Sunienai
Bello non sentire niente che non sia tu.
Buono non sentire freddi messaggi sotto di me.
Solo caldo stupore, una promessa per un viaggio.
Sotterri irrilevanti informazioni non attinenti.
Emergiamo lentamente dal lago della vita.
Non c’è verità sotto la massa dell’acqua.
È un volume asfissiante, ne reggiamo la pressione.
Sono offuscati i contorni, le piante acquatiche sono false.
Non c’è voce sott’acqua, non si vede nulla.
Non c’è voce mentre viviamo, solo fede.
Sfili i tuoi ordinari vestiti, coprendo una sedia
Muoviamo insieme le gambe, verso la superficie
Verso l’immagine del sole ottenebrato e accecante.
Pulisci l’immagine del tuo urbano pallore
Correggi l’espressione di ordinaria noia.
Bello non sentire niente che non sia noi
Reflusso continuo di crescente fervore
Niente sotto che blocchi l’immensa caduta
Mentre precipita la nostra salita
Sprofondare verso l’alto senza trattenere il respiro
Godere di ogni boccata affannosa, di una mano
Che saggia un sentiero di rose.
L’altezza profonda del sole è la nostra scoperta
La nostra meta sempre più segreta.
Scaviamo solchi profondi e grezzi
Dalla spiaggia, bagnati e agghiacciati
Insieme alziamo le mani verso il sole in preghiera
Non c’è grazia che appaghi l’amore
C’è una salita ed è sempre il dolore che fugge
Più in basso osservando la luce fino a morire
Soffocato da un filo di voce
che urla e ripete il mio nome.
Non c’è abisso che regga la forza
Incessante è la nostra caduta.
Bello sentirti e avvertire poi me.
Mi vedo in salita, saldamente attaccato
È roccia scoscesa, mi affanno alla luce
Non sento rumore, solo una voce
Che chiama il mio nome nell’atto di luce
Che sublime per il terrore
Rifranto non teme il mio ardore.
Unisce i respiri, rifugge il dolore
Ci stendiamo sull’acqua e scappa un respiro
Strozzato fugge sotto l’aere di fuoco
Le braccia non contengono più nulla.
Il silenzio schianta i timpani.
Il poeta tocca la corda
E l’aere ne vibra.
Chiami il mio
nome urlando un respiro.
Fa’ silenzio,
sale il calore.
Siamo fermi.
Oppressi da un sottile terrore
L’aere stanco sussurra
“ Amore “