Era vero che aveva stretto una tenera amicizia con Gaara, ma non nel senso in cui tutti pensavano.

“Ti stai sbagliando non è come credi o meglio come tutti credete.” poi le gote si colorarono di un lieve rossore, mentre un sorriso da ebete copariva sul suo volto “Hai detto per caso che mi ami?”

Hinata improvvisamente si irrigidì sul posto, mentre Izai si prendeva la testa fra le mani e solo in quel momento Hanabi lo lasciò sedere.

“Io no..no...n” balbettò completamente preda di quella emozione chiamata gelosia.

“Aspetta vuoi farmi intendere che sei invidiosa della mia amicizia con il Kazekage?”

“Ma figuriamoci ...”

“Allora perchè te la prendi tanto?” chiese con quella voce calda che faceva rizzare i peletti sul candido collo da cigno di Hinata.

Hanabi scattò in piedi: “Papà vieni con me.” disse trascinandolo fuori dalla stanza, senza che perdesse di vista la coppia fino a quando la porta si richiuse per lasciarli soli.

“Non mi va a genio. Contro una ragazza o qualche speranza, ma contro un ragazzo no.” sussurrò alla fine, rilassando le spalle.

“Ma quante volte devo dirti che non c'è nulla di simile tra me e Gaara? L'unica che amo sei tu.” ammise infine.

Hinata si voltò di scatto e lo baciò sulla bocca. Aveva atteso anni quel giorno in cui i suoi sentimenti sarebbero stati ricambiati. Aveva lottato per essere degna di lui. Aveva rischiato la sua vita per lui e finalmente veniva ricompensata di quella devozione silenziosa.

 

Shikamaru ancora faticava a parlare. Ok era un genio ma a questo non era senza dubbio preparato e nemmeno ad essere padre. Un'altra seccatura che il suo vecchio gli aveva mandato dal cielo per spronarlo, senza contare che sua madre lo avrebbe ucciso se fosse tornato a casa con un frugoletto tra le braccia senza essere spostato con la suddetta donna.

“Senti, ma tu devi sempre crearmi nuove seccature?” borbottò imbarazzato liscando con la mano il retro della nuca.

“Non preoccuparti me la saprò cavare bene anche senza di te.” sentenziò lei fingendo freddezza.

“Certo torno a casa senza di te e mia madre mi uccide, se poi sa che ho abbandonato il nipote che desidera tanto finisce col diseredarmi.”

“Tua madre non mi sopporta.” sentenziò lei.

“Ma sa fin troppo bene che tu sei l'unica per me.” sussurrò cercando di mettere a tacere il suo dannatissimo orgoglio che continuava a protestare.

“Ti vedi ancora con quella sottospecie di crittografa?” domandò squadrandolo con la sua dolce severità.

“Ma cer...no no.” si affrettò a modificare la risposta notando lo sguardo assassino di Temari.

“Meglio per te, ovviamente.” commentò lei avvicinandosi, appoggiando le braccia in torno al collo dell'uomo.

“Se non fossi venuto a prenderti che avresti fatto? No aspetta questa cosa era tutta studiata per mettermi i sensi di colpa addosso?!” alla fine pareva aver capito di essere cascato nel trucco più vecchio del mondo “Tu, la mamma e Shiho eravate in combutta?”

“Già, genio della foglia.” sorrise lei alzandosi sulle punte per baciarlo.

Shikamaru la lasciò fare, convincendosi che il suo genio valeva ben poco contro tre donne che volevano incastrarlo e che ci erano riuscite alla grade. - Kami dammi un maschio - pregò

   
 
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