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Autore: Ross23    25/01/2015    6 recensioni
Mi toglie il fiato quando mi sorride. Mi toglie il fiato quando mi guarda. Mi toglie il fiato quando mi bacia.
Le nostre labbra combaciano in modo perfetto. Così come i nostri corpi. La sento così vicina. La sento così mia. Sbaglio?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo. Già, ci ho preso proprio gusto. Ahahah questa è una fanfiction Capmirez. Naturalmente tutto è frutto della mia, ultimamente molto attiva, fantasia. Spero vi piaccia. Fatemi sapere che ne pensate. Buona lettura. 

A UNIVERSE FOR US

"A cosa pensi?"
La voce di Cris mi distrae dai miei pensieri. "A nulla, tesoro". 
Sono davvero brava a dire cazzate. 
Sara Ramirez.
Sara Ramirez.
Sara Ramirez.
Da due settimane a questa parte non faccio altro che pensare a lei. Mi sto distruggendo. Sono passati esattamente 15 giorni dall'ultima volta che l'ho vista. Stavamo girando l'ultima scena della puntata 6x24. Quel bacio. 
Tutto è cambiato da quel bacio. 
Sono ormai due anni che lavoriamo insieme, siamo amiche. 
Oddio, ci ho messo un po'. Quando mi sono unita al cast era un periodo particolare per lei, ci ho messo un po' a smorzare la corazza che aveva creato intorno a se. È una persona davvero gradevole, buona, generosa, simpatica e..Dio mio sì, è di una bellezza sconvolgente. Lo ammetto. Mi ha sempre fatto un certo effetto baciarla. Mi piacciono le sue labbra, perché negarlo. Anche lei sembra gradire. 
Quando recitiamo insieme l'elettricità è alle stelle, lo vedo..lo vede..lo vedono tutti. 
È andato sempre tutto bene, mi sono sempre controllata. Ma..quel bacio. 
Non so esattamente chi ha iniziato, ma..ci siamo baciate sul serio, sul set, davanti a tutti. Assurdo, siamo state assurde e decisamente folli. Sentire la sua lingua a contatto con la mia è stato...wow!! Non so esattamente come descriverlo. Ricordo solo le mie gambe perdere la forza, il mio cuore battere all'impazzata, il suo sapore dolce. Quando abbiamo sentito "stop", ci siamo fermate. Quando ho aperto gli occhi mi sono sentita avvampare dal suo sguardo. Sono scappata via con una scusa..non ho nemmeno rivisto la scena con lei, non potevo. Non riuscivo a starle accanto senza baciarla, ancora e ancora. Ho rivisto il bacio più tardi, da sola. Fortuna volle che i miei capelli impediscono la completa visuale. La scena è perfetta. La mia testa ora..mica tanto. 

Non ho avuto il coraggio di affrontarla, ho fatto di tutto per evitarla. Ci sono riuscita. Ma ora.. Sono passate due settimane e Shonda ci ha chiamati tutti. Siamo invitati per due giorni al "four seasons hotel" nel centro di LA. Questa sera vedremo tutti insieme l'ultimo episodio. Pernottiamo. Domani in mattinata, invece, avremo una conferenza incentrata sullo show, tanti giornalisti, tante domande. Davvero fantastico. Quasi due giorni nel suo stesso albergo. Quasi due giorni a contatto con lei. Jessica, forza. 

Cris mi lascia nella hall, sono quasi le 15:00. Firmo su un foglio, in corrispondenza della mia camera, 102. Mi cade l'occhio sulla firma al di sotto della mia. 
La sua. Prepotente. Riempie tutto il rigo. Ha una personalità incredibile. Ma è anche infinitamente dolce e fragile. Ho imparato a conoscerla.
Ha la camera 103. Perfetto. Davvero perfetto. Dovrò anche dormire a pochi metri da lei. Bene. Il mio cuore perde un battito. Ma sorrido. Prendo le chiavi della mia camera e salgo. Spero sia da qualche parte impegnata con la sua musica, chiusa nel suo mondo. Non ho ancora la forza di vederla. 

La camera non è niente male. Siamo quasi a fine Giugno. Che caldo. Ho bisogno di una doccia fredda. Vado sul balcone. Respiro, lentamente. Siamo alti. Non riesco a distinguere la gente da qua su. Vedo la piscina. Mmmh..perfetto. Vado a fare un bagno. Non credo proprio che lei sia lì. 

Sbagliavo. 
Eccola lì, poggiata elegantemente su una sdraia. Ha un copricostume colorato, le lunghe gambe ambrate in bella vista. Un cappellino e gli occhiali da sole. Legge un libro. Wow. È...è...è stupenda. Una visione. Mi toglie il fiato. 
Non guardarla, Jessica. 
Non guardarla. 
Per fortuna non mi vede. Ci sono anche Ellen e Sandra in acqua. Mi bagno anche io. Chiacchieriamo un po. Mi siedo poi sul marmo, a bordo piscina. Do le spalle a lei, almeno non la vedo. Come se questo potesse fermarla. Illusa. Sento una voce soave ed estremamente sensuale solleticarmi l'orecchio. "Sei tu. E io che credevo di aver visto una sirena" La riconoscerei tra mille. Non mi volto. Brividi. Tremo. Elettricità, siamo pura elettricità. 

POV SARA
Una sirena. Pelle chiara, bagnata. Luminosa. Quei capelli, sotto i raggi del sole sembrano quasi dorati. Vorrei tanto toccarli. 
Non la vedevo da troppo tempo. 15 giorni sono davvero tanti. Mi mancava. Lo ammetto. Non ho nessun diritto su di lei, lo so. Ma è un errore sentirla un po' mia? 
Quel bacio ha cambiato tutto tra di noi. E ora..ora ho un desiderio quasi doloroso di baciarla di nuovo. Le riprese sono finite. Calliope Torres perdonami, ma adesso è il turno di Sara. E Sara vuole lei. 

Frequento Ryan da un po'..provo dei sentimenti per lui. Lui c'era quando ne avevo più bisogno. Ma..io voglio lei. Ha riempito la mia vita con la luce, la sua allegria. La desidero, sbaglio? 
Sì, sbaglio. Ma la desidero uguale. Il bacio mi ha dato la conferma che a lei non sono indifferente. Le scintille le abbiamo fatte scoccare insieme. Elettricità. Pura elettricità.

Non è venuta a salutarmi. Lo immaginavo. È imbarazzata. Ha paura. La capisco. Ma non starò al suo gioco. Giochiamo, sì..ma a modo mio.
Chiacchiera con Ellen e Sandra. È seduta sul marmo della piscina. Passa un po di tempo. Le due escono dall'acqua, la lasciano sola. È il mio momento, decisamente. 
Mi avvicino. Sorrido tra me e me. In un attimo sono dietro di lei. Sfioro il suo orecchio mentre le parlo. Si volta, sorpresa. Sorrido. Sorride, imbarazzata. "Ehi, Sara. Ciao" la sua voce quasi trema. Mi abbasso. Poggio le mani sul marmo della piscina. Mi avvicino tanto a lei. Abbasso gli occhiali da sole. La guardo negli occhi. Elettricità. 
Le offro una bella vista del mio seno. Noto con piacere che apprezza. "Perché non sei venuta a salutarmi?"
Sorrido. È turbata dalla mia vicinanza, non lo nasconde. Io sono più brava a farlo. "Non volevo disturbarti, scusami" mi avvicino ancora. Le do un leggero bacio sulla guancia. Poi mi sposto a guardarla. Le sorrido. Lei dopo un attimo di confusione, mi guarda sorpresa. Poi sorride. "Tranquilla. Ho rimediato io" le sussurro. Mi avvicino ancora. Sposto i miei occhi sulle sue labbra. Se ne accorge. Noto le sue gote un po arrossate. Sorrido, di nuovo. Con piacevole sorpresa, noto poi che anche i suoi occhi si spostano sulle mie labbra. Ci fissiamo, di nuovo. È evidente che entrambe desideriamo il bacio. Ellen rompe l'incantesimo. Si avvicina per dirmi che il mio telefono sta squillando. Me lo porge. Rispondo. È Rayan. Mi chiede come va. Lo liquido velocemente. Mi volto. È in acqua. Non mi guarda più. Ha bisogno di acqua fredda. Anche io. Ho bisogno di una doccia gelata. Salgo in camera. Osservo la porta 102. Sorrido. Saranno due giorni lunghi e interessanti. 

È già sera. Ho trascorso il resto del pomeriggio in camera. Avevo bisogno di riposare un po'. Non c'è fretta. 
Scelgo un abbigliamento casual. Shorts neri a vita alta. Magliettina bianca stretta in vita e giacchetta gialla. Colorata. È estate cavolo. 
Scendo giù nella grande sala dell'hotel dove vedremo tutti insieme l'ultima puntata della sesta stagione. Sono quasi tutti già seduti. La vedo. È seduta accanto ad Ellen e Justin. 
Mi siedo alla fila davanti, accanto ad Eric e Patrick. Sono due simpaticoni. Li adoro. 
Inizia. È una puntata stupenda, da brividi. Per la prima volta vedo le scene dei miei colleghi. Fino ad ora avevo solo sentito le battute al tavolo di lettura. Fantastici. Mi volto ogni tanto. Incrocio il suo sguardo solo qualche volta.
È brava a deviare subito lo sguardo. Cosa che però non le riesce o forse non ne ha il coraggio..dopo la scena del nostro bacio finale. Ci sono applausi e qualche "oooh" 
Le sorrido. Lei ricambia. Abbastanza imbarazzata. 
Terminata la visione. Tutti contenti e soddisfatti ci dirigiamo a bordo piscina per il buffet. Non tarda ad arrivare anche la musica. Mi scateno in pista con Eric. Lo sanno tutti, amo la musica. Amo ballare. 
La becco a guardarmi di tanto in tanto. Sembra quasi infastidita che io balli con Eric. Mi fa piacere, non lo nego. 
Incrocio il suo sguardo. Ancora. Va via. Si dirige verso i bagni.
È un invito?
Mi scuso con il mio compagno di ballo, la raggiungo. 
È intenta a specchiarsi, sta rifacendo il trucco. Come se non fosse già perfetta così. 
Mi posiziono dietro di lei, ci guardiamo attraverso lo specchio. Le sorrido. "Sei bellissima"
Lo è davvero. Ha optato per un vestitino a tubino stretto, pieno di merletti. Abbastanza corto. Le lascia le gambe lunghe e perfette in bella vista. Non posso fare a meno di osservarla. Si volta. Mi sorride "anche tu" 
Respiro profondamente. Riesco a  nascondere le emozioni che provo il più delle volte. Ma adesso faccio quasi fatica a controllarmi. "Sei stata abbastanza brava ad evitarmi per tutti questi giorni. Non credi sia arrivato il momento di parlare?" 
Abbassa lo sguardo. Non riesce a sostenere il mio. "Credi davvero sia il caso di avere questa conversazione...imbarazzante?" 
Accenno un sì con la testa e mi avvicino. "Senti è stato solo un bacio Sara. Ci siamo fatte trasportare dal momento. Niente di più" 
Non mi guarda mentre lo dice. Non la credo. Non è stato un attimo di debolezza o di trasporto per la scena  girata. Lo volevamo davvero quel bacio. E glielo dimostrerò. Mi avvicino ancora. Fino a quando il mio corpo è incollato al suo. Poggio le mani sula sua vita. Mi incastro perfettamente tra le sue gambe. A contatto con la sua pelle, la mia si incendia. Elettricità. Ancora. 
Ha il viso girato. Non mi guarda. La sento tremare. Ispiro il suo profumo che mi inebria i sensi. "Jessica...guardami" Non mi guarda. Ancora. Cerca di ignorarmi. Ma sento l'effetto che ho su di lei. È esattamente uguale a quello che lei ha su di me. 
Non mi guardi? Ok. L'hai voluto tu. Mi abbasso..inizio a baciarle la parte superiore della scapola..salgo piano. Non mi ferma. Non protesta. Il suo respiro accelera.
Continuo il mio cammino..lascio una scia di baci umidi per tutto il collo. Arrivo al suo orecchio. Mi fermo. "Tu mi fai impazzire Jess. Guardami, ti prego" sussurro vicino al suo orecchio. Si volta, finalmente. Mi guarda in un modo così profondo che il mio cuore perde un battito. Le mie gambe cedono. Mi aggrappo a lei. Stringo saldamente le mie mani sulla sua vita sottile. Non parla. È un gioco di sguardi. Non ci sarà un vincitore. Non riusciamo a staccare gli occhi l'una dall'altra. Accenno un sorriso. "Io lo volevo quel bacio. Non è stato un momento di debolezza, non mi sono lasciata trasportare dalla situazione. Io volevo quel bacio. E desidero baciarti anche adesso. Da morire" mi avvicino alle sue labbra. Non fa niente per ritrarsi.  Mi guarda. Guarda lei mie labbra.
La guardo. Guardo le sue labbra. 
È un gioco pericoloso. 
Labbra che si avvicinano, ma non si toccano. È una tortura. Una dolce tortura. Quando sto per porre fine a quella tortura per baciarla finalmente, si ritrae. "Non posso. Io..io sono sposata Sara. Ho...ho un bambino" si libera dalla mia presa e si allontana da me. "Non nego che non mi sei indifferente. Sarebbe sciocco dire il contrario. È più che evidente. Ma..non possiamo. Tutto deve restare com'era prima di quel bacio. Niente può andare diversamente." Si volta. Non la fermo. Va via. 
Poggio le mani sul marmo dove ci sono i lavandini, davanti a me. Guardo il mio riflesso nello specchio. Ispiro. Qui c'è ancora il suo profumo. Cerco di sistemarmi. Respiro per calmarmi. Stringo forte i pugni. Il desiderio che ho di lei mi sta consumando. Devo rispettarla.
Ma come faccio!!?! Ho ancora il sapore della sua pelle sulle mie labbra. L'ho fatta davvero bella stavolta. Mi sono presa una cotta per la mia partner di scena. Perfetto, brava Sara!
Mi dirigo di nuovo a bordo piscina. Lei è lì, scherza e ride come se non fosse successo niente. Bene. Farò lo stesso. Non la degno più nemmeno di uno sguardo in tutta la sera. Evito di trovarmi dove si trova lei. Mi allontano quando è vicina o conversa con il mio gruppo di interlocutori. La vedo andare via verso le 02:00. Mi trattengo per un'altra oretta. Poi salgo in camera. Faccio un bagno caldo e mi butto a letto. Che cosa mi hai fatto Jessica?!?! 
Sei entrata dentro si me come una malattia. E la mia cura sei proprio tu, ciò che mi fa al contempo più male. 

POV JESSICA
Non mi ha degnato di uno sguardo in tutta la sera. Mi ha ignorato. Dovrei essere contenta invece..Dio mio, mi fa impazzire! Non riesco a sopportare che mi ignori. In quel bagno ho capito che mi piace. Dio quanto mi piace. Credo di provare qualcosa per lei. La sua vicinanza, il suo profumo, le sue labbra a contatto con la mia pelle, i suoi occhi magici e profondi sono la mia rovina. Tutto in lei è pura sensualità. 
Non ne posso più. Devo porre fine a tutti questi pensieri. Saluto tutti e salgo in camera. Una doccia fredda calmerà i miei bollenti spiriti. 
Dopo essermi rinfrescata..mi infilo sotto le coperte e mando un messaggio a Cris, dandogli la buonanotte. Indubbiamente le cose tra me e lui non vanno alla grande come un tempo. Ma sto bene. Lo amo. O almeno questo credevo. E ora cosa provo per lui? E per Sara?
Silenzio. C'è tanto silenzio.
Sento un rumore di tacchi. Un porta aprirsi e poi chiudersi. Subito dopo lo scrosciare dell'acqua. 
È salita. 
Guardo la sveglia. Sono le 03:00. Con chi sarà stata fino ad ora? 
Sicuramente con Eric. Le sta sempre appiccicato. Diamine. Ora sono pure gelosa. 
Non sento più nessun rumore. Starà facendo un bagno. Le mie fantasie più intime e più assurde non tardano ad arrivare. Prendo un cuscino e mi copro il viso. Ma che diavolo mi viene in mente. 
Cerco di dormire. Non ci riesco. Non con lei così vicina. 
Prendo il telefono. Faccio un giro su internet. Dio mio, foto sue e mie ovunque. Chiudo il cellulare. Tutto mi riporta a lei.
Sento un rumore. Si sarà messa a letto. Basta. Non ci devo pensare.
Cosa cavolo mi succede con lei?
Ho una tale voglia di lei.
Voglio perdermi di nuovo in un suo bacio. Voglio perdermi in lei.
Basta. 
Mi alzo. Apro la porta della mia camera, prendo la vestaglia, le chiavi ed esco. La richiudo piano. Mi fermo davanti alla sua porta. Non ho il coraggio di bussare. 
Ma devo farlo. 
Ok, lo faccio. 
Mi apre subito. Deve avermi sentito. Mi aspettava. Alzo lo sguardo. Sorride e mi guarda confusa. Respiro. Entro. Mi avvicino. La bacio. Mi lancio letteralmente sulle sue labbra. Devo placare la sete che ho di lei. Quando ci stacchiamo, mi guarda. Cerca di parlare. Poggio un dito sulla sua bella bocca. "Ssshhh...non dire niente." Sussurro. Per poi spingerla verso il letto. 

POV SARA
Il piacere esalta, confonde, soddisfa, annichilisce, e qualche volta lascia senza parole, alla ricerca di un
appiglio di lucidità, come naufraghi sospinti alla deriva al termine di una tempesta. 
Non ero mai stata a letto con una donna. Mai. Ho sempre sostenuto la comunità LGBT, perché l'amore è amore. Non ho mai pensato però di potermi prendere una cotta per una donna, ne di andarci a letto. 
Mai nessuno ha avuto fino ad ora la capacità di ammaliarmi così, di lasciarmi senza parole al termine di un amplesso.
C'è riuscita lei. Lei, che fino a due settimane fa era solo una partner di scena, nonché amica. Amica, bah. Forse non siamo mai state amiche. Non è possibile essere amiche quando c'è così tanta attrazione, così tanta elettricità. 
Mi ha stregato. Non so.
Forse saranno state la sua disarmante solarità, la sua allegria, la sua luce ad avermi spiazzato, la sensazione del proibito, la consapevolezza di averla fatta mia non per una passione del momento ma perchè l'ho desiderata ed... amata, sì, amata..di una
passione pura, sincera, travolgente. Dal primo istante in cui l'ho vista.
Ho paura. Quasi. Si fa già vivo l'insidioso pensiero di aver posseduto di lei niente altro che il corpo e di correre il rischio forse un giorno di elemosinare il suo amore come una pezzente. Mi sono innamorata di lei. Dopo questa notte ne ho avuto la certezza. Prima erano solo dubbi. Ora..è consapevolezza. Cosa sono per lei? È venuta qui..lei, da me. Perché? 
Dubbi. Domande.
Eppure è stato tutto così bello. Ricordo ogni minimo dettaglio.
Le sue dita sottili e candide hanno percorso ogni centimetro della mia pelle, febbricitanti, come
preda di un delirio, e a tratti perfino graffianti. 
Niente imbarazzo.
Occhi negli occhi.
Il mio respiro, il suo respiro.
Si è donata totalmente a me. Mi ha donato la sua anima e io, io me la sono presa. Ebbra dei suoi
baci, del suo tocco, dei suoi gemiti soffusi. So che ha provato lo stesso. L'ho visto in ogni suo tocco. In ogni suo bacio. In ogni suo sguardo. 

Ancora col fiato trafelato. Mi butto sul letto. Cadendo sulle spalle. Non si sentì altro che i nostri mutui respiri per alcuni minuti. Niente parole. Solo respiri e battiti accelerati. 
Mi volto. Lei è distesa dritta. Sguardo perso verso il soffitto. Si copre come può con il lenzuolo. Mi avvicino, ora sono per metà sul suo corpo.  Mi avvicino ancora fino a sovrastare il suo volto, bisognosa
di conoscere le sue reazioni ed ancora incapace di articolare una parola sensata.
Afferro una ciocca dei suoi capelli biondi e la rigiro tra le dita.
Incatenata ai suoi occhi, smorzo la tensione regalandole un sorriso, e lo vedo ricambiato sulle labbra tumide ed arrossate di lei.
Cosa c'era da dire, del resto?
Esistono forse parole in grado di dar giustizia a quello che abbiamo
provato? Aggettivi in grado di descrivere emozioni talmente... indescrivibili?
"Stai...bene?" La mia voce è suonata come un sussurro, leggero che le ha accarezzato il volto. Mi accenna un sì con il capo. Incapace di parlare.
I nostri occhi non riescono a staccarsi. Le mie dita continuano a tormentare la sua ciocca di capelli. 
"a cosa pensi?" Continuo. Ho bisogno di sapere ciò che le passa per la testa. 
Lei umetta la sua bocca con la lingua. Dio mio! Impazzisco così. 
"Penso che..che è tutto così strano. Penso che fino a pochi giorni fa..." 
La zittii con un dito. "Sssssh..non pensare a quello che è stato" respiro. Non permetterò che tutto ciò che è intorno a noi, che ci tormenta, i nostri doveri, i nostri obblighi..possano gettare turbamento tra queste lenzuola. 
"Quello che conta ora siamo solo e io te" sussurro. Prima di baciarla dolcemente. Mi stacco. Mi sorride. La stringo forte a me. È così bella. Mi sono innamorata di lei. Come un'adolescente alla sua prima cotta. 

Sovvenne il silenzio, leggero, discreto, indolente.

Mi addormento incollata a lei per qualche ora senza nemmeno rendermene conto. Lei ha fatto lo stesso. Mi sveglio di colpo quando la sento staccarsi. Vuoto. Si siede sul
materasso. Di spalle a me. Poggia i piedi a terra e cerca i suoi indumenti. Infila gli slip. Poi il reggiseno. La guardo. Mi sollevo. Mi avvicino. La abbraccio forte. Poso leggeri baci sul suo collo. "Non andare via. Non ancora almeno". Sento i battiti del suo cuore accelerare. Così come il suo respiro. "Ti prego..." Respira. "Sara.." Sospira. "Ti prego. Così rendi tutto più difficile" si volta. Mi guarda. "Devo andare via. E devi lasciarmi andare. Primo perché sono le 06:00 e tra un po qualcuno di sveglia. E poi..." Tira un sospirone "perché ho bisogno di pensare..e con te accanto non ci riesco" mi sorride e mi accarezza il viso "è stato bellissimo. E non sono pentita..se è quello che ti stai chiedendo" sorrido. Poggio la mia mano sulla sua. Sul mio viso. "Neanche io" 
Mi guarda. Sono molto nuda. Ride. "Copriti, ti prego" scoppio a ridere. Cerco la vestaglia. Mi alzo. Mi copro. Lei si veste. È così carina in canotta e pantaloncini. Mi avvicino ma lei..indietreggia fino alla porta. Mi ferma con una mano. "Niente baci..ho bisogno di pensare. Non voglio che ci facciamo illusioni. Dobbiamo pensare a quanto successo. Chiarire i nostri sentimenti. Io sono sposata, ho un figlio. Tu hai quel ragazzo. Ti prego Sara.." Abbasso lo sguardo. Stritolo te le mie mani il fiocco della mia vestaglia. "Va bene" sussurro. 
Mi porge la mano. Che diamine, ma, ma scherza! "Tra un paio d'ore abbiamo la conferenza. Colleghe ok?" Sorride. La guardo seria. Stringo la sua mano, sorrido maliziosa. Con una spinta della mano la tiro a me. Ora siamo appiccicate, così va meglio. La bacio. Non le do scampo. È un bacio così..sensuale, passionale. La mia testa gira. Mi perdo in queste sensazioni incredibili. Mi stacco, il minimo indispensabile, sorrido. È piacevolmente turbata anche lei. "Agli occhi degli altri. Ai nostri..non poi così tanto" Le sfioro le labbra mentre le parlo. Un altro bacio. Delicato questa volta. Sorride. Non ho scampo quando mi sorride. Si volta. Va via. 

POV JESSICA
Mi butto sul mio letto. Sguardo perso. Sognante. È da così tanto tempo che non mi sentivo così..viva! Ripenso ad ogni singolo momento, ad ogni singolo dettaglio. Tocco le mie labbra ancora arrossate dai suoi baci. Cosa mi hai fatto Sara? 
Non ho mai fatto l'amore così con una persona. Non abbiamo unito solo i nostri corpi donandoci mutuo piacere. Abbiamo unito le nostre anime. È stato bellissimo. Appagante. Mi sento talmente bene. Talmente..felice. Non ho mai sentito questo con Cris. Fare l'amore con lui mi rende completa. O almeno credevo. Lo amo. O almeno credevo.
Se fossi pazza direi che mi sono innamorata di Sara Ramirez. Beh, sono pazza.
Cosa devo fare ora? 
Non posso lasciare Cris. Ho un bambino. Non posso. 
Ma non voglio rinunciare a Sara.
Sono ancor più matta se credo che anche lei provi qualcosa per me?
Lo credo. L'ho visto. Diamine non si possono fingere certe cose. Lo vedo quando mi guarda con quei suoi occhi così profondi. È così sexy. Così sensuale che mi fa perdere la ragione. 
Mi toglie il fiato quando mi sorride.  Mi toglie il fiato quando mi guarda. Mi toglie il fiato quando mi bacia. 
Le nostre labbra combaciano in modo perfetto. Così come i nostri corpi. La sento così vicina. La sento così mia. Sbaglio? 
Non sono pronta a rinunciare a tutto questo. Ma devo. Devo farlo. Ho una famiglia. Non sono pronta a rinunciare alla mia famiglia. 
Penso e ripenso. Rifletto. Non mi accorgo che è tardi. Dovevamo fare colazione tutti insieme. Vabbé. La ordino in camera. Dirò che ho tardato a svegliarmi. Capiranno. 
Suona il mio telefono. È Cris, rispondo. Mi dice che Luke sente la mia mancanza e che fa un po i capricci. Me lo passa. Parlo con il mio cucciolo, lo calmo. Sorrido. Mio figlio è la mia vita. Cris mi dice che ha prenotato una vacanza splendida per noi. Partiamo stasera. Viene a prendermi dopo la conferenza, per l'ora di pranzo. Il tempo di arrivare a casa e preparare le valigie e partiamo. Cavolo, così presto. Mi saluta. Ti amo, mi dice. Anche io. Rispondo. È la verità. Amo come mi fa sentire. Protetta e sicura. La vita che mi da è meravigliosa. La famiglia che ho è meravigliosa. Ma emozioni. Quelle no. Quelle me le ha date, in abbondanza ed in poco tempo,  una latina sexy che mi ha fatto perdere la testa.
Scendo giusto in tempo per la conferenza. Quando la vedo non posso fare a meno di sorridere. Mi sento i suoi occhi costantemente puntati addosso. Mi piace. Amo come mi fa sentire. Qualche occhiata ogni tanto, qualche sorriso. Tutto tranquillo. Qualche domanda un po a tutti. Tanti complimenti. Tutto finisce in due orette. Ci dirigiamo in sala da pranzo. Si accomodano tutti. Io ricevo la chiamata di Cris, sta arrivando. Saluto tutti..vado da lei. Mi avvicino al suo orecchio. Poggio una mano sul suo fianco. È di spalle. La sento tremare. "Vieni con me" 
Si volta. Sorride. Mi segue. Arriviamo in giardino. Vicino al cancello all'errata principale, così sento l'auto di Cris quando arriva. Ma abbastanza nascoste da non farci vedere. "vai già via?" Mi dice, con un velo di tristezza. "Sì. Cris sta venendo a prendermi. Ha organizzato un viaggetto, partiamo stasera. Capisci. Vero?" Abbassa lo sguardo. Porto una mano al suo mento e le alzo il viso. "Mi capisci vero?" Mi guarda. 
 Continua a guardarmi senza dire una parola e io tremo. Tremo davanti all'immensità delle sensazioni che mi fa provare. "Dimmi qualcosa Sara, ti prego" sorride. Amo il suo sorriso. 
"Mi sono innamorata di te Jess" il mio cuore perde un battito. Le mie gambe cedono. L'ha detto. Come se fosse la cosa più naturale del mondo. Le credo. Sono i suoi occhi a confermarmelo. Così scuri. Così limpidi. Così belli. Non mi trattengo oltre. La bacio. Affamata di lei. La sua lingua a contatto con la mia è fuoco. Siamo elettricità. Siamo amore. Mi stacco. Soffio sulle sue labbra mentre le confesso ciò che provo. "Volevo negarlo. Credimi. Mi sono innamorata di te dal primo istante in cui ti ho vista. Sei arrivata di colpo nella mia vita per sconvolgerla" sorrido. "Amo Cris, amo mio figlio. Amo la famiglia che siamo. Ma tu. Tu mi fai sentire cose che...non so spiegarlo. Mi sei vicina e mi sento completa. Mi sento viva. Mi sento bene." La stringo forte a me. Lei forza la presa sui miei fianchi. "Ti sento mia..e so di appartenenti. Abbiamo passato una notte meravigliosa insieme. Io..io ho perso la testa per te Sara" mi bacia. Ancora. Sono così vulnerabile davanti a lei. "Non posso rinunciare alla mia famiglia. Mi capisci?" Mi stringe per quanto possibile ancora di più "sì, ma ti prego..non rinunciare neanche a me, non rinunciare a noi. Siamo fatte per stare insieme. Ci completiamo a vicenda. Ma non lo vedi..." Mi fa segno con la mano intorno a noi. "Non lo vedi che non riusciamo a stare lontane..siamo due calamite che non possono fare altro che stare appiccicate. Non rinunciare a noi. Possiamo farcela. Possiamo provarci. Proviamo dei sentimenti. Non rinunciarci. Creiamo un piccolo universo solo per noi. Non ti chiedo di rinunciare alla tua famiglia. Sarei crudele. Sarei cattiva. Non voglio che tu un giorno possa associare il mio nome alla tua rovina, ai tuoi rimpianti. Ma non rinunciare a noi." La guardo. Sorpresa. "Mi stai chiedendo di continuare e..tradire mio marito?" Mi accarezza il viso e sorride. "Ti sto chiedendo di vivermi. Ti sto chiedendo di amarmi. Ti sto chiedendo di non rinunciare a ciò che sentiamo. Quando avremo le idee più chiare, decideremo. Ma ora...ho bisogno di te e tu di me" le sorrido. "Starò via per un po'..quando torno, spero di trovarti qui" mi abbraccia, forte. "Mi troverai qui.. È una vita che ti aspetto. Per quanto in questo momento mi manchi l'aria al solo pensiero che vai via..capisco. E ti aspetto" le do un bacio veloce sulle labbra. Sento il rumore di un clacson. È lui. Altro bacio veloce. Le sorrido. Mi sorride. I suoi occhi sono lucidi. Faccio qualche passo ma corro poi di nuovo da lei. La bacio. La abbraccio.  "Ti porti via il mio cuore" mi sciolgo. "E il mio resta qui con te" mi sorride. Stringe la mia mano. Non mi lascia. Ora lo fa. Vado via. Entro in macchina. Cris vuole baciarmi. Gli porgo una guancia. Non ci fa caso. Guardo verso l'entrata. Lei è lì, mi sorride. La saluto con la mano. Le sorrido. Una lacrima scende dai miei occhi. Mi mancherà. Immensamente. Ma sorrido. Cris parte. Non la vedo più. Mi manca già l'aria. Piuttosto che essere normale, scelgo di essere felice. Nessuno può farmi da garante ma il rischio non mi intimorisce. Poggio lo mia mano sul vetro e sorrido. Sono felice. Sono viva. È lei la persona che cerco da sempre. Voglio vivermela. In un universo solo per noi. 
   
 
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