`1 Una nuova vita`

Sola. Voleva stare da sola, tranquilla, lasciata in pace da tutto e da tutti.
Dopo la guerra non avrebbe mai immaginato una vita così… aveva pensato al meglio, aveva di nuovo immaginato ai progetti per il futuro, ai suoi sogni, alle ambizioni. Poi però la realtà gli si era sbattuta in faccia come uno schiaffo. Niente sarebbe tornato come prima. Illusa. Povera illusa.
La guerra del mondo magico aveva lasciato non solo morte e devastazione ma anche un incredibile vuoto e tanta amarezza. Erano passati giorni mesi, e tra la realtà e i sogni si era insinuata una nuova terribile consapevolezza: la paura. Paura che Colui che non dev’essere nominato tornasse.
Molti erano scettici sulla sua totale distruzione, le loro menti erano annebbiate dalla sofferenza e dalla cruda realtà di quegli avvenimenti. Anche lei d'altronde aveva paura. Una grifondoro che aveva paura? Si ne aveva. La guerra aveva cambiato tutti, lei compresa.
Hermione, Harry e Ron erano stati stati affidati ad una squadra speciale del ministero, naturalmente sotto copertura per non correre rischi. Erano i più brillanti maghi della loro età e, terminati gli studi, avevano accettato senza riflettere. Per fare gli eroi, per proteggere la popolazione magica.
Era stata una lotta continua, la caduta di Voldemort aveva portato molte catture di mangiamorte, di reclusioni ad azkaban e di baci dei dissennatori. Ma purtroppo molti sfuggirono dalle mani degli Auror e formarono un gruppo di maghi oscuri detto i “vampiri della notte”. Il loro obiettivo era quello di rivendicare il nome di Voldemort, di portare sofferenza e dolore tra i maghi. All’inizio Hermione era orgogliosa del suo lavoro, voleva distruggere questa setta, non aveva paura, era il suo dovere. Dopo un po’ però aveva capito quello che volevano. Loro erano anche peggio di Voldemort. Erano peggio delle bestie assassine, non si fermavano davanti a niente e i reati che compivano erano trementi. Indescrivibili.
Volevano solo una cosa: uccidere tutti i mezzosangue e creare una popolazione di purosangue.
Una notte, nonostante le protezioni degli incantesimi riuscirono a catturare Hermione…. E dopo settimane di prigionia Harry e Ron riuscirono a salvarla.
Le diedero del tempo di riposo, per assimilare le violenze subite. Ma nonostante i mesi di degenza non riuscì a guarire dall’inferno che le era rimasto dentro.
Nessuno al mondo avrebbe scoperto il suo segreto, nessuno al mondo le avrebbe fatto rivivere quei momenti di estremo dolore. Non poteva permetterlo. Così decise di tornare nel mondo babbano.
Hermione aveva deciso di iscriversi all’università per riprendersi dall’accaduto, per distrarsi e cercare di farsi una nuova vita. Ovviamente non aveva accantonato la magia, quando poteva inviava via gufo lettere ai suoi amici e avrebbe passato le feste assieme a loro, alla Tana. Le sarebbero mancati tutti moltissimo, ma quella era la sua decisione. Voleva cavarsela da sola, nel mondo magico c’erano sempre Ron o Harry a tenerla sempre d’occhio per proteggerla da un eventuale attacco, ma adesso era a casa sua e nessuno avrebbe rotto la sua quiete.
Quello che non si sarebbe mai aspettata era che Harry avesse chiesto a qualcuno di prestare attenzione alla sua sicurezza, qualcuno di molto particolare.

Draco si chiedeva come avesse fatto ad accettare quello stupido incarico, fare il bodyguard della Granger??!! Ma come gli era venuto in mente a Potty?? Era qualcosa di inaccettabile, ma cosa poteva fare? Dopo la guerra si era alleato con i suoi nemici di sempre, si era pentito.. sapeva che quello che aveva fatto era sbagliato. Ma non si sarebbe di certo fatto mettere i piedi in testa dai grifoni!! Era pur sempre una serpe! D'altronde era l’unico incarico che gli permetteva di stare lontano delle chiacchiere, dai giudizi e dai demoni del suo passato che lo tormentavano da quando la guerra era finita.
Odiava il suo lavoretto, ma doveva accettarlo. Odiava quella mezzosangue zannuta ma era l’unico modo per stare lontano dal dolore.
Così si era dovuto mischiare tra i giovani ragazzi dell’università. Aveva preso un appartamento non lontano dal campus per poter controllare meglio gli spostamenti della mezzosangue.
aveva studiato babbanologia più negli ultimi mesi che in tutta la sua vita. Non gliene fregava un cazzo, ma doveva farlo, altrimenti sarebbe saltata la sua copertura.
E mentre pensava a tutto quello che avrebbe dovuto fare, una riccia dallo straordinario profumo di vaniglia gli passo in parte. ‘hey, ma è la…. No.. non è possibile… è la Granger!!’ pensò scioccato. Le sue emozioni erano forti, era così cambiata da quando l’aveva vista l’ultima volta, circa due anni prima. Non era possibile.
Si alzò piano senza farsi notare e la seguì.