Fino Alla Fine

“I just want to see you when you're all alone

I just want to catch you if I can

I just want to be there where the morning light explodes

On your face it radiates

I can't escape...I love you 'till the end”

The Pogues – Love You 'Till The End

Il serpente striscia sinuoso, lento, deciso.

Il mio cuore, impazzito dal dolore,così inevitabilmente vicino a fermarsi, trova un nuovo conforto.

Il serpente si struscia contro il mio braccio, dolcemente ; affonda i suoi denti nella mia carne.

Sorrido, mentre dei brividi di sollievo pervadono le mie membra ormai intorpidite.
 

Non potevi resistere, vero? Non potevi non intrometterti anche adesso. Non potevi permettere di lasciarmi fare una brutta fine, sciagurata ragazza.
 

Non sento più nulla, né dolore, né suoni, né odori. Riesco solo a vedere il tuo viso, davanti ai miei occhi chiusi.
 

Consuelo. Allora sono i tuoi occhi neri, quelle pozze paludose infestate dai fantasmi del tuo passato, l'ultima cosa a cui riesco a pensare prima della fine. Allora, forse, questo vuol dire che ti amo.
 

Maledetto me. Maledetto Aspros, che ti ha reso la macchina da guerra invulnerabile che sei. Maledetto Deuteros, che l'ha ucciso e ti ha strappato via ogni briciola di amore. Maledetta Arwen, che non ti ha mai capita fino in fondo.
 

Solo io ti ho vista nuda, dentro e fuori, nelle lunghe e focose notti greche.
 

Mi hai stregato, Consuelo. Con i tuoi occhi fieri, pieni di rimpianti, con l'odore della terra sulla tua pelle, con le tue labbra, fatte per mordere e regalare sorrisi amari, e i tuoi capelli, che ho accarezzato per ore, la prima volta che ti sei donata a me.

A chi volevi darla a bere, con la tua finta spavalderia? Hai tremato come una foglia, tra le mie braccia, ed ho capito che dovevo farti mia con ogni delicatezza possibile.
 

“Non credevo potesse essere una cosa tanto bella” mi hai detto dopo, e sei scoppiata in una risata nervosa. Poi hai pianto, e mi hai confessato tutto del tuo passato, ed io non potei fare a meno di tenerti stretta, più stretta che potevo, tanto i tuoi muscoli avevano sopportato cose ben peggiori di un abbraccio.
 

Ho sempre pensato che in te ci fosse qualcosa di più dell'arroganza e del veleno che ostentavi. Non ti ho mai temuta.

Mi hai visto vulnerabile, ed io ho aperto gli occhi, ed ho visto una donna che avrei voluto avere al mio fianco fino alla fine.
 

Ed eccoti qui. Mi stai aiutando ad andarmene, senza dolore e senza solitudine.
 

Sono morto ormai, il mio corpo non è più un peso. Sono morto lontano, ma da dove sono riesco a vederti, nella tua stanza del gineceo, mentre una lacrima ti riga il viso, e la mano destra la tieni stretta sul petto.

Sorridi, perché sai che ti sto guardando, per l'ultima volta.
 

Hai donato a un Cavaliere, un condannato a morte dalla nascita, la bellezza della vita. Adesso vedo chiaramente quale sarà il tuo destino, mia amata Consuelo. Sarai fondamentale, in questa Guerra.
 

Io non ti servo, non hai mai avuto bisogno di me. Eppure, ricordati di guardare in alto, quando arriverà il tuo momento, perché io ti tenderò la mano.

 

♦

Nota Dell'Autrice : No, non sono morta. No, non mi sono chiusa in convento. No, non mi sono immischiata in loschi affari e traffici clandestini di cose brutte.

Ho solo passato un brutto periodo, e il tempo e la voglia di scrivere sono andati a farsi benedire per un po'.

So che con questa OS non posso farmi perdonare per la mia lunga assenza, ma spero che almeno, leggendola, vi torni in mente che io sono ancora qui, così come c'è ancora la mia storia.

Ho riportato i pensieri del Cavaliere che ha amato Consuelo, la cui identità sarà svelata tra qualche capitolo nella long-fic principale. Avete già capito di chi si tratta?

Ho sempre pensato che le “confessioni in punto di morte” fossero le migliori, e nonostante manchi ancora parecchio per arrivare a questa parte della storia, spero sia servito a suscitarvi un pizzico di curiosità e ad aspettare con un altro po' di pazienza il prossimo capitolo, in fase di stesura.

Grazie a chi ancora mi segue, a chi ha appena iniziato, e a chi ha continuato a farmi sentire la sua voce.

UN ABBRACCIO GRANDE,

_Haushinka