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Autore: Tonks98    25/01/2015    2 recensioni
Ecco alcune pagine prese direttamente dal diario di Severus Piton durante il secondo anno di Harry Potter a Hogwarts, con la minaccia del Basilisco, e l'ingombrante presenza di Gilderoy Allock, con un po' retroscena e momenti mancanti, finalmente scoprirete come andarono realmente le cose quell'anno. Spero vi godiate questa full immersion nei suoi pensieri e vita privata. Scommetto che da qualche parte mi starà maledicendo... ah e ovviamente le recensioni sono gradite ;)
-Tonks98
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Gilderoy Allock, Harry Potter, Severus Piton, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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20 maggio 1992

Caro diario,
E' successo talmente tanto in quest'ultimo mese che ho trovato tempo solo ora. Ma cominciamo dall'inizio. Il giorno dopo la mia ultima uscita con Costance, o dovrei dire il giorno dopo l'appuntamento peggiore di tutta la mia vita, Allock, rimesso completamente a nuovo, si è presentato nel mio ufficio. Ora, se mi avesse chiesto umilmente perdono in ginocchio, ammettendo di essere un idiota patentato, totalmente negato all'insegnamento come in qualsiasi altra cosa, forse, ripeto, forse avrei potuto magari prendere in considerazione l'idea di non ucciderlo, ma così non è stato. E' arrivato tutto baldanzoso dicendo:"Oh, Severus, sapessi quanto ti ho cercato! Non ti sei presentato a colazione e nemmeno a pranzo! Di sicuro sarai ancora giù per ieri sera, ma non ti preoccupare, non sei così brutto, tornerà. In ogni modo, volevo raccontarti come ho fatto a sopravvivere, allora..."
"Allock, ti giuro, non mi interessa, devo correggere dei compiti e non posso..." gli sibilai nel modo più antipatico possibile per togliermelo dalle scatole, ma fu inutile. Senza nemmeno ascoltare le mie proteste incominciò a raccontare come grazie alle sue più che straordinarie capacità di mago e alla sua innata furbizia e intelligenza sia riuscito a sopravvivere combattendo contro terribili mostri e creature di ogni genere, di come grazie al suo eccezionale senso di orientamento sia riuscito a uscire vivo e senza un graffio dalla foresta e bla, bla, bla... tutte balle! Come se io non l'avessi visto in che stato era quando è entrato nella villa. A un certo punto però si deve essere accorto che stavo infilando una mano sotto il mantello per prendere la bacchetta. Deve aver interpretato correttamente il gesto, perchè con una scusa è scappato alla veloce dal mio ufficio. In effetti il mio era solo un bluff per torgliermelo dalle scatole, anche se per un momento mi è passato per la testa di rimettere in pratica le vecchie abitudini da Mangiamorte: Cruciatus, coltellate, olio bollente, solletico, torture assortite insomma. Poi però ho pensato che il sangue è difficile da lavare via, non volevo macchiare le pareti dell'ufficio. Per giorni si è tenuto a debita distanza, e a ragione. In effetti avevo appena messo a punto una pozione davvero magistrale, subito non da effetti, poi intacca il sistema nervoso provocando attacchi di vigliaccheria, panico, svenimenti e in fine la perdita della ragione. Un solo sorso e passerai tutta la tua vita a chiederti chi sei, se sei mai stato qualcosa, se esisti, una tortura morale continua. Alla fine la disperazione in cui ti getta indurrà a un suicidio volontario. L'ho chiamata 'Ade'. Non è geniale? Certo che lo è. Avevo iniziato a pensare a questa pozione all'inizio degli anni '70, quando ero ancora un servo "fedele" del Signore Oscuro, una tortura tremenda in un solo sorso e poi la morte erano esattamente gli effetti del tipo di pozione che mi avrebbe fatto arrivare alla vetta, ai fedelissimi di Voldemort. Allora ero giovane e stupido, menomale che non l'ho mai finita. Ma ora, completamente rinnovata, mi toglierà Allock di torno, per sempre. L'effetto è completamente irreversibile. Insomma, ieri sera il cretino è stato tanto incauto da permettermi di versargli il vino, credendo che avessi rinunciato alla vedetta. Errore. Mai sottovalutare un Serpeverde, hanno la memoria molto lunga in fatto di vendette, e soprattutto non vi rinunciano, mai. Gli ho versato la pozione, completamente inodore e incolore, nel bicchiere insieme al vino. Che poi ha tranquillamente bevuto. Però quella stessa sera è successo un fatto terribile che ha smorzato il mio buon umore. L'erede di Serpeverde, o come preferisco chiamarlo io: quel pazzo scellerato, ha lasciato un altro messaggio, più terribile del primo.                            
"Il suo scheletro giacerà nella camera per sempre." Una rapida ispezione della scolaresca e la McGranitt ha scoperto che si trattava di un'alunna del primo anno, Ginny Weasley. Per un attimo, solo uno però, mi è mancato il fiato e mi sono dovuto appoggiare a una sedia dell'aula professori. Per fortuna quasi nessuno l'ha notato. Deve essere stato una specie di riflesso incondizionato a un esame di coscienza flash; in una manciata di secondi mi sono passate in testa, come in una puntata di una serie tv scadente, tutte le volte che in classe l'ho trattata male, che ho tolto punti a Grifondoro o che l'ho presa in giro davanti a tutti i suoi compagni. Certo è un trattamento che riservo a ogni Grifondoro con capacità mediocri nella mia materia, con i Weasley poi è diventata una tradizione. Però in quel momento mi sono sentito davvero in colpa, poi ho pensato che avremmo dovuto chiudere la scuola se nessuno fosse andato a salvarla. Prospettiva davvero inaccettabile. Ma come avrei potuto fare, se non sapevo nemmeno dove fosse l'entrata? In quel momento arrivò Allock.
"Lupus in fabula." dissi. Era leggermente spiazzato. "Allock, finalmente è arrivato il suo momento!"                                                                
"Il mio m-momento?"                                                                                                    
"Già, Gilderoy" mi diede man forte la McGranitt
"Non è da mesi che dici di sapere perfettamente dove si trova l'entrata della Camera?"                                            
"E di sapere abbastanza incantesimi da uccidere il mostro?" si aggiunse Vitious.        
"E di saper curare tutte le vittime." intervenne la Sprite.                                            
"Sì, sì ma io..."                                                                                                              
"Allora Allock, adesso c'è un'alunna da salvare, è ora di dimostrare nuovamente il suo grande coraggio. Vada." continuai io, con un accenno di sfida nella voce.                                                                                  
"Ecco, appunto." disse Vitiuos.                                                                                          
"Siamo nelle sue mani, Gilderoy. Buona fortuna." terminò la McGranitt. Allock girò sui tacchi e andò a 'prepararsi' nel suo ufficio. Con l'aria di chi non si sarebbe più fatto vivo, di sicuro avrebbe lasciato il castello con la coda tra le gambe. Il giorno più bello di tutta la mia vita, nonostante l'aria di tragedia. Per la prima volta in undici anni di insegnamento erano tutti dalla mia parte, e Allock...già lui, sono riuscito ad avvelenarlo e a cacciarlo. 'Grandioso! La fortuna finalmente gira un po' dalla mia parte.' Ho pensato. Fino a quando, lasciando la sala professori, ho visto uscirne alla chitichella anche Potter e Weasley, ed allontanarsi verso l'ufficio di Allock. Avevano sicuramente sentito e pensato che il cretino sapesse davvero come arrivare alla Camera. Che idioti. Conoscendo la loro fortuna oltremodo sfacciata sicuramente l'avrebbero trovata, dopotutto Weasley era direttamente interessato, e Allock, già non in grado di suo di difendere meno che mai salvare nessuno, lo sarebbe stato ancora meno, poichè la pozione stava per cominciare a fare effetto. Silente era stato cacciato da Malfoy, così andai nel suo ufficio per cercare di capire dove fosse finito e magari informarlo, ma ce lo trovai già dentro ad accarezzare la Fenice. In un attimo decisi e gli raccontai tutto, lui mi disse di seguirli con Fanny (il pollo in technicolor) e il Capello Parlante e di mandarglieli nel caso avessero avuto bisogno di aiuto. Ormai abituato come sono alle stranezze del Preside non feci domande. Uscii dall'ufficio con il pollo rosso e il cappello, poi pensai che da qualche parte dovevano pur partire, quindi mi avviai verso il secondo piano. Feci in tempo a vedere l'orlo di una veste sparire dentro al bagno guasto di Mirtilla Malcontenta, che era già guasto quando io andavo a scuola. Quel fantasma molesto non solo fa scoppiare le tubature, ma disturba tutti con i suoi insopportabili piagnistei, impedendo così la calma necessaria per...usare il bagno. Mi ricordo un giorno in cui Lily era appena uscita dal bagno al secondo piano, passavo casualmente di lì e le chiesi perchè le ragazze non usassero mai il bagno al primo piano invece di correre sempre al secondo. Mi disse che era abitato dal fantasma di una ragazza antipatica e piagnosa e che nessuno osava entrarci per evitare di essere coinvolto nei suoi piagnistei. Adesso mi toccava entrarci, mi gettai addosso un incantesimo di Disillusione e aprii la porta. Potter stava sibilando in Serpentese al lavandino, il quale si staccò dal pavimento rivelando un passaggio. 'Non saranno così stupidi da entrarci, vero?' Infatti ci spinsero per primo Allock, che sparì nel buio con un urletto semplicemente ridicolo. I due si infilarono nel passaggio dopo di lui. Io riluttante li seguii. Dopo una bella scivolata nelle fogne piene di...arrivai in un'anticamera piena di scheletri di topi, e altro...blah! Seguii le voci del gruppetto male assortito. Entrammo in un'altra anticamera con dentro una pelle di serpente lunga una ventina di metri. Allock era appena svenuto, probabilmente a causa del veleno, si sarebbe ripreso presto. Weasley si avvicinò a lui. "Un cuor di leone questo tizio.."   Non fece in tempo a finire di parlare che Allock si era ripreso e stava puntando contro di loro la bacchetta appena fregata a Ron. Li intrattenne con uno sproloquio sul fatto che avrebbe cancellato loro la memoria e che lui sarebbe stato di nuovo l'eroe e altre boiate simili. "Prima tu Potter, dì addio ai tuoi bei ricordi." Mi misi in mezzo e prima che l'incantesimo colpisse Harry glielo rispedii indietro facendogli battere la testa contro il soffitto della caverna con forza. In un'istante crollò tutto. Potter si trovò separato da me, Weasley e Allock, di nuovo svenuto, da un muro di pietra. Ancora non mi rivelai, ma aiutai Weasley e il cretino, ormai irreversibilmente privo di memoria, a levare i massi, mentre quell'altro idiota era andato in cerca del mostro, che ormai ero certo fosse un Basilisco, per salvare la Weasley, non aveva le minima possibilità di sopravvivere. Dovevo fare in fretta, e di certo non potevo rivelarmi ora, mi sarebbero state fatte domande imbarazzanti. Perciò aiutai Weasley a spostare i massi con la magia, il geniaccio non se ne accorse nemmeno, in dieci minuti avevamo creato un passaggio abbastanza largo, liberai Fanny che prese il Cappello Parlante e volò verso dove era sparito Harry. Forse Silente non aveva poi così torto sull'uccellaccio. Dopo un po' di tempo vedemmo Harry ritornare sù, tutto insanguinato, con Ginny, un vecchio diario sporco d'inchiostro e la spada di Grifondoro. Raccontò di come aveva sconfitto il Basilisco, che dietro a tutto questo c'era Voldemort che aveva rischiato di fare ritorno tramite quel diario nutrendosi dell'anima di Ginny Weasley. Ero allibito, evidentemente quella era una particolare magia oscura e potente, ne avrei presto discusso con Silente. Stavo per rivelarmi e proporre un piano per uscire di lì quando saltò fuori Fanny, che se li caricò tutti in una pericolosissima catena umana e volò su per i cunicoli...lasciandomi solo...laggiù...al buio...con la carcassa di un Basilisco morto...menomale che sò volare senza scopa altrimenti avrei potuto iniziare a preoccuparmi. Sciolsi l'incantesimo di Disillusione e con una piroetta mi librai in alto e volai verso i cunicoli per poi arrivare all'uscita che...sorpresa, sorpresa...avevano richiuso! Non sto a raccontarti i dettagli, sta di fatto che riemersi dal bagno dei prefetti al quarto piano mezz'ora dopo, coperto dalla testa ai piedi di qualcosa che non ho avuto il coraggio di definire. Era l'alba di sta mattina. Menomale che il bagno dei prefetti è un posto meraviglioso per un bagno rilassante, con tanta schiuma, peccato non avere anche una paperella di gomma. Ma mentre mi lavavo di dosso quello schifo e ripulivo i vestiti continuavo a ripetermi mentalmente:"Ricordati, lo fai per lei, solo per lei. Resisti, ancora pochi anni. Lo fai per lei..." La realtà è che la promessa che feci anni fa è l'unica cosa che mi permette ancora di andare avanti a proteggere Potter, non fosse per quella...comunque è vero. Se Voldemort continua con questo ritmo fra poco ce lo ritroveremo tra i piedi vivo e vegeto, e allora sarà solo questione di poco tempo prima che il mio compito sia finalmente finito... Insomma, se Potter vince potrò finalmente lasciarmi vincere dai miei rimorsi, se perde sarà Voldemort stesso a uccidermi poichè in quel momento non avrà più senso fingere ancora di essere uno dei suoi, oppure potrei morire prima che tutto finisca. Comunque spero che sia una cosa veloce e indolore, ma dopotutto ho già avuto la mia dose di sfighe in vita, magari avrò fortuna nella Morte. Chi lo sa. Comunque una volta finito mi diressi nello studio del preside. Si complimentò con me e poi mi disse che avrei dovuto sostituire Allock fino alla fine dell'anno, poichè per via di un incantesimo di memoria era uscito di senno, e forse anche l'anno prossimo se non fossero riusciti a curarlo e non avessero trovato un sostituto. Gli chiesi di parlarmi del diario, che era evidentemente una forma avanzata di magia oscura, ma glissò abilmente sull'argomento. Non insistetti. Farò le mie ricerche da me. Mentre mi allontanavo pensavo che nessuno sarebbe mai riuscito a curare il cretino e che se si fosse fatta l'adeguata pubblicità alla cosa...magari l'anno prossimo Silente non avrebbe trovato nessuno per prendere la cattedra, e io finalmente avrei il posto. Avevo appena finito di definire i piani per la mia campagna pubblicitaria, che lancerò domani mattina con un bel gufo anonimo alla Gazzetta del Profeta con tutti i particolari sul'incidente di Allock, che mi ritrovai davanti Malfoy, Lucius Malfoy. Era incazzato nero, sembrava essere appena stato buttato giù dalle scale. Non resistetti a salutare il mio 'caro, vecchio, amico'.     "Ehi, Lucius! Che fai? Hai l'aria di un cane bastonato..." lo canzonai.                          
"Ah, Severus. No niente, è che quell'insolente di Potter...ma non devo stare a spiegarlo a te i casini che combina, andrà a finire che si caccerà in qualche guaio, in qualche brutto guaio. Giusto?" avvertii una nota leggermente allusiva in quell'affermazione. Poi guardai meglio Malfoy, solo uno con il culo di Potter poteva ridurre in quello stato uno stregone come Lucius Malfoy senza subire nemmeno un graffio. Come lo sapevo? Beh, Malfoy zoppicante e incazzato, nessuno che andasse in giro a urlare terrorizzato che Harry Potter era ferito...comunque decisi di dargli un chiaro segnale. "Perfettamente. Beh, comunque sappi che è mio compito tenerlo fuori dai guai, quindi meno gliene capitano, meglio è." dissi lentamente. "Mi sono spiegato, amico mio?" chiesi poi freddamente. "Perfettamente. Amico." rispose lui in tono altrettanto freddo, e se ne andò senza voltarsi. Per la sera tutti i pietrificati furono curati grazie agli infusi di Mandragola, e tutti gli esami annullati, ovviamente. La cosa che mi colpì di più quella sera fu come la Granger si fosse letteralmente buttata addosso a Potter abbracciandolo e di come invece avesse semplicemente stretto la mano a Weasley. Quei due si sposeranno, Weasley e la Granger intendo, perfino ora che hanno solo dodici anni si sente la tensione amorosa tra i due. Prima che capiscano cosa ci potrebbe essere tra loro però prevedo schermaglie da mille e una notte. Alla fine del Banchetto arrivò Hagrid, accolto dalle grida e dagli applausi di tripudio di tutti. Per una volta mi unii a loro. Dopo tutto ero felice che fosse tornato. Dopo l'avventura nella foresta le Acromantule mi spaventano molto di più. 










































Angoletto dell'autrice: bhe, questo è il capitolo più lungo di tutti, e per sfortuna anche il penultimo. Esatto, ormai è quasi finita, mancano solo più i saluti finali, e la prossima domenica sarà il giorno dell'ultima pubblicazione...di questa serie. Incomincio davvero ad avvertire un po' di tristezza...oh bhe, comunque spero che vi sia piaciuto il capitolo e come al solito le recensioni sono mooooolto gradite!
Alla prossima!
Tonks98

   
 
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