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Autore: jortinionelove    25/01/2015    3 recensioni
Martina è sempre stata una ragazza allegra e spensierata, fino a quando un giorno le accade un brutto, anzi bruttissimo, fatto che cambierà la sua adolescenza per sempre. Da quel giorno in poi è decisa a non avere più a che fare con l'amore.
L'estate, i genitori decidono di mandarla in un campeggio per farla stare un po' senza pensieri e con i suoi coetanei. Peccato che, però, proprio lì ritroverà l'amore in un ragazzo di nome Jorge. Ma asseconderà questo amore e lotterà per questo o il suo orgoglio avrà la meglio?
leggete e scoprirete. Fan-fiction Jortini
questa è la mia prima fiction. Spero vi piaccia. Un bacio.
P.S. lasciate tante recinsioni :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~~Continua a muovere le sue labbra su quelle di Jorge, che, a differenza di prima risponde al bacio. Passano diversi secondi, i secondi più lunghi della mia vita e poi Jorge si separa da lei. –e queste due chi sono amore mio?- chiede la ragazza accanto a Jorge. È abbastanza alta e porta dei capelli castani raccolti in una lunga coda. Abbasso immediatamente lo sguardo. –Loro sono due mie amiche, Tini e Lodo. Ragazze, lei è Valeria, la mia…la mia fi-fidanzata- dice guardandomi. Ma cosa si guarda? –piacere Lodovica- le tende la mano e la ragazza la stringe con sicurezza. Dopo si gira verso di me e per essere educata la saluto porgendole la mano. –io sono Martina- sottolineo il nome. Solo gli amici mi chiamano Tini e non ho intenzione di fare amicizia con questa qui. Ma che dico? Solo perché è fidanzata con il “tizio” che mi ritrovo di fronte con due occhi stupendi non significa che lei non mi debba andare a genio. Cerco di fargli un sorriso sincero e credo di averla convinta dato il sorriso appena rivoltomi. –Io sono Valeria.- risponde stringendomi la mano. -ragazze io ora vado che ho da fare. Ci vediamo stasera a cena o domani mattina. Ciao!- Ah. E così adesso che c’è la sua fidanzatina non ha bisogno più di una accompagnatrice per la discoteca. Stronzo. –si anche noi abbiamo da fare. Ci dobbiamo sistemare perché stasera io e Lodo andiamo in discoteca. Beh allora ciao.- rispondo freddamente rivolgendogli un sorriso falso e poi li liquido trascinandomi Lodovica prima che quel deficiente possa parlare. 
-Tini mi spieghi perché mi stai tirando così forte verso non so dove- mi domanda preoccupata rompendo il silenzio. – scusa e che non volevo più vedere quello stronzo.- -ahh ora ho capito, sei gelosa!- Lodovica sei impazzita? –ma che gelosa. Ma chi se lo fila quel puttaniere.- -certo che con gli insulti tu ci vai pesante!- mi risponde ridacchiando –ha ha ha simpatica- -dai tini stavo scherzando. Non ti far rovinare la giornata da quello, piuttosto, cos’è sta cosa della discoteca?!- giusto, avevo liquidato i due fidanzatini dicendogli che stasera io e Lodo saremmo andate in discoteca ma io proprio non ho voglia. –no niente stavo scherzando…però se tu vuoi puoi andarci con le ragazze- -dai perché non vieni anche tu…ti divertirai- -no tranquilla, davvero, mi faccio un giro per il campeggio- non ho proprio intenzione di entrare in quel posto. –da sola?- è carina a preoccuparsi così però… -si da sola, non c’è niente di male. Ora vai a prepararti altrimenti farai tardi, sono già le 17:45!- -hai ragione è tardissimo! Ma tu non vieni in camera?- -no vado un po’ al lago, voglio rilassarmi un pochino…- -ok a dopo!- mi abbraccia e mi schiocca un bacio sulla guancia destra.

Sono sulla riva del lago seduta su una roccia, non faccio altro che ripensare a quel dannatissimo bacio tra Jorge e Valeria e non capisco perché mi dia così fastidio. A me di Jorge non me ne frega un accidente, di Valeria ancor meno, quindi perché quell’immagine mi tormenta? La cosa che più mi dà fastidio e che non riesco a capire è perché mi ha invitato in discoteca se è fidanzato… oh giusto, è come tutti gli altri. Gli interessa solo una cosa. Mi dispiace per Valeria, anche lei è caduta nella trappola dei ragazzi e una volta innamorata sei fottuta.
Cerco di svuotare la mia mente da tutti i pensieri e decido di chiamare i miei, devo dire che la loro mancanza inizia a farsi sentire. Prendo il mio i-Phone 5s e digito il numero, che so a memoria, di mia madre. Dopo due squilli risponde. –Ciao tesoro mio! Come stai? Tutto bene? Come ti trovi al campeggio? Hai fatto amicizia con qualcuno?- dice tutto di un fiato. –mamma tranquilla. Si tutto alla grande, ho conosciuto 4 ragazze fantastiche! Tu come stai invece? Papà e Francisco? - -tutto bene tesoro, io e papà domani partiremo per l’Egitto e Francisco è venuto a stare con noi per il fine settimana. Ci manchi tanto- -anche voi mi mancate moltissimo!-
Sento una voce dietro di me e mi volto spaventata. Di fronte a me, mi ritrovo il ragazzo che ho visto il primo giorno, l’animatore, mi sembra si chiami Pablo non ricordo. –ei bellezza che ci fai qui da sola?- bellezza? Ma che vuole ora questo. – n-niente, mi stavo rilassando un po’ prima della cena.- -da sola?- -si beh che c’è di male?- rispondo acida. –okay clamina. Scusa se mi ero pure preoccupato…- fa per andarsene ma lo fermo, non mi sono comportata bene con lui… -no aspetta! Scusami sono un po’ nervosa e me la sono presa con te.- mi rivolge un sorriso e si avvicina a me sedendosi anche lui sulla roccia. –tranquilla, capisco i problemi delle donne. Qualche ragazzo?- ma mi si legge in faccia che sono gelosa di Jorge? Aspetta…cosa o detto? O meglio, cosa o pensato? –ohh ti sei incantata?- mi dice svegliandomi dallo stato di trans. –scusa stavo pensando. Comunque no non c’entra nessun ragazzo.- -e allora che succede?- -preferirei non rispondere- -ok scusa, hai ragione tu!- risponde alzando le mani in segno di arresa. –comunque sono Pablo ma penso tu già lo sappia… tu invece come ti chiami?- -Martina.- gli sorrido e gli stringo la mano sportarmisi un secondo fa. –beh Martina ora devo andare però stasera se ti va possiamo vederci, che dici se andiamo in discoteca?-  -emh…oggi non posso avevo promesso alle mie amiche che sari andata con loro a farmi un giro- invento la prima cosa che mi passa per la mente –va bene, però domani ci conto eh- -mhh va bene- -perfetto allora a domani ciao!- mi dà un piccolo bacio sulla guancia e poi se ne va.

-Ragazze presto o faremo tardi per la cena!- urlo dal mio letto verso il bagno. È da 2 ore che sono chiuse in quella stanza a prepararsi per stasera. Io ovviamente me ne starò “sotto le coperte” a leggere un libro. –tini lo sai che ci mettiamo tanto, comunque 15 minuti e siamo pronte!- 15 MINUTI?!?!?- -si, se vuoi comincia ad andare e di ai ragazzi che stiamo per arrivare- mi risponde con tutta la calma di questo mondo. Sbuffo. –ok vado ci vediamo li allora!- -CIAO- urlano all’unisono mentre esco dalla porta.
Mi incammino verso la mensa e una volta dentro, faccio per andare al tavolo dei ragazzi quando una voce mi fa cenno di andare al suo tavolo. –Ei Martina ti va di mangiare qui con me?- la voce appartiene a Pablo. Gli sorrido e decido di raggiungerlo. –Ehi ciao- -ciao Martina. Come va?- -bene, grazie. Tu?- -tutto bene. Prego siediti pure.- -oh certo.- mi siedo ma poi ricordo di non aver ancora preso niente da mangiare. –scusa Pablo vado a prendere da mangiare. Torno tra cinque minuti.- -no tranquilla ci penso io. Oggi che sei con me ti voglio far mangiare quello che di solito mi portano gli chef direttamente dalla cucina. Niente vassoio.- e così gli amministratori sono avvantaggiati? –ok, d’accordo.- cala un silenzio imbarazzante finché non arriva un cameriere con due piatti fumati. –ecco a voi ragazzi. Buon cena- -grazie- rispondiamo insieme. Nel piatto c’è una bellissima, e credo anche buona, pasta ai funghi porcini. –ti piacciono i funghi? Se non ti piacciono chiedo a Lucas, il cameriere di fartene un’altra- -no va benissimo questa, tranquillo- -perfetto, allora buon appetito.- -buon appetito- rispondo per poi fiondarmi su quelle deliziose pappardelle ai funghi porcini.
Finito di mangiare parliamo un po’ del campeggio fino a quando non mi ricordo di non aver avvisato le ragazze che avrei mangiato con Pablo. –Pablo scusa ma mi sono completamente dimenticata di avvisare le mie amiche che mangiavo con te stasera. Vado un attimo al loro tavolo e poi torno ok?- -si certo va pure-. Gli sorrido e poi raggiungo le ragazze al tavolo. –ei ragazze!- -tini ma dov’eri finita? Ci siamo spaventate noi eh!- mi dice Lodovica abbastanza preoccupata. –si scusa lodo il fatto è che stavo venendo al tavolo ma poi Pablo mi ha invitato a mangiare con lui e così sono andata al suo tavolo.- -ahh! Ora si capisce tutto, era con un ragazzo!- risponde mechi con aria da furba. Ma cosa le passa per quella testolina?! –Martina nemmeno due giorni di campeggio e già rimorchi…e meno male che non volevi avere relazioni con nessuno- aggiunge alba ridendo. Mi stanno letteralmente sputtanando di fronte ai ragazzi, di fronte a Jorge. –la finite ragazze?! È solo un amico.- -si certo prima e solo un amico, poi scappa un bacio e poi vi ritrovate a letto.- A quelle parole mi irrigidisco. Non doveva dire quelle tre semplici parole. Si semplici, ma per pe erano come un pugnalata allo stomaco. –Tini stai bene? sei tutta pallida- mi chiede Cande –si tranquilla, ora torno da Pablo, ci vediamo domani ragazzi.- -ma come non avevi detto che andavi in discoteca stasera?- quella voce, anche se la conosco da poco la riconoscerei tra mille. Cerco di restare calma al pensiero di oggi pomeriggio e gli rispondo. –si dovevo andare ma preferisco andarci domani perché ha detto Pablo che mi accompagna lui.- gli rivolgo un sorriso falso e poi mi giro prima che lui possa dire qualcosa e torno al tavolo.

Sono sdraiata sul letto sotto le coperte leggere di cotone, dato la stagione e non faccio altro che pensare a lui e a quella Valeria. La loro immagine continua a perseguitarmi e non ha intenzione di andarsene. Cerco di distarmi, di nuovo, leggendo il mio libro. Dopo un’ora intensa di lettura decido di andare a dormire. Vado in bagno, mi lavo i denti e mi pettino con una spazzola i miei capelli castani con le punte bionde che arrivano sulle spalle. Appena finisco di sistemarmi torno a letto e spengo la lucina da notte che ho di fianco il mio letto, sul comodino.
Passano dieci minuti e non riesco a prendere. Mi giro e mi rigiro tra le coperte. Non ce la faccio più, voglio solo dimenticare. Dimenticare tutto e soprattutto dimenticare quella persona che mi ha fatto diventare così depressa. Improvvisamente sento bussare alla porta e mi si ferma il cuore. Chi è a quest’ora? E soprattutto che cosa vuole da me? Prendo coraggio e decido di andare ad aprire. Quello che mi ritrovo davanti sono due occhi verdi smeraldo.

*angolo autrice*
Lo so, lo so. Sono cattivissima perché avevo promesso di aggiornare presto e invece è passato molto tempo. Mi scuso davvero tanto, spero che almeno il capitolo sia di vostro gradimento.  Prometto che stavolta aggiornerò il prima possibile, anche perché poi nella settimana successiva ancora verrà il cast a Roma e io non avrò tempo di scrivere. Beh non voglio annoiarvi quindi vi saluto. Lasciate tante recensioni dai dai ne sarei molto contente.
Ah, avevo pensato di scrivere una one shot su jorge e tini, ditemi che ne pensate.
Baci. Erika

  
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