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Autore: Farkas    25/01/2015    5 recensioni
Serendipità.
E' un termine che indica la fortuna di fare felici scoperte per puro caso e, anche il trovare una cosa non cercata e imprevista mentre se ne stava cercando un'altra.
E' ciò che succede a Nico, quando cercando Bianca trova Hazel.
Quando cercando la sorella che lo ha abbandonato, trova quella che non lo abbandonerà mai.
Se vi ho incuriositi, leggete e magari recensite la mia prima one-shot in questa sezione.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bianca di Angelo, Charles Beckendorf, Hazel Levesque, Nico di Angelo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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SERENDIPITA’

 
Nico Di Angelo sapeva che tecnicamente come figlio di Ade, avrebbe dovuto essere dispiaciuto che le Porte della Morte fossero aperte e che suo padre fosse in grosse difficoltà nel controllare il suo regno.
Invece ne era entusiasta.
Ora poteva riportare indietro Bianca, senza dover uccidere nessuno e di certo suo padre non avrebbe detto nulla: erano in rapporti molto migliori dopo la Battaglia dell’Olimpo e  in quel periodo il Signore dei Morti aveva ben altro per la testa.
Cavolo, lo aveva persino nominato suo ambasciatore al campo romano! Voleva dire che si fidava di lui no?
Non si sarebbe di certo arrabbiato per la liberazione di Bianca, cercò di convincersi Nico e poi un'altra figlia degli Inferi sarebbe stata utile per chiudere le Porte … e lui non sarebbe stato più solo.
Il figlio di Ade accelerò il passo e si diresse verso i campi Campi Elisi pieno di speranza.
Ancora poco e avrebbe riavuto indietro Bianca, ancora poco e avrebbe riavuto una famiglia …
Povero Nico! Non sapeva che per quanto corresse sarebbe arrivato comunque troppo tardi: sua sorella lo aveva già abbandonato un’altra volta.
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Beckendorf si torturava le mani sotto lo sguardo teso di Silena, come quando in vita era bloccato su un progetto importante.
La paura non era esattamente il tipo di emozione che in genere si associava alle anime che avevano ottenuto l’Elisio, eppure era proprio ciò che il figlio di Efesto provava in quel momento.
Pochi giorni fa – o erano state settimane? Negli Inferi era difficile misurare il tempo, avrebbe dovuto inventare qualcosa che lo permettesse- Bianca Di Angelo aveva comunicato a lui e a Silena la sua intenzione di rinascere.
-Le Porte della Morte sono state aperte. -  aveva detto loro la Cacciatrice in tono mesto- ed ora i morti potranno tornare in vita. Anch’io ho deciso di rinascere … ma nel modo tradizionale. Andrò al fiume Lete .-
Notando le loro espressioni stupite la ragazza aveva aggiunto: - Anche Nico se ne accorgerà ne sono certa, e di sicuro vorrà farmi fuggire con lui. Però io non voglio: ormai Bianca Di Angelo non appartiene più al mondo dei vivi. Mio fratello deve farsene una ragione e andare avanti, ma non ci riuscirà mai se continua a cercare di riportarmi indietro, per questo deve perdere ogni possibilità di farlo. -
-Capisco- aveva risposto Silena. – Ma perché lo dici a noi?
- Perché vorrei foste voi a comunicargli la mia decisione. Mi fido di voi … però non ditegli tutto. Deve solo sapere che ho deciso di rinascere.-
Beckendorf le aveva lanciato un’occhiata incredula: -Non se ne parla neanche!- sbottò furioso.- Mentire su una cosa del genere? Parla tu con lui e spiegagli le tue ragioni! Gli devi almeno questo!-
Ma la figlia di Ade sospirando scosse il capo: - Mi odierebbe, crederebbe che non gli voglio più bene. Penserebbe che lo sto abbandonando di nuovo. Ed è così in un certo senso, ma se non lo faccio, non accetterà mai la mia morte.-
Alla fine i due fidanzati si erano lasciati convincere, ma Charles si era già pentito di aver accettato.
E se con i suoi poteri il figlio di Ade, avesse capito la verità? E se si fosse infuriato con lui e Silena e li avesse maledetti o roba del genere, separando le loro anime per l’eternità?
No-  si disse il figlio di Efesto – lui più di tutti, non farebbe mai una cosa del genere”.
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Bianca correva. Correva verso il fiume Lete decisa a bagnarvisi, prima di cambiare idea.
Per raggiungerlo dovette attraversare le Praterie degli Asfodeli, e lì vide un’anima … diversa.
L’anima di una ragazza che non sembrava né persa né confusa. Un’anima che ricordava il proprio passato.
Che sia anche lei una figlia di Ade?”- si chiese Bianca.
Per un attimo l’italiana prese in considerazione l’idea di andare a parlarle, ma poi decise di non farlo: se quella ragazza, era davvero figlia di Ade darle una sorella solo per farle capire che in realtà non ne avrebbe mai avute, sarebbe stata una crudeltà inutile. Quel pensiero la fece quasi tornare sui suoi passi, ma poi si disse che spesso per fare bene a una persona bisogna farle del male. E anche se Nico avrebbe sicuramente sofferto a causa della sua decisione, dopo non avrebbe avuto altra scelta che gettarsi finalmente il passato alle spalle.
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Nico giunse finalmente nell’Elisio, ma ovunque volgesse lo sguardo non c’era traccia di sua sorella.
- Nico … ehi Nico!- lo chiamò lo spettro di un ragazzo
-Ciao Beckendorf - rispose l’italiano.- Senti hai visto Bianca? Dovrei parlarle di una cosa urgente … -
Il figlio di Efesto sospirò : - E’ proprio di lei che volevo parlarti. Vedi Nico tua sorella …  è andata al fiume Lete . Ha deciso di rinascere.-
Il Re degli Spettri si irrigidì come se fosse stato colpito da un fulmine.
No.
NO.
DANNAZIONE!
Nico provò l’impulso di mettersi a piangere, ma cercò di contenersi.
Non voleva suscitare la pietà di qualche anima: -Grazie per avermelo detto- si limitò a rispondere.- Be' se Bianca non c’è più, non ho ragione di rimanere qui. Ci si vede. –
Detto questo il nativo degli anni ’40 voltò le spalle al fantasma e se ne andò.
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Nico correva. Correva senza una meta, ma per quanto corresse non sarebbe mai stato più veloce delle lacrime che gli rigavano il viso.
Bianca lo aveva lasciato di nuovo.
Se n’era andata per sempre e stavolta nemmeno i suoi poteri gli avrebbero concesso di rivederla.
Quando fu stanco si fermò nelle Praterie degli Asfodeli e li notò l’anima di una ragazza  che non si comportava come le altre: invece di vagare confusa, stava seduta su una roccia con aria triste, come … come se rimpiangesse la vita.
Che sia una mia sorellastra?” si interrogò Nico.
Rimase a fissarla per un po’ finche non ebbe la certezza che quella ragazza era una figlia di Ade. Anzi no di Plutone. Percepiva che in qualche modo era diversa da lui, come Jason era diverso da Talia.
Come rispondendo ad impulso irresistibile, Nico le si avvicinò e la fissò negli occhi.
-Tu sei diversa. Sei una figlia di Plutone. Hai memoria del passato.-
-Si – rispose lei.- E tu sei vivo.
Nico la guardò attentamente e vide scritta nell’anima di quella ragazza tutta la sua vita .
Così seppe il suo nome.
Seppe come era morta.
Seppe quanto aveva sofferto.
Seppe perché era lì, anche se meritava l’Elisio.
E capì di non poterla abbandonare in quel luogo.
-Sono Nico Di Angelo. Sono venuto a cercare mia sorella. Thanatos è sparito, per cui ho pensato … ho pensato che forse potevo riportarla indietro senza che nessuno se ne accorgesse.-
-Riportarla in vita?- chiese Hazel.- E’ possibile?
- In teoria sì – Nico sospirò. – Ma lei se n’è andata. Ha preferito rinascere in una nuova vita. Sono arrivato troppo tardi.
-Mi dispiace.- fece Hazel. Ed era sincera.
Nico allungò una mano .- Anche tu sei mia sorella: ti meriti un’altra possibilità. Seguimi-.
L’afro-americana esitò per qualche istante, poi strinse la sua mano in quella dell’europeo:- Grazie- mormorò.- Io … non potrò mai ringraziarti abbastanza per quello che stai facendo. A proposito mi chiamo Hazel Levesque-.
-E’ così che si fa in una famiglia. Ci si aiuta a vicenda.-
Nico si sentì quasi in colpa per quella frase: aveva appena perso del tutto Bianca e già la stava rimpiazzando con Hazel.
Ma ormai non poteva fare altro che andare avanti, quindi in parte era giusto così.
D’ora in poi però la sua strada sarebbe stata meno solitaria. Così come quella di Hazel.
 Perché ora avrebbero avuto una famiglia.
Una famiglia che non si sarebbe mai divisa.
Una famiglia dove nessuno sarebbe stato abbandonato.




Angolo dell’autore
Eccomi a proporvi la mia terza storia in questa sezione, basata su due dei miei personaggi preferiti.
Nico mi è sempre piaciuto molto, e ho adorato Hazel dal primo capitolo in cui c’è stato il suo POV.
Sono pressoché certo che Bianca abbia voluto rinascere nella speranza che Nico smettesse di rimpiangerla, inoltre, mi piace molto il rapporto che c’è tra i due fratellastri, e da qui è nata questa fic.
Gran parte del discorso tra Nico e Hazel viene da “Il Figlio Di Nettuno”, ma la conclusione è farina del mio sacco.
Grazie di aver speso parte del vostro tempo per leggere questa storia: spero che recensirete in tanti e accetto ogni tipo i critica a patto che sia costruttiva e ben educata.
Arrivederci e auuuuuuuuuuuuuuuuuu 
  
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