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Autore: Ellygattina    26/01/2015    0 recensioni
Erza sta tornando a casa dopo una missione solitaria quando l'attacco di un misterioso gruppo di maghi incappucciati sembra privare la gilda della sua nakama più forte. I suoi amici però non riescono a credere di averla perduta per sempre e fanno di tutto per riaverla con loro. Avranno ragione a sperare? Purtroppo, nemmeno il nemico resta con le mani in mano, e determinato a raggiungere il suo scopo, le dà anch'egli una caccia spietata. Riuscirà la ragazza a sfuggire al suo triste destino? Cosa si cela dietro le nubi di un passato dimenticato e di un sogno misterioso? La gilda sarà in grado di cavarsela senza Erza nel momento di maggior bisogno o sarà compito di qualcun altro salvare la situazione?
Eccomi qui con la mia prima long su Fairy Tail che spero vi abbia incuriosito.
Anche se dai primi capitoli non sembra, è principalmente una Gerza, ma cercherò di mettere quante più coppie possibili (Gale, Nalu e Gruvia assicurate, spero anche altre).
Attenzione: titolo provvisorio che potrebbe cambiare in qualsiasi momento.
Detto questo... Buona lettura! :)
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA per problemi personali dell'autrice.
Mi scuso tantissimo e prometto che rimedierò il prima possibile. A presto, spero.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Gray Fullbuster, Natsu, Natsu/Lucy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Era ormai l'imbrunire, ed Erza camminava veloce per raggiungere la gilda prima che fosse buio. Ormai non mancava molto, ma il cielo cominciava a scurirsi mostrando così le prime stelle. La ragazza respirò a fondo quell'aria fresca e frizzante continuando a trascinare il carretto che conteneva i suoi enormi bagagli e sorrise ripensando alla missione appena conclusa. Rivide nella sua mente le facce stupite e spaventate dei maghi sconfitti quando si accorsero di essere stati battuti in così poco tempo da una persona sola e non poté fare a meno di ridere, ma un lieve rumore alle sue spalle la mise subito in guardia.
Con la coda dell'occhio vide dei movimenti tra le rocce, e fece appena in tempo a evocare la sua Armatura Adamantina prima di essere colpita da una serie di raggi viola che la fecero indietreggiare di qualche metro spingendola verso il burrone.
Erza imprecò ma non perse tempo e si riequipaggiò in un attimo con l'Armatura della Ruota Ancestrale.

Circle Sword!” gridò, evocando una serie di spade scintillanti che poi scagliò dove supponeva si trovassero i suoi nemici.
Le grida e le imprecazioni che ne seguirono, le dissero che qualche colpo doveva essere andato a segno, ma evidentemente non era bastato visto che dalle rocce si levarono altri incantesimi che la ragazza evitò equipaggiando l'Armatura del Gatto Volante e zigzagando veloce tra le rocce che in quel punto circondavano la strada verso Magnolia.

Non credere di cavartela così facilmente, Titania!” gridò nel buio una voce maschile.
La vedremo!” rispose lei, equipaggiando l'Armatura dell'Ala Nera per riuscire a colpire l'ultimo nemico rimasto in piedi. Quello però non si lasciò prendere di sorpresa e parò con precisione i suoi attacchi uno dopo l'altro.
La ragazza cominciava a essere a corto di potere magico e la sua mente lavorava veloce per trovare una pecca nelle difese di quell'uomo che sembrava eguagliarla per forza e abilità nell'uso delle armi. Anch'egli infatti combatteva con una spada, e questo la incuriosiva molto, visto che non era una cosa tanto comune tra i maghi, ma Erza non era ancora riuscita a vedere il suo volto a causa dei mantelli neri che coprivano quasi completamente i suoi aggressori. Intuiva però che doveva essere un avversario potente che probabilmente aveva già avuto modo di vederla combattere per riuscire a tenerle testa così a lungo con tanta apparente facilità.

Sei già stanca, Erza Scarlet?” chiese beffarda la stessa voce di prima.
Ti piacerebbe!” rispose lei, ansimando però per lo sforzo.
Fu questione di un attimo: con una mossa fulminea, Erza riuscì a tagliare il mantello dell'uomo scoprendogli un braccio su cui spiccava, alla luce della luna, un tatuaggio nero che raffigurava la sagoma di un grosso animale, ma prima che capisse di che bestia si trattasse, e quindi la gilda di appartenenza del suo avversario, un violento colpo allo stomaco la fece volare parecchi metri più in là e sbattere la schiena sulle rocce.
Intontita dal dolore e dalla sorpresa, la ragazza riuscì a spostarsi appena in tempo per evitare di essere trafitta, ma non si accorse dell'arrivo di un altro avversario, che ripresosi dai colpi precedenti, le stava lanciando contro un incantesimo.
Erza, che nella speranza di chiudere velocemente lo scontro aveva equipaggiato l'Armatura della Samurai, priva di difese, ne fu colpita in pieno, e con un urlo rotolò giù per il burrone pensando al suo Gerard e agli amici che l'attendevano alla gilda.


Intanto, a Fairy Tail, la scena era la solita: Natsu e Gray litigavano come sempre sotto gli sguardi preoccupati di Lucy e Wendy, Levy leggeva un libro attorniata da Jet e Droy che cercavano inutilmente di attirare la sua attenzione, Juvia fantasticava in un angolo sull'affascinante mago del ghiaccio, Gajeel mangiava in disparte dei vecchi bulloni tenendo d'occhio gli Shadow Gear, Happy faceva la corte a Charle che non lo degnava di uno sguardo e Cana trangugiava sakè a tutto spiano.
All'improvviso, il master Makarov barcollò sul suo sgabello rovesciando il liquido che aveva nel boccale.

Che succede, master?” chiese Mira preoccupata, sorreggendo l'anziano signore improvvisamente impallidito.
No... Erza!” ansimò quello con gli occhi spalancati e lo sguardo carico di preoccupazione.
Cosa le è successo?” si informò Cana, che era lì vicino.
Dobbiamo cercarla subito! E' nei guai!” continuò Makarov con lo stesso tono sconvolto e spaventato di prima.
Ma cosa dici, vecchio? Stiamo parlando di Titania!” intervenne Laxus, mentre tutti si radunavano intorno al gruppetto per sentire cosa c'era che non andava.
L'anziano signore lo guardò male per un attimo prima di continuare.

So quello che ho visto, Laxus, e ti dico che Erza è nei guai” disse, insolitamente serio, rivolgendo al nipote un'occhiata penetrante che faceva chiaramente intendere il suo disappunto.
Ha avuto una visione, master? Ci dica cosa ha visto, la prego” lo supplicò Mira spaventata, continuando a sorreggerlo e lanciando anche lei strane occhiate al Dragon Slayer dei fulmini.
Era quasi arrivata a Magnolia dalla strada più a nord quando è stata attaccata da un gruppo di uomini coperti da mantelli neri che l'hanno fatta cadere dal burrone. Dovete andare a cercarla” rispose quello a fatica.
Quasi tutti trattennero bruscamente il fiato.
Erza sconfitta?

Non è possibile!” dissero Natsu e Gray, per una volta concordi su qualcosa.
Il master ha avuto una visione al riguardo” fece notare giustamente Lucy rifiutandosi però di crederci esattamente come gli altri.
Erza-san non può essere...” cominciò Wendy con gli occhi pieni di lacrime senza osare finire la frase.
No!” la interruppe Natsu con forza sbattendo il pugno sul tavolo più vicino. “Andremo noi a cercarla! Vieni, Lucy!” continuò, guardando anche Gray che subito annuì convinto e dirigendosi poi con i due amici verso la porta.
No. Voi resterete qui” disse il master con voce insolitamente grave. “Andranno Laxus e i Raijinshuu a cercarla”.
Ma...” cominciò Lucy.
Non se ne parla, nonnetto! Erza fa parte del nostro team e la riporteremo noi a casa!” si ribellò il ragazzo, ma il master, senza scomporsi, ingrandì un braccio e lo stese con un pugno per poi bloccare Gray, che aveva cercato di sgattaiolare fuori approfittando della confusione.
Ho detto che voi resterete qui, e non si discute” concluse l'ometto, facendo segno al nipote e alla sua squadra di uscire.


Nello stesso momento in cui gli sconvolti maghi di Fairy Tail prendevano coscienza dell'accaduto, sulla strada per Magnolia due uomini discutevano animatamente vicino al burrone.
Il primo, di nome Takeshi, ancora ansimante per la battaglia appena conclusa, dimostrava all'incirca una trentina d'anni ed era alto e muscoloso con occhi e capelli neri. Tutto nel suo aspetto, dai pratici e spartani vestiti scuri alla grossa spada di nuovo al sicuro nel fodero che pendeva dal fianco sinistro, sembrava confermarne la pericolosità, accentuata dalla luce folle che ne illuminava perennemente lo sguardo in quel momento acceso dall'ira.
Nessuna meraviglia quindi se il secondo individuo, di poco più giovane, lo teneva d'occhio preoccupato sforzandosi di mascherare il disagio con un'espressione fintamente impassibile.
Questi, di nome Akito, al contrario del compagno che agiva sempre d'impulso ed era spesso selvaggio e intrattabile, era di natura più freddo e calcolatore, e al vederlo, lo si sarebbe potuto scambiare per un nobile. Alto quasi quanto Takeshi e con un fisico prestante ma non troppo, aveva occhi azzurro chiaro sempre attenti a tutto e ondulati capelli biondi raccolti in una morbida coda. Indossava una lunga giacca rossa con i bottoni dorati, pantaloni bianchi e stivali neri lucidissimi. Completava il tutto un elegante cappello sempre rosso con una piuma gialla che gli nascondeva parzialmente il volto dandogli un'aria misteriosa.
I due, insieme a pochi altri al momento assenti, rappresentavano la “squadra d'èlite” di una potente gilda oscura, ma in quel frangente sembravano tutto fuorché pericolosi criminali. Il pensiero di incorrere nelle ire del loro capo per aver fallito la missione era infatti sufficiente ad atterrirli.

Razza di idiota! Il master ci aveva detto di prenderla viva!” gridò infervorato Takeshi al compagno che aveva lanciato l'incantesimo subito dopo la caduta di Erza.
Non è detto che sia morta” ribatté quello con apparente calma incamminandosi verso il bordo per vedere dove fosse finita la ragazza, tremando però impercettibilmente al pensiero di averla uccisa.
Lascia perdere. Non la troverai mai lì in mezzo con questo buio, e quelle rocce là sotto non le avranno certo lasciato scampo!” lo fermò rabbiosamente il compagno, nervoso e preoccupato quanto lui, andando a dare una bella scrollata agli altri che li avevano accompagnati, ancora storditi dai colpi di Erza.
Forse hai ragione. E' inutile cercarla adesso...” ammise l'altro con un sospiro.
Andiamo a dare la notizia al master, e speriamo che la morte di Titania non sia un male per il suo piano, anche se non oso immaginare cosa ci succederà se dovremo ricominciare da capo e catturare qualcun altro” continuò Takeshi preoccupato, ma suo malgrado, al pensiero della reazione dei compagni della ragazza alla notizia della sua morte, gli si allargò sul volto un ghigno malefico. Era infatti impaziente di vedere i loro visi pieni di lacrime. Il dolore dei suoi nemici sarebbe stato un'ottima vendetta per tutto ciò che aveva passato a causa dell'odiata Fairy Tail.
Se l'intenzione del master era quella di servirsene per ricattarli, potrebbe anche decidere di spaventarli mostrando loro il corpo. Trattandosi di Erza Scarlet, la donna più forte della gilda, dovrebbe fare un certo effetto vederla senza vita per mano nostra” disse l'altro dopo un attimo di riflessione pregustando anch'egli la scena prima di aggiungere pensieroso: “Se le cose stanno così però, forse sarebbe meglio cercare subito il corpo per evitare guai. Se le fate lo scoprissero...”
Hai forse paura di loro?” lo interruppe bruscamente il compagno girandosi di scatto ed estraendo la spada per puntargliela contro con fare minaccioso.
N-no. Figurati...” balbettò Akito indietreggiando. “Pensavo solo che avrebbero potuto portarcelo via... cosa che farebbe davvero infuriare il master” continuò poi con voce tremante, spaventato dall'arma sempre più vicina.
A queste parole, Takeshi si fermò un attimo a riflettere. Un'eventualità del genere avrebbe significato la loro probabile fine, visto quel che potevano provocare gli attacchi di rabbia del loro master, ma non era così facile che la previsione del compagno si avverasse.

Preoccupati di più di quel che potrebbe fare a te, dal momento che sei responsabile della morte del nostro ostaggio”gli rispose quindi con un ghigno che non prometteva niente di buono. “Dopotutto, come potrebbero le fate venire a conoscenza dell'accaduto? La missione di quella donna era complicata, e avrebbe potuto tranquillamente richiedere qualche giorno. Inoltre, i suoi compagni conoscono bene la sua forza, e non sospettando nulla, non la cercheranno subito. Se il master vorrà ancora servirsi di lei, verremo a prenderla domattina. Ora andiamo” aggiunse con voce sempre più bassa e un ghigno folle su volto per poi allontanarsi.
Nonostante il tono minaccioso, Akito si sentì comunque rassicurato dalle sue parole, e quando il compagno ebbe spiegato la cosa al resto del gruppo ormai ripresosi, si unì anche lui alla loro risata che risuonò in modo sinistro tra le rocce.
Accompagnata dall'eco di quel suono così lugubre e fuori luogo, la squadra fece poi ritorno alla propria gilda totalmente incurante del destino della sua vittima.


Era appena calato nuovamente il silenzio quando Erza ricominciò a muoversi.
Non sapeva quanto tempo fosse passato, ma le faceva male dappertutto ed era molto confusa.

Cosa mi è successo?” si chiese, sbattendo le palpebre per schiarirsi la vista e provando a puntellarsi sui gomiti per riuscire ad alzarsi.
Dove sono?” continuò, guardandosi intorno e cercando di capire come fosse finita in mezzo alle rocce.
Il suo sguardo confuso vagò ancora per un po' fermandosi a un certo punto sul luogo da cui era caduta senza però che questo risvegliasse in lei alcun ricordo dell'accaduto.

Stavo tornando a casa!” disse a un tratto, provando a rimettersi in piedi con l'unico risultato di ricadere subito giù con un gemito.
Che volo devo aver fatto per conciarmi così?” esclamò con rabbia stringendosi il braccio sinistro e accorgendosi solo in quel momento di avere le braccia e le gambe piene di tagli e lividi e i vestiti laceri.
Non posso restare qui. Devo raggiungere casa mia per medicarmi, e alla svelta!” disse, stringendo i denti per impedirsi di gridare mentre faceva qualche altro tentativo per tirarsi su.
Non fu facile, ma alla fine la ragazza riuscì a rimettersi in piedi e a muovere qualche passo incerto appoggiandosi alle rocce e strisciando a volte contro di esse. Purtroppo però, non aveva idea di dove si trovasse, e finì per incamminarsi nella direzione opposta a quella che avrebbe dovuto prendere, allontanandosi così dalla gilda e dai suoi compagni che aspettavano con ansia il suo ritorno.



Takeshi: guerriero
Akito: autunno


Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Spero che non mi abbiate lanciato contro ogni sorta di maledizione e che non stiate già affilando le armi, ma comunque vi ringrazio per essere arrivati fin qui.
Era da molto tempo che lavoravo saltuariamente a questa fanfiction, e dopo infinite correzioni, mi sono decisa a pubblicarla. Spero che il risultato finale vi sia piaciuto e che continuerete a seguire la storia. Vi dico subito che ho già pronti un po' di capitoli, quindi, almeno all'inizio, gli aggiornamenti saranno piuttosto frequenti (penso due alla settimana).
Mi auguro di aver interpretato bene le emozioni dei personaggi e che la scena della battaglia sia quanto meno decente. Nel caso in cui ve lo steste chiedendo, dispiace anche a me per Erza ma vi prometto che pian piano sistemerò tutto. :)
Per quanto riguarda Takeshi e Akito, per il primo ho preso ispirazione da Gajeel (ma va?) e per il secondo da Rufus della Sabertooth e, in misura minore, da Freed. Spero che le traduzioni dei nomi (cercati su internet), siano giuste e che la parte su di loro, la peggiore da scrivere, vi abbia incuriositi almeno un po'.
Mi raccomando, lasciate una piccola recensione se vi va. :)
Ora la smetto di rompere e tolgo il disturbo. Ci vediamo (spero) giovedì con il secondo capitolo.
Bacioni e alla prossima!
Ellygattina

  
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