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Autore: TeddyPicker    25/11/2008    2 recensioni
"Cosa c'è?" chiede con aria vagamente stanca "Mi è venuta un'idea s t r a o r d i n a r i a !!!" risponde lui con un sorriso enorme, scandendo lettera per lettera l'ultima parola. Che è proprio quella che fa preoccupare Helen. "Posso inziare a spaventarmi adesso o dici che posso stare tranquilla almeno per i prossimi 5 minuti?" ribatte "Ma non c'è niente di cui preoccuparsi tesoro!!" Già l'utilizzo da parte sua di quella parola, tesoro, le fa drizzare i capelli. Di solito la usa quando le sta per proporre qualcosa di DAVVERO ASSURDO e pensa di potersela ingraziare facendo un po' il leccaculo. "... Sentiamo" , il tono di chi sta per essere condannato a morte.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola nota personale:
La canzone qui presente è The Quest - Bryn Christopher .

Come forse si è intuito adoro avere un sottofondo musicale.
Quindi vi prego di leggere quanto ho scritto con questa canzone sotto.
La troverete facilmente su YouTube.
Grazie per l'attenzione :)

Essere la fidanzata di un membro di una band ben avviata e abbastanza famosa non è una delle cose più facili che ci possa essere.
A partire dal fatto che ci sono da contare i mesi di tour lontani da casa, le settimane per la scrittura delle nuove canzoni, giornate su giornate di prove. E poi i viaggi, le interviste, i set fotografici e le comparse in alcuni show televisivi.

Essere la fidanzata del membro di una band diventa, però, una faccenda ESTREMAMENTE DIFFICILE quando il tuo ragazzo è il cantante dei Panic at the disco.
Che si manifesta con il nome Brendon Urie.
E questo Helen, la sua ragazza per l'appunto, lo sa davvero MOLTO bene.

Lei è decisamente convinta che lo stare con lui abbia tutti i suoi pro quanto i suoi contro.
Uno dei pro è la sua strabiliante allegria, questo ragazzo sembra non abbattersi mai e sarebbe capace di tutto pur di farle comparire un piccolissimo sorrisino tirato sul viso, in quei giorni in cui tutto gira male. Il contro della questione è che quando lei proprio non ha voglia di fare qualcosa e lui muore dalla voglia di farlo (anche la cosa più stupida del mondo, tipo voler entrare a forza sopra una macchinina giocattolo per bambini e andare a sbattere ripetutamente e "casualmente" contro le inermi e indifese caviglie del suo amico Ryan) finchè non la ottiene insiste ed insiste tanto che alla fine si deve partecipare lo stesso (si, insomma.. c'è andata anche lei a sbattere "casualmente" contro le doloranti caviglie di Ryan e alla fine ha anche dovuto ammettere di essersi seriamente divertita).
Potrebbe sembrare petulanza, ma secondo lei è solo una forma sconsiderata di pochissimo buon senso e troppa allegria.

Un altro suo contro è quello che quando la deve svegliare la mattina dal suo profondo coma (chiamato comunemente sonno, ma che per Helen rappresenta un coma quasi totale) le urla nelle orecchie. Proprio quando lei è li li per fare avverare i suoi sogni eccolo che si catapulta nel letto e inizia ad urlarle cose insesate Dritte. Nelle. Orecchie.  
Ma almeno, quando è particolarmente propenso a fare del bene, (mooolto raramente) la sveglia cantando.
Il pro di tutto questo, anche se sembrerebbe non esserci, è che lei adora, ama, venera, idolatra la sua voce. Sbava quando la sente, si emoziona quando lo sente cantare, ogni tanto si è anche commossa ma questo ha ben pensato di non dirglielo mai. Fatto sta che lei muore per sentire per prima cosa la voce del suo ragazzo quando si sveglia, aimè anche quando le urla nelle orecchie.

Un aspetto di lui che è sia un pro che un contro, è che è parecchio disinibito. E' contro quando durante i concerti esibisce le sue "doti" artistiche ancheggiando a destra e a sinistra e avanti e indietro, in faccia ad un'orda di ragazze con gli ormoni mossi. Mossi da lui tra l'altro. Questo non va bene essenzialmente perchè potrebbe evitare di fare il coglione e in secondo luogo perchè gli urletti che provengono dalla massa sotto al palco le urtano uno per uno i nervi quando le giungono alle orecchie.
E' contro quando si palpeggia mentre canta o quando si struscia con qualsiasi cosa trova. E questo è contro perchè quando lo vede sono i suoi di ormoni che vanno a mille, ma non può certo saltargli addosso nel bel mezzo di una canzone (beh questo alla fine si trasforma in un pro perchè quando poi finisce tutto può finalmente realizzare quello che voleva senza nessun tipo di impedimento da parte del prestante Brendon).

Proprio qualche giorno prima....
I’m leaving tonight
Going somewhere deep inside my mind
I close my eyes slowly
Flowin’ away slowly
But I know I’ll be alright
It’s coming stronger to me
And I know someone is out there
Lead the way
Lead the way
Show me the answers I need to know


... "AMMMMMOREEE!"
Helen sente un leggero fremito dentro. Non capisce bene cos'è.
"AMMMOREEE! LE GALLINE SONO IN CIELO E IL SOLE E' VIOLA.. DEVI VEDEREE!"
Luce. Troppa luce.
Ora Helen capisce che cos'è quel fremito. Si, è assolutamente l'anticipazione della furia omicida che la sta per colpire. Anzi, che sta per colpire Brendon.
Grugnisce qualcosa molto più simile a un "Fanculo" che a un "certo vengo subito!" e infila la testa sotto al cuscino pronta a tornare nel mondo dei sogni.
"DAII! SONO GIA' QUASI LE 2! TI HO FATTO ANCHE DA MANGIARE!"
Le orecchie le si drizzano un attimo sotto lo strato di lenzuola e cuscini che ormai si sono accumulati sopra la sua testa. Giusto, perchè non è che Brendon sta parlando in maiuscolo, no no, è che sta proprio letteralmente urlandole ogni parola nelle orecchie.
Decide, per porre fine allo strazio, di emergere dal suo morbido bunker e di guardare con un solo occhio cosa sta succedendo nel mondo. Non appena lo fa una massa non ben definita le piomba addosso e le comincia a baciare ogni parte del corpo che ancora non è sotterrata sotto alle coperte (effettivamente Brendon trova capelli e un piccolo pezzo di guancia).
Pensa che così come risveglio vada già un po' meglio anche se avrebbe preferito che il suo ragazzo fosse un pochettino più leggero.
"Mmmh ciao" borbotta rigirandosi e abbracciandolo con le poche forze che ha raccolto da quando ha aperto gli occhi.
Come tutta risposta lui le fa un sorrisetto e le ricomincia ad urlare nelle orecchie.

What I’m gonna live for
What I’m gonna die for
Who you gonna fight for
I can’t answer that


Dopo la colazione/pranzo Helen è abituata a bersi un caffè e fumarsi una sigaretta in santa pace. Dopo può fare tutto quello che le chiedono di fare, ma prima proprio non riesce.
Mentre è li li per avvicinare la sigaretta appena accesa alla bocca ecco sbucare una mano familiare da non si sa dove che gliela porta via di mano.
Con aria imbufalita si gira verso la persona che sa già aver fatto questo ENORME sbaglio e lo vede li beato che fuma tranquillamente la SUA sigaretta.
Cerca di lamentarsi un po' ma tanto sa che non servirà a nulla e fa per accendersene un'altra.
Prontamente l'altra mano libera di Brendon la afferra per una spalla e la scuote con tanto vigore che quasi non si accende un sopracciglio invece della sigaretta.
"Cosa c'è?" chiede con aria vagamente stanca
"Mi è venuta un'idea s t r a o r d i n a r i a !!!" risponde lui con un sorriso enorme, scandendo lettera per lettera l'ultima parola. Che è proprio quella che fa preoccupare Helen.
"Posso inziare a spaventarmi adesso o dici che posso stare tranquilla almeno per i prossimi 5 minuti?"  ribatte
"Ma non c'è niente di cui preoccuparsi tesoro!!"
Già l'utilizzo da parte sua di quella parola, tesoro, le fa drizzare i capelli. Di solito la usa quando le sta per proporre qualcosa di DAVVERO ASSURDO e pensa di potersela ingraziare facendo un po' il leccaculo.
"... Sentiamo" , il tono di chi sta per essere condannato a morte.

Ebbene la proposta di Brendon questa volta è stata quella di andare, anzi sarebbe meglio usare la parola irrompere, a casa di Pete (un altro che con la testa non ci sta del tutto), completamente travestiti da banane dentro un mega cestino di vimini che avrebbero oltretutto dovuto fabbricare loro due, in piena notte e inziare a scrivergli frasi visionarie su tutti i muri di casa.
Così, per puro divertimento e per pura follia.
Il piano avrebbe anche dovuto comprendere gli altri componenti del gruppo, come se Brendon ancora non sapesse che nessuno, assolutamente nessuno, di loro 3 si sarebbe potuto prestare per fare una cosa del genere. Nemmeno Jon nel suo stato di ubriachezza peggiore, nemmeno Ryan nel suo stato di altruismo e felicità più intenso e men che meno Spencer nel suo stato di "accontentiamo Brendon per una volta" più enfatico.
La risposta di Helen non era nemmeno arrivata. Anzi, era arrivata.
Se si può considerare risposta il fatto che appena il ragazzo aveva finito di vaneggiare, aveva rimesso a posto le mani che stavano vagando nell'aria come per catturare qualche insetto invisibile e aveva finalmente ricomposto gli occhi e la faccia nell'espressione "cerco di essere una persona normale e non un pazzo squilibrato che blatera con gli occhi spalancati e la faccia da maniaco" , lei si era alzata, lo aveva guardato con espressione metà scandalizzata metà compassionevole e buttando la sigaretta per terra se n'era tornata in casa facendo finta che lui non avesse nemmeno aperto la bocca.
Sapeva che sarebbe servito a ben poco perchè sicuramente l'astuto squilibrato sarebbe tornato alla carica entro non più di due o tre minuti tartassandole le palle per l'intero pomeriggio, l'intera sera e se possibile anche l'intera notte.
Helen sapeva anche che avrebbe potuto resistere a tutto questo ma in quel momento non sapeva proprio da dove andare a tirare fuori la voglia per farlo.

All my life,love it is
It is all my love
All my life,love it is
I know it is a life to live lately
From above I hear
I hear the sound of them sinkin’
I feel numb, I’m alive
I know I’m getting closer


Arrivata la sera, insieme agli innumerevoli tentativi vani di Brendon di farle cambiare idea, Helen si appresta a vestirsi per andare, insieme alla band e qualche amica, al loro concerto.
Mentre è li che si sta infilando barcollante un paio di jeans ecco che sente una mano che si intrufola sulla sua pancia e che la fa girare facendo in modo di trovarsi faccia a faccia con il proprietario del suddetto arto. Il quale, chiaramente, è Brendon.
In questi momenti Helen sente che le gambe, le braccia e quasi ogni altra parte del suo corpo potrebbero sciogliersi perchè lui è COSI' VICINO a lei che probabilmente avvicinare le labbra alle sue è l'unica cosa che sarebbe capace di fare.
Ed è proprio quello che fa. Si butta in uno di quei baci realmente seri, che potrebbe portare a tante cose, specialmente ad una, ma che adesso però le toccherà interrompere se non vuole fare arrivare il cantante del gruppo in ritardo ad un concerto.
Si slaccia dall'abbraccio con pochissima convinzione e torna a finire di vestirsi mentre un assillante e mai contento Brendon riinzia ad insistere per il suo piano diabolico.

What I’m gonna live for
What I’m gonna die for
Who you gonna fight for
I can’t answer that

Ed eccola la, Helen, di fianco al piccolo palco, che canticchia assorta e allegra una delle canzoni che preferisce. Ed eccola che pensa che proprio in quel momento si sta verificando il "terzo contro di Brendon" . Perchè, sempre in quel momento, lui è li che saltella avanti e indietro sul palco e lei sa benissimo che tra pochi secondi lui si improvviserà insegnante di ballo e scatenerà il potere delle sue anche per mostrare a tutti quanto se la cavi bene anche come ballerino.
Ed ecco che la folla "ormoneggiante" , che sta letteralmente e metaforicamente ai suoi piedi, scatena le corde vocali e emette degli urli che secondo Helen hanno suoni a cui devono ancora dare un nome.
E esattamente qualche secondo dopo ecco Brendon che inizia a strusciarsi dove può e dentro di lei Helen sente crescere un fuocherello che lento lento (per il momento) si insinua e arriva dritto fino al cuore facendolo scoppiare di adrenalina. Vorrebbe correre in mezzo al palco e denudarlo fregandosene se sotto di loro avrebbero non più una folla di ragazze ma una schiera di leoni imbestialiti.
Vorrebbe correre in mezzo al palco gridandogli di smettere perchè se no sarà costretta ad arrestarlo e a portarlo a casa. (la connessione tra le due cose non c'è ma, provate ad immedesimarvi, questi pensieri sono anche troppo coerenti !)

Una volta finito il concerto, Helen aveva sperato che Brendon fosse abbastanza stanco da scordarsi la proposta del pomeriggio, ma poco dopo che era entrato nel camerino aveva capito che la sua speranza era stata totalmente vana, perchè lui aveva inziato a deliziare anche gli altri 3 del gruppo con le sue idee malsane provocando da parte loro una risposta in cui le parole "cazzo", "coglione" e simili erano state le predilette. Effettivamente a un certo punto si era unita pure lei agli improperi diretti al ragazzo.
Una volta tornati a casa poi Helen lo aveva trovato dopo un'oretta immerso in fogli con sopra disegnati i bozzetti per i costumi e per il mega cestino e li aveva letteralmente lasciato le braccia per terra. A nulla era valso cercare di convircelo che tanto nessuno avrebbe partecipato, e non era servito nemmeno il tentativo di persuaderlo con dei dolci. A quel punto la ragazza aveva dovuto adottare il metodo finale e decisivo, a cui se non avesse ceduto si sarebbe beccato delle sprangate.

Lentamente gli si era posizionata, con manovre contorsionistiche, in braccio, e ora lo stava abbracciando premendo il viso sul suo collo, ben sapendo quanto lo faceva rabbrividire il suo respiro in quella zona. Un po' si era sciolto e per due o tre secondi buoni aveva smesso di disegnare la gambe di una banana e le aveva sorriso dandole un leggero bacio sotto all'orecchio. Poi, però, era tornato occupato come prima.
Helen allora, stanca di girarci intorno si era sistemata meglio in braccio a lui e gli aveva catturato le labbra con le sue impedendogli con la forza di continuare in qualsiasi dei suoi progetti su banane e cestini.
Piano piano si erano alzati poi dalla sedia e senza mai staccarsi avevano inciampato fino alla camera. Mentre si stavano finalemente straiando Brendon aveva aperto bocca dicendo qualcosa di simile "Basta! che devo andare a disegnare la bocca di Pot!" al che Helen gli aveva chiesto intimortita chi cazzo fosse Pot e luicon tono assolutamente naturale aveva risposto "Beh la Banana Capo! La stratega della situazione!". Ecco, li effettivamente lei aveva pensato per un secondo di buttarlo giù dal letto e anzi, buttarlo fuori dalla casa, però poi aveva pensato che preferira approfittare del "terzo pro di Brendon". 

My life has had its share of troubles
And now I found a place to go
I’ve said goodbye to all my troubles
’cause now I’ve find my place to go
What I’m gonna live for
What I’m gonna die for
Who you gonna fight for
I can’t answer that



Epilogo:

Un paio di ore dopo erano abbracciati nel letto a decidere i nomi delle altre banane. E anche del cestino di vimini già che c'erano.

  
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