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Autore: Suspirium    25/01/2015    3 recensioni
"Urlavano per il dolore, o forse gioivano per la fine di uno strazio. È la fine, basta soffrire."
Genere: Azione, Guerra, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
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Cade la neve.
Ma non solo lei.
Cadono corpi.
Cadono pallottole, anzi precipitano, fendono l’aria, la tagliano.
Fischio di pallottole.
Punte di ferro uscite da un tunnel. Presto ne usciranno altre.
Fronte avversario, trincee.
La neve cade, un angolo di pace tra la guerra.
Un colore cambia la neve.
Rosso.
Passi decisi, all’unisono, dall’altra parte del fiume. Marciano le pellicce dello Zar.
Quando, quando finirà?
Scoppi di fucili, urla strazianti. Stonano con tutto quel bianco attorno.
Il bianco non dovrebbe essere così, dovrebbe essere pace, silenzio, libertà.
Bianca libertà.
Ma quelle erano tutt’altro che voci bianche.
Urlavano per il dolore, o forse gioivano per la fine di uno strazio. È la fine, basta soffrire.
E, intanto, la neve mica si ferma.
Lei, no. Cade, continua a cadere, cadrà.
Spettatrice silenziosa, dicono di lei. Nessuno si è mai accorto che l’unico protagonista è proprio quel manto bianco, gli spettatori sono chi la guarda.
Il fiume è ghiacciato.
Ghiaccio. Immobile, anch’esso assiste a quella lotta, sembra trattenga il fiato.
Altre urla, altra neve macchiata, camaleontica.
Ma quando sarà estate, quando la neve si scioglierà, quel rosso che fine farà? Scomparirà con lei?
Si sentono delle voci, passi decisi sulla neve. I cosacchi dello Zar.
Arrivano altre truppe. Corpi pieni di sangue, presto lo verseranno. Presto macchieranno la neve.
Si nota dagli sguardi, non combattono per l’onore o per convinzione. Combattono perché qualcuno li fa combattere.
Chissà la loro vita prima com’era.

"Ciao, amore. Vado al lavoro, ci vediamo stasera. Ti amo."

"Vieni, piccola mia. Ti racconto una storia. Mettiti qui vicino a me, se ci stringiamo fa meno freddo."

"Guarda, nevica. Andiamo a prendere lo slittino."

"Vieni da papà, sono tornato!"

Pezzi di vita, sembrano così lontani, così surreali.
Pare impossibile che le stesse mani che impugnano il fucile pronto a sparare possano aver accarezzato il corpo della persona amata, che le stesse labbra ora incurvate in un ghigno di dolore possano aver baciato, e quelle voci che ora sono divenute urla strazianti una volta possano aver dichiarato amore.
Un altro mondo.
Sembra.

E quando la guerra finirà, quando i sopravvissuti torneranno a casa con le mani sporche di sangue e l’anima recisa a fuoco, come potranno condurre nuovamente un’esistenza colma d’amore?

E intanto sapete cosa succede su quel campo di battaglia?

Nevica.
Sulla terra fredda.
E sui cuori.
Ed è questo è il vero ghiaccio.
 

   
 
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