Pensieri
Assurde riflessioni
di un’adolescente depressa…
Dove sono le
amiche quando servono? Perché, quando il dolore è così insopportabilmente forte
da farti pensare che oramai la tua vita è finita, non c’è mai nessuno, a te
caro, al tuo fianco che ti rassicuri, ma scolo sconosciuti?
Qualcuno un giorno
mi ha detto:
“Un pensiero che mi è nato è quello dei fili
d'erba... ero a Roma e li osservavo... mi chiedevo come mai una cosa cosi
piccola fragile e delicata... veniva calpestata da tutti, il vento la sbatteva
ovunque... ma alla fine un filo d'erba cosi piccolo e fragile, cosi delicato,
si rialza... sempre a guardare il cielo, una quercia per quanto forte... anche
se cade non si rialza più. Un filo d'erba se lo strappi lascia un po’ di terra
vuota, ma poi ricresce. Perché io non dovevo aver tutta quella forza? Perché
dovevo esser calpestato essendo fragile... decisi di trovarla in me, e pian
piano...come un filo d'erba… mi rialzai. Tutt'ora vengo calpestato o
influenzato dal vento dell'indifferenza, ma mi rialzo sempre... è un ciclo
continuo. La vera forza per me sta nel non mollare, sto male sto da schifo,
pazienza, verrà il giorno in cui mi rialzerò”.
Non seppi come
rispondergli… gli feci un sorriso di circostanza. E lo invidiavo… lui era
riuscito a trovare quella forza che io avevo perso. La forza di andare avanti,
la forza di sorridere in faccia alle difficoltà.
La mia forza si è
spenta assieme al mio sorriso.
Non faccio più un
sorriso vero da mesi.
Secondo questa
persona ogni essere umano è un filo d’erba, e dice che l’oro non crescono mai
da soli... sono tanti, sono vicini e si aiutano tra loro.
Ma io non sono un
filo d’erba… non ho tutta quella forza… se il vento soffiasse ancora io cadrei,
mi spezzerei come un quercia, e non riuscirei più a rialzarmi.
Ho bisogno di
aiuto… ma nessuno mi nota… oramai sono solo una di tante persone, una pecora
nel gregge, e il pastore non si accorge di me perché è preso da tutte le alte.