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Autore: Lady Numb    07/02/2005    2 recensioni
Certe volte l'apparenza inganna...la ricchezza può sembrare lusso e privilegio,ma spesso si trasforma in una terribile gabbia...dorata,ma pur sempre un ostacolo alla libertà...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO PRIMO

CAPITOLO PRIMO:

 

‘VERONIQUE!VERONIQUE,CARA,PUOI SCENDERE UN MINUTO PER FAVORE?’.

Odiava quel nome.

Odiava essere Veronique Caterine Cristine Beatrice Du Compte,20 anni,la figlia di uno dei maggiori industriali francesi,una personalità molto in vista nell’alta società americana:sì,americana,perché suo padre, Jean Claude Du Compte,oltre a dirigere un numero enorme di stabilimenti in Francia,aveva numerose filiali anche negli Stati Uniti e lì si era trasferito quasi dodici anni prima con la sua famiglia,la moglie Eloise Celine La Martine,figlia di un altro celebre imprenditore francese,e la loro bambina che allora aveva solo sette anni,Veronique appunto.

Veronique crescendo aveva sentito sempre più strette tutte le regole che le erano state imposte dalla sua posizione sociale,considerava inutili tutte quelle buone maniere e pensava fosse ipocrita fingere di essere felice e sorridente ogni volta che per una festa o per un qualsiasi altro tipo di evento si trovava ad essere in mezzo alla gente.

Per fortuna aveva i suoi amici,gente normale,gente che non aveva nulla a che fare con quegli orribili ragazzi snob che vedeva ogni giorno a scuola,no,i suoi amici erano parte di quelli che sua madre chiamava “altri”,ma che per lei erano le persone più fortunate del mondo perché non dovevano vivere in quella gabbia dorata ma falsa che era toccata a lei.

La cosa che più adorava di tutti loro era che la consideravano una pari,nonostante per molti di loro la vita fosse difficile non le avevano mai fatto pesare il fatto di essere una di quelle che venivano normalmente definite “figlie di papà” e l’avevano sempre fatta sentire a suo agio.

Dal canto suo Veronique non aveva mai fatto nulla per mostrarsi superiore,anzi,molte volte era lei la prima a lamentarsi dell’inutilità della vita condotta da gente come i suoi e per distaccarsene completamente quando stava con i suoi amici cambiava anche nome:per loro non era Veronique,per loro era semplicemente Naike.

Sua madre ovviamente non sapeva nulla delle sue amicizie,se lo avesse scoperto avrebbe fatto di tutto per metterle i bastoni fra le ruote,così come non ne sapevano niente suo padre e Charles.

Ecco l’altro grande problema della sua vita:Charles Archibald Logan III,ufficialmente il suo ragazzo.

La realtà era ben diversa:un pomeriggio di due anni prima sua madre li aveva presentati,Naike per farla contenta era uscita con lui a prendere un gelato e la sera,ad uno dei tanti ricevimenti che spesso si tenevano in casa Du Compte,era stato annunciato il loro fidanzamento.

Naike aveva accettato di portare avanti la sceneggiata semplicemente per non dover sentire le lamentele di sua madre,ma quella fra lei e Charles era la storia più falsa di questo mondo.

La ragazza non lo sopportava,era un ragazzo insignificante e succube del padre,faceva tutto quello che il genitore gli diceva ed era assolutamente incapace di portare avanti un rapporto con una ragazza,senza contare che non era nemmeno molto bello;i loro appuntamenti erano la cosa più ridicola che Naike avesse mai visto,solitamente lui la portava al parco,al cinema o al ristorante e passava tutto il tempo a parlare del suo lavoro,dei suoi studi e di un sacco di altre noiosissime cose che Naike fingeva di ascoltare.

Qualche volta lui tentava di prenderle la mano,di abbracciarla o addirittura di baciarla,ma lei lo scoraggiava prontamente,tutto ma non un contatto fisico.

‘VERONIQUE,PER CORTESIA,VUOI SCENDERE?’.

Naike senza alcuna voglia tolse le cuffie e si alzò dal letto e si fermò davanti allo specchio:i lunghi capelli neri erano raccolti in una coda,gli occhi verdi non erano eccessivamente rossi,cosa che sarebbe stato normale visto che si era appena svegliata,i suoi vestiti nonostante fosse sdraiata sul letto da ore erano abbastanza presentabili.

Decise che poteva farsi vedere,quindi si preparò alla recita e iniziò a scendere le scale che conducevano nell’enorme salone della villa.

Naike ‘cosa c’è mamma?’

Eloise ‘tesoro,la signora Stewart sta per andarsene,volevo che tu la salutassi’

Naike ‘ma certo...arrivederci signora Stewart,mi scusi se non sono stata presente al thè di oggi,ma purtroppo questo mese ho una serie di esami piuttosto importanti e devo studiare con molto più impegno del solito’

Sig.ra Stewart ‘oh,ma certo cara,lo studio è la base di un brillante futuro,è giusto che tu ci metta il massimo impegno!Eloise cara,hai una figlia adorabile e anche molto intelligente da quel che ho sentito dire’

Eloise ‘effettivamente Veronique non ha mai creato problemi dal punto di vista scolastico,è sempre stata una studentessa modello’

Sig.ra Stewart ‘non solo studentessa modello,è proprio una ragazza per bene...’

Naike ‘signora Stewart,lei è molto gentile,faccio semplicemente del mio meglio’

Sig.ra Stewart ‘certo cara...ora ti lascio ai tuoi impegni,al prossimo giovedì’

Naike ‘arrivederci!’.

Naike aspettò che sua madre e la signora Stewart fossero sparite dal suo campo visivo,poi corse al piano di sopra.

Aprì l’armadio,spostò tutti i vestiti che sua madre le comprava praticamente ogni giorno e trasportò sul suo letto una delle scatole che contenevano alcune delle sue parure di lenzuola,o almeno,questo era ciò che sua madre credeva contenessero,la verità era un po’ diversa:quelle scatole racchiudevano tutto il suo guardaroba, i jeans larghi e strappati,le felpe,le magliette,le canotte,gli anfibi,tutte quelle cose che avrebbero fatto rabbrividire la signora Du Compte.

Naike frugò nella scatola per qualche secondo,poi si diresse verso l’armadio e ne estrasse una seconda,quella che conteneva,insieme ad altri vestiti,tutte le cose che usava ai concerti:con i suoi amici infatti Naike aveva formato un gruppo,i Black Tears,di cui lei era la cantante.

Quel giorno Naike doveva andare al garage di Axel,il bassista,per la festa di Joe,il loro batterista,che doveva trasferirsi a causa del lavoro dei suoi in un’altra città e che quindi lasciava il gruppo.

Naike era molto triste per questo,oltre ad essere un grande batterista Joe era anche uno dei suoi migliori amici,ma sapeva bene quanto la vita fosse stata dura con lui e con la sua famiglia e questo lavoro era una possibilità troppo importante.

Naike optò per un paio di jeans strappati sulle ginocchia e una felpa nera con delle scritte tribali bianche, nascose nuovamente tutte le sue cose e scese al piano di sotto,raggiunse l’uscita sul retro e urlò a sua madre che usciva per un paio d’ore,prese la macchina e si diresse verso la casa di Axel.

 

Mentre guidava,Naike pensava ai suoi amici e in particolare a quanto a volte si sentisse quasi dispiaciuta per come viveva lei e per come invece erano costretti a vivere loro.

Certo,non tutti vivevano in condizioni pessime:c’era per esempio Lilith,20 anni,chitarrista e seconda voce,la sua migliore amica,che aveva una normale classica famiglia americana,quella dove il padre fa l’impiegato in qualche grande impresa e la madre lavora nel supermarket vicino a casa,oppure Axel,20 anni,bassista,che viveva in una bella casetta appena fuori dal centro con i genitori e la sorellina di quattro anni.

Ben diversa era però la situazione degli altri due suoi amici,Joe e Josh.

Joe,21 anni,batterista,viveva con i suoi in una casa della periferia di New York e la loro situazione fino a quel momento non era stata delle più rosee,anche se comunque il padre di Joe era sempre stato un gran lavoratore,una di quelle che sono definite brave persone,per cui in un modo o nell’altro avevano sbarcato il lunario e questo nuovo lavoro rappresentava un grande miglioramento per loro.

Josh,19 anni,chitarrista,era forse quello che più di tutti aveva dei problemi,ma era anche quello più maledettamente orgoglioso:suo padre era morto l’anno prima in un incidente sul lavoro,lasciando oltre a lui altri tre figli piccoli e la madre che,per quanto lavorasse duramente,faticava non poco ad arrivare alla fine del mese;Josh era obbligato a lasciare la chitarra da Axel perché nel quartiere in cui viveva temeva che gliela rubassero ed era quello che più si impegnava perché avessero delle serate in qualche locale,primo perché sperava qualcuno li notasse,speranza che era di tutti d’altro canto,secondo perché i locali di NY pagavano bene i gruppi che si esibivano e Josh era ben felice di poter aiutare sua madre come poteva.

Naike parcheggiò la macchina davanti alla casa di Axel e dopo aver salutato la piccola Amy,che stava giocando in giardino,entrò nel garage.

Naike ‘ehy!’

Lily ‘Naike!eccoti,finalmente!’

Naike ‘scusate il ritardo,una delle amiche snob di mamma...’

Axel ‘a te si perdona tutto carissima!’

Lily ‘sta attento a come parli tu...’

Axel ‘ma cara,credi forse che nella mia battuta ci fosse qualche strano doppio senso?’

Lily ‘mmh...’.

Naike li guardò divertita:la sua amica e Axel formavano una coppia a dir poco esplosiva,stavano benissimo insieme,ma non perdevano occasione per stuzzicarsi a vicenda.

Naike ‘Joe?’

Axel ‘ha portato quel suo amico,quello che lo potrebbe sostituire,credo che lo stia presentando a Josh...sì, eccolo là...Joe Joe!è arrivata Naike!’

Joe ‘ehy,eccola qui la mia preferita!’

Naike ‘grazie Joe,l’ho sempre saputo in fondo di essere la tua prediletta...’

Joe ‘tesoro,era ovvio...come farai senza di me,come farai?’

Naike ‘non lo so proprio tesoro...’

Joe ‘ascolta il tuo Joe...fammi un favore personale...Archie mandalo a quel paese,ti prego!non posso andarmene sapendoti pseudofidanzata con quella larva d’uomo!’

Naike ‘ogni cosa a suo tempo,quando sarà il momento sarò più che felice di liquidarlo,adesso mi è anche utile,lo uso come pretesto per venire ai concerti!’

Joe ‘mmh...sì,in effetti ha una sua utilità intrinseca...a proposito di concerti...lui è Mike,un mio amico,nonché ottimo batterista,Mike,lei è Naike,la cantante del gruppo e mia prediletta...’

Mike ‘ciao’

Naike ‘ciao Mike...a giudicare dall’euforia sembrerebbe che ti abbia cresciuto lui...’

Mike ‘in effetti gli devo più o meno tutto quello che so...’

Joe ‘guarda Mike che Naike sarà un’esaminatrice critica,le ho insegnato qualcosina di batteria,quindi se ne intende!’

Naike ‘adesso esageri,so giusto pestare qualcosa...’

Joe ‘modestina...’

Naike ‘parliamo di cose serie...oltre a mostrarsi nella sua luce di divino insegnante ti ha detto qualcosa sul gruppo,del tipo la musica che suoniamo o l’organizzazione delle prove?’

Mike ‘a dire il vero poco e niente’

Naike ‘Joe!ma sei imperdonabile!’

Joe ‘e dai,speravo che glielo spiegassi tu,sei più precisa...’

Naike ‘come no...comunque,stiamo sul genere new metal,punk rock e rock in generale,ci troviamo tre volte a settimana,il lunedì,il mercoledì e il venerdì dalle cinque alle otto salvo impegni,ogni tanto riusciamo ad organizzare qualche serata,per te va bene?’

Mike ‘per me è assolutamente perfetto...provate sempre qui?’

Naike ‘giusto,sì,sempre nel garage di Axel,quel tesoro di sua madre ce lo lascia quando vogliamo,è l’unica ad apprezzare la nostra musica...’

Mike ‘cosa suonate,cover o musica vostra?’

Naike ‘facciamo un po’ e un po’,canzoni nostre ne abbiamo poche per il momento,ma io e Lily ci stiamo dando da fare’

Mike ‘ok,perfetto...ora dovrò solo memorizzare i nomi,abbinare gli strumenti a chi li suona e imparare la strada per arrivare qui e sarò a posto!’

Joe ‘cosa vuoi che sia Mike!’

Naike ‘uno scherzo!’

Lily ‘cos’è uno scherzo?’

Joe ‘lascia perdere Lily’

Lily ‘perché mi escludi?!’

Joe ‘vai da Axel,che sicuramente ti include nel discorso...’

Lily ‘sei terribile Joe,terribile!’

Joe ‘lo so tesoro...’

Josh ‘ehy,Naike!’

Naike ‘buondì Josh!’

Josh ‘buondì anche a te cara...sei libera sabato sera?’

Naike ‘mmh...fammici pensare...sì,mamma ha deciso che questo sabato sera sarà dedicato ‘al relax’...’

Josh ‘bene,allora ti rilasserai al Dixon Club...’

Naike ‘non chiedo di meglio!’

Josh ‘Lily?’

Lily ‘libera!’

Josh ‘Axel?Mike?’

Axel ‘libero!’

Mike ‘libero!’

Joe ‘sei già uno di loro...’

Mike ‘non chiedo di meglio!’

Lily ‘niente ricevimenti questo week end quindi?’

Naike ‘per mia immensa gioia no!’

Mike ‘ricevimenti?’

Joe ‘oh sì Mike,perché devi sapere che la nostra Naike non è davvero Naike...’

Axel ‘oh no,lei è...aiutami tu Josh...’

Josh ‘Veronique Caterine Cristine...qual è l’altro Lily?’

Lily ‘Beatrice Du Compte...’

Joe ‘la figlia di Jean Claude Du Compte...’

Axel ‘noto industriale francese e americano...’

Mike ‘però...’

Naike ‘solo sulla carta,io sono Naike e basta!’

Joe ‘già...quando poi mollerai Archie...giusto,Mike,non puoi non sapere chi è Archie...posso dirglielo Naike,eh,posso,posso?’

Naike ‘per me è come se non esistesse,lo sai’

Joe ‘Archie è Charles Archibald Logan III,lo pseudofidanzato della nostra Naike...’

Josh ‘con pseudo si intende che gliel’hanno piazzato come tale e per lei è come l’aria...’

Naike ‘ah no,l’aria io la respiro!’

Axel ‘giusto,Archie è il suo moscerino,quello che ti infastidisce ma che non riesci a levarti di torno!’

Mike ‘beh,senza offesa,ma da uno che si chiama Archibald...’

Lily ‘è quello che pensiamo tutti,Naike compresa...’

Naike ‘d’altronde finchè si può reggere la scenata la reggo,mia madre potrebbe farne una tragedia,già sono costretta a tenere nascosta la mia vera vita...perché mia madre crede che io frequenti gli snob con cui vado a scuola,se sapesse che ho un gruppo...per lei è stato un trauma scoprire che non ascolto musica classica, figuriamoci se sapesse che faccio la cantante...’

Lily ‘ah,Veronique,cara,non è assolutamente adatto alla tua posizione che tu faccia un’attività di questo genere...fai parte dell’alta società e come tale non devi mescolarti a quegli altri...’

Naike ‘esatto...mia madre ce l’ha molto a cuore questa cose della posizione sociale...’

Lily ‘snob...’

Naike ‘ma non perdiamo tempo a parlare di mia madre e di quella schifezza che è “l’alta società”!Joe,tesoro mio,prometti che mi mandi un messaggio tutti i giorni?’

Joe ‘ma certo mia cara,come potrei fare altrimenti?’

Lily ‘anche a me!’

Joe ‘ma chiaro,siete le mie due care ragazze,come potrei non informarvi costantemente del mio stato di salute?’

Mike ‘fisica,perché quella mentale temo che tu l’abbia lasciata da qualche parte...’

Axel ‘esatto...’

Joe ‘spiritosoni...’.

La festa andò avanti allegramente ancora per un’oretta circa,poi Joe disse che doveva proprio andare perché i suoi volevano partire entro le otto di quella sera,per cui salutò tutti e se ne andò.

I ragazzi piuttosto tristemente cominciarono ad aiutare Axel e sua madre a sistemare la roba nel garage,poi tornarono ciascuno a casa dandosi appuntamento per il giorno seguente,il venerdì,giorno di prove,a maggior ragione in vista della serata di sabato.

 

Il giorno successivo come di consueto i ragazzi erano a casa di Axel per provare e stavano facendo una pausa dopo due ore intere passate a suonare.

Mike era uscito per telefonare e aveva appena riagganciato quando sentì qualcuno appoggiargli una mano sulla spalla,allora si voltò e vide che si trattava di Naike.

Naike ‘vuoi?’ gli disse porgendogli una bottiglietta d’acqua.

Mike la ringraziò e prese l’acqua mentre la ragazza si sedeva a fianco a lui.

Naike ‘allora,come ti sembra il primo impatto?’

Mike ‘ottimo...siete davvero in gamba,sai?’

Naike ‘esagerato...diciamo che ce la caviamo piuttosto bene’

Mike ‘pensala come vuoi,io ho suonato in altri gruppi e so quello che dico,credimi...complimenti anche a te,canti benissimo’

Naike ‘mia madre qualcosa di buono me lo ha trasmesso...’

Mike ‘non la puoi proprio vedere?’

Naike ‘vuole impormi un modo di vivere assurdo,basato sulla distinzione fra le classi più ricche e quelle più povere,hai presente quegli atteggiamenti da aristocratici dell’Ottocento?ecco,più o meno è quello che vuole: bon ton,rispettabilità,vita programmata...per quanto mi riguarda lei,della sua vita,può fare quello che vuole, ma non deve coinvolgere anche me,non l’ho chiesto io di nascere lì in mezzo...odio quando cerca di manovrarmi la vita e probabilmente è per questo che odio Archie...lui non è una persona odiosa,sarà anche insignificante,ma non odioso...’

Mike ‘questo proprio non lo capisco...cioè,ma come puoi sopportarlo?non è giusto che ti si imponga chi avere come ragazzo!’

Naike ‘lo so benissimo,d’altronde finchè non dà fastidio fa comodo anche a me,basta dire che esco con lui e mamma non fa troppe domande...dall’altro lato è abbastanza pesante da reggere,è anche per questo che spero che il gruppo si faccia notare...sarebbe la scusa per andarmene definitivamente da casa...è come vivere in una gabbia dorata...tutto meraviglioso,ma non puoi uscirne,una volta che ci sei dentro...beh,io non voglio starci, non voglio essere come loro,come tutte quelle amiche di mamma o come quelle smorfiose che girano al college!’

Mike ‘ti auguro di riuscirci...con lui,Archie,non ne hai mai parlato?’

Naike ‘con quello?ma per favore...hai presente quegli individui mollicci che girano con i cardigan tutti rombi e i pantaloni bianchi con la piega perfetta?ecco,Archie è uno di quelli...e poi è l’ombra di suo padre,glielo direbbe subito e succederebbe il finimondo...il rispettabilissimo signor Logan urlerebbe allo scandalo e allora sai che casini...’

Mike ‘cavolo...giuro che non mi lamenterò mai più di avere una vita incasinata...’

Naike ‘esatto...ma non si sa nulla di te qui,che fai,da dove vieni,cosa sei?’

Mike ‘allora...credo di essere un essere umano,studio ingegneria elettronica e vivo più o meno a due isolati da qui,ho un padre,una madre e una sorella...mmh...credo di aver detto tutto...’

Naike ‘direi di sì...’

Lily ‘Naike...ah,sei qui!’

Naike ‘che c’è?’

Lily ‘ricominciamo...ah,ma ci sei anche tu Mike,Axel ti stava cercando...e direi che lo lasciamo cercare...’

Naike ‘tu quel ragazzo lo tratti troppo male...’

Lily ‘io?ma se lo coccolo da mattina a sera...’

Mike ‘beh,non si direbbe...’

Lily ‘te lo garantisco...’ e ridendo si diressero verso il garage.

 

Lily ‘basta Josh,imploro pietà,basta,le mani stanno andando da sole!sono le otto,abbi un briciolo di comprensione!’

Josh ‘ma quanto ti lagni Lily...’

Lily ‘vuoi vedere che domani sera ti lascio senza chitarrista Josh?’

Josh ‘calma,stavo scherzando!’

Naike ‘comunque ha ragione Josh,direi che siamo pronti per domani sera,Mike si è integrato bene...vero Mike?’

Mike ‘assolutamente’

Naike ‘quindi direi che possiamo tornare a casa a riposarci un po’...’

Axel ‘Axel è d’accordo con Naike e Lily!’

Josh ‘e ti pareva che Axel non era d’accordo con Lily...ok,in effetti si è fatto tardino,devo tornare a casa anch’io,mamma deve lavorare stasera e non vorrei lasciare quei tre diavoli da soli’

Naike ‘vedi che hai un ottimo motivo per tornare a casa anche tu?dai,sistemiamo qui,così siamo liberi in fretta!’

Lily ‘allora domani sera alle otto davanti al club?’

Axel ‘esatto’

Josh ‘mi raccomando ragazzi...’

Naike ‘siate puntuali!’

Josh ‘...esattamente Naike,in caso contrario saranno solo...’

Axel ‘affari vostri,la conosciamo la solfa Josh!’

Josh ‘ok,io vado,ciao!’

Naike ‘lo seguo,ciao!’

Mike,Lily & Axel ‘ciao!’.

Naike salì in macchina e partì,era già in ritardo per la cena,ma non gliene importava nulla,anzi,provava una certa soddisfazione al pensiero di far arrabbiare sua madre,soddisfazione che si mescolava a quella strana sensazione che aveva da quel pomeriggio,precisamente da quando aveva parlato con Mike:doveva ammettere che il ragazzo non era affatto male,anzi,era decisamente un gran bel batterista.

Naike si meravigliò di se stessa:non era da lei prendersi una sbandata del genere per un ragazzo che conosceva a malapena da un giorno,ma Mike era così carino,gentile,simpatico,maledettamente affascinante...

Si fermò prima che la sua mente formulasse apprezzamenti troppo al di là della decenza e si concentrò sulla manovra di parcheggio,infatti era appena entrata nell’immenso parco della sua odiata villa.

Una volta scesa dalla macchina corse sul retro ed entrò in casa,poi si diresse a passo deciso verso le scale.

Era ormai praticamente in camera quando sentì sua madre che la stava chiamando.

Eloise ‘Veronique,cara,sei tu?’

Naike ‘ehm...sì,mamma,sono io...’

Eloise ‘sei in ritardo,la cena è già in tavola,scendi subito!’

Naike ‘sì...un secondo...devo mettere giù della roba…’

Eloise ‘e non puoi lasciarla nell’ingresso come al solito?’

Naike ‘sì...ma ormai sono qui...’

Eloise ‘ok,ma fai in fretta!’

Naike ‘ok!’.

Naike chiuse la porta della sua camera e tirò un sospiro di sollievo:se sua madre l’avesse vista con quei vestiti sarebbe stata la fine.

Velocemente nascose di nuovo i suoi abiti e indossò un orribile tailleur color crema,si pettinò velocemente e scese nella sala da pranzo,dove i suoi genitori la stavano aspettando.

Eloise ‘dove sei stata oggi Veronique?’

Naike ‘ho fatto un giro per il centro con alcune amiche mamma’

Eloise ‘ah...hai comprato qualcosa di interessante?’

Naike ‘una gonna,ma niente di che...’

Eloise ‘perfetto,mi piaci quando indossi le gonne,le porti così poco tesoro!’

Naike ‘hai ragione...sapessi quanto le odio io brutta tiranna...

Eloise ‘domani sera esci con Charles?’

Naike ‘credo di sì,devo telefonargli,ma penso proprio di sì...col cavolo che esco con quello scorfano,escici tu se ci tieni tanto!

Eloise ‘è tanto un caro ragazzo...non trovi caro?’

Jean Claude ‘certamente cara’

Eloise ‘bene,posso far portare gli antipasti...Eleonor!’.

La giovane cameriera arrivò con gli antipasti che furono consumati nel silenzio più assoluto,così come il resto della cena.

Naike ‘io andrei di sopra,sono molto stanca’

Eloise ‘d’accordo,buonanotte Veronique’

Naike ‘buonanotte’.

Naike si buttò sul letto,odiava persino mangiare con i suoi,sua madre era capace di trasformare un semplice spuntino in una cerimonia formale,figuriamoci se si trattava di un pranzo o di una cena!

Si tolse il tailleur,non poteva sopportarlo un minuto di più,e si infilò il suo pigiama preferito,rosso e largo con degli orsetti disegnati un po’ ovunque.

Dopo che ebbe nascosto come sempre il suo cellulare,temeva infatti che la madre decidesse di curiosare e scoprisse tutto sui suoi amici,la ragazza si mise sotto le coperte,spense la luce e accese la lampada che teneva sul comodino,poi si mise nella sua posizione preferita,a pancia in sotto con le mani sotto il cuscino,e riprese i suoi pensieri dal punto in cui li aveva interrotti qualche ora prima.

Dov’era rimasta?

Ah,certo:stava dicendo che Mike era terribilmente affascinante...in effetti aveva un certo fascino,era un bel ragazzo,non c’erano dubbi,ma aveva anche qualcos’altro,qualcosa di magnetico che attirava l’attenzione su di lui.

Probabilmente erano quei suoi stupendi occhi scuri o i capelli castani,o i suoi lineamenti,Naike non lo sapeva,ma una cosa era certa:quel ragazzo la intrigava in una maniera assurda e l’alone di mistero che aveva intorno contribuiva a renderlo ancora più interessante,nonostante Naike avesse cercato di avere qualche informazione in più lui era rimasto piuttosto vago,studiava,aveva una sorella,non era riuscita a sapere nulla di più,anche perché erano stati interrotti da Lily.

Naike si ripromise di scoprire qualcosa di più la sera successiva dopo l’esibizione,sempre che Mike avesse deciso di fermarsi con loro alla fine del concerto.

Spense la lampada e si addormentò.

 

ED ECCOMI QUI,PER LA PRIMA VOLTA MI ACCINGO ALLA PUBBLICAZIONE DI UNA STORIA...

NON SO COSA SIA VENUTO FUORI,SPERO CHE PER LO MENO SIA LEGGIBILE...

INNANZITUTTO DEVO FARE UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A SABRY (CHE PROBABILMENTE MI ODIERA’ PER QUESTO...EHY,STAI DIVENTANDO FAMOSA QUI IN GIRO!) CHE CON INDICIBILE PAZIENZA SOPPORTA TUTTI I MIEI SCLERI PSEUDOLETTERARI E SOPRATTUTTO MI DA’ QUEL PELO DI AUTOSTIMA CHE OGNI TANTO FA COMODO.

SPERO CHE QUALCUNO NELLA SUA INFINITA BONTA’ VORRA’ LASCIARMI UNA RECENSIONE!

KISSES!

Lady Numb

   
 
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