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Autore: nettie    24/01/2015    0 recensioni
Eravamo davvero presi, e ci sentivamo importanti, perché parlavamo di cose che nessuno conosceva, in una lingua che nessuno sapeva, era il nostro piccolo mondo e ci sentivamo protetti.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Lettere a Nessuno.'
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Amici immaginari.

Lo ricordo, lo ricordo chiaramente. Eravamo tanto dolci, io, te, e i nostri amici immaginari. Erano davvero tanti, e noi li credevamo così veri. E’ impressionante il modo in cui sono spariti dalle nostre vite così, in poco tempo. Non li ho mai più pensati, solo ora mi ritornano in mente e mi chiedo se .. posso mancargli, in qualche modo. Lo so che è stupido da parte mia, ma dopotutto, sempre un certo tipo di “amici” erano. E formavano il nostro mondo, il mio e il tuo. Nessuno avrebbe mai potuto separarci dai nostri fedeli amici, ci sentivamo meno soli, riempivano il vuoto enorme che ci siamo portati dietro fin da sempre, e che ora speriamo di colmare solo con la presenza l’uno dell’altra, aggrappandoci a noi stessi in un tunnel senza fine. Non ricordo precisamente i loro nomi, ricordo solo che con loro ci divertivamo un botto, e noi stessi avevamo delle identità parallele, nomi, corpi, caratteri diversi dalla realtà. Lo chiamavamo il secondo mondo, un luogo in cui ci nascondevamo per non dar peso ai fatti della realtà che eravamo costretti a subire. Che siamo ancora costretti a subire. Eravamo davvero presi, e ci sentivamo importanti, perché parlavamo di cose che nessuno conosceva, in una lingua che nessuno sapeva, era il nostro piccolo mondo e ci sentivamo protetti. Eravamo gli unici in classe ad avere amici immaginari, e proprio per questo era il nostro piccolo segreto, non l’ho mai detto a nessuno, e sono sicura che neanche tu ti sei lasciato sfuggire qualcosa di bocca. Ed’è così che ne parlo, in anonimato, nessuno conosce la mia verà identità, nessuno conosce la tua. Penso sia il modo migliore per parlarne liberamente, e gridare al mondo che sì, vorrei tornare ad avere degli amici immaginari. che riescano a distrarmi dal mondo reale. E’ un periodo orrendo, stai soffrendo molto e non riesco ad aiutarti, me ne sto lì, ferma, a non fare niente. Se solo avessimo ancora l’intensa capacità di immaginare e rifugiarci in luoghi fantastici e visibili solo ai nostri occhi, amico mio. Sarei la persona più felice del mondo, ritornare bambina è il mio desiderio più grande. Ritornare a sognare, ritornare spensierata e senza paura di crescere ancora, col desiderio di rimanere a giocare con te sempre e per sempre. E a volte ci penso a loro, ma mai l’ho fatto riflettendo così tanto. Mi mancano, non sono mai esistiti ma li ricordo come una profonda parte di me, quella che probabilmente mi ha insegnato a sognare ad occhi aperti, che ci hanno insegnato a sognare ad occhi aperti, e sono sicura che anche se ora sono spariti dalle nostre menti, ancora si nascondono nel profondo dei nostri cuori.

 
   
 
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