24/01/2015
1 recensioniHappiness' death
Nate River fin da quando era stato messo al mondo era stato amato. Ricordava poche cose di quei brevi anni in cui era davvero stato felice e poteva dire di non aver mai provato tristezza.
Aveva una mamma bellissima, ricordava il suo volto pallido, candido come la neve che si accostava perfettamente ai lunghi capelli chiarissimi che le incorniciavano il volto.
Gli occhi erano di un bellissimo grigio scuro, due gemme profonde perfettamente identiche a quelle del figlio. Di suo padre, un bell'uomo dai neri capelli ed occhi castani aveva ripreso i lineamenti del volto, la madre diceva sempre che quando il piccolo Nate sarebbe diventato adulto sarebbe stato un bellissimo uomo, proprio come il suo papà.
Di quel periodo ricordava le lunghe passeggiate al parco, le bellissime e calorose cene di Natale e i meravigliosi giocattoli che gli venivano regalati, donando gioia al bambino.
Purtroppo Nate River non ebbe lunga vita, morì in un incidente stradale all'età di sei anni. Lui ed i suoi genitori stavano tornando da un breve viaggio e per evitare un automobilista ubriaco che guidava nel senso opposto a loro a gran velocità uscirono fuori strada.
Il signor River morì sul colpo a causa di un forte colpo alla testa che aveva sbattuto contro al vetro, mentre la madre si spense poche ore più tardi in ospedale. Nate non aveva riportato gravi ferite, la donna lo aveva protetto con tutte le sue forze.
Quando fu in ospedale: un luogo a lui sconosciuto e che aveva subito detestato, non aveva fatto altro che chiedere della sua mamma e del suo papà, ma nessuno ebbe il coraggio di dirgli la verità. Come potevano farlo? Come dire ad un dolce bambino che i suoi genitori non c'erano più?
Nate però non era stupido e ben presto capì la situazione. A causa della mancanza della propria famiglia e del forte trauma subito, cominciò a chiudersi in se stesso, ergendo un muro di fronte a sè, impenetrabile per chiunque.
Nate River era morto con i suoi genitori, al suo posto adesso c'era Near, un bambino completamente diverso da quel che era prima. Era diventato taciturno, si isolava e tutto quello che faceva era starsene in disparte con i suoi giocattoli.
Quel nome gli fu dato dopo il suo ingresso in orfanotrofio: la Wammy's House, che l'aveva accolto date le sue grandi capacità intellettive. Fu Quillish Wammy in persona ad andarlo a prendere in ospedale, richiamato dai gestori che avevano notato la sua grande intelligenza.
Avevano eseguito dei test su di lui per vedere se il bambino avesse riportato dei danni cerebrali, ma per fortuna non fu così. Il suo quoziente intellettivo era molto alto rispetto alla media, per quel motivo avevano deciso di chiamare l'orfanotrofio per piccoli geni, sicuri che lo avrebbero accolto.
Da quando vi era entrato era stato affidato a Roger, il vide direttore dell'edificio che aveva tentato in ogni modo di farlo inserire tra gli altri bambini, ma non ebbe successo.
Near si era subito dimostrato asociale, non voleva saperne di giocare e condividere i suoi giochi con gli altri, ma preferiva starsene nella sua stanza a fare attività individuali.
Il bambino aveva perso ogni interesse che aveva prima del fatidico incidente, trovande successivamente di nuovi. Aveva fatto un cambiamento totale e per quel motivo si poteva dire che dalla morte di Nate River era nato Near: un bambino del tutto diverso caratterialmente. Del vecchio se stesso era rimasto immutato solo l'aspetto e i ricordi, che non avrebbero mai permesso che la grande ferita che si era formata nel suo cuore si rimarginasse.