Introduzione
Una moltitudine di persone stava passeggiando sul lungo mare di Porto San Giorgio, paese ben conosciuto sia nelle Marche sia nel resto d’Italia. Difatti è una delle località più celebri, non solo per il grande interesse culturale che vi risiede ma anche per via della posizione geografica in quanto, affacciandosi sul mare Adriatico, vanta di un turismo ben sviluppato. Paolo e Jessica erano in vacanza con le rispettive famiglie ed erano appena arrivati a destinazione. Nonostante le ore di viaggio passate serrati nelle auto senza avere la possibilità di muoversi, non persero l’occasione che il bel tempo li stava offrendo, decidendo così di andare a respirare un po’ d’aria di mare. Paolo era felice di essere arrivato. Conosceva quei posti da quando era nato e ogni anno passava almeno due settimane in un campeggio nei pressi del paese. Lì nel corso degli anni aveva stretto amicizie con persone provenienti da ogni angolo d’Italia e col passare del tempo il legame non si era affievolito affatto. Di conseguenza anche col luogo si venne a creare una certa intimità che non tutti i paesaggi erano in grado di far suscitare sensazioni di quel genere: Paolo lo sapeva fin troppo bene, poiché aveva girato in lungo e in largo l’Italia. Jessica non provava le stesse emozioni del fidanzato, ma era comprensibile, poiché era la prima volta che metteva piede nella Marche. Per lei era solo una località turistica come tante altre sebbene rimase colpita dall’intensità di quell’azzurro che solo l’Adriatico possiede. Non ci volle molto tempo per farla distrarre; bastò passare davanti ad un negozio di borse firmate. I genitori continuarono la passeggiata senza aspettare i figli. Dopo ben dieci minuti passati ad osservare ogni minimo particolare dei prodotti esposti in vetrina, Jessica decise che era il momento di continuare la passeggiata. Paolo rimase in silenzio, ormai abituato ai tempi d’osservazione della ragazza ed era ben consapevole dell‘inutilità nel lamentarsi con lei. Così dopo aver allungato il passo, in poco tempo raggiunsero gli adulti.
Il lungomare era davvero affollato. Nemmeno i genitori di Paolo da sempre abituati a quei posti, si aspettavano una simile affluenza di persone. Eppure vi era qualcosa nell’aria, qualcosa d’insolitamente strano. Jessica cominciò a provare una sensazione di disagio. I suoni intorno a lei iniziarono a farsi irriconoscibili e ben presto ogni rumore fu seguito dal proprio eco. Era come trovarsi all’interno di una chiesa dove ogni singolo suono veniva amplificato e distorto per via del vuoto dovuto alla struttura architettonica. Ma non fu questo a spaventarla. Ben presto, si accorse di un fatto ancora più inspiegabile e per certi versi persino angoscioso . <