21/01/2015
3 recensioniUn amore fin troppo clandestino
Vi è mai capitato di esservi innamorati di un vostro parente? No? Bene, Sakura ci racconterà questa storia in cui questo è successo. Era finita per innamorarsi di suo cugino, il figlio minore di sua zia Mikoto. Loro due non si vedevano spesso, anche perché lui non abitava a Konoha. Però veniva spesso con la madre a farle visita. Come quella volta che capì che le aveva rubato il cuore.
Sakura Haruno era una diciassettenne bella, dolce, intelligente ed era anche abbastanza brava a scuola. Anche se aveva un carattere al dir poco strano. Era bipolare, lei. Momenti di assoluta dolcezza e timidezza si mescolano a quelli in cui picchia chiunque senza pietà.
-Sakura tesoro che stai facendo?-
Sua madre, Mebuki, aveva i capelli corti biondi, con un ciuffo che ricadeva sulla fronte, e degli occhi verdi, più scuri dei suoi.
-Niente mamma, sto facendo i compiti-
-Allora stacca per una volta, perché verranno i tuoi cugini a trovarti-
Il campanello suonò sua madre scese e aprì la porta. Sull’uscio c’era una giovane donna molto bella, con i lunghi capelli blu scuro e degli occhi neri.
-Ciao cugina, è da tanto che ci vediamo-
-Eh sì, Mikoto. Quale buon vento ti porta qui?-
-Una visitina. Niente di che-
Poco dopo arrivò un ragazzino, della stessa età di Sakura, e si affiancò a sua madre Mikoto.
-Ciao tesoro della zia sono contenta di vederti. Come sei cresciuto, sei diventato proprio un bell’ometto! Comunque non state lì sull’uscio, su entrate!-
Mebuki si spostò di lato facendo passare i suoi due ospiti. Le due donne incominciarono a parlare del più e del meno, il moro nel frattempo sbuffava annoiato. Non aveva la minima intenzione di ascoltare le chiacchiere di due donne. Si sentirono dei rumori venire dalle scale e i tre si girarono. Apparve Sakura, dalla bellezza naturale valorizzata da un pantaloncino di jeans e un top rosso. Una strana luce attraversò gli occhi del moro, prima di guardarla dall’alto verso il basso, soffermandosi dove non avrebbe dovuto, con un ghigno sulla faccia.
-Ciao fragolina. Sei cresciuta molto a quanto vedo.-
-Baka! Quante volte ti ho detto di non chiamarmi fragolina!-
-E tu non chiamarmi baka, fragolina-
Sakura aveva un rapporto strano con suo cugino. Alcune volte stavano appiccicati come due polipi. Altre volte si ignoravano come se non si conoscessero. La rosa non aveva mai reputato Sasuke Uchiha un ragazzo normale. Si divertiva a stuzzicarla chiamandola fragolina. Un giorno era crudele (per via di qualche ragazzo che le sbavava dietro), freddo e insensibile. Il giorno dopo lui era la spalla su cui lei piangeva. Certo, non le diceva parole affettuose o le accarezzava i capelli, ma c’era sempre. Per quanto non andasse d’accordo, Sakura lo aveva sempre reputato un ragazzo carino. I capelli neri sparati in aria (a volte si chiedeva se quella era la sua pettinatura originale o si riempisse di gel ogni mattina), gli occhi neri profondi, un ghigno derisorio stampato sulle labbra sottili e delicate. E per di più, aveva anche un bel fisico. Non era né grasso né magro, la pelle era diafana, i pettorali scolpiti e un accenno di tartaruga. E, le duole ammetterlo, aveva anche un fondoschiena ben fatto.
-Sakura, ora non abbracci tua zia?-
La rosa sorrise prima di buttarsi tra le braccia della donna dai capelli scuri e farsi coccolare e accarezzare sulla testa.
-Come sei diventata bella, Sakura. Sasuke-chan ora dovrà combattere contro molti ammiratori per chiedere la tua mano.-
-Mamma, ti ho già detto di non chiamarmi in quel modo orripilante. E poi, io e Sakura non possiamo sposarci-
-Sì zia, siamo cugini-
-E allora? Siete cugini di secondo grado. Nel clan Uchiha a momenti ci si sposa anche tra fratelli-
-Siamo lo stesso legati da un rapporto consanguineo. E poi, se ha tanti ammiratori, che si prenda uno di loro. Invece di sposare il suo “adorato cuginetto”-
-Sasuke-chan, oserei dire che tu sei geloso di Sakura.-
-Stai farneticando, mamma. Non farti troppi filmini mentali. Se io desiderassi Sakura, sarebbe comunque un amore non corrisposto. E se invece lo fosse, sarebbe illegale e clandestino.-
-Caro, ti stai facendo troppi problemi. Sarà come una fiction! Un amore tra cugini, non accettato dai genitori. Che però non possono fare a meno di desiderarsi. E alla fine, il loro amore trionferà su tutto. Anche sui genitori che sono contro a questo rapporto.-
-Mamma, te lo ripeto. Io e Sakura non siamo innamorati.-
-Sisi, dicono tutti così. Ne riparleremo più avanti.-
-Sas’ke-kun, andiamo a giocare a carte?-
Lui ghignò e si alzò dalla sedia sulla quale stava comodamente seduto, seguendo la cugina in salotto, dato che prima si trovavano in cucina. Le due madri si girarono e sorrisero vedendo i propri figli azzuffarsi, perché Sakura affermava che Sasuke avesse imbrogliato. Almeno ora litigano, e non era immischiati in un guaio più grande di loro. Non provano un forte sentimento che porrà fine alla loro parentela.
*.* Angolo Autrice *.*
Facciamo il resoconto della situazione.
Sakura e Sasuke sono cugini.
E qui non provano ancora niente.
Non fanno altro che stuzzicarsi.
I guai verranno più tardi.
I capitoli saranno 4 massimo 5, se non di meno.
E, come potete notare, il clan Uchiha è sano e salvo!
Fugaku, Itachi e gli altri non so quando appariranno.
Forse dopo!
Il capitolo può sembrare corto, ma è una specie di prologo
Spero che vi piaccia!
Baci H_G_C
Sakura Haruno era una diciassettenne bella, dolce, intelligente ed era anche abbastanza brava a scuola. Anche se aveva un carattere al dir poco strano. Era bipolare, lei. Momenti di assoluta dolcezza e timidezza si mescolano a quelli in cui picchia chiunque senza pietà.
-Sakura tesoro che stai facendo?-
Sua madre, Mebuki, aveva i capelli corti biondi, con un ciuffo che ricadeva sulla fronte, e degli occhi verdi, più scuri dei suoi.
-Niente mamma, sto facendo i compiti-
-Allora stacca per una volta, perché verranno i tuoi cugini a trovarti-
Il campanello suonò sua madre scese e aprì la porta. Sull’uscio c’era una giovane donna molto bella, con i lunghi capelli blu scuro e degli occhi neri.
-Ciao cugina, è da tanto che ci vediamo-
-Eh sì, Mikoto. Quale buon vento ti porta qui?-
-Una visitina. Niente di che-
Poco dopo arrivò un ragazzino, della stessa età di Sakura, e si affiancò a sua madre Mikoto.
-Ciao tesoro della zia sono contenta di vederti. Come sei cresciuto, sei diventato proprio un bell’ometto! Comunque non state lì sull’uscio, su entrate!-
Mebuki si spostò di lato facendo passare i suoi due ospiti. Le due donne incominciarono a parlare del più e del meno, il moro nel frattempo sbuffava annoiato. Non aveva la minima intenzione di ascoltare le chiacchiere di due donne. Si sentirono dei rumori venire dalle scale e i tre si girarono. Apparve Sakura, dalla bellezza naturale valorizzata da un pantaloncino di jeans e un top rosso. Una strana luce attraversò gli occhi del moro, prima di guardarla dall’alto verso il basso, soffermandosi dove non avrebbe dovuto, con un ghigno sulla faccia.
-Ciao fragolina. Sei cresciuta molto a quanto vedo.-
-Baka! Quante volte ti ho detto di non chiamarmi fragolina!-
-E tu non chiamarmi baka, fragolina-
Sakura aveva un rapporto strano con suo cugino. Alcune volte stavano appiccicati come due polipi. Altre volte si ignoravano come se non si conoscessero. La rosa non aveva mai reputato Sasuke Uchiha un ragazzo normale. Si divertiva a stuzzicarla chiamandola fragolina. Un giorno era crudele (per via di qualche ragazzo che le sbavava dietro), freddo e insensibile. Il giorno dopo lui era la spalla su cui lei piangeva. Certo, non le diceva parole affettuose o le accarezzava i capelli, ma c’era sempre. Per quanto non andasse d’accordo, Sakura lo aveva sempre reputato un ragazzo carino. I capelli neri sparati in aria (a volte si chiedeva se quella era la sua pettinatura originale o si riempisse di gel ogni mattina), gli occhi neri profondi, un ghigno derisorio stampato sulle labbra sottili e delicate. E per di più, aveva anche un bel fisico. Non era né grasso né magro, la pelle era diafana, i pettorali scolpiti e un accenno di tartaruga. E, le duole ammetterlo, aveva anche un fondoschiena ben fatto.
-Sakura, ora non abbracci tua zia?-
La rosa sorrise prima di buttarsi tra le braccia della donna dai capelli scuri e farsi coccolare e accarezzare sulla testa.
-Come sei diventata bella, Sakura. Sasuke-chan ora dovrà combattere contro molti ammiratori per chiedere la tua mano.-
-Mamma, ti ho già detto di non chiamarmi in quel modo orripilante. E poi, io e Sakura non possiamo sposarci-
-Sì zia, siamo cugini-
-E allora? Siete cugini di secondo grado. Nel clan Uchiha a momenti ci si sposa anche tra fratelli-
-Siamo lo stesso legati da un rapporto consanguineo. E poi, se ha tanti ammiratori, che si prenda uno di loro. Invece di sposare il suo “adorato cuginetto”-
-Sasuke-chan, oserei dire che tu sei geloso di Sakura.-
-Stai farneticando, mamma. Non farti troppi filmini mentali. Se io desiderassi Sakura, sarebbe comunque un amore non corrisposto. E se invece lo fosse, sarebbe illegale e clandestino.-
-Caro, ti stai facendo troppi problemi. Sarà come una fiction! Un amore tra cugini, non accettato dai genitori. Che però non possono fare a meno di desiderarsi. E alla fine, il loro amore trionferà su tutto. Anche sui genitori che sono contro a questo rapporto.-
-Mamma, te lo ripeto. Io e Sakura non siamo innamorati.-
-Sisi, dicono tutti così. Ne riparleremo più avanti.-
-Sas’ke-kun, andiamo a giocare a carte?-
Lui ghignò e si alzò dalla sedia sulla quale stava comodamente seduto, seguendo la cugina in salotto, dato che prima si trovavano in cucina. Le due madri si girarono e sorrisero vedendo i propri figli azzuffarsi, perché Sakura affermava che Sasuke avesse imbrogliato. Almeno ora litigano, e non era immischiati in un guaio più grande di loro. Non provano un forte sentimento che porrà fine alla loro parentela.
*.* Angolo Autrice *.*
Facciamo il resoconto della situazione.
Sakura e Sasuke sono cugini.
E qui non provano ancora niente.
Non fanno altro che stuzzicarsi.
I guai verranno più tardi.
I capitoli saranno 4 massimo 5, se non di meno.
E, come potete notare, il clan Uchiha è sano e salvo!
Fugaku, Itachi e gli altri non so quando appariranno.
Forse dopo!
Il capitolo può sembrare corto, ma è una specie di prologo
Spero che vi piaccia!
Baci H_G_C