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Autore: Butterfly8    21/01/2015    9 recensioni
E se invece di fare pace Armando e Betty si fossero lasciati?? Ho immaginato questa storia molti anni dopo la loro separazione. Si sono separati quasi alla fine della serie, Marcela non ha mai parlato con Betty e Armando è partito per il suo lungo viaggio. Aspetto i vostri commenti.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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UAV
Armando sa  che tra poco la rivedrà. Non vede l'ora ma teme anche quel momento.
Non la vede da diciotto anni, più o meno. Da quando è partito, per lasciarle terminare i sei mesi di presidenza in santa pace e salvare così l'Ecomoda dal disastro nel quale insieme l'avevano spinta.
L'aveva rivista solo un'altra volta durante il consiglio d'amministrazione nel quale avevano fatto di nuovo il passaggio di consegne e l'Ecomoda era tornata nelle sue mani.
Lei, era lì con Michel, il suo fidanzato. Le sue parole, i suoi gesti, non erano serviti a nulla. Non era riuscito a convincerla del fatto che l'amasse sinceramente. Lei non aveva voluto credergli. E alla fine si era trasferita a Cartagena con Michel.
E' in sala con Marcela, che è sua moglie da sedici anni, da quando aveva saputo che Betty aveva avuto un figlio da Michel. La loro storia a quel punto era davvero finita e lui aveva capito che non c'era più niente da fare.
Non che non c'avesse provato. Sapeva che lei aveva bisogno di tempo, e pensava che fosse giusto darglielo. Senza essere pressante o fastidioso per lei.  Aveva provato un paio di volte a parlarle ma non c'era riuscito. Poi aveva saputo che lei era incinta. A quel punto il suo orgoglio offeso aveva reso impossibile una loro eventuale riconciliazione. No!
Lì sul momento, anche se Betty fosse tornata da lui a chiedergli perdono, cosa che comunque non aveva fatto, non avrebbe accettato le sue scuse.
La misera verità era che lei non credeva in lui e che avrebbe dovuto accettarlo. Ma lui continua disperatamente ad amarla. Anche dopo diciotto anni, è il suo primo pensiero al mattino e l'ultimo alla sera. Questo non riesce a cambiare. Anche se era andato avanti con la sua vita, si era sposato, reso estremamente felici i suoi genitori, perchè aveva sposato Marcela e ci aveva fatto una figlia, Giulia, che era rimasta figlia unica, perchè insomma per lui era stato uno sforzo anche avere lei. Non che non le volesse bene, anzi a quel punto era la sua unica ragione di vita, quanto piuttosto perchè desiderava con tutto se stesso che fosse Betty la madre dei suoi figli e non  Marcela.
Deve ammettere di essere diventato un buon dissimulatore. Per il jet set, lui è il marito perfetto, adesso è anche a capo degli industriali colombiani, ha la moglie giusta, una figlia favolosa, non può volere di più dalla vita. La sua vita però è tutta una bugia e lui lo sa. Così come lo sa  Marcela.
Sua moglie, è ed era stata una buona moglie. E' lui a non essere un buon marito. Marcela sapeva che lui amava Betty e non amava lei, ma come sempre, aveva deciso che poteva riconquistarlo. E quando Betty non era più tornata... era sembrato ovvio a tutti che si rimettessero insieme. Lei era stata felice della cosa, sicura del fatto che le bastasse essere la moglie di Armando Mendoza, l'uomo che lei amava più di se stessa e che, sicuramente, se avesse reso molto felice, avrebbe prima o poi ricambiato il suo amore.
Improvvisamente la vede entrare nella sala, è con due ragazzi giovani e alti. Strano, aveva pensato di vederla con Michel!
E' bellissima. Come non ha mai pensato potesse essere. 'Il tempo non sembra essere affatto passato per lei' pensa lui. Ha i capelli lunghi, morbidi sulle punte,non porta più gli occhiali, ha un fisico perfetto, indossa un semplice vestito a maniche corte color carta da zucchero e indossa delle scarpe dal tacco vertiginoso. Sta per avere un mancamento. Inizia a  non capirci più niente, per fortuna Mario Calderon, va in suo soccorso e lo allontana dalla sala. Deve riprendere il controllo della situazione, altrimenti non potrà mai e poi mai fare il suo discorso in sua presenza.

***

La prima persona che Betty vede entrando è lui. Che si allontana con Mario Calderon. Niente di nuovo insomma. I due compari di canagliate non si sono affatto separati, anche se si sono presi a pugni per lei. Tutto è rientrato nei giusti binari.
Betty, temeva questo momento, ma non è stato niente di che. Solo un leggero colpo al cuore, ma forse il fatto di essere con i suoi figli, la aiuta a non perdere il controllo. Hermes e Jacques, come suo padre e il padre di Michel.
Betty sa di essere stata estremamente fortunata nell'aver incontrato Michel, probabilmente deve ringraziare Catalina per questo. Praticamente il marito perfetto. In diciotto anni, mai una volta le ha fatto pesare qualcosa, a partire dal suo trasferimento a Cartagena. Era dovuta partire perchè non sarebbe potuta stare in Ecomoda più dei mesi necessari.
Proprio non era riuscita a perdonare Armando all'epoca, non erano serviti a nulla i pedinamenti, le dichiarazioni,  le dediche di canzoni. La consapevolezza di essere stata usata e di essere ancora uno strumento nelle sue mani, non le aveva fatto credere nella sincerità dei suoi sentimenti.
Lui, forse, non aveva mai capito quanto profondamente l'avesse ferita e se invece l'aveva capito lei non gli aveva mia dato modo di dimostrarlo perchè era stata troppo arrabbiata.
A Cartagena, avere Michel accanto, era stato come avere una medicina. Piano piano era tornata a sorridere. Piano piano si era conquistato la sua fiducia e alla fine si erano messi insieme. Certo era rimasta subito incinta e il loro era stato un matrimonio riparatore ma non era mai stato un matrimonio infelice. Lei aveva imparato ad andare avanti, anche se aveva la consapevolezza che non avrebbe mai amato nessuno come aveva amato Armando Mendoza.
Ora, sa che rivederlo non è facile e non sarà facile. L'ha visto di sfuggita e ha potuto notare che non è cambiato per niente. E' un pò invecchiato, è naturale che a cinquant'anni non poteva essere come era a trenta, ma è sempre affascinante.  'Non posso farmi affascinare' pensa Betty. ' Ho impiegato molto tempo per dimenticarlo, non posso ricascarci'. Ormai è andata avanti.

***

"Beatriz, che sorpresa vederla qui!" esclama Marcela. "Non credevo sarebbe venuta alla riunione annuale degli industriali visto che gli altri anni non c'era!"
'Che si stia chiedendo se sono venuta perchè ora Armando è presidente?' si domanda Betty.
"In effetti gli altri anni, mio padre non compiva ottant'anni e non voleva festeggiarli con tutti si suoi amici, compresi quelli di Bogotà. Per questo sono qui, non che questi siano fatti suoi" le risponde Betty con una punta di fastidio nella voce.
"Non mi presenta questi giovanotti?" chiede melliflua Marcela.
"Sono i miei figli, Hermes e Jacques Doinel" le dice Betty.  I due ragazzi si presentano educatamente, sono proprio due bei giovani.
Hermes, il più grande, ha i capelli neri e gli occhi verdi, mentre Jacques è la fotocopia di Michel.
"Purtroppo Giulia, mia figlia, mia e di Armando" sottolinea malignamente Marcela "non è qui. Non è voluta venire, perchè trova queste riunioni così noiose!"
"A me invece" dice Hermes "il mondo dell'industria piace. I miei genitori sono davvero in gamba e mi ci hanno fatto appassionare."
"Ah, eccovi qui" esclama Michel raggiungendoli. "Non vi trovavo! Perdonami amore" dice rivolto a Betty "una lunghissima e noiosissima telefonata di lavoro dagli Usa!"
"Non preoccuparti tesoro" dice Betty "ti ricordi di Marcela Valencia?"
"Mendoza, Betty, Marcela Mendoza" dice Marcela, volendo far notare che lei ha sposato Armando!
"Michel, ti ricordi di Marcela Mendoza?" ripete Betty con un'espressione fintamente adorabile in volto.

***

Armando non può credere che Marcela sia andata a salutare Betty. Avrebbe potuto avere il buon gusto di fare finta di niente, ma sa anche che non avrebbe mai e poi mai perso l'occasione di sbattere in faccia a Betty il suo matrimonio con lui.
E' arrivato anche Michel, cosa che lo infastidisce non poco, Ha ancora tanta voglia di spaccargli la faccia. Dopo tanti anni. Quell'uomo gli ha portato via Betty e non sa che lui potrebbe ancora eliminarlo per questo.
Si ricorda ancora di lui che al "Santuario" gli parlava del cambio di vita che Betty desiderava. 'Perchè non riesco ad andare avanti? Perchè?' si domanda tra se e se. 'Perchè la amo e questo non cambierà mai!' si risponde.
Maledizione, Marcela lo sta costringendo ad andare a parlarle, mentre lui avrebbe voluto evitarlo. Ma ora non può, perchè farebbe la figura dell'idiota. Sente che il cuore sta per scoppiargli nel petto. Deve fare attenzione, è vero che non è ancora vecchio ma potrebbe avere un infarto da un momento all'altro.
Si avvicina al gruppetto.
"Buonasera a tutti!" esclama.
"Tesoro, sei arrivato" dice mielosa Marcela. "Dov'eri finito?"
"Come puoi immaginare" le dice lui "parlavo con altri industriali." Si rivolge a Betty  "Betty, Michel come state?" chiede con un tono più calmo possibile, mentre invece sta morendo dentro,
"Bene dottor Mendoza" dice Michel.
"Puoi chiamarmi Armando, senza dottor Mendoza! E questi bei giovani chi sono?" domanda educatamente.
"Sono i loro figli" interviene Marcela. "Hermes e Jacques!"
"Hermes come tuo nonno" interviene Armando rivolto al giovane. "Lo conosco da quando tua madre lavorava nella mia azienda, come sta?" chiede rivolto a Betty.
"Molto bene. Domani festeggia ottant'anni. Per questo siamo qui" risponde Michel.
Betty sembra incapace di proferire parola. Di sicuro si aspettava una fredda accoglienza da parte sua, ma non così fredda.
L'arrivo di Calderon interrompe la loro discussione.
"Armando preparati, devi fare il tuo discorso." Si accorge di Betty. "Salve Betty, non l'avevo riconosciuta, come sta?"
Per fortuna, il suo intervento da la possibilità a tutti di sedersi ed evitare quello strano assembramento.

***

Più o meno quando sono a metà degli interventi e il discorso di Armando è concluso da un pezzo, Betty si alza per andare alla toilette.
Sta per entrarci quando sente delle voci familiari al'interno. Sono Marcela e Patrizia Fernandez che stanno parlando di lei.
"Non posso credere Marce che sia venuta" sta dicendo Patrizia. "Abbiamo fatto bene a non dirle niente all'epoca, altrimenti avrebbe perdonato Armando e tu non ti saresti mai potuta sposare con lui."
"Cosa avrei dovuto dirle? Che lui si stava facendo ammazzare per lei? Che si è fatto riempire di pugni quando lei non c'era perchè si sentiva in colpa per quello che le aveva fatto? Avrei dovuto dirle che non avevamo più rapporti sessuali da quando loro erano stati assieme? No! Lei non deve sapere più nulla di queste cose. Non gliel'ho detto all'epoca e non gliele dirò adesso."
"Ormai è troppo tardi, me le ha dette invece" dice Betty entrando nell'antingresso della toilette.
"Cosa fa, ci spia?" le dice Patrizia .
"Stavo solo andando alla toilette e vi ho sentite parlare di me. Come sempre non perdete il vizio di parlare alle mie spalle."
Betty entra in un cubicolo della toilette. Ha bisogno di riprendere fiato per elaborare quello che ha appena sentito. Davvero Armando era innamorato di lei. Davvero non aveva avuto relazioni con altre donne. A quel punto deve considerare come veritiere le cose che le aveva detto Berta  rispetto ad Alejandra Sing. Non aveva avuto una relazione con lei.
'Cielo, ho sbagliato tutto!' sta pensando in preda allo sconforto. Non ha dato alcuna possibilità ad Armando di spiegarsi, di fornirgli la sua verità. Sente che lo stomaco le si sta stringendo. Viene colta dal panico. 'Respira Betty, respira!'
"Tutto bene Beatriz?" chiede Marcela subdolamente. "Si sente male?"
"No, tutto bene" risponde Betty uscendo dalla toilette.
"Quanto a quello che ha sentito... " inizia Marcela "ormai è il passato, lei si è rifatta una vita. Mi sembra piuttosto felice con Michel, Armando è piuttosto felice con me, non c'è bisogno di rinvangarlo."
"No" le risponde Betty. "Non c'è bisogno di rinvangare il passato" ed esce.
Non appena fuori dal bagno, si scontra con Armando. Immersa nei suoi pensieri gli finisce proprio addosso.
"Mi scusi" dice alzando lo sguardo e rendendosi conto che è lui.
Armando non sa cosa dire, tranne che sono diciotto anni che desidera abbracciarla e urlarle contro. La prende per un braccio e la trascina in uno sgabuzzino vicino alla toilette.
"Armando, cosa stai facendo?" si divincola lei.
"Quello che avrei dovuto fare diciotto anni fa " dice e senza darle modo di scostarsi la stringe in un abbraccio e la bacia.
Lei si scosta e gli tira uno schiaffo. Si divincola, ma lui non la lascia andare e la bacia nuovamente. Alla fine anche lei si abbandona tra le sue braccia.
Dopo non si sa bene quanto tempo, si staccano l'uno dall'altro.
"Quanto stiamo facendo è sbagliato" dice Betty "Devo tornare da mio marito e dai miei figli."
"Certo, va, torna da tuo marito" urla quasi Armando. "Sei sempre stata brava a scappare!"
"Cosa?" chiede Betty.
"Non hai forse fatto così anche vent'anni fa Betty?"
" No e lo sai benissimo anche tu che non è affatto così!"
"So solo che non hai voluto credermi, nè darmi una possibilità. Hai reso la mia vita un inferno e io non riesco a smettere di amarti!" prorompe lui amareggiato.
Betty ripensa a tutto quello che ha sentito in bagno, a quello che prova, a Michel, ai suoi figli.
"Mi dispiace" gli dice.
"Dei tuoi mi dispiace non me ne faccio niente. Perchè non mi hai creduto Betty? Ti costava tanto darmi una possibilità?"
Se lo sta domandando anche lei.
"Io ..... non riuscivo a fidarmi di te.... non puoi biasimarmi per questo. Mi dispiace che tu non sia riuscito ad andare avanti con la tua vita, anche se hai sposato Marcela e hai una figlia. Mi sembra assurdo che tu non provi niente per loro."
"Si, Marcela la odio. Mia figlia, la guardo e penso che vorrei tanto che fosse nostra figlia. Io avrei dovuto costruire la mia famiglia con te, non con Marcela. Ma tu non hai avuto il minimo scrupolo a farti mettere incinta da quel francese lì!"
Un altro schiaffo raggiunge la faccia  di lui.
Armando la abbraccia "Perdonami Betty" le dice. "Non riesco a sopportare l'idea che lui sia tuo marito. Io ti amo ancora. Non ho mai smesso di amarti. Ogni giorno quando mi sveglio sei la prima persona a cui penso, e l'ultima prima di dormire. Non riesco a vivere sapendoti lontana da me."
"Lasciami, le nostre vite hanno preso strade diverse da tanti anni. Lasciami andare. Se mi ami, lasciami andare."
"Devo sapere una cosa prima. Perchè non mi hai risposto quando ti ho cercato anni fa?"
"Non potevo. Avrei ceduto e in quel momento stavo cercando di andare avanti, di ricostruirmi, dopo che tu mi avevi distrutto la vita. Forse per te è difficile capirlo, ma mi hai fatto così tanto male che non pensavo di voler continuare a vivere. E' vero, ho iniziato una relazione con Michel e in qualche modo è stato necessario per tenermi aggrappata alla vita. Sono rimasta incinta, a quel punto, sai benissimo che non avrei mai separato mio figlio da suo padre."
"Tu mi ami Betty?" le chiede.
"La risposta a questa domanda, a questo punto, non ha nessuna importanza" gli risponde uscendo dallo stanzino e tornando alla toilette per sistemarsi.  Per fortuna la trova vuota adesso. Si concede un pianto di cinque minuti per metabolizzare il tutto e torna in sala. La sua famiglia la sta aspettando.

***

Un urlo squarcia il cuore della notte. Betty si sveglia di soprassalto.
"Armando" chiede "cosa è successo? Ti senti male?" si siede a metà del letto.
"No" anche lui si siede a metà del letto. " Ho avuto un incubo terribile".
Si alza e inizia a controllare le stanze dove i loro figli stanno dormendo tranquillamente.
Betty lo segue nel suo aprire frenetico delle porte. Armando va in cucina e si prende un bicchiere d'acqua.
Si siede sul divano cercando di calmarsi.
"Non vuoi dirmi cosa hai sognato?" gli chiede sua moglie.
"Un incubo terribile. Tu eri sposata con Michel e avevi due figli, Hermes e Jacques e io ero sposato con Marcela. Tu non mi avevi perdonato e venivi a sapere che io ero innamorato veramente di te, molto tempo dopo. Io non riuscivo a dimenticarti, ma tu mi lasciavi lo stesso per Michel."
"Armando" gli dice Betty sedendoglisi accanto. "Era solo un sogno. Solo un brutto sogno" e lo cinge con le braccia.
"Un brutto sogno. Un ORRIBILE sogno" dice lui.
"Si. Era proprio un'altra vita" afferma lei.
Betty si siede sulle sue gambe e appoggia la testa sulla sua spalla, cercando di rassicurarlo come può.
"Lo sai che in questa vita, io amo solo te no?"
"Si, ma il mio sogno era così reale. Così reale. Non vorrei che quella fosse la vita vera e questo il sogno."
"Andiamo a dormire Armando" gli dice Betty, alzandosi e prendendolo per mano, quasi come fosse un bambino.
Si sdraiano nuovamente nel letto e lei lo bacia sulle labbra. Si accoccola contro di lui e gli dice "la vita vera è questa e non ce n'è un'altra possibile, per me. Dormi tranquillo."

Grazie a Soul of Paper perchè con la sua bravura e con i suoi commenti è per me una vera fonte di ispirazione.

   
 
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