È troppo grande rispetto alla mia, ha una forza straordinaria che lo avvolge completamente.
Ho paura, tremo. Non ho mai incontrato avversari del suo livello, nessuno ha mai provato ad uccidermi solo per prendersi la mia anima, ero abituata ad uomini che cercavano di difendersi dai miei attacchi.
Non posso nemmeno parare i fendenti: la Spada Demoniaca ferisce Soul anche quando è in forma di arma. Lui mi sprona ad usarlo, ma io non posso fargli questo. Non sono mai stata così alle strette e presa dal panico.
Quello che provo è puro terrore: non di quelli che ti danno la carica per affrontare le tue paure, ma di quelli che ti paralizzano totalmente e ti attanagliano le viscere.
Non riesco nemmeno a ragionare, reagisco d'istinto: scappo.
Arrivo alla porta, ma sento la sua presenza attaccata a me, quindi mi giro.
Lui è lì e io sono in trappola: la porta si apre verso l'interno.
“Maka, usami!” sento la voce di Soul che mi sprona, ma niente. Sono pietrificata.
È la fine: vedo che alza la spada, con questo mi ucciderà. Il mio cuore batte sempre più veloce, tanto da fare male, quasi mi voglia uscire dal petto.
Urlo e chiudo gli occhi mentre abbassa la spada, ma inizio a sentire del sangue caldo scorrere sul mio corpo.

Apro gli occhi: il sangue è rosso, non nero come quello del demone, ma non è mio.

Mi ha saltata... si è frapposto tra me ed il demone e mi ha salvata.
“Soul!” grido il suo nome mentre cerco di afferrarlo per i fianchi evitandogli una caduta rovinosa. Scivoliamo insieme sul pavimento e tengo il suo corpo quasi privo di vita, straziato e sanguinante tra le mie braccia.
La Spada Demoniaca ha uno sguardo assassino: la prossima sono io.
Non mi importa più.
Buffo: un secondo prima volevo solo scappare e non essere ferita, mentre ora voglio solo che non venga colpito Soul. Tutto il terrore per me si è trasformato in preoccupazione per lui. Ora sfido Ragnarok, quasi con rabbia, a colpirmi. Non gli averei più permesso di toccare Soul...
Prende di nuovo la mira e io mi chino sul Soul per fargli da scudo col mio corpo, come lui ha fatto con me prima, ma la spada viene respinta a pochi centimetri dalla mia testa.
“P..papà, Dottor Stein!” per fortuna sono arrivati loro a salvarci.
“Tranquilla Maka, ora il tuo papà è qui e ti proteggerà!” esclama lui.
“Pronto Senpai?” chiede il Dottor Stein lanciandosi all'attacco senza nemmeno aspettare la risposta.
Io continuo a tremare: sono totalmente inzuppata di sangue.
“Soul..” sussurro, ma quando lo osservo meglio, anche la poca voce che avevo, si spegne.
Lo squarcio della spada è lungo e profondo, e scorre in diagonale su tutta la lunghezza del suo petto, dalla spalla sinistra all'anca destra.
Il sangue è dappertutto ed intorno a noi si è formata una pozza rossa che si espande in continuazione. Non può reggere a lungo così.
Nei pochi secondi in cui è più cosciente, la sua espressione è deformata dal dolore, ma torna presto quasi priva di sensi.
Piango, involontariamente piango, mentre cerco di fermare la fuoriuscita di sangue premendogli delicatamente la mia felpa sulla parte lesa; ma il sangue è troppo e in breve la maglia diventa uno straccio sporco.
“Dottor Stein…!” balbetto, ma so che non avrà tempo per me: Ragnarok è un avversario temibile anche per lui.
Inizio a chiamare Soul mentre piango sempre più forte, quasi scossa dai singhiozzi e con le mani sporche del suo sangue gli accarezzo delicatamente il viso come per dargli un po' di sollievo.
“Sono qui Soul, resisti... vedrai che andrà tutto bene, resta con me...”
“Hey Maka..”
“Soul!” è abbastanza cosciente per rispondermi, io lo guardo quasi incredula e mi perdo nei suoi occhi sofferenti.
“Maka.. cos'è quella faccia? Va tutto bene, no?” la sua voce è flebile, ma è così realmente preoccupato per me nonostante si trovi in quelle condizioni che quasi nolente sorrido.
“Non sei ferita, vero?..”
“Soul, ma tu..”
“Te l'ho detto...” mi interrompe “Sono disposto anche a morire per il mio artigiano. Soprattutto per te, Maka”. Mi guarda così intensamente, mi fa capire tutto così intensamente.
Il cuore batte ancora più forte, ora, mentre ripenso a tutte le litigate del tutto superflue, a quanto sono stata stupida e cattiva con lui.
Mentre penso a tutto quello che avrei potuto, ma non ho fatto ed a tutto quello che avrei potuto evitare di fare, penso a noi, a quello che ci è appena capitato e a come non abbia esitato a mettere la mia vita davanti alla sua, non solo perché sono il suo Meister, ma perché sono io.
A quanto intensamente io lo ami ed, evidentemente, lui ami me.

 

ANGOLO DELL'AUTRICE

Grazie mille per aver letto la mia storia!

Ebbene sì, questa one shot è ispirata ad un reale capitolo del manga, uno dei primi, ma che mi ha emozionato tantissimo. È in questo capitolo che io mi sono permessa di modificare, che ho capito quanto realmente fosse profondo il legame di Maka e Soul, nonostante i loro continui battibecchi.

Grazie ancora per aver letto, spero che vi sia piaciuta la storia e non l'abbiate trovata banale. Se voleste lasciarmi una recensione per farmi sapere cosa ne pensate, ve ne sarei infinitamente grata.