Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: uri    25/01/2015    0 recensioni
E se Sesshomaru non fosse l'unico fratello di Inuyasha, ma ce ne fossero altri? E se il mezzo demone li incontrasse? Cosa succederebbe?
Se volete scoprirlo, non vi basta che leggere.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!!

Rieccomi con una nuova storia su Inuyasha, anche se avrei altre storie da finire * lo dice sussurrando *. Questo è solo il prologo, la vera storia inizierà nel primo capitolo che spero di postare presto. Comunque non dovrebbero esserci problemi perchè l'ho già praticamente finito, devo solo riguardarlo. La prima parte del prologo è ispirata, e segue anche un po' la trama, del film “Inuyasha e la spada del dominatore del mondo” (chi non ha visto questo film vada a vederselo perchè è bellissimo!). Ho messo OOC per sicurezza, soprattutto per Sesshomaru. Un'ultima cosa: in questa storia vengono inseriti termini giapponesi, che credo voi ne conoscete il significato (comunque se non lo sapete ditemelo).

Buona lettura!!!!!

 

Brotherhood

 

Prologo: la fine e l'inizio

 

Il freddo che aveva pervaso il suo corpo svanì all'improvviso, così come il buio perenne, e al suo posto un grande calore la circondò.
Aprì lentamente gli occhi e quel che vide furono fiamme e un uomo. Non un uomo qualsiasi ma il suo amore, il suo guerriero, il suo demone. Si mise lentamente a sedere e il demone le mise sulla testa e sulle spalle una veste rossa. Poi si accucciò accanto a lei, stringendola.
Il momento finì quando fece la sua comparsa Takemaru Sestuna, l'uomo che le aveva tolto la vita. Lei strinse forte contro il petto il suo bambino. Il demone si alzò in piedi, portandosi avanti per proteggerla e sfoderò la spada dalla fodera che aveva sulla schiena. Intanto Takemaru stava avanzando tra le fiamme, che vorticavano intorno a lui, con la spada in mano. Il demone era pronto ad attaccare, ma prima sussurrò un nome.
Inuyasha.
Izayoi guardò il bambino, ripetendo il nome. Poi, spronata dal suo amato, fuggì da quel luogo pieno di fuoco. Allontanatasi abbastanza, guardò indietro e vide il castello crollare, portandosi con sé l'amore della sua vita. Le lacrime bruciavano agli angoli degli occhi, rendendo la visione tremolante e appannata. Il piccolo tra le sue braccia iniziò a piangere e a muoversi, forse avvertendo che qualcosa di terribile era appena accaduto. Lo strinse a sé cercando di calmarlo, trasmettendogli il suo calore.
Si voltò, pensando a dove andare ora visto che la sua casa era distrutta e non possedeva più niente. Sempre cullando il suo Inuyasha, iniziò a camminare lungo un sentiero costeggiato da un fiumiciattolo. La luna piena si rifletteva nell'acqua limpida, che scorreva silenziosamente.
Izayoi procedeva a piccoli passi, cercando di non pensare al gelo che sentiva ai piedi. Non sapeva dove andare. Era sola con il suo bambino. Quella creaturina ora dipendeva da lei e lei non sapeva fare altro che continuare a camminare, pregando intensamente di incontrare un villaggio o qualcuno che la potesse aiutare.
Si fermò un attimo per schierarsi le idee e per dare attenzione ad Inuyasha, che ora si lamentava con maggior forza. Forse aveva fame. Se fosse stata ancora nel suo castello, una balia avrebbe provveduto a sfamare suo figlio perchè lei era una principessa e non poteva allattare come una mucca. Il decoro e la sua posizione non l'avrebbero permesso. Ma ora avrebbe avuto importanza?
Si sedette su un masso, posto sul ciglio del sentiero, e timidamente si slacciò leggermente l'obi per allargare il kimono. Avvicinò la tetta dolorante alla boccuccia del bambino che si attaccò subito, succhiando il prezioso liquido. La meravigliosa e forte sensazione che provò le fluì nel cuore, riscaldandola. Si beò di quel legame fino a che Inuyasha, sazio, non si addormentò. Izayoi lo cullò teneramente, ammirando il suo visetto paffuto, con i lineamenti così simili al suo amato demone.
Cercando di fare più piano che poteva, si risistemò il kimono , si alzò e riprese il suo cammino. Tuttavia fece solo pochi passi che si arrestò di botto. Davanti a lei, una figura maestosa era illuminata dalla luna. I lunghi capelli argentei, che arrivavano fino ai fianchi, erano sciolti. Alcune ciocche erano portate indietro, acconciate in una treccia. Il volto era un perfetto ovale, occhi ambrati dalle lunghe ciglia, naso dritto e labbra sottili. Sulle guance due striature di colore viola indicavano la sua natura demoniaca. Indossava un kimono di colore grigio chiaro sfumato, con una fantasia floreale in vari toni di azzurro e blu. L'obi era decorato come il kimono e al fianco portava una spada. Il particolare che colpì Izayoi fu la mezza luna crescente posta sulla fronte della demone. La guardò meglio e vide altri particolari che la convinsero sempre di più. La somiglianza era evidente. Era sua figlia.
<< Izayoi-hime! >> la chiamò la demone, facendola sobbalzare. La voce gentile ma forte aveva un tono sensuale. << Non abbiate paura di me. Non è mia intenzione farvi del male. Sono qui per condurvi in un luogo sicuro, un luogo in cui il piccolo potrà crescere. >>
Calde lacrime scivolarono sulle guance della donna ed un enorme sollievo le scosse il corpo. La demone le si avvicinò e delicatamente le asciugò una lacrima, sfiorando la pelle con gli artigli. Poi il suo sguardo cadde sul piccolo Inuyasha che dormiva beatamente, ignaro di tutto. La demone sorrise. Poi si voltò ed iniziò a camminare, facendole segno di seguirla.
La neve intanto continuava a cadere, ricoprendo lentamente tutto il resto.

   
 
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