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Autore: Loki_Shuu    25/01/2015    2 recensioni
Supponiamo che Deidara, prima di tradire Iwa, avesse un'amica.
E se, dopo quattro anni di lontananza, lui e questa amica si rincontrassero?
E se si accendesse una piccola, piccolissima scintilla fra i due?
E cosa accadrebbe se gli Akatsukiani si mettessero in mezzo?
Per scoprirlo, non vi resta che leggere (se siete curiosi, altrimenti fate voi)!
Genere: Demenziale, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Deidara, Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 6: Rincontrarsi

 

[Foresta delle Illusioni; ore 08:30]

 

-Sei davvero l'ultima persona che mi sarei aspettato di incontrare... Ayame-chan... -

Lei mi sorride.

-La stessa cosa vale per me, Deidara-san.-

Ricambio, ma poi il mio volto si fa duro.

-Perché sei venuta qui? Questo posto è pericoloso, lo sai.-

Lei tossisce un paio di volte.

- ... missione... - mormora lievemente, fa fatica a parlare.

Solo ora, in effetti, mi rendo conto di tutte le ferite presenti sul suo corpo dovute alla mia esplosione, e sono parecchie, senza contare tutte le ossa che deve essersi rotta candendo da un'altezza simile.

Serro i pugni.

Maledizione, Ayame sta provando chissà quali dolori, e tutto perché io non l'ho riconosciuta subito!

Sono stato troppo impulsivo!

-Ayame, mi dispiace. L'esplosione... -

-Prima non eri così gentile... - dice, con un risolino soffocato.

-Ma prima non sapevo chi fossi!- protesto, seccato.

Senza lasciarle il tempo di replicare, la prendo in braccio.

-Uh? D-Deidara-san... ?!- farfuglia lei, e mi sembra quasi di vederla arrossire, sotto lo strato di terra mischiata a sangue secco che ha sul viso.

-Poche storie! Se ti lascio qui, so già che me ne pentirò per il resto dei miei giorni, perciò sta zitta e non osare contraddire quello che faccio!-

-Ma... Kurotsuchi-chan... -

Mi volto a guardarla, incredulo.

-Che?! Non dirmi che il vecchio ti ha mandato in missione con quella pazza!-

-Senti chi parla!- ribatte lei, punta sul vivo.

Non posso fare a meno di sorridere, non è cambiata affatto: anche quando era bambina, non riusciva a sentire delle offese ai suoi amici senza ribattere.

Era, ed è, davvero... come dire? ... tenera... .

 

Eh?

 

Aspetta, tenera?!

Come sarebbe a dire?!

Io, il grande Deidara, che penso alla mia amica d'infanzia come tenera?!

Non esiste!

Che poi... come cavolo l'avevo chiamata qualche minuto fa?

 

-Ehi, bellezza, forse non sai con chi hai a che fare... .-”

 

Bellezza...

Bellezza?

Bellezza?!

 

Ma che cavolo mi è saltato in mente?!

Aaaaah!

Avrà pensato che sono diventato un pervertito donnaiolo!

Che figuraccia!

 

Ma... aspetta, sto parlando come una ragazzina alla sua prima cotta!

No, cioè... STO PARLANDO COME UNA RAGAZZINA ALLA SUA PRIMA COTTA?!

 

-Ehm... Deidara-san, come mai ti stai innervosendo?- chiede Ayame, notando i miei muscoli facciali tendersi notevolmente.

-NON MI STO INNERVOSENDO!- le grido contro, senza pensarci.

Lei mi fissa, perplessa.

-V-Va bene... -

Riprendo a camminare.

-Deidara-san, Kurotsuchi-chan mi sta aspett... -

-Chissene frega.-

-Ma... -

-Ho detto che non ha importanza.-

Lei sospira, poi appoggia la testa sul mio petto.

Non so perché, ma al contatto mi irrigidisco.

Sembra che mi faccia un certo effetto avere Ayame fra le braccia.

La guardo, mentre lei ha chiuso gli occhi, e si sta facendo cullare dalla mia andatura.

-Sei stanca?- le domando, cercando di sembrare distaccato.

-No, in realtà. Sono solo felice.-

La sua frase mi sorprende.

Felice?

Perché dovrebbe essere felice?

Lei riprende.

-Il fatto è che... - la frase viene interrotta da un'altra voce.

 

-SEEEEEEENPAIIIIIII! OH, ECCO COSA STAVATE FACENDO! IH IH, ORA CAPISCO PERCHE' NON AVETE VOLUTO CHE VI ACCOMPAGNASSI!-

 

Alzo la testa solo per vedere quel demente di Tobi fissarci dall'alto del mio C2.

Kami, perché proprio ora?!

-Tsk, sparisci, idiota!-

-EEEEEEH?! SENPAI, PARLI PIU' FORTE! NON RIESCO A SENTIRLA DA QUASSU'!-

-TORNA IMMEDIATAMENTE AL COVO, IDIOTA DI UN TOBI, O GIURO CHE TI FACCIO ESPLODERE!- grido, spazientito.

-KHIAAAAAAAH! NO! LA PREGO, TOBI IS A GOOD BOYYYY!- strilla lui, senza farselo ripetere due volte e sparendo fra le nubi.

Improvvisamente si sente un'altra voce.

 

***

-Waaaaaah! Ayame-chan, finalmente ti ho trovata! Ero davvero preoccupat... ma... che ci fai con uno di Akatsuki?! E perché gli sei in braccio?!-

Improvvisamente, dalle fronde vedo spuntare Kurotsuchi, che mi fissa con aria interrogativa.

Io guardo prima lei, poi Deidara-san, e non posso fare a meno di arrossire: sicuramente ha frainteso la situazione!

-E-Ecco, io... -

-No, non serve spiegare: ho capito perfettamente cosa è successo! Tu, maledetto, volevi rapire Ayame-chan, non è vero?! Ma non ci riuscirai, perché ora ci sono io!-

sbraita lei, puntando il dito contro Deidara-san, che la fissa stranito.

Poi lo guarda meglio.

-Mmm... aspetta un po', la tua brutta (BRUTTA?!:Deidara) faccia non mi è nuova... sono sicura di averti già visto da qualche parte... ma dove?- si domanda Kurotsuchi, puntandosi un dito sulla fronte, cercando di ricordare.

Deidara-san la fissa con gli occhi fuori dalle orbite.

- … ! Sono senza parole... - mormora, battendosi una mano sulla fronte.

Poi si riprende.

-Comunque non avevo alcuna intenzione di rapire la tua cara amica.- dice, poggiandomi a terra, con velata delicatezza.

Nascondo un sorriso.

-Grazie.- gli sussurro.

Lui non risponde, ma sono sicura che mi abbia sentito.

Mi allontano, sotto gli occhi attoniti di Kurotsuchi.

-Ma cosa... ?!-

Io scuoto la testa: non voglio parlarne.

Voltandomi, sto per accennare un saluto, ma delle grida mi bloccano.

Improvvisamente, dal nulla sbucano fuori un numero imprecisato di uomini.

Che cosa sta succedendo?

Quello che sembra il capo si fa avanti.

-Ehi, voi, dateci tutto quello che avete, inclusa la ragazza con i capelli viola, immediatamente!-

 

Ah, capisco: sono solo dei banditi che, oltretutto, vogliono rapirmi.

Poveri idioti... .

Ah, ma aspetta!

Non saranno per caso loro i famosi ladri della statuina?!

-Sì, certo, contaci!- esclama Kurotsuchi, incrociando le braccia.

-Vi conviene sparire, se tenete alla pelle.- interviene Deidara-san, assottigliando gli occhi.

Vedo alcuni banditi sussultare.

-Capo, quello fa parte di Akatsuki! Ha visto la cappa?!-

-Faremmo meglio a lasciar perdere, almeno per questa volta!-

-Hanno ragione, capo: con quelli di Akatsuki non si scherza, e poi abbiamo già preso quello che volevamo, la statuina... -

-Tacete, rammolliti! Prima voglio la ragazza, poi ce ne andremo!-

Poi si rivolge a Deidara-san.

-Ehi, tu, so chi sei, ma non so cosa la tua organizzazione possa farsene di una ragazza tanto carina. Che ne dici di consegnarla a noi? Possiamo pagare qualsiasi cifra.-

 

Che cosa?!

Guardo Deidara-san.

Non mi venderà mica a questi qui, vero?!

 

-Tsk, mi avete preso per Kakuzu? Piantatela, branco di idioti, la ragazza non è in vendita. Piuttosto, cos'è che avete con voi? Ho capito bene? La statuina dorata dello Tsukikage?- chiede, piuttosto interessato.

-Eh eh, esattamente! Il nostro ultimo “acquisto”! Ma non pensare che te la cederemo così facilmente.- sogghigna l'uomo.

 

D'accordo, ora non ne posso più.

-Ah, davvero?-

 

Deidara-san si gira a fissarmi, sorpreso, mentre io guardo i banditi con aria di sfida.

-Taci, ragazzina, con chi credi di avere a che fare?-

-Con degli uomini grandi, grossi e stupidi.- rispondo a tono.

E' ora di mostrare a Deidara-san quanto sono diventata forte in questi anni.

Sono... eccitata!

Alcune nuvolette iniziano a coprire il sole.

Conto i banditi con lo sguardo.

Sono un gruppo abbastanza numeroso.

 

Uno...

 

due...

 

tre...

 

… sono quaranta, in tutto.

 

-Preparatevi a cedermi la statuetta!- esclamo, mettendomi in posizione d'attacco.

 

-Aspetta un momento.- mi ferma Deidara-san.

Io mi volto a guardarlo, sorpresa: non ditemi che vuole partecipare allo scontro!

-Quella stuetta serve a me, perciò, spiacente, ma non posso lasciare che la prenda tu, Ayame-chan!-

Cosa?!

Non ci posso credere!

Ma non ho intenzione di lasciarglia solo perché siamo amici d'infanzia!

A questo punto, non rimane che una cosa da fare.

-Molto bene, Deidara-san, allora questa è una sfida. Chi ne stende di più, vince.-

-Come vuoi tu, preparati a perdere!- mi sorride lui, con aria di scherno.

-Questo lo vedremo! Sei pronto?-

-Ehi, piccoletta! Io sono nato pronto!-

-Bene, allora! Tre... -

 

- … due... -

 

- … uno... -

 

Poi, nello stesso, istante scattiamo entrambi.

 

-SI COMINCIA!-

 

 

 

DALL'AUTRICE:

Lo so! Lo so!

Mi state odiando, vero?

Chiedo venia per il ritardo, ma questo è davvero un brutto periodo per me!

Nel prossimo capitolo, finalmente, scopriremo perché lo Tsukikage aveva tanta paura che la statuetta finisse in mani sbagliate.

Grazie mille a chi recensisce e anche a chi legge silenziosamente!

Al prossimo capitolo!

 

By Noemina2001

 



  
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