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Autore: purpleblow    24/01/2015    1 recensioni
Il rumore dell'ennesimo tuono ruppe nuovamente la quiete notturna, facendo uscire dalle labbra di Mello un'imprecazione, adesso ci si metteva pure il tempo ad impedirgli di dormire.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nella notte tempestosa




Era notte fonda, la stanza era buia e il ticchettio della pioggia che cadeva contro la finestra risuonava nel silenzio della stanza.
Era una nottata di tempesta ed i bambini dormivano beati nei loro letti, tutti tranne uno. Se ne stava raggomitolato sotto le coperte e nascondeva la testa sotto al cuscino.
Matt aveva paura dei tuoni, il forte rumore gli dava fastidio perchè gli ricordava quello di due macchine che cozzano una contro l'altra. Da piccolo era stato coinvolto in un incidente, lo stesso che aveva posto fine alla vita dei suoi genitori e che l'aveva reso orfano.
Per questo il bambino aveva paura dei tuoni, gli riportavano alla mente quel triste giorno.
Erano passati dieci minuti dall'ultimo lampo, così Matt decise di farsi coraggio e far capolino dalle lenzuola. Con una mano si scostò le coperte di dosso e si mise in ginocchio sul letto, per vedere se aveva smesso di piovere, ma guardando fuori si rese conto che la tempesta era solo diminuita.
Si rimise a sedere sul materasso, quando improvvisamente la stanza si illuminò creando un effetto diurno seguito immediatamente da un tuono che fece tremare i vetri delle finestre.
Matt allora si lanciò sotto le coperte, tremando ancor più di prima. I suoi occhi cominciarono a riempirsi di lacrime, che scivolarono sulla pelle liscia del suo volto.
Alle volte si sentiva stupido, era grande abbastanza per superare la paura dei temporali, neppure Near era così fifone come lui.
"Matt?" dall'altra parte della stanza provenne una voce, ancora impastata per il sonno. Quella voce apparteneva a Mello che si era svegliato per via del rumore che stava facendo l'altro bambino.
"Mello? Che c'è?" domandò la flebile vocina proveniente da sotto le lenzuola.
"Dovresti dirmelo tu, con tutto il casino che hai fatto mi sono svegliato." mugugnò Mihael infastidito per il comportamento dell'amico, dato che odiava essere svegliato.
"Scusa." il silenzio calò nuovamente e Mello chiuse gli occhi per cercare di riaddormentarsi, sperando che anche l'altro si tranquillizzasse. Poteva fare ciò che voleva, basta che non facesse confusione.
Il rumore dell'ennesimo tuono ruppe nuovamente la quiete notturna, facendo uscire dalle labbra di Mello un'imprecazione, adesso ci si metteva pure il tempo ad impedirgli di dormire.
Prese il cuscino e se lo mise sopra la testa, tentando di tapparsi le orecchie premendo la stoffa su di esse, ma quella posizione si rivelò scomoda per cui si mise di fianco, con la testa rivolta verso la finestra. Ormai era sicuro che non avrebbe più preso sonno, tanto valeva godersi lo spettacolo dei lampi che accendevano la notte.
Improvvisamente udì dei lievi singhiozzi provenire poco distante da lui, si sedette sulla sponda del letto e guardò nella direzione di Matt, che se ne stava ancora raggomitolato sotto le coperte.
"Matt?" provò a chiamarlo, ma il bambino non gli rispose. 
Solo in quel momento Mello ricordò che l'amico aveva il terrore dei temporali, era per quel motivo che non aveva fatto altro che rigirarsi nel letto, provocando il cigolio fastidioso delle molle sotto al materasso.
"Matt?" tentò nuovamente e quella volta ottenne un mugolio, accompagnato dalla testa di Matt che faceva capolino dalle lenzuola. Il suo sguardo era circospetto, aveva paura che da un momento all'altro ci sarebbe stato un altro tuono.
"Che c'è, Mel?" domandò allora il bambino con la voce tremante, probabilmente era ancora scosso.
Erano rare le volte che Mello aveva visto il suo amico così impaurito e malinconico, non era un bello spettacolo, visto che su quel viso era solitamente presente un sorriso contagioso.
Si spostò più vicino possibile al margine del letto e fece cenno a Matt di raggiungerlo, anche se lui non aveva alcuna intenzione di lasciare quel morbido e caldo rifugio.
"Dai Matt, vieni qui!" esclamò agitando le braccia. La sua voce rassicurante attirò Matt, che si alzò dal letto e con una corsa raggiunse l'amico, infilandosi subito sotto le coperte e stringendosi contro al suo corpo caldo.
"Grazie Mello." il silenzio si impossessò nuovamente della stanza e il più piccolo si addormentò dopo poco, rassicurato dalla presenza di Mello che stringeva la sua mano.
Gli era bastato il calore e le braccia dell'amico strette al suo corpo per sentirsi al sicuro, non aveva paura quando c'era lui al suo fianco. 
   
 
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