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Autore: Seiraluna    25/01/2015    1 recensioni
Naruto guardò la ragazza e pensò che forse aveva esagerato con lei. Se Jiraya l’aveva scelta c’era un motivo valido. Doveva solo aspettare e vedere come andava a finire.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Jiraya fermò la macchina davanti l’appartamento di Hinata. La ragazza ringraziò il regista per tutto quello che aveva fatto.
-Grazie a lei so come dovrò comportarmi sul set. Siete stato molto gentile a farci fare quella prova.
-Non c’è problema signorina.
-Grazie anche a te Naruto, senza il tuo aiuto non avrei capito i sentimenti profondi che legano Ayano a Tetsuya.
-Il merito è tuo dolce Hinata.
Naruto baciò la mano di Hinata e l’accompagnò davanti la porta del condominio.
-Ci vediamo domani.
-Sogni d’oro Naruto.
Il ragazzo tornò in macchina e Jiraya e Sasuke lo guardarono in modo strano.
-Cosa vi prende a tutti e due?
-Non cambierai mai Naruto, sei un vero tonto.
Prima che ripartisse la macchina, Hinata ringraziò anche Sasuke dalla porta d’ingresso.
Jiraya ripartì dopo essersi accertato che Hinata fosse entrata in casa.
-Bando alle chiacchiere su di me, non sapevo che voi due vi conosceste tanto bene?
-Naruto ti ho detto che avevo uno zio famoso qualche mese fa, tu non mi ascoltavi perché pensavi ai regali da fare a Shion.
-Vuoi dire che Jiraya è tuo zio?
-Certo. Anche Kakashi lo sa. Quando tu hai in testa Shion o sei appena uscito con lei, non ascolti nessuno.
-Devo solo essermi dimenticato di questo dettaglio. Accidenti a voi due, oggi vi siete messi d’accordo per farmi sentire uno scemo.
-Il fatto è che tu sei un baka da quanto ti conosco. Devo dirti che Shion si è lamentata con Jiraya della scena cambiata nel copione. Non vuole che tu reciti quella parte con Hinata e ti chiederà di farti sostituire dalla controfigura.
-Mai, non è una scena pericolosa. E poi non credo che Shion mi chiederà di rinunciare a una delle scene principali del film.
-Domani al bar me lo saprai dire.
Arrivato davanti casa, Naruto salutò Sasuke e Jiraya e corse dentro. I discorsi di Sasuke erano sempre più strani, non capiva perché ogni volta lo metteva in guardia da Shion. Basta pensieri negativi, era ora di farsi una bella doccia e poi andare a  letto.
-Bentornato Naruto. Come è andata in montagna?
-Tutto perfetto.
-Sei stato bene da solo con Hinata?
-Benissimo, Hinata è una ragazza straordinaria e oggi l’ho conosciuta meglio. Se a te non dispiace voglio invitarla qui qualche volta.
-Per me va bene, ma non pensi che darà fastidio a Shion visto che non l’hai mai portata qui?
-Shion non è mai voluta venire qui, non mi importa cosa pensa, sono libero di invitare chi voglio. Io non le dico con quali amiche può uscire o chi invitare a casa sua.
-A tale proposito ho ricevuto queste foto su Shion e un attore famoso, non so chi le ha mandate qui, sono arrivate due giorni fa. Prima di parlartene ho voluto fare qualche indagine per vedere se erano vere e per sapere chi le aveva portate. Un esperto mi ha detto che non sono fotomontaggi ma resta il fatto che non so chi te le abbia inviate. Sulla busta c’è scritto che le foto erano indirizzate a me. Qualcuno voleva che io te le mostrassi perché sa che se le avesse fatte vedere direttamente a te non ci avresti creduto.
-Fammi vedere. Questa è Shion che abbraccia e bacia un uomo in una suite di un hotel di lusso. Sono scatti fatti in più giorni visto che lei indossa vestiti diversi. Come ha potuto farmi una cosa del genere, io le volevo bene.
Naruto corse in camera e si chiuse a chiave. Kakashi sentì che tirava pugni al muro e che sfasciava qualcosa. Dopo dieci minuti si era calmato. Ora doveva solo lasciarlo solo, parlare era inutile poiché era furioso e triste e non lo avrebbe neanche ascoltato.
 
All’appartamento di Hinata
La ragazza era entrata a casa e aveva trovato Kurenai e Asuma che si baciavano in cucina.
-Scusate, forse sono tornata troppo presto.
-No, Hinata, sei in tempo per la cena. Guarda cosa ho preparato.
-Spiedini di carne con verdure miste. Avevo giusto un po’ di fame.
-Come è andata in montagna da sola con quel testone?
-Sai già tutto.
-Ho convinto il regista a dirmi cosa aveva in mente con le buone.
Hinata immaginò che Kurenai avesse usato uno dei suoi manicaretti per ricattare Jiraya o aveva usato la forza bruta che teneva segreta e cacciava nei momenti del bisogno.
-Sono stata benissimo con Naruto, ho scoperto molte cose su di lui. Sai che è molto simpatico e è un perfetto gentleman.
Kurenai ormai era convinta che Hinata avesse una cotta per Naruto. Se non stava attenta, la sua pupilla si sarebbe scottata.
All’improvviso il cellulare di Hinata suonò. Per fortuna il regista si era ricordato di ridargli soldi, documenti e cellulare.
-Pronto.
-Hinata scusa se ti disturbo all’ora di cena, avevo bisogno di parlare con una persona amica. Non riesco a chiamare Sasuke perché gli dovrei dire che aveva ragione e non voglio, sono stato uno stupido a non fidarmi di lui.
-Cosa è successo? Naruto sei arrabbiato, lo sento.
-Sono un vero ingenuo, mi sono fidato di una ragazza che alla fine non mi meritava. Mi ha tradito per girare qualche film in più, questa volta so che non sono io il responsabile.
-Di cosa parli Naruto?
-Per favore Hinata vieni da me o rischio di scolarmi quattro bottiglie di sakè.
Non capiva neanche perché l’aveva chiamata però la sua voce aveva un effetto calmante su di lui.
-Naruto non hai mai bevuto, non farlo per favore, non fare niente finché non arrivo. Non voglio che ti succeda qualcosa.
Naruto sentì le parole della ragazza e si calmò, era preoccupata per lui e lo conosceva da poco. La giornata li aveva proprio uniti. Aveva accettato di andare da lui senza che lui le desse spiegazioni, aveva un cuore enorme.
Hinata corse in camera a cambiarsi, indossò il cappotto, prese lo zaino con due cambi, il pigiama, i trucchi e la spazzola e chiese a Kurenai di accompagnarla con la macchina.
-Dove devi andare con tutta quella roba? È tardi.
-Per favore, Kurenai portami a villa Uzumaki, so che è tardi ma non posso lasciarlo solo.
-Va bene ti porto lì.
-Lascia Kurenai, guido io, non vi lascio andare da sole di notte.
-Grazie Asuma, sei gentilissimo- disse Kurenia baciandolo sulle labbra.
Salirono tutti nella macchina del signor Sarutobi e partirono verso villa Hyuga.
-Asuma come sai dove si trova casa di Naruto?
-Sono stato lì due volte perché conosco Kakashi Hatake, una volta giocavamo a scacchi insieme. Non ci siamo più visti quando ho lasciato il mondo dello spettacolo qualche anno fa.
Kurenai non era sorpresa, doveva aspettarsi che Asuma conoscesse Kakashi, era famoso nel mondo dello spettacolo.
-Siamo arrivati.
Hinata corse davanti la portò e suonò tre volte. Era molto agitata, temeva che Naruto avesse fatto qualcosa di sciocco come bere. Non voleva vederlo steso su un letto come un vegetale a causa di una sbornia, non era da lui.
-Arrivo, un attimo.
Fu Kakashi ad aprire la porta.
-Scusi l’ora signor Hatake, guardi Naruto mi ha chiamato per farmi venire qui. Ho provato a richiamarlo ma non risponde, per favore mi lasci entrare e andare da lui.
-Kakashi ascoltala- disse Kurenai.
-Entrate, la camera di Naruto è quella davanti le scale al piano di sopra.
-Grazie.
Hinata corse al piano di sopra mentre Kakashi faceva accomodare Kurenai e Asuma sul divano.
-Asuma non ci vediamo da qualche anno.
-Sapevo che eri invecchiato ma non così tanto. Ora ammetti che è dura vivere con un ragazzo.
-Può essere dura ma Naruto è un ragazzo incredibile.
 
Hinata bussava alla porta di Naruto da cinque minuti ma lui non rispondeva.
-Per favore Naruto, lasciami entrare, sono preoccupata. Non vorrai che mi faccia male alla spalla per buttare giù la porta?
Alcuna risposta.
-Naruto non puoi fare così, devi reagire. Io non capisco cosa vuol dire quando ti tradiscono ma so cosa vuol dire amare tanto e soffrire.
Hinata diede una spallata alla porta stanca di non essere ascoltata. Doveva entrare lì dentro, ma la porta non si spostò di un millimetro.
Naruto sentì il colpo alla porta ma rimase seduto a terra raggomitolato vicino al letto. Non voleva farsi vedere in quello stato anche se era stato lui a chiamarla.
-Ahi.
Hinata aveva dato un’altra spallata alla porta.
-Cosa succede al piano di sopra?- domandò Kurenai alzandosi.
-Kurenai non andare lì, Naruto non si sfogherebbe con te intorno, non sono neanche sicuro che le aprirà.
-Hinata si farà male se continua in quel modo.
-Kurenai calmati, lasciala fare, sai quanto tiene a lui. Lei è l’unica che può trovare un modo per calmare quel ragazzo.
-Vedo che anche voi due avete capito che quei due sono cotti. Il problema è che Naruto non se ne è ancora accorto.
-Sei più perspicace di quanto ricordassi Kakashi Hatake. Pensare che fino a qualche anno fa eri un giovanotto che combinava guai.
Asuma conosceva bene il passato di Kakashi.
Al piano di sopra
Naruto continuava a non aprire e Hinata iniziava a sentire dolore alla spalla visto che era alla quarta botta sulla porta.
-Non so più cosa fare Naruto. Mi dispiace, non sono abbastanza forte per entrare con la forza.
Hinata si stava scusando quando non aveva alcuna colpa. Era davvero un baka come diceva Sasuke. Aveva lì fuori la ragazza più dolce e tenera dell’universo e permetteva che si facesse male per restare a crogiolarsi nel suo mare di dolore. Odiava essere tradito perché ci era già passato. Questa volta sapeva che non era a causa del suo carattere ma faceva lo stesso molto male.
-Naruto almeno parla, dimmi qualcosa e io saprò che stai bene. Me ne andrò via se preferisci ma dimmi qualcosa.
Hinata non voleva arrendersi, doveva assolutamente vederlo. Poi si chiedeva coma aveva potuto tradirlo, era un ragazzo gentile, altruista e stravedeva per la sua fidanzata. Lei, al contrario, aveva calpestato il suo cuore in qualche modo. Hinata si accorse di provare un certo rancore verso Shion e si vergognò di quel sentimento.
Doveva continuare a provare a far uscire Naruto.
-Sappi che io resterò qui tutta la notte per controllare che tu non faccia stupidaggini- urlò Hinata con tutto il fiato in gola per farsi sentire bene dal ragazzo.
 
-Wow. Certo che la tua pupilla ha molto coraggio. Non sa quanto Naruto possa essere cocciuto, credo che resterà lì fuori per ore.
-Non la conosci bene, riuscirà ad entrare in quella stanza a costo di calarsi dal tetto ed entrare dalla finestra.
 
Hinata diede altre due spallate alla porta ma ormai era al limite. Doveva fare in modo di farsi ascoltare, doveva esserci un modo per farlo aprire.
-Naruto non dovevi chiamarmi se non volevi vedermi. Ora sono preoccupata per te e non posso fare finta di niente. Apri per favore o penserò che tu sia arrabbiato anche con me. Anche se ora soffri, un giorno troverai una ragazza che ti capisce in tutto e lei ti amerà incondizionatamente.
Naruto si alzò in piedi e si avvicinò alla porta senza aprire.
-Io non ho mai avuto un ragazzo perciò non posso dirti come superare questo momento, mi dispiace.
Hinata continuava a scusarsi, nonostante non fosse colpa sua. Voleva aiutarlo, lei era un angelo, doveva decidersi ad aprire quella porta una volta per tutte. Stringendo Hinata a sé ogni amarezza sarebbe scivolata via. Lo aveva già provato alla baracca, con lei accanto a lui ogni brutto pensiero volava via come una farfalla.
-Naruto se solo riuscissi a dirti quello che provo per te- disse Hinata a bassa voce non sapendo che Naruto era vicino alla porta.
Naruto sgranò gli occhi, pensava di aver sentito male. Non era possibile una cosa del genere. Poi ricordò le parole di Sasuke.
-Baka, hai una ragazza tanto gentile accanto a te e pensi a quella.
Possibile che Sasuke si fosse accorto di tutto prima di lui.
Naruto aprì la porta e si trovò Hinata davanti. Stava piangendo per lui,come uno scemo l’aveva fatta soffrire. L’afferrò per un braccio e la spinse in camera chiudendosi la porta alle spalle. Per evitare ogni scocciatore chiuse la porta a chiave. Fece sedere la mora sul letto e si sistemò di fianco a lei.
-Mi dispiace averti chiamata.
-Stupido, sai quanto ero preoccupata, non capisci niente. Quando mi hai chiamata e hai detto che volevi bere mi è preso un colpo. Non fare mai più queste cose- disse Hinata versando ancora lacrime e tirando piccoli pugni sul petto di Naruto.
-Questa è la prima volta che qualcuno piange per me.
-Piangerò tutte le volte che vuoi, basta che tu non faccia sciocchezze. Io soffrirei non vedendoti più.
L’ultima frase convinse Naruto che la ragazza teneva realmente a lui, era stato cieco a non vedere quanto amore lei avesse per lui.
-Hinata perdonami, non ho bevuto, ho detto quella frase perché in quel momento mi sentivo disperato. Non ho preso neanche pillole.
-Sicuro, non è che devo chiamare un dottore e farti dare qualcosa per farti smaltire le pasticche?
-No, non ho preso niente. Per me l’unica medicina sei tu.
Hinata ebbe quasi uno svenimento sentendo l’ultima frase di Naruto. Cosa gli passava per la mente in un momento simile, non è che aveva preso veramente qualcosa.
-Smetti di piangere Hinata, ora sto bene. GRAZIE- disse Naruto baciando Hinata sulla guancia.
-Non posso crederci visto che eri disperato al telefono.
-Se non mi credi non ti resta che restare accanto a me questa notte.
-Ero pronta a questa evenienza. Per impedire che tu faccia sciocchezze dormirò qui, ho anche portato il pigiama e preso delle provviste dal frigo e dalla credenza di casa. So che tu e Kakashi ordinate sempre fuori dai tuoi racconti e ti ho portato questo cestino con gli spiedini preparati da Kurenai. Ho anche dei biscotti e dei tramezzini.
-Sei fantastica.
-Mangia invece di lusingarmi. Hai bisogno di rimetterti in forze visto che domani abbiamo le riprese.
Naruto obbedì alla mora e mangiò uno spiedino e due tramezzini.
-Tutto buono. Ora voglio vedere come va la tua spalla, ho sentito che sbattevi contro la porta a causa del mio caratteraccio.
-Sto bene.
-Lascia che controlli.
-Non puoi.
-Non faccio niente Hinata, voglio solo accertarmi che non ti sia ferita.
Naruto si avvicinò a Hinata che si calò un po’ il vestito per fargli vedere la spalla nuda.
-Qui c’è un livido, mi dispiace. Aspetta ho una pomata che lo farà sparire in qualche giorno.
Naruto afferrò la pomata e la spalmò sulla spalla della ragazza. Hinata era imbarazzatissima, voleva sparire. Naruto le stava massaggiando la spalla nuda, non poteva crederci. Sentiva una voglia irrefrenabile di abbracciarlo e restare con lui nel suo letto. Era una sciocca, era appena stato tradito e lei non pensava che a sé stessa.
-Va meglio?
-Sì, grazie, non sento più alcun dolore.
-Bene- disse Naruto baciando il collo della mora che lanciò un urlo.
Per fortuna il biondino le tappò la bocca, se avesse continuato Kurenai sarebbe salita in camera sua con un coltello fra le mani.
-Non sapevo che un bacio che guarisce le ferite ti facesse urlare. La mia mamma mi diceva che se si bacia la parte ferita, questa guarisce più in fretta.
-Naruto sei un dritto, mi hai baciata sul collo e mi hai colta alla sprovvista.
-Adoro ogni tua piccola reazione.
 
Nel salone della villa
-Mettetevi comodi e bevete il tè quei due resteranno chiusi in camera per tutta la notte.
-Non trovi che siano una coppia bellissima?
-Asuma non ti facevo un tipo romantico- disse Kakashi.
-Quando Hinata vede Naruto, è raggiante, spensierata, sembra più felice. Trovo che siano una coppia che si completa a vicenda. Hinata riesce a capire Naruto nonostante a volte si chiuda nei suoi pensieri.
-Se Hinata e Naruto iniziano a uscire insieme ci saranno delle ripercussioni. Orochimaru tenterà qualche mossa per separarli.
-Quel serpente oserebbe arrivare a tanto?
-Sì, Kakashi. Non ha mai digerito i no di Hinata e il suo successo. Quando scoprirà che Naruto lascerà Shion si infurierà e farà la sua mossa.
-Dovrebbe prendersela con sé stesso. Non dovrebbe permettere a Shion di mettersi con un attore solo per sfruttarlo per poi tradirlo spudoratamente. Ma questo non mi sorprende, avevo sentito delle voci sul conto di quella ragazza. Purtroppo Naruto non mi ha ascoltato.
 
Al piano di sopra
Naruto e Hinata si erano stesi sul letto e avevano parlato del tradimento di Shion. Naruto per sicurezza aveva anche chiuso le serrande. Non voleva che qualcuno lo fotografasse in casa sua con Hinata.
-Cosa pensi della storia che ti ho raccontato?
-Penso che sia strano che una ragazza ti tradisca, sei gentile, premuroso e soprattutto affidabile.
-Forse è tutta colpa mia, devo averla trascurata.
-Nooooooooo- urlò Hinata.
La ragazza si tappò la bocca per la vergogna. Quando era con Naruto faceva cose che non sapeva essere in grado di fare.
-Non è colpa tua, lei ti ha tradito nonostante dicesse di amarti. Quando si ama  qualcuno non ci si bacia con altri ragazzi.
-Hinata sei innamorata di qualcuno?
La mora divenne rossa come un peperone. La risposta era così palese, Naruto l’aveva davanti gli occhi. Hinata diventava rossa ogni volta che lo vedeva, a volte balbettava e non le dava fastidio quando lui parlava troppo.
-Naruto dobbiamo andare a dormire, domani sarà una giornata dura a lavoro.
-Non hai risposto alla mia domanda.
-Naruto sai la risposta, ne abbiamo parlato alla baracca. Non sono ricambiata e non voglio che lui sappia quello che provo.
Naruto strinse forte Hinata e le baciò la fronte.
-Perdonami dolce Hinata, sono un vero baka per non aver aperto prima gli occhi. Io voglio conoscerti meglio Hinata, me lo permetterai?
-Naruto anche io voglio sapere tutto su di te.
I due restarono abbracciati qualche minuto e poi Hinata si alzò dal letto. Forse Naruto si era accorto di quello che provava e ora lei poteva conoscerlo meglio passo dopo passo, senza alcuna fretta.
-Hai qualche coperta in più?
-Cosa vuoi fare?
-Non posso dormire nel letto con te, è sconveniente.
-Hai paura che io ti salti addosso?
-No, ma non possiamo dormire insieme, il letto non è abbastanza grande e io mi muovo la notte.
-Non mi importa se mi tiri dei calci, mi merito i tuoi colpi e poi voglio tenerti stretta. Domani potrei non essere in grado di recitare se dormo male.
-Naruto non vorrai usare questa scusa con Jiraya?
-No, voglio solo riposare al tuo fianco, non so darti delle spiegazione ma con te mi sento sempre tranquillo.
-Lo stesso vale per me. Posso usare il bagno?
-Certo. Fai con calma, se vuoi puoi anche fare la doccia, non entrerà nessuno qui in camera e il bagno è dietro quella porta. Io vado giù ad avvertire Kurenai, penso sia preoccupata per te, sicuramente avrà pensato che ti ho rapita.
Hinata entrò nel bagno e trovò subito l’accappatoio pulito che gli aveva indicato il biondino. Intanto al piano di sotto Naruto aveva di fronte tre persone molto nervose.
-Siamo curiosi di sentire le tue scuse Naruto.
-Perdonami Kakashi ma quando ho visto quelle foto sono come impazzito, sai che odio i tradimenti. Mi perdoni signora Kurenai, l’ho fatta venire qui tardi solo per un mio capriccio. Però dovrei chiederle un ulteriore favore, lasci dormire Hinata qui?
-Sei impazzito ragazzo. Non posso lasciare Hinata da sola con te.
-Non le accadrà nulla.
-Mi fido di te, non farla soffrire e non intendo solo ora.
-Conti su di me.
-Ragazzo ricorda sempre che Hinata è molto sensibile, non credere alle menzogne che ti racconteranno su di lei se vi mettete insieme. Sai che può accadere che ti raccontino bugie per farvi soffrire.
-Proteggerò Hinata. Grazie signor Asuma.
Naruto afferrò una coperta in più dallo sgabuzzino e corse in camera sua.
-Se preferite, potete restare a dormire qui, ci sono molte camere.
-Accettiamo, non lascio Hinata qui da sola.
-Mi dispiace Kakashi ma Kurenai ci mette tempo a fidarsi delle persone e è molto protettiva con Hinata.
-La capisco.
 
Hinata aveva indossato il suo pigiama e ora era sotto le coperte con Naruto.
-Non hai riso quando mi hai visto con questo buffo pigiama?
-Perché dovrei ridere per quello che indossi, hai visto come è il mio pigiama e neanche tu ti sei burlata di me.
Naruto strinse Hinata a sé, poteva sentire il suo respiro. Desiderava impadronirsi delle sue labbra ma era troppo presto, non doveva affrettare le cose, aveva promesso a Kurenai di non farla soffrire.
-Kurenai ti ha sgridato?
-Non più dell’altra sera. Ero sicuro che mi lanciasse un coltello ma in realtà era calma. Però lei e Asuma dormiranno qui questa notte, ho sentito Kakashi che gli faceva questa proposta.
-Kurenai avrà accettato subito. Grazie Naruto.
-Sono io quello che deve dirti grazie migliaia di volte. Ora dormiamo o domani il regista ci rincorrerà con un’ascia perché gli facciamo ripetere la scena dieci volte.
-Sogni d’oro Naruto.
-Dormi bene Hinata.
Il giorno dopo
Naruto  aprì gli occhi alle sei del mattino e vide che Hinata dormiva tranquilla fra le sue braccia. Era così bella, desiderava darle un bacio per augurarle buongiorno ma non era ancora il momento giusto. Hinata era una ragazza sensibile e dove aspettare i suoi tempi, non era abituata a certe cose. L’unica cosa certa è che aveva una cotta per lui, ancora si chiedeva come aveva potuto non accorgersi di niente. Analizzando bene i fatti, ricordò che durante la loro prima scena Hinata fece qualcosa di insolito. Lei era svenuta fra le sue braccia e sembrava tutto vero. Ora si spiegava perché Hinata non si era alzata dopo la fine delle riprese.
-A cosa pensi Naruto?
Hinata aveva aperto gli occhi e i suoi occhi fissavano il viso del ragazzo.
-Alla nostra prima scena. Non mi ero accorto di un particolare molto importante, una cosa fondamentale per me.
-Ho sbagliato qualcosa nella scena?
-No, era tutto perfetto, sono io che ho trascurato un particolare e ora solo me ne accorgo. Ti va di scendere a fare colazione?
-Dovrei prima vestirmi.
-Io vado nel bagno fuori la stanza, tu usa il mio. Ti aspetto fra trenta minuti qui fuori.
-Grazie Naruto.
Naruto baciò Hinata sulla guancia e corse fuori dalla stanza. Intanto la mora era diventata un peperone, Naruto era capace di gesti irruenti ma era nel suo carattere. A volte abbracciava la gente di colpo per dimostrare la sua gioia, era come un tornado.
 
Kurenai e Asuma erano al piano di sotto e stavano preparando la colazione. Per fortuna avevano trovato tutti gli ingredienti che gli servivano per frittelle, torte e biscotti.
-Cosa fate in piedi a questa ora?
-Finalmente ti sei svegliato Kakashi. Che manager sei, se ti svegli dopo il tuo pupillo.
-Naruto è già in piedi, non è da lui. Di solito ci metto due ore per farlo alzare dal letto.
-Deve essersi svegliato perché Hinata si è mossa nel letto per alzarsi, lei è mattiniera.
-Dovrei farla dormire qui più spesso, non avrei problemi con Naruto la mattina.
-Toglitelo dalla testa Kakashi Hatake.
-Era solo una proposta Kurenai, non c’è bisogno di minacciarmi con il coltello in mano. Anche se credo che sarà Naruto a voler Hinata qui qualche giorno. Se si mettono insieme vorranno passare del tempo insieme.
-Basta che quel pivello non la faccia soffrire.
 
Dopo quaranta minuti Hinata era pronta e aspettava Naruto fuori la sua stanza.
-Scusa se ti ho fatto aspettare Hinata, oggi i miei capelli non volevano stare giù.
Hinata sorrise pensando a Naruto che litigava con i suoi capelli davanti lo specchio, sapeva essere molto impacciato per certi versi.
-Sono felice che tu rida. Scendiamo a fare colazione, ho molta fame.
-Finalmente vi siete decisi a scendere. Per fortuna oggi le riprese sono previste per le dieci o avremmo fatto tardi.
-Kurenai hai preparato tutto queste cose, la tavola è bellissima.
-Grazie Hinata. Ora devo farti una domanda imbarazzante, questo pivello ha allungato le mani?
Naruto divenne bianco come un lenzuolo, aveva tenuto Hinata stretta a sé per la vita, rischiava di essere picchiato quella mattina.
-Naruto non farebbe mai qualcosa di sconveniente, è un ragazzo a modo.
-Dal sorriso che hai sul volto deduco che sia vero. Sei raggiante questa mattina.
Mangiarono tutti insieme e poi si avviarono verso il luogo dove avrebbero girato la seconda scena. Prima Kurenai accompagnò Asuma a lavoro e poi raggiunse gli altri sul set. C’erano solo il regista e la troupe, tutti gli altri attori ancora non si erano presentati.
-Siete puntuali, strano da parte vostra.
-Kakashi e Naruto hanno capito che la puntualità è fondamentale.
-Miss Kurenai deduco che questo cambiamento sia anche merito vostro. Vi trovo bene signorina Hyuga.
-Grazie.
-Vai nel tuo camerino, le costumiste ti aiuteranno a indossare la divisa scolastica e verrai anche truccata. Vorrei che ti rifacessero la treccia laterale, riferiscilo alla parrucchiera.
-Sì.
Hinata corse verso il camerino con il suo nome mentre Naruto andava verso i camerini maschili. Nel suo camerino c’era la sua divisa ma c’era anche Shion. La ragazza si buttò fra le braccia del biondino che la scansò subito.
-Cosa ti prende Naruto? Ti sei svegliato male perché ti hanno cambiato le battute? Dovresti lasciar perdere quella scena sulla gita scolastica, lasciala recitare alla tua controfigura, puoi farlo secondo il contratto. Non vorrai essere costretto a tenere stretta a te quella attrice da quattro soldi. Ho saputo che viene pagata quanto me anche se non ha il mio talento, che seccatura.
-Shion taci. Noi due non siamo più fidanzati, ora sparisci.
-Cosa? Non puoi lasciarmi, io ti amo- disse la ragazza gettandosi sul biondino.
-Tu ami la mia fama, l’amore vero non sai cosa significa. Per favore vai via, non sopporto di vederti qui.
-Ti hanno raccontato delle menzogne su di me e ora anche tu hai dei pregiudizi, sei crudele.
Shion stava piangendo per cercare di riconquistare Naruto, sapeva che era un ragazzo dolce e che non amava vedere soffrire le persone. Il trucco delle lacrime con lui funzionava sempre, come quando voleva farsi comprare dei regali.
-Le tue lacrime sono finte e non ci cascherò ancora, vai via. Ho saputo che avevi una storia con un attore famoso mentre stavi con me. Sai spiegarmi anche questo?
-Sono solo bugie messe in giro da attrici invidiose.
-Ho le prove. Non voglio più vederti. Durante le riprese farò finta di niente per la riuscita del filma ma fuori dal set non cercarmi più. Un’ultima cosa, non osare mai più dirmi quali scene posso o non posso fare, sono un attore e sono pronto a cimentarmi in qualsiasi scena.
Naruto uscì dal camerino e si diresse verso il regista. Shion era furiosa, chi aveva osato rovinare la relazione fra lei e Naruto. Tutto era finito, ora avrebbe dovuto trovare un altro attore per continuare a restare sulla cresta dell’onda, non poteva permettersi di tornare solo alle sfilate.
   
 
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