Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: pink sweet    26/01/2015    0 recensioni
Le piace quel campetto, è il posto che più si avvicina al concetto di casa.
L'altalena cigola, ci si appoggia delicatamente facendo ondeggiare i piedi per farla muovere un pochino.
La catena di acciaio è fredda al contatto con le sue mani esili.
È così solitario il parchetto a quell'ora, non c'è più il sole che protegge i bambini, ma solo una fredda notte che nasconde i pericoli.
Hinata non ricorda più come sia il sole, da troppo tempo gioca alla luce delle stelle.
[NaruHina]
[Tematiche delicate]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boruto Uzumaki, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CASA
Le piace quel campetto, è il posto che più si avvicina al concetto di casa.

L'altalena cigola, ci si appoggia delicatamente facendo ondeggiare i piedi per farla muovere un pochino.
La catena di acciaio è fredda al contatto con le sue mani esili. 
È così solitario il parchetto a quell'ora, non c'è più il sole che protegge i bambini, ma solo una fredda notte che nasconde i pericoli.
Hinata non ricorda più come sia il sole, da troppo tempo gioca alla luce delle stelle.

Si ripete la stessa storia quasi ogni sera.
E lei si odia perché è debole, l'unica cosa che riesce a fare è andare al parchetto vicino a casa e dondolarsi sull'altalena.

È fredda la catena che afferra, quasi come la sua vita.

Hinata si odia perché pensa di essere debole, e non vede come ogni giorno stringe i denti e cerca di andare avanti. 

L'altalena cigola, come il suo cuore distrutto.
Come il suo corpo non più innocente.

Hinata è una ragazza timida che ha sempre fatto del bene, ma ha ricevuto tanto male.

Quella sera la luna è piena e tonda, così grande e bella, come un'amica sempre presente,  eppure così lontana.

La gente che le sta intorno cerca di allontanarla perché sa.
Immondizia umana che si nasconde dietro a "mi dispiace" "è una ragazza così dolce, che colpa ne ha" "poverina".

La gente assomiglia così tanto alla Luna, sembra bella a guardarla da fuori,  sembra presente e invece al primo problema diventano tutti così lontani, così irrangiungibili.

Hinata non ha maschere, è truccata di quella sostanza così cristallina e salata.
Hinata piange sola su quell'altalena perché è stata vittima di uno scherzo del destino che non può cambiare.

Ogni sera torna a casa sperando che la giornata di quell'uomo non sia stata tanto pensante.
Che non frusti la sua rabbia su di lei.

Speranze vane quelle di Hinata, una ragazza che non ha conosciuto una casa bensì un luogo di tortura, una ragazza che non ha conosciuto sua madre, ma le conseguenze che il cancro porta.
Una ragazza che non ha conosciuto un padre bensì un mostro. 
Una ragazza che ha perso la sua innocenza.

Fanno male le gambe, le braccia, le zone intime ad Hinata, perché sono state violate dalla persona che l'ha messa al mondo.
A volte si chiede se non sarebbe stato meglio non nascere.
Nasconde il volto nel cappuccio della felpa ampia, che copre ogni lembo di pelle.
È timida, dicono quelli che non la conoscono.
È tutto quello che può fare dicono quelli che sanno,  ma che non fanno nulla per aiutarla.

Hinata ha smesso di credere alla luce tanto tempo fa, non è degna di vedere il sole brillare, ormai appartiene alla notte e al suo peccato.

Eppure il sole è arrivato anche per lei. 
Su quella stessa altalena.
Quella stessa sera.

Così simili, entrambi esseri rifiutati dalla società che non hanno mai smesso di vivere.
Così diversi.
Lei piange.
Lui sorride.
Le sue lacrime contengono speranza per il futuro. 
Il suo sorriso racchiude tutta la disperazione.

L'altalena ha smesso di cigolare.

Sono passati dieci anni ormai.
Hinata torna sempre a quel parchetto perché è il posto che più si avvicinava al concetto di casa.
Perché ci ha trovato la salvezza in quel parchetto. 
Perché ci ha trovato l'amore.

Ormai è abbandonato e domani tutte le giostre, ormai vecchie, verranno tolte in modo tale da creare un parcheggio. 

È triste Hinata.
Il luogo che ha racchiuso tante emozioni verrà abbattuto.
Piange.
Non è sola questa volta.
Stringe la mano di suo marito, così grande e si perde nella bellezza di quegli occhi azzurri.
Stringe a se un piccolo fagottino biondo.
Abbandonano insieme il paesaggio e si dirigono verso la nuova villetta, è tardi e Boruto deve mangiare.

Ne è sicura ora Hinata.

Ha trovato una casa.

Angolo dell'autrice:
Buon salve popolo di efp, questa è la mia prima naruhina, anche se di naruhina non c'è granché -_-"
Seriamente non avrei voluto fare una cosa così tragica, ma boh è venuta fuori. 
Ho scritto la fic dal cellulare 😅 ma spero che si veda bene.
Se mi lasciate una recensione anche piccola mi fate davvero un gran favore *_* vorrei sapere cosa ne pensate ^^
A presto
pink sweet
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: pink sweet