Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Lydia_Carlton    23/01/2015    0 recensioni
"non riusciva a starle alla larga, anche se spesso le prosciugava le energie, ma lei era contenta, mai un solo giorno si era pentita di averla incontrata..."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Era il 18 aprile 1997 un giorno molto importante per la piccola Valentina, che aveva solo un anno e mezzo ma che della vita aveva già capito molto. In una stanza di ospedale conobbe Claudia, l’essere umano più strano che i suoi occhi avessero mai visto, con i capelli neri all’insù, le guance rosse, e tutta cicciottella, con quell’espressione da diavoletto che mise in allerta tutti tranne che Vale, infatti più Claudia cresceva e più combinava guai, faceva i capricci, disobbediva a tutto e tutti, non c’era verso di farla calmare, veniva rimproverata dagli adulti in continuazione e allora lei per dispetto mirava alla pazienza e alla salute della piccola Vale, che non reagiva in alcun modo se non con un abbraccio, una carezza, una parola dolce nei confronti della sua amica Claudia. Valentina era una bambina molto tranquilla, dal carattere dolce e calmo con una pazienza infinita, di poche parole e dall’animo puro e imperturbabile, la paragonavano spesso ad una bambola di porcellana per la carnagione bianco latte  e gli occhi grandi neri dallo sguardo vuoto …  se si contava anche il suo comportamento si poteva definire praticamente perfetta, quasi senza difetti, anche se naturalmente né aveva anche lei, tuttavia riusciva a celarli dietro la sua maschera di compostezza, più cresceva e diventava grande, più si accorgeva che nella sua vita c’erano più dispiaceri e violenza rispetto alle vite  dei suoi coetanei, e proprio quando era bambina, quando aveva l’età per imparare a sorridere, lei non riuscì a contrarre i muscoli della faccia perché erano impegnati a tenere quell’espressione fredda e dura che non mostrasse alcun dolore, alcuna debolezza per paura di soffrire ancora di più, non disse mai a nessuno che si sentiva sola, non rivelò mai a suo padre che lei soffriva quando i suoi genitori litigavano violentemente, e così facendo si chiuse in se stessa arrivando al punto di non riuscire neanche a mostrare le sue emozioni, i suoi veri sentimenti, la sua felicità … Solo quando rimaneva sola con Claudia, riusciva in alcuni momenti a sorridere, come se in quell’arco di tempo si sentisse al sicuro, sapeva che non era necessario tenere quella maschera di freddezza che di solito la proteggeva dal mondo crudele, quando era con lei riusciva a dimenticare le cose brutte e tristi, si era sempre fidata di quella bambina così spontanea e sempre sorridente, con la quale non riusciva ad arrabbiarsi. Claudia, così diversa e così uguale a lei, sprizzava energia da tutti i pori, parlava in continuazione,  era proprio la sua amica del cuore dalla risata contagiosa, lei non aveva nessuna maschera che nascondeva i suoi tanti difetti, era così spontanea e solare che per quanto avesse una marea di lati negativi, Vale non riusciva a starle alla larga, anche se spesso le prosciugava le energie, ma lei era contenta, mai un solo giorno si era pentita di averla incontrata, anzi ringraziava l’universo per averla creata, dopotutto, ne era certa, senza di lei la sua vita sarebbe stata come un pacchetto di patatine, che di sostanza ne contiene davvero poca, il resto è solo aria, che ti lascia delusione. Claudia e Valentina crebbero insieme, più come due sorelle che come amiche, anzi crescendo svilupparono l’arte di parlare all’unisono e della telepatia, coltivavano le stesse passioni, e dovete sapere che le due ragazze, oltre a mangiare,  pensare, parlare, alla stessa maniera, si assomigliavano anche fisicamente, in particolare i tratti del viso erano quasi uguali, tanto che da bambine le scambiavano addirittura per gemelle. Col tempo la somiglianza si affievolì molto, tuttavia le scambiavano per sorelle, il loro legame si fortificava ogni giorno di più e di liti non se ne parlava mai, anzi si difendevano a vicenda, e se una delle due era triste in men che non si dica l’altra la coccolava e la rallegrava. Anche se vivevano lontano erano sempre vicine, tutt’è due indispensabili all’altra, Claudia era come il fuoco, una dolce fiamma che scioglieva il gelo in cui Vale si rinchiudeva o cadeva per sbaglio. Mente Vale era come il ghiaccio, riusciva ad avvolgere Claudia in una sfera di freddo ghiaccio che la proteggeva dall’incendio che spesso provocava o le veniva appiccato. Così, come il tesoro più puro e prezioso di questo mondo, Valentina e Claudia, il ghiaccio e il fuoco, conservavano, dentro di loro, un dono che la vita aveva regalato a entrambe, un dono venuto dal cuore e conservato nell’anima, quel dono chiamato AMICIZIA … 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Lydia_Carlton