p.o.v. Dan
Bess aveva tutto quello che mancava a me.
Non soltanto le cose materiali, di cui non mi è mai importato molto.
Non soltanto la sua bontà d'animo, la sua intelligenza, la sua cultura, la sua sensibilità...
Lei aveva la serenità. La sicurezza del suo posto nel mondo. La certezza che sarebbe andato tutto bene. E come poteva essere diversamente?
Lei era la luce.
Io le tenebre.
Lei era lo zefiro.
Io la tempesta.
Lei un fiore delicato.
Io un cespuglio di spine.
Non c'era nessuno più lontano di noi.
Eppure...
p.o.v. Bess
Dan era tutto quello che io non ero.Era forte. Coraggioso. Ardente. Ribelle. Assetato. Di vita, di avventura, di passioni, di libertà. Era un affascinante animale selvaggio, che tu avevi soltanto l'illusione di aver addomesticato. Quando meno te lo aspettavi, scappava di nuovo. Non era fatto per vivere tra quattro mura, tra le persone normali.
E io? Io ero timida. Il mondo mi attirava, ma insieme un po' mi spaventava. Mi rifugiavo nell'arte, per proteggermi dal reale. Vivevo le rassicuranti relazioni familiari, senza mai desiderare altro. Per non scottarmi. Per non soffrire.
Ma Dan mi apriva inaspettate finestre su altri mondi. Vedere le cose attraverso i suoi occhi di brace era inebriante. Sentirgli raccontare le sue esperienze era un dolce veleno. La sua voce calda e profonda mi incantava. Non mi sarei mai stancata di ascoltarlo.
Non c'era nessuno più lontano di noi.
Eppure...