23/01/2015
2 recensioniIl rosso indimenticabile
Era lì. Le braccia doloranti. Erano rosse. Rosso fuoco. Rosso. Quanto le sarebbero mancati quei capelli. Continuava a strofinarsi le braccia per rivedere quel colore.
I mesi passavano e lei era lì. Da sola in una stanza senza nessuna consolazione.
Tremava. Aveva freddo. Era buio. Sia dentro che fuori. Una fioca luce entrava dalle persiane. Illuminava delle strisce sul pavimento. Il pavimento non era spoglio bensì pieno di fogli. Fogli dai bordi irregolari. Fogli ingialliti. Fogli che presentavano sulla superficie delle piccole chiazze bagnate. Lettere piene di lacrime. Lettere piene di ricordi dolorosi. Lettere tra lei e lui. Lui.
Hermione le fissava. I ricordi erano tutto quello che le era rimasto. Cercava di andare avanti, di continuare una vita normale. Normale. Ma come poteva fare una ragazza che aveva nient’altro che ricordi?
Aveva gli amici. L’avrebbero capita. Pienamente capita. Ma era così. Non voleva l’aiuto di nessuno. O meglio, non voleva causare loro altro dolore.
Era in uno stato pietoso. Non sarebbe mai stata in grado di pensare positivo, semplicemente per il fatto che tutti i momenti felici che aveva vissuto erano volati via insieme a Fred.
Fred.
Quel nome la faceva stare male. Lui non avrebbe voluto questo, ma era impossibile. Lui era morto e niente l’avrebbe riportato in vita. Solo i ricordi.
Ricordava ancora la prima volta che si erano “messi assieme”.
Lei correva da una parte all’altra delle classi quando, ad un certo punto andò a sbattere contro Fred. Ansante si rialzò e gli disse che gli dispiaceva ma che doveva andare. Fred la afferrò per un braccio e si guardò attorno. La strada era libera, nessuno camminava o volava su quel corridoio. Si girò a fissarla negli occhi. Gli occhi di Fred luccicavano malandrini. Lentamente la distanza tra i loro visi divenne sempre più corta. Hermione sentiva il suo caldo respiro sul collo.
<< Non prima di averti dato questo >> Gli sussurrò dolcemente all’orecchio e così le sue labbra si attaccarono a quelle della ragazza. Fu un attimo. Un attimo indimenticabile. Rimase spiazzata, ma era stranamente felice. << Beh io devo andare >> disse dandole le spalle. << Il mio gemello mi sta aspettando >> E se ne andò lasciandola lì, immobile come sotto la maledizione delle pastoie.
Una lacrima amara le scese dagli occhi a quel pensiero.
Quanto rivoleva quell’attimo di felicità.
Qualcuno bussò alla porta facendola sobbalzare.
<< Hermione, posso entrare? >> Le chiese una voce molto familiare. La fece rabbrividire. Si alzò speranzosa dal letto. Corse e quasi inciampò nelle lettere. Aprì la porta e rimase a guardare quasi delusa.
<< Lo so – abbassò lo sguardo - rimango deluso anch’io quando me ne accorgo >>
Lo abbracciò tentando di non cedere. Non avrebbe fatto bene a nessuno dei due. << Scusa >> mormorò la ragazza.
<< Non fa niente >>
<< Come mai sei qui? >>
<< Avevo bisogno di qualcuno che veramente potesse capirmi >> ci pensò un attimo e in fondo pensò che fosse vero. Solo loro avevano conosciuto veramente l’animo di Fred. Solo loro morirono con lui.
Restarono seduti sul letto in silenzio per tutta la notte a ricordare i momenti felici con Fred E vivendo la loro vita per lui, quella che gli era stata tolta ingiustamente.
SPAZIO AUTRICE
Ciao, sono claudia. Spero vi sia piaciuta la mia storia. Finalmente ho scritto.
Mi mancava scrivere e chissà come mai le idee mi vengono a scuola.
Spero ancora che vi sia piaciuta!
Ciao, sono claudia. Spero vi sia piaciuta la mia storia. Finalmente ho scritto.
Mi mancava scrivere e chissà come mai le idee mi vengono a scuola.
Spero ancora che vi sia piaciuta!