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Autore: halether    24/01/2015    4 recensioni
Come c'ero finita al verdant il venerdì sera e ubriaca?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come c'ero finita al Verdant il venerdì sera e ubriaca? 

Doveva essere la solita giornata, sveglia presto, quel poco di allenamento, che per me era anche troppo faticoso, un buon caffè e di corsa alla Q.C. 

Solite scartoffie da compilare per Ray Palmer, progetti di qua e di là. 
E poi in fonderia a combattere contro il crimine e a guardare Oliver allenarsi su quella meravigliosa Salmon ladder! 
Benedetto colui che l ha inventata!
Era una sottile e stuzzicante tortura guardarlo, i suoi addominali, uno spettacolo tutto per gli occhi...

Ed invece ecco che mi ritrovo al bar sopra la fonderia a bere cocktail che nemmeno conosco e che non dovrei bere.
E infatti non ricordo nemmeno il perché sono qui a bere....

Ah si! Ora ricordo. Oliver....

Bastava che la mitica/perfetta Laurel avesse bisogno e lui correva subito.
Dig era già a casa con la piccola Sara e Lyla, ero rimasta solo io a fare qualche ricerca.

Al diavolo le ricerche anch'io meritavo una serata fuori.

Il locale era strapieno, gente che ballava e si divertiva e a modo mio anch'io mi stavo godendo la serata. 
Non so a quanti cocktail ero arrivata,  4-6 e chi li contava più. Avevo solo voglia di ballare. 

Mi alzai incerta su quei tacchi vergognosamente troppo alti e partii spedita per la pista da ballo. 
Era così rilassante sentirsi liberi, che quasi avevo dimenticato Oliver e tutto il dolore che sentivo per non essere mai la sua prima e ultima scelta, del perché amasse chiunque e non me .

Sentii una mano sulla spalla e mi volta. 

"Thea! Che bello vederti! "

"Felicity che ci fai qui e pure ubriaca?  Oliver sa cosa stai facendo? "

"Oliver? Non è affar suo cosa faccio qui, non può una ragazza avere un po di divertimento senza per forza che tutti lo sappiano?"

"Beh io credevo che tra te e mio fratello ci fosse qualcosa! "

"Tra me e tuo fratello cosa? Ahahahah!  Spiritosa Thea!  Lui è dalla magnifica Laurel..."

"Oh...scusami non avrei dovuto. ."

"Non scusarti Thea, anzi beviamoci su!"

Tornai al bar con più convinzione che mai di annegare il mio cervello nell'acool. 
Thea non si era mossa dalla pista guardandomi con uno strano senso di colpa. 

"Suuu dai Thea, non importa!  Tequila! "

Mi avvicinai al barista e ordinai 4 bicchierini di tequila. 
Ma Thea era sparita, beh pazienza più per me. 
E in ben che non si dica tutti i bicchierini erano vuoti. 

La testa girava vorticosamente, non mi tenevo all'impiedi. 
Scivola vicino la porta della toilette femminile e qualcuno di familiare mi si avvicinò. 

"Felicity ma perché hai bevuto così tanto? Io chiamo mio fratello. "

"Non ti azzardare Thea Queen!  Sarò ubriaca ma non Ko. Tu non chiamerai Oliver! Non verrà mai per me, non ora che ha Laurel..."

La sentii allontanarsi e poi parlare. 

"Ollie! Scusami se ti chiamo a questa ma c'è un emergenza al Verdant, mi servi qui subito. "

Sì riappiggió a me e mi disse.

"Oliver sta arrivando. "

Mi arrivò come un secchio d'acqua fredda questa affermazione, era Oliver la causa del mio stato attuale non lo volevo qui e non volevo che mi vedesse così. 
Una rabbia improvvisa si scatenò in me tanto da farmi alzare e guardarla dritta in faccia.

"Non dovevi farlo, Oliver non è il mio baby sitter, smettetela di starmi intorno. Vado a casa, addio Thea! "


Non aspettai nemmeno la risposta, con molta fatica raggiunsi la strada per chiamare un taxi, ma una calda mano faceva leva sul mio gomito. 
Anche se tutti i miei sensi erano annebbiati avrei riconosciuto sempre il suo odore. 


"Che ti è successo Felicity, stai bene? "

"Non pronunciare il mio nome, e si sto bene, torba pure a qualsiasi cosa stessi facendo con Laurel! "

Mi guardò con occhi dubbiosi. 

"Ma che diavolo dici? "

" Sei serio Oliver, davvero mi prendi per stupida? Non sono in pericolo,  quindi vattene pure. Io non ho bisogno di Oliver Queen! "

Vidi rabbia nei suoi occhi, tanta rabbia. 

"Tu ora vieni con me!"

"Non credo proprio. Non prendo ordini da te Mrs Queen! "

Mi voltai a chiamare un taxi quando mi sentii sollevare da terra. 

"Oliver! ! Lasciami andare! "

"Io non la penso così. "

Con lo sguardo divertito mi trascinò fino alla sua macchina, per fortuna nessuna moto.


Il viaggio fu più lungo di quanto mi aspettassi, non riuscivo a controllare la mia rabbia per come mi aveva trattato. 

All'improvviso si fermò e non ero davanti casa mia. 

"Questa non è casa mia!"

"No infatti è casa mia, tu stanotte resti qui e nessuna replica."

"Non puoi obbligarmi! "

"Felicity Meghan Smoak! Smettila di fare così. Davvero non capisco il tuo comportamento, ubriacarti in questo modo non è da te! "

"Non ti devo nessuna spiegazione Oliver, torna da Laurel, così potrai continuare la tua splendida serata e magari chissà te la porti pure a letto. Non credo che sia difficile. "

L'alcool aveva in brutto, brutto effetto su di me.


"Che diavolo hai in mente? Ero da Laurel solo per aiutarla a prendere un usuraio di quartiere che chiedeva il pizzo  e le servivano prove  per sbatterlo in prigione. Tra me e Laurel non c'è nulla!'

Era davvero arrabbiato ora, non so chi dei due lo era di più. 
Con grandi passi si avvicinò a me e prese il mio viso tra le sue mani e mi guardò fisso per alcuni istanti. 

"Come puoi pensare questo dopo che ti ho detto che ti amo? Come puoi dubitare di questo?  Lo so che è colpa mia, che ti ho allontanato. Ma non dubitare mai del mio amore per te. Io sarò sempre a vegliare su di te, io mi preoccuperó sempre per te. Io tornerò sempre a te anche quando non lo merito..."


I suoi occhi erano sinceri, lo potevo sentire il calore delle sue mani sul mio viso. 

"Io..io credevo..."


"No Felicity, io non potrei mai stare con Laurel quando il mio cuore vive solo e grazie a te. Potrò anche non meritarti ma non posso non amarti, quindi ti prego vieni a casa con me, ho bisogno di tenerti al sicuro. "

Annuii con la testa non trovando le parole e mi lasciai prendere in braccio e portare a casa.

Non mi resi conto dell'ambiente circostante, sentivo solo lui, il suo cuore battere e ciò mi calmava. 
Mi adagió sotto le coperte e sentivo il suo calore lasciarmi e lo tenni per mano.


"Non andare..."

Non rispose, sentii solo un lieve movimento vicino a me e il calore avvolgente del suo corpo al mio.

"Mai.."

Mi strinsi a lui più che potevo. Solleva il viso e sussurai. 

"Ti amo Oliver. ."


Salve a tutti. Questa è la mia prima fanfiction, che ne pensate. 
Aspetto i vostri commenti. 
Alla prossima. 

   
 
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