Crossover
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Autore: mydaimonissnake    26/01/2015    0 recensioni
Come si stabilisce se qualcuno è buono o cattivo? Le creature della luce sono davvero tutte buone? E quelle dell'oscurità tutte malvage? La verità è che chiunque è libero di scegliere da che parte stare. Solo scacciando tutti i pregiudizi e guardando veramente nel cuore di ognuno si può capire gli altri. E nel momento del bisogno, quando il destino della Terra è in pericolo, i veri eroi si uniranno, indipendentemente dalle razze a cui appartengono.
I personaggi della fic saranno quasi tutti tratti da telefim, anime, libri e quant'altro, alcuni manterranno i loro veri ruoli altri invece avranno una storia diversa che spiegherò man mano.
Grazie in anticipo a chiunque leggerà.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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BRUTTE SENSAZIONI
 
 
 
 
 

Quando la riunione finì, fu permesso a tutti i nuovi vampiri di ritirarsi nelle loro stanze per riposarsi un paio d’ore.
Joy e Jen si rintanarono silenziosamente nella camera che dividevano, accucciandosi ognuna nella propria parte di letto, dandosi le spalle.
Joy desiderava solo poter riuscire ad addormentarsi, era veramente sfinita, sia fisicamente che mentalmente.
I pensieri però non le davano tregua. Ovviamente era ancora sconvolta per tutta quella faccenda dell’essere diventata un vampiro, inoltre non era ancora sicura se poteva davvero fidarsi dei loro… protettori? Guardiani? Genitori? Non sapeva nemmeno come chiamarli!
L’unica di cui si fidava era Veronica. Lei era sempre così dolce e attenta, soprattutto con lei, Peacy e Dawson. Era contenta che fosse stata lei a trasformarla, e non invece Simona, che tra tutti era quella che più le faceva paura.
A parte tutto questo, ora aveva la sensazione che i più grandi stessero nascondendo qualcosa a lei e ai suoi amici. Qualcosa di brutto. Tanto per cominciare, nessuno aveva loro detto come era andata la caccia al loro aggressore,  si erano limitati a tornare a casa con altri due ospiti, dicendo semplicemente che anche loro adesso facevano parte della famiglia, senza spiegare altro.
Lei avrebbe voluto fare molte altre domande, ma tra la terrificante ramanzina della sera prima, e l’estenuante allenamento della mattinata appena trascorsa non ne aveva praticamente avuto tempo.
Quando Simona aveva detto a tutti di riunirsi in salotto aveva sperato di avere l’opportunità di farlo, ma i vampiri adulti avevano subito preso a chiacchierare di un viaggio che dovevano assolutamente fare per trovare dei fucili, e avevano praticamente parlato solo di quello.
Non era stato semplice mettersi d’accordo su chi dovesse partire e chi rimanere, ma alla fine avevano deciso che sarebbero andati solo Simona ed Alex, e Joy ne era stata più che contenta.
Non voleva lasciare la città, ed era convinta che Mark, che si era preso l’incarico di continuare il loro addestramento, fosse un insegnante migliore di Simona. Se non altro, almeno sembrava avere molta più pazienza.
-Joy… sei sveglia?-
Sentendosi chiamare si girò lentamente verso l’amica, trovandola già voltata verso di lei.
-Cosa c’è?-
Jen abbassò lo sguardo e fece un piccolo sospiro prima di risponderle –non so Joy, ma ho un brutto presentimento. Credo ci sia qualcosa che li preoccupa, e che non vogliono dirci.-
Jen non aveva specificato di chi stava parlando, ma Joy aveva capito lo stesso, e avrebbe voluto dirle che anche lei aveva la stessa sensazione, ma quello che Jen disse subito dopo, la lasciò così interdetta che dovette chiederle di ripeterlo, per essere sicura di aver sentito bene.
-Ho detto che vorrei che Simona non partisse, mi sentirei molto più tranquilla con lei qui- ripeté la ragazza, un po’ scocciata dal fatto che lei non le stesse prestando la giusta attenzione.
-Scherzi, vero?- Jen non poteva essere seria, la partenza della vampira era l’unica nota positiva in tutto quello che stava loro capitando.
-Certo che no! Andiamo Joy, ragiona! Se dovesse succedere qualcosa, metti che qualcuno ci attaccasse, cosa faremo? Mark da solo non riuscirà a proteggerci tutti, e non so quanto André ed Oscar siano in gamba, dopotutto ieri sera non mi è stato difficile fregarli, e io sono un vampiro da meno di 24 ore!-
-Dimentichi Veronica, lei…-
-Non l’ho dimenticata- la interruppe Jen, -solo non credo che in caso di pericolo lei possa essere utile, è così dolce e delicata. Non sembra affatto il tipo di donna in grado di combattere.-
-È una vampira- le fece notare.
-E allora? Sono sicura che al mondo ci siano un sacco di vampiri che non sanno battersi, hai sentito Simona stamattina, essere dei vampiri non basta per essere dei bravi combattenti, ci vuole allenamento.-
-Veronica è anche una cacciatrice, credo che per esserlo debba essersi allenata, no?-
-Non lo so, forse.- Jen sembrava ancora poco convinta.
-E comunque almeno di lei possiamo fidarci, non ci ucciderà se diremo o faremo qualcosa che non le piace.-
A quel punto Jen scoppiò a ridere, e Joy la fissò stranita. Non le sembrava proprio di aver detto qualcosa di divertente.
-Oh, andiamo Joy, non crederai davvero che Simona potrebbe mai ucciderci?-
Lei scosse le spalle, ma non rispose, e per un po’ se ne rimasero in silenzio a riflettere.
Alla fine, Joy si era quasi addormentata quando sentì Jen sussurrare piano -vorrei solo che potessimo tornare tutti a casa.-
Le ci vollero alcuni secondi per riuscire ad alzare le palpebre, che non volevano proprio collaborare, ma quando la guardò, Jen dormiva già.
Chiuse di nuovo gli occhi, sospirando di stanchezza.
-Lo vorrei anch’io- mormorò, prima di seguire l’amica nel mondo dei sogni.
 
 
 
 


Mark spense il computer e si alzò dalla sedia, arcuò la schiena, stiracchiandone i muscoli e allungò le braccia sopra la testa, stirandosi completamente.
Controllò quindi lo stato dei suoi vestiti, notando infastidito che effettivamente la camicia gli si era un po’ spiegazzata in fondo. Era sicuramente successo quando Veronica gli si era seduta sulle gambe, diversi minuti prima, per parlare con lui delle decisioni prese durante la riunione. Lei era così agitata per la partenza di sua sorella che non aveva potuto far altro che cercare di consolarla. A Vero le coccole piacevano un sacco, e a lui non dispiacevano, se si trattava di farle a lei, peccato solo che a farne le spese fosse ora la sua povera camicia. Il suo primo impulso fu quello di pensare di andarsela a cambiare, poi però ragionò che in un momento come quello, cioè quando sulle teste di tutti pendeva il pericolo della fine del mondo, preoccuparsi della piega dei propri vestiti poteva dare l’idea che lui fosse una persona poco seria.
Non avrebbe mai potuto sopportare che qualcuno lo considerasse frivolo, ma non gli piaceva neppure che si pensasse che fosse sciatto. Alla fine si risolse di infilare la camicia dentro i pantaloni, anche se, così facendo il suo abbigliamento avrebbe perso quel tocco casual che gli stava così bene.
Cercando di non pensarci, andò a bussare alla porta della camera di Alexander e Simona.
Quando Alex aprì, Mark gli disse che era appena riuscito a prenotare due biglietti aerei per Sioux Falls, e che la partenza era prevista per le 17:26, e quindi avrebbero dovuto sbrigarsi.
 
 
 

Note:
vorrei solo ringraziare Alexandra_J_Black per aver messo questa storia tra le sue seguite e Benvenuti ad Angbad che l’ha messa tra le sue ricordate. Grazie davvero!
Un saluto a tutti, e a presto.
Snake. 
  
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