La pioggia cadeva
incessantemente e procurava dolore .
Lei era sopravissuta alla rivoluzione e ora fissava la tomba dell’uomo
che le era stato
sempre accanto , di colui che in ogni istante della sua vita l’aveva
protetta. Ma lei ? Lei cosa aveva fatto in cambio ?
Niente ,
assolutamente niente.
Era troppo presa
dai suoi impegni con la regina , dagli ordini da
eseguire e…da lui, Fersen.
Forse il primo
amore, forse l’uomo che per la prima volta le aveva fatto provare il desiderio di
essere una donna. Ma alla fine capì era Andrè il suo vero amore,
colui che l’aveva fatta diventare donna , colui
che l’amava indiscriminatamente, sia che lei indossasse l’uniforme
o una semplice camicia o un abito da sera .
Eppure il tempo cancella tutto , distrugge la felicità quando ti rendi conto di
averla accanto senza bisogno di cercarla altrove ma lei non se ne era resa
conto e adesso restava solo un gran
vuoto nell’ anima e un qualcosa di doloroso che stringe il petto. Dai
suoi occhi cominciarono a sgorgare copiose lacrime.
Nei giorni e negli
anni che susseguirono quei terribili giorni di morte e gloria non c’ era
stato un solo istante in cui il suo pensiero non fosse stato rivolto ad
Andrè. Nelle fredde notti invernali quando, seduta su una poltrona,
davanti al fuoco, si immergeva nella lettura di un libro, le sembrava di
rivedere il volto del suo amato nei giochi di luce e ombra creati dalle fioche
fiamme delle candele. In quei momenti, quando la ragione era sopraffatta dall’ amore e dal desiderio, lei si alzava di scatto
per correre verso di lui ma prima che fosse in piedi il sogno svaniva al
ritorno della ragione e tutto ciò che le restava era un gelo
indescrivibile nell’ anima e una spada nel cuore.
Anche ora che
fissava la tomba le sembrava che lui fosse lì, le sembrava sentire la
sua presenza, il suo tocco, la sua voce.
Ma in
realtà non era li. Solo il vuoto…….
Da quando lui era morto si chiedeva sempre cosa avrebbe fatto da sola , in un mondo che le era totalmente sconosciuto . Le
risposte le aveva trovate col tempo , con la pazienza e con la consapevolezza di non essere
totalmente sola .
Una bambina di quattro anni poco più in là
fissava la madre che posizionava un fiore sulla tomba e si avvicinò alla madre che la
fissò a lungo, poi sorrise .
<< Andrè
, nostra figlia ti rassomiglia sempre di più , ha i tuoi stessi capelli
e il tuo identico sorriso >>
La bambina non capì molto le parole della madre, ma le sorrise . Infine giunse una carrozza ,
l’esclamazione della bambina fu spontanea.
<< Mamma , c’è Alain >>
<< Adesso andiamo , appena farà
più caldo tornerò di nuovo a trovarti , grazie amore per sostenermi ancora . >>
Ringrazio chi leggerà questa storia e lascerà un commento .
Ringrazio anche chi mi ha dato una mano nella correzione della storia