Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: marianninanicolove94    26/01/2015    2 recensioni
Un demone dagli occhi azzurri, un angelo dal cuore di serpente, con un sorriso ammaliante ma ingannevole, un aspetto etereo nella sua semplicità; si trovava lì, presso il mare, seduto tra gli scogli, con aria arrogante e superba.Mi guarda e quello sguardo mi pare quello di un felino, di un predatore pronto ad ammaliare per poi divorare la sua preda.....E la mia prima ff spero che vi piaccia.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mi sveglio di soprassalto, sudata, con il cuore che batte all'impazzata.Un'altro incubo, anzi non un altro è sempre lo stesso:io che precipito nell'oscurità infinita e poi due bracce che mi prendono e interrompono la mia caduta, un ragazzo strano che non riesco a riconoscere, con delle ali nere che si intravedevano da dietro la schiena,mi si avvicina come sul punto di dirmi qualcosa e poi...pooof , mi sveglio.E da molto che faccio questo sogno e ogni volta che mi sveglio mille domande mi vegono in mente: perché precipito? perché tutta quella oscurità? ma sopratutto chi è quel ragazzo e cosa mi voleva dire? Più ci penso più non trovo la risposta;vabbe comunque è solo un sogno, niente è reale,quindi posso stare tranquilla almeno credo.Oggi è un giorno come gli altri, tipico giorno di scuola e per me, Melissa Light,16 anni, che sarà come sempre iperattivo:andare a scuola, o meglio al liceo scientifico,prestare attenzione alle spiegazioni,"aiutare" i miei compagni nei compiti in classe, sentirmi chiamare ogni volta secchiona solo perché prendo bei voti e mi piace leggere,tornare a casa, fre i compiti e poi finisce lì,le mie giornte sono sempre noiose e per quanto speri che accada qualcosa di nuovo, non succede mai nulla.Finiti i compiti decido di chiamare le mie amiche, Gaia e Ania per chiedergli se volevno uscire un pò e loro subito acconsentono.Loro erano le uniche amiche che considerassi come sorelle, mi comprendevano, conoscevano ogni mio stato d'animo, ogni miio momento di gioia e di tristezza, non mi lasciavano mai da sola e sapevo che avrei sempre potuto contare su loro.Tuttavia loro erano diverse da me:Gaia era più alta di me,bella, dolce,piena di vita, con i capelli castani e gli occhi azzurri; Ania, invece, era la più alta e bella del gruppo, un vero e proprio angelo,aveva i capelli biondi che gli arivavano oltre le spalle,gli color del mare e molto più chiari di quelli di Gaia e dei miei; io, infatti, non sono come loro,:sono bassa, ho i capelli molto lunghi castano scuro, gli occhi dello stesso colore dei capelli, sono timida anche se avvolte so essere testarda, dura e di certo, nonostante la timidezza, sono di certo un che non si lascia mettere piede in testa.Tutto sommato, apparte queste differenze, tutti ci vedevano come sorelle e queste mi rasserenava. << allora Melissa, come mai avevi così tanta voglia di uscire, di solito preferisci stare a casa a leggere un libro >> mi chiese Gaia e io << perché avevo voglia di stare con voi >>, << solo per questo oppure è successo qualcosa di cui ci vuoi parlare? >> ed era proprio così io volevo vederle per parlare con loro di tutto e sopratutto di quel sogno << in verità volevo parlarvi di una cosa, cioè lo so che può sembrare banale... >>,<< tu con noi puoi parlare di qualunque cosa, lo sai che non ti giudicheremo mai >>, << si tratta di un sogno,o meglio di un incubo un pò strano che ultimamente mi tormenta ogni notte >>, << wooow raccontaci dai >>; così racconto loro del sogno di io che precipito nell'oscurità, delle braccia di quel ragazzo che mi stringevano a sé e delle sue stranissime ali nere, che tuttavia mi sembrano così familiari, come se le avessi già viste in passato. Loro mi guardano e, dopo un breve istante di silenzio, ripresero a parlare, confortandomi e rassicurandomi che si tratta solo di un sogno, che niente è reale e che quindi potevo stare tranquilla.Inizialmente le assecondai, dicendo che avevano ragione, che non dovevo preoccuparmi perché tanto era un sogno e nulla di ciò che vedi in un sogno corrisponde al vero, almeno così dicevo loro,ma dentro di me sapevo che non era vero e che la risposta alle mie domande prima o poi l avrei trovata.Dopo un pò arrivammo a una stradina che conduceva al mare,era il tramonto e io desideravo ardentemente vedere il mare nel momento più magico e romantico dell intera giornata.La madre di Gaia chiamò la figlia per dirle di rientrare perché si era fatto tardi per lei e nonostante i numerosi tentativi di persuaderla a farla restare un altro po, alla fine non ci fu verso di convincerla;Ania,allora,si offrì di accompagnarla a casa mentre io decisi di avviarmi verso il mare e così, dopo averle salutate, prosegui verso il mare e lo spettacolo che vi trovai fu stupefacente:al tramonto l acqua del mare assumeva un colore cristallino con delle sfumature arancioni dovute ai raggi del sole che si riflettevano sulla superficie, il sole si trovava a una distanza tale che sembrava quasi baciare il mare mentre uno strato di nuvole sfumate dagli accesi raggi del sole, incorniciava il tutto in un meraviglioso scenario che ,molti artisti di sicuro avrebbero voluto ritrarre.Io mi avvicinai alla riva, dove le onde si infrangevano producendo un suono armonioso alle mie orecchie;decisi di incamminarmi verso gli scogli dove avrei potuto ammirare in tutta tranquillità quello stupendo scenario ma, non appena arrivai vidi qualcuno seduto tra gli scogli ad ammirare il paesaggio.Mi avvicinai e notai che era un ragazzo,girato verso il mare inconsapevole della mia presenza.Mi avvicinai ancora di più e di sicuro dovevo aver fatto rumore impercettibile alle mie orecchie ma percettibile a quelle del ragazzo che si girò di colpo, distogliendo lo sguardo dal mare, per posarlo nella mia direzione e quando riuscì a vederlo meglio il cuore mi si blocco, il respiro divenne affannoso, le gambe mi tremavano e sul mio volto si dipinse una smorfia di stupore mista a paura; eh già perché quel ragazzo seduto li sugli scogli e proprio il ragazzo che tormenta le mie notti da molto tempo, il ragazzo che mi stringeva a sé con le sue bracci sicure, che mi ha salvato dallo schiantarmi al suolo, che era sul punto di dirmi qualcosa che però non riuscii a sentire.Lui mi sorrise maliziosamente e in quel sorriso riconobbi quello del ragazzo del mio sogno e ora ne ero certa:era lui quel ragazzo, il ragazzo dalle ali nere come la pece. Ecco un altro capitolo ringrazio tutti coloro che hanno letto il primo cap e anche chi mi ha recensito e commentato positivamente, spero che questo nuovo cap possa piacervi e allo stesso tempo incuriosirvi e indurvi a vedere come andrà a finire la storia.Saro sempre lieta di ricevere le vostre recensioni sia positive che negative che mi aiuteranno a migliorare sempre di più la storia.Grazie un bacione a tutti mary
   
 
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