21/01/2015
1 recensioniScarpe vecchie.
Penso di essere una delle poche persone al mondo che ama le scarpe vecchie. Vi starete chiedendo il perché, e bene, ora vi spiegherò. Amo ogni graffio che si crea sulle mie scarpe, dal primo all’ultimo. Sono come dei ricordi messi tutti dentro un paio di album di fotografie, e Dio, amo andarci in giro, fiera. Le scarpe, secondo me, sono un po’ il nostro riassunto, non credete anche voi? Sono un po’ tutto ciò che ci riguarda, lo rappresentano in ogni graffio. Lo confesso, quando si rovinano mi irrito tanto, perché tendo a comprare sempre scarpe costose, e dato il prezzo, mi aspetto sempre che rimangano intatte fino alla fine della mia vita. Diciamo anche che quando si rovinano mi viene lo scazzo raro, per dirla tutta. Però, da un’altra parte, sono felice, perché ancora qualche mese e diventeranno così belle! Non mi importa di quel che pensa la gente, a me piacciono così e così le tengo. Ma, come dicevo prima, penso di essere una delle poche persone al mondo che ama le scarpe vecchie. In giro vedo tante persone che tengono alle proprie scarpe come se fossero la loro anima, lo confesso, anche io ci tengo, ma non in modo così maniacale … Alcuni tendono a darmi della pazza, ma non posso farci niente. Amo le scarpe in pelle, amo alla follia anche l’odore del cuoio, per non parlare delle scarpe in tela, che sono così estive. C’è un paio di scarpe a cui tengo particolarmente tanto. Non le indosso ormai spesso, sono mal ridotte e quasi inutilizzabili, sono nere ed hanno i lacci gialli, sono in pelle. Con loro ho passato gran parte di un’Estate, nonostante il materiale pesante. Quelle scarpe raccontano sabbia, raccontano mare, raccontano sole, raccontano divertimento, ma raccontano anche tanto amore. Guardandole mi vengono in mente le infinite corse in bicicletta, le passeggiate passate a mangiare gelato, e mi vengono in mente tante di quelle volte in cui avrei voluto dargli un calcio, e anche le volte in cui gliel’ho dato. Quelle scarpe mi fanno venire in mente le volte in cui ho provato a giocare a pallone senza risultati, mi fanno venire in mente le volte in cui sono corsa incontro a lui, in cui le mie gambe si trovavano intrecciate alle sue. Sono tutti ricordi infinitamente dolci, oh Dio, parlo come una tredicenne innamorata. Innamorata di lui, e innamorata delle proprie vecchie scarpe. Ricordo ancora quando mamma ha tentato di buttarle via, e io ho dato l’inizio ad una rivoluzione pur di non perderle. Significano davvero tanto, per me. Toccandole, posso tornare a quell’Estate passata in sua compagnia, posso tornare ai ricordi, intrappolare la mia mente nel passato, perché so che per noi non ci sarà un domani. Lui è ormai lontano da me, per lui sono solo un ricordo sbiadito. Nonostante io abbia frequentato altre persone, lui è sempre rimasto un chiodo fisso. Bello, troppo per permettermelo. Bello e stronzo. E le mie scarpe raccontano di lui, ecco. Parlano di lui, di noi, della nostra breve storia iniziata e conclusa nel giro di due, tre mesi. Il tempo per venir rese inutilizzabili, piene di graffi, almeno da una ragazza vivace come me. Quelle scarpe raccontano la mia storia, cazzo. E non solo quelle, tutte quelle che ho avuto, e che avrò. Sono sicura che le scarpe siano le mie migliori amiche, la mia memoria. Non pensate anche voi? Non ditemi che non avete mai provato nessuna emozione guardando un paio di scarpe vecchie, usate in un periodo particolare della vostra vita. L’odore della pelle, del cuoio, non vi piace? Oh, accidenti. Penso di essere una delle poche persone al mondo che ama le scarpe vecchie.