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Autore: Chikai Yeoubi    22/01/2015    0 recensioni
Eppure ammetto che io la vorrei vedere, quella bella giornata. Vorrei andare oltre il nero e ricordare com’era il mondo una volta. Ci sono schegge di memoria che di tanto in tanto interrompono il filo dei miei pensieri, ma ogni giorno - o forse è ad ogni minuto? – diventa più sottile e quasi non me ne accorgo.
Colori.
Immagini.
Parole. Quelle sono davvero tante.

- Ambientato nel BadEnd della route del nostro Robot preferito.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aoba Seragaki, Clear
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Bad End 
Solo per un'ultima volta
 

Oggi sei arrivato presto.
L’ho capito quando il vento mi ha solleticato la pelle, proviene dalla finestra che apri ogni volta che vieni da me.
E’ una bella giornata oggi, vero Aoba-san? La tua voce rompe il silenzio come una goccia d’acqua scivolerebbe su un vetro. Con calma, con gentilezza, si insinua piano piano e piano piano lascia una traccia.
Una traccia così sottile e trasparente, che la facilità con cui potrebbe cancellarsi fa sembrare tutto questo buio ancora più denso.
E questo mi spaventa, tantissimo. Forse è proprio la paura a rendermi difficile – impossibile - ogni movimento ormai. Non ne sono sicuro, ma magari è meglio così. Come mi dici sempre, l'importante è semplicemente non provare a muovermi.
Sento i tuoi passi, sembri andare più veloce del solito. Il vento continua a soffiare, ma non riesco a sentirne il suono. Ogni parte di me è assolutamente sintonizzata su di te, i tuoi movimenti, il rumore meccanico di qualcosa con cui stai armeggiando, e la canzone appena accennata che mormori tra le labbra.
Eppure ammetto che io la vorrei tanto vedere, quella bella giornata. Vorrei andare oltre il nero e ricordare com’era il mondo una volta. Ci sono schegge di memoria che di tanto in tanto interrompono il filo dei miei pensieri, ma ogni giorno - o forse è ad ogni minuto? – diventa più sottile e quasi non me ne accorgo.
Colori.
Immagini.
Parole. Quelle sono davvero tante.
Si accavallano l’una sull’altra, ma ne comprendo sempre meno il significato. Ma va bene così. O almeno credo. Non lo so, ormai ho smesso di cercare di andare oltre.
Mi tocchi. Il mio corpo ancora si ricorda di essere un corpo e sussulta sotto le tue dita fredde. Ora che tutto ciò che ho si va sempre più a consumarsi, concentrarmi su quel che mi resta mi risulta incredibilmente facile. Tu sei così delicato però, vuoi che vada tutto bene, vuoi andare piano, e io non posso fare altro che seguirti.
Tu mi basti, tu sei diventato il tutto di un niente, tu sei il mio Essere.
E’ solo che io … non capisco più.
Non capisco più da dove viene questa voce che urla qui da qualche parte nel buio, né la disperata speranza che non scompaia mai. Hai anestetizzato e silenziato ogni cosa prima di portarmela via, allora perché dentro c’è ancora chiasso e dolore? E perché non voglio che smetta?
Perché
ho paura
che
smetta?
- Aoba-san…
Lo riconosco come il mio nome solo grazie all’amore con cui lo sussurri. Potresti dirmi di tutto. Potresti fare di tutto. Io lo accetterei. I miei pensieri usano il condizionale ma so che ogni condizione è già stata superata da tempo.
- Manca solo un ultimo passo e poi… - l’emozione nella tua voce non riesce a coprire il ronzio di qualcosa in funzione – comincerà la nostra eternità insieme. Sarai perfetto.
Sarò perfetto.
Non so in che direzione sia quest’ultimo passo di cui parli, ma forse quella voce che urla da qualche parte sì.
E per questo, nella piega di un attimo, mi fa ricordare ciò che era una volta.
Ciò che eri tu, ciò che ero io.
Ciò che era il mio mondo, quello a cui non ho nemmeno detto Addio.
E vorrei solo poter tornare indietro, e scegliere di nuovo. Almeno un’ultima volta.
Quell’ultima volta che non sarebbe stata più la fine ma il continuo, quell’ultima volta prima di avere fretta o avere paura, quell’ultima volta che ho già avuto e non ho capito.
L’ultima volta che ci avrebbe regalo tutto un altro tipo di eternità.
Clear…
La sensazione fredda del metallo sulle tempie è uno strano contrasto col bruciore che sento piano piano invadere ogni parte di me.
Basta poco, e poi come cenere tutto comincia a scorrere via.
Tutto.
T u t t o
… Io…
La voce ha smesso di urlare. Tutto smette di essere. L’ultima cosa che rimane prima del nulla è un pensiero che, ancora prima di formulare, ho perso per sempre.
Vorrei tanto essere riuscito a salvarci.
Mi dispiace… tanto.


Con un secco movimento del polso Clear staccò la spina. Nel momento stesso in cui l’elettricità smise di fluire, la macchina che Toue gli aveva regalato proprio quella mattina cessò di ronzare.
Sorrise, e con gentilezza spostò i due elettrodi dalla pelle del suo amato. C’era un certo odore di bruciato, ma l’unico segno rimasto sulla pelle erano due leggere macchie ambrate.
Proprio come aveva chiesto. Non voleva che la sua bellezza fosse minimamente intaccata, dopo tanto lavoro concludere con una imperfezione sarebbe stato assolutamente terribile. Era così contento che fosse andata bene.
Abbracciò di slancio quel capolavoro di carne, strinse forte, tanto da sentirne il battito cardiaco sotto il tatto scandire ogni secondo insieme. Ma il tempo ormai non esisteva più, quella era solo una bellissima lancetta d’apparenza che aveva voluto conservare.
Baciò la sua nuca più e più volte, e, canticchiando piano una ninna nanna, sussurrò con infinita dolcezza a chi non avrebbe più potuto ascoltare.
- La bellezza pura non ha bisogno di pensare.
Giusto, Aoba-san? <3




Ecco qua!
Questa Shot, come credo si sia leggermentissimamente intiuito COFF, si svolge nel Bad End della route di Clear.
O potete anche chiamarlo CalcioNelloStomacoSottoFormaDiFinaleARGHIlMioCuore.
Si potrebbe dire che questo piccolo testo aspettavo di scriverlo da tempo. :3
Non per "la trama in sè", ma per i concetti che mi ha permesso di esporre, e soprattutto il punto di vista. E' un piccolo esperimento di scrittura, diciamo. Ovviamente no, non sono soddisfatta, ma si deve prvare provare e provare per migliorare, giusto?
Parlando sulla trama in sè, bhè è un mio semplice HeadCanon. XD
Secondo me il culmine della follia di Clear, e quindi la fine della sua opera d'arte, è nel togliere ad Aoba anche il pensiero, l'ultima libertà rimasta.
E per farlo potrebbe pensare molto allegramente di... ecco, friggergli il cervello.
- Che ragazzo carino... "La voce che urla da qualche parte" può essere vista in più modi, mentre scrivevo ci identificavo sia la Coscienza di Aoba, sia l'Altro-Aoba (Sly Blue) magari un filino pià disperato del solito*eognitantocistauAu*, e sia un pezzetto di Anima che se ne sta nascosto, soffocato dal buio dell'inumanità a cui Aoba va sempre più ad avvicinarsi.

E... ecco, non ho altro da aggiungere. Grazie di essere arrivati fin qui, davvero! Può essere che modifcherò qualcosa, in base ad eventuali correzioni o consigli per questo... Ditediteitediiiiite tutto ciò che volete! uwu
Spero di avervi offerto una lettura piacevole (non allegra di sicuro ma shhhh...!). A presto! :D

- Chikai
Grazie a Soe per avermi fatto scoprire questo fandom,
e a Taiulu per avermi spinto ad aprire un blog dove ho cominciato -finalmente- a pubblicare. <3
   
 
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