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Autore: Shepard85    24/01/2015    1 recensioni
Come vivreste le ultime ore della vostra vita sapendo che non ci son possibilità di sopravvivere ad un cataclisma in arrivo?
Il rapporto con ciò che ci circonda cambierebbe bruscamente oppure i valori ai quali siamo legati assumono ancora più significato? Amore, amicizia e rispetto continuerebbero ad esistere? L'unica cosa certa è ciò che sta per accadere. Sta arrivando..
Genere: Drammatico, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione
 
Una moltitudine di persone stava passeggiando sul lungo mare di Porto San Giorgio, paese ben conosciuto sia nelle Marche sia nel resto d’Italia. Difatti è una delle località più celebri, non solo per il grande interesse culturale che vi risiede ma anche per via della posizione geografica in quanto, affacciandosi sul mare Adriatico, vanta di un turismo ben sviluppato. Paolo e Jessica erano in vacanza con le rispettive famiglie ed erano appena arrivati a destinazione. Nonostante le ore di viaggio passate serrati nelle auto senza avere la possibilità di muoversi, non persero l’occasione che il bel tempo li stava offrendo, decidendo così di andare a respirare un po’ d’aria di mare. Paolo era felice di essere arrivato. Conosceva quei posti da quando era nato e ogni anno passava almeno due settimane in un campeggio nei pressi del paese. Lì nel corso degli anni aveva stretto amicizie con persone provenienti da ogni angolo d’Italia e col passare del tempo il legame non si era affievolito affatto. Di conseguenza anche col luogo si venne a creare una certa intimità che non tutti i paesaggi erano in grado di far suscitare sensazioni di quel genere: Paolo lo sapeva fin troppo bene, poiché aveva girato in lungo e in largo l’Italia. Jessica non provava le stesse emozioni del fidanzato, ma era comprensibile, poiché era la prima volta che metteva piede nella Marche. Per lei era solo una località turistica come tante altre sebbene rimase colpita dall’intensità di quell’azzurro che solo l’Adriatico possiede. Non ci volle molto tempo per farla distrarre; bastò passare davanti ad un negozio di borse firmate. I genitori continuarono la passeggiata senza aspettare i figli. Dopo ben dieci minuti passati ad osservare ogni minimo particolare dei prodotti esposti in vetrina,  Jessica decise che era il momento di continuare la passeggiata. Paolo rimase in silenzio, ormai abituato ai tempi d’osservazione della ragazza ed era ben consapevole dell‘inutilità nel lamentarsi con lei. Così dopo aver allungato il passo, in poco tempo raggiunsero gli adulti.
Il lungomare era davvero affollato. Nemmeno i genitori di Paolo da sempre abituati a quei posti, si aspettavano una simile affluenza di persone. Eppure vi era qualcosa nell’aria, qualcosa d’insolitamente strano. Jessica cominciò a provare una sensazione di disagio. I suoni intorno a lei iniziarono a farsi irriconoscibili e ben presto ogni rumore fu seguito dal proprio eco. Era come trovarsi all’interno di una chiesa dove ogni singolo suono veniva amplificato e distorto per via del vuoto dovuto alla struttura architettonica. Ma non fu questo a spaventarla. Ben presto, si accorse di un fatto ancora più inspiegabile e per certi versi persino angoscioso . <> si chiese la ragazza stringendo con forza la mano del fidanzato. Lo spettacolo che si presentò ai suoi occhi fu davvero insolito. I bambini che giocavano sulla battigia, le persone in spiaggia come quelle che passeggiavano per la strada, ogni singolo essere umano era immobile, come se il tempo soggettivo di ognuno di loro si fosse fermato improvvisamente. Pure i suoi genitori e quelli di Paolo erano fermi come statue e improvvisamente si accorse che anche il suo fidanzato ebbe la stessa sorte. Cercò con uno strattone di far tornare in sé il ragazzo, ma fu inutile. Cominciò ad urlare e persino a prenderlo a schiaffi ma non funzionò. Non si era mai sentita così spaventata in vita sua. Il suo cuore stava impazzendo. Poi si guardò attorno e solo in quel preciso momento scoprì che gli sguardi delle persone erano diretti verso il cielo. Seguì il suo istinto volgendo gli occhi sopra l‘orizzonte del mare. La paura provata fino a quel momento, si tramutò ben presto in terrore e stupore. Una scritta gigantesca di colore rosso era sospesa sopra il mare. Un numero che poi scoprì poteva trattarsi di un orario. Il carattere delle cifre numeriche era digitale come quello di certe sveglie. L’orario segnava le 3:32. Poi cambio diventando 3:33. Fu allora che il terrore divenne orrore. Le persone immobili presero improvvisamente fuoco. Jessica era pietrificata ed impotente rimase a guardare quello spettacolo terrificante. I bambini sulla spiaggia, le persone sdraiate al sole, i suoi genitori, tutti urlavano disperatamente senza però muovere un solo muscolo. Dopo aver distrutto i vestiti, il fuoco cominciò a bruciare le carni. La ragazza sentì ben presto un calore avvolgerle la mano. Si girò lentamente e con un urlo agghiacciante, guardò il suo fidanzato divorato dalle fiamme. Lui a differenza degli altri non aprì bocca né mostrò alcun cenno di dolore. Poi improvvisamente si voltò verso di lei. Le sue cavità oculari erano vuote. La carne cadeva a pezzi, ma ancora era possibile leggere l’espressione facciale. Pareva stesse sorridendo. Poi con voce innaturale disse << Lo sapevamo tutti che andava a finire così! >>. Infine chinò il capo ed il suo corpo esplose.
   
 
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