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Autore: _Lullaby99_    26/01/2015    3 recensioni
[ Ikarishipping ] [ Terribilmente terrorizzata all'idea di OOC >.< ]
Dal testo: ' Avrebbe dimenticato. Infondo, Lucinda aveva Ash, e Kenny, e altri centinaia di patetici ragazzini come lei attorno. Non pensava a lui, e neanche lui avrebbe dovuto pensare a lei. '
Debutto sul fandom con una OS dedicata ad una delle coppie che mi sta più a cuore, dopo mesi colmi di paure, insicurezze e ripensamenti sul da farsi.
Alla fine, sono qui, a sperare che questa cosuccia possa essere di vostro gradimento ^^
Genere: Angst, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucinda, Paul
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Love the Way you Lie

[ Ikarishipping, ShinHika ]

Paul percorreva i sentieri scoscesi del percorso 214, noncurante della pioggia che gli inzuppava i vestiti e del vento che lo spingeva verso Rupepoli, come se sapesse che stava scappando da qualcosa e volesse fermarlo. 
A lui in quel momento importava solamente camminare, ed il più veloce possibile.
Se si fosse trattato di una lotta Pokémon, non avrebbe reagito di sicuro a quel modo. Si sarebbe fermato, ed avrebbe affrontato la sfida, come solo un Allenatore preparato come lui sapeva fare. Ma, quando si parlava di quella patetica ragazzina, non poteva far a meno di darsela a gambe levate. 
Perché non riusciva a guardarla negli occhi, e lui stesso non ne capiva il motivo. Quegli occhi azzurri, così accesi, così diversi da suoi sempre spenti e arrabbiati col mondo. 
Ma che ti prende Paul, ti è andato di volta il cervello?! ‘ si riprese mentalmente il ragazzo, mentre continuava imperterrito a camminare.
A lui non poteva piacere quella patetica ragazzina. 
Una Coordinatrice. Come poteva lui provare interesse per una come lei, che preferiva allenare Pokémon dolci e aggraziati invece di potenti e imbattibili? 
E’ solo una sbandata, Paul, ti passerà. ‘ continuò ostinato il suo monologo interiore, dando un calcio al mal capitato sassolino che in quel momento gli stava rallentando la marcia.
Avrebbe dimenticato. Infondo, Lucinda aveva Ash, e Kenny, e altri centinaia di patetici ragazzini come lei attorno. Non pensava a lui, e neanche lui avrebbe dovuto pensare a lei. 
Poi una voce, proprio quella che stava cercando di dimenticare, ruppe il silenzio che alleggiava quella sera sul percorso 214.
-    Paul! – urlava – Aspetta! –
Il lilla sobbalzò per un attimo. Non poteva essere davvero lei, stava solamente avendo una allucinazione. 
Continua a camminare, Paul, sparirà. ‘ si ripeté così, severo, nello stesso modo in cui lo era coi suoi Pokémon.
-    Ti prego, fermati! – rispondeva intanto al silenzio la voce, insistente, come la patetica ragazzina a cui apparteneva.
Ma Paul continuava a camminare, silenzioso, mentre la pioggia gli batteva prepotentemente sul volto. Faceva freddo, ed in quel freddo, il lilla scorse una scusa perfetta per mandarla via. 
-    Va' via, ragazzina, o ti prenderai un raffreddore. – le urlò, col tono infastidito che usava sempre con lei, senza voltarsi, continuando ad andare a passo sostenuto. 
Poi ci fu silenzio per un po’, e Paul fu sicuro di averla cacciata via. Ma la Coordinatrice era ostinata, e aveva imparato a non rinunciare al suo primo rifiuto.
-    Il raffreddore non ha mai ucciso nessuno. – gli rispose così, col tono di chi non aveva intenzione di demordere.
La ragazza in quegli attimi di silenzio aveva guadagnato terreno, così tanto terreno da costringere Paul ad accelerare il passo, senza però farlo cedere a voltarsi almeno una volta per controllare.
-    Cosa vuoi?! – questa volta lo disse nel tono più scontroso che aveva, sperando che questo bastasse una volta per tutte a spaventarla
-    Solo che tu la smetta. – ribatté tuttavia la blu, per nulla sul punto di mollare 
-    La smetta di fare cosa?! – 
Nel pronunciare quell’ultima domanda però, l’Allenatore aveva arrestato la sua corsa, per ascoltare meglio, rimanendo ciò nonostante fermo, per nulla tentato a girarsi. 
-    Di fare così, Paul, come fai sempre. – 
La blu doveva essersi fermata anche lei allo stop di Paul, perché quest’ultimo la sentiva, grazie al cielo, abbastanza distante da lui.  
-    Corri via. – spiegò in seguito la ragazza – Lo fai ogni singola volta dopo aver lottato contro Ash. All’inizio, pensavo lo facessi perché non ci sopportavi. I patetici ragazzini, questo credevo pensassi di noi. Pensavo anche che tu credessi fossimo troppo penosi per diventare amici tuoi. –
-    È così infatti. – disse lui, più per liquidarla il prima possibile che per darle ragione – Perciò, va via e smettila di scocciare. – 
-    Mi spiace Paul, ma... – e la sua voce fu incerta per un attimo nel dire il continuo di quella frase – non ci casco più. –
Colpito e affondato. 
-    Tu non mi conosci, ragazzina. – cercò di mantenere il suo tono freddo l’Allenatore, ma non gli riuscì bene come le altre volte - Perciò, piantala, e torna dai tuoi amichetti. –
Era spaventato, lo ammetteva. Terrorizzato all’idea che lei avesse capito. Sarebbe voluto scappare ma, a quel punto, non avrebbe fatto altro che confermare la sua teoria facendo così, e non voleva. 
-    Non andrò via finché non avrò da te una risposta. – piantò i piedi a terra in seguito la Coordinatrice, e quando si metteva d’impegno, sapeva essere molto testarda.
Per quanto riguardava la testardaggine e l’orgoglio, sarebbero potuti rimanere entrambi lì, per ore, per giorni, senza però mostrare alcun segno di cedimento, Paul lo sapeva. 
Ma perché lo stava facendo? Sotto la pioggia, al freddo, in un percorso buio e deserto, solamente per parlare con lui. 
-    Perché ti ostini a parlarmi? – le chiese così, dando per la prima volta voce ai suoi pensieri, ma continuando a guardare impassibile il terreno impastato dalla pioggia.
Stavolta era stato lui a metterla in difficoltà. 
-    Non sono io quella sotto accusa al momento. – rispose però schietta lei.
Tipico comportamento alla Lucinda.
-    E così sarei sotto accusa, eh? – continuò lui, stavolta sul serio irritato. 
Questo era troppo.
-    Esatto. –
-    E per aver fatto cosa? –
-    Per avermi spudoratamente ignorata... ed allontanata. – 
Aveva sul serio detto ciò che a Paul era parso di sentire?
Vuole solo farti sciogliere, ma non ci riuscirà. ‘ disse a sé stesso, per poi risponderle:
-    E a te cosa interessa se ti allontano? – 
-    Beh, fa male. –
-    Non può farti male la noncuranza di una persona che non ti interessa, ragazzina. –
Paul non poteva vederla, ma ci avrebbe scommesso tutto che era arrossita. 
-    Sei impossibile, Paul! – sbraitò infatti poco dopo, ed un sorrisetto soddisfatto si stagliò sul volto del lilla
-    Adesso te ne andrai? – tornò serio poi, sperando in una risposta affermativa.
Non sapeva se era davvero ciò che voleva, cacciarla ancora una volta e scappare. Ma era convinto che fosse la cosa giusta, perché uno come lui non poteva perdere tempo con l’amore. 
E, mentre pensava a ciò, udì finalmente il tanto aspettato rumore di passi che si allontanavano. 
Un sospiro, poi ricominciò a camminare.
Passi pesanti. Persino le amate tasche in cui adorava far riposare le mani adesso sembravano stargli strette. 
Lei. Ti. È. Indifferente. ‘ ripeteva a sé stesso, per convincersi ‘ E’ spocchiosa ed irritante. ‘ 
Stava stilando una bella lista mentale dei difetti della blu quando una stretta famigliare gli attanagliò però il braccio, costringendolo a voltarsi.
-    Ancora tu! – le urlò, snervato da quel suo assurdo comportamento – Ti avevo detto di lasciar... –
Ma non poté completare la frase, perché le labbra della Coordinatrice si erano posate sulle sue, stanche evidentemente di aspettare un cedimento da parte del ragazzo che non arrivava mai.
E, neanche quelle di quest’ultimo ebbero il coraggio di obbiettare.
-    Amo il tuo modo di mentire. – gli sussurrò poi, prima di tornare correndo al Centro Pokémon in cui gli amici la stavano attendendo. 
E Paul rimase lì, inerme, a guardarla sparire nella nebbia. 

--

Oh mamma, non posso credere di averlo fatto
Avevo una paura tremenda di postare qualcosa su questo Fandom. 
Non chiedetemi il perché, non lo so neanche io. Cioè, mica questa è una sezione di cannibali! Almeno credo... >.<
Nah, dai, nessuno mi guarderà come uno Snorlax guarda del cibo! Magari trovo anche tanti nuovi amici, chi lo sa, e tutti i miei complessi mentali saranno a quel punto stati completamente infondati ( cosa che accadrà al 101 % xD ) ^^
Vorrei dedicare questa One Shot ad una persona che mi è stata molto vicina in questo periodo, che lo è sempre in realtà. Che mi ha quasi costretta a pubblicare, tanto le era piaciuta questa cosuccia. La mia migliore amica, iscritta anche lei a questo sito, che, di Pokémon non ne capisce una Pokéball, ma che ho fatto fissare con l'Ikari - e non solo -  , troppo l'entusiasmo che ho nello shippare xD
Grazie Slvre99, ti adoro con tutto il mio
♥.
Che dire, il mio cuore batte a mille, non so se per l'emozione o la paura che ancora alberga in me. Probabilmente per entrambe le cose.
Spero di non aver scritto un completo disastro e che, qualche buon anima, mi accoglierà sul Fandom che tanto mi preoccupava fino ad adesso. x'D
E, se le cose vanno bene, chissà, potrei tornare con una long particolare... un AU con una famosa saga letteraria. ^^
Basta, non faccio spoiler. 
Grazie mille a chiunque leggerà questa One Shot!
Vado a tremare nell'angolo xD





 
 
  
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