Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: RebsGnaf    27/01/2015    1 recensioni
" Sono in mezzo a persone di cui posso dedurre tutto"
"Uscite e ti prego non portartelo a dietro la prosima volta o in questa casa si vedrà calare il quoziente intellettivo in modo così affrettato che nessuno lo potrà capire, anzi tu puoi rimanere. Ma Anderson se ne può andare."
"Mi faccio il nodo sul braccio con il laccio e aspetto di riuscir a vedere la mia vena e finalemente mi buco con l' ago, spingo lo stantuffo, mi è concessa un po' pace e confusione voluta nella mia mente."
Johnlock naturalmente.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Quasi tutti, Sherlock Holmes, Sig.ra Hudson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo sette.

“Invece di farsi ricattare farebbe prima a dare le dimissioni con la sua malattia, perché se non viene scoperta ora, a breve lo sarà.”
Le soffio nell’ orecchio, so benissimo che adesso è preoccupata, ma annuisce e entra all’ ospedale.

Io ritorno cauto da John che sorride, come se sapesse quello che ho detto a lei e quello che ho dedotto.

Sorrido di rimando, poi diamo le spalle all’ ospedale e andiamo a prendere un taxi.

Entriamo e subito dico la destinazione senza nemmeno pensarci, voglio tornare a casa e ne ho piene le provette chimiche del Bart’s.

“Spero tu abbia capito del tutto che non sono un’ allucinazione e che non ti abbandonerò più a te stesso.”

Dico in tono freddo anche se so benissimo che le mie parole suonano calde all’ orecchio di John, sa guardarmi meglio di chiunque.

Voglio vedere se veramente sa osservare e troverò un caso banale da sei.

Per lui, per me e per noi.

-

Siamo nel taxi che culla i nostri corpi.

“Grazie, ma sei un bastardo, come hai fatto a sopravvivere?
Io ero lì ti ho visto cadere, ho visto il tuo corpo senza vita con il sangue che colava, non avevi più il battito cardiaco.
HO VISTO TE MORTO TRA LE MIE BRACCIA!”

Tutta questa rabbia è scatenata da una mente lucida e consapevole.

Lo so che mi ha visto mentre morivo e venivo riportato in vita.

“Diciamo che siamo pari, comunque tempo al tempo, ora non vorresti saperlo, non pensare che abbia fatto male solo a te, per me è stata la cosa più difficile da fare ma era per salvarti, salvare Lestrade e Miss Hudson.”

È vero siamo pari, ma io non mi sono finto morto e nemmeno l’ avrei fatto.

“Grazie ancora allora.”

La chiacchierata tra coinquilini è finita, posso pensare a qualcosa di nuovo, come il prossimo quadro che posso fare e so che cosa disegnerò.

Siamo arrivati, scendiamo, paghiamo l’ autista e andiamo in casa.

“Oh John!”

Sento Miss Hudson che mi chiama appena lo scricchiolio della porta principale fa rumore, ha l’ orecchio fine per la sua età ma ha anche vissuto con Sherlock ed è abituata a visite non gradite.

“Ci hai fatto prendere un colpo! Siamo stati tutti preoccupati per te.”

“Mi scusi Miss Hudson, non volevo farvi preoccupare, sono tornato più o meno in me e tornerò a lavorare.”

“Tornerà all’ ospedale?”

“No, non ancora aiuterò Sherlock nei casi e farò qualche lavoretto partime così potrò pagare l’ affitto.”

Così la congediamo e saliamo.

Voglio andarmi a sedere sulla mia poltrona, è da tanto che non la uso, ma ora che c’è anche Sherlock posso avere il mio posto e sapere che lui è difronte a me.

-

Apre la porta, ci intrufoliamo velocemente in casa e lasciamo le nostre giacche sul divano.
Non importa che non siano in ordine entrambi abbiamo bisogno di far qualcosa.

Inizio a girare per la casa cercando il nascondiglio della roba maledetta che si è ficcato in vena, voglio distruggerla e distruggere chi gli ha procurato tutta questo schifo.

Lui si è seduto sulla sua poltrona, quindi mi sposto in cucina, cercherò dopo, prima una bella tazza di tè fumante, voglio pure suonare per lui quindi inizio a far bollire l’ acqua prendere le bustine del te, lo zucchero, il latte e due tazze.

Preparato e fatto il tutto lo raggiungo in sala.

La testa di lato coi capelli biondi a contatto con la luce del sole, si è addormentato, quanti notti avrà passato sveglio?

Poggio la sua tazza sul tavolino e vado a prendere un piattino da poggiarci sopra per tenere al caldo il tè.

Appena torno vedo che inizia a tremare, a stringere sia denti che pugni, un incubo da sette e mezzo.

Corro e prendo il mio bel violino, quanto mi è mancato quasi non mi ricordavo il suo suono, inizio con le prime melodie, vedo che si tranquillizza un po’, continuo tranquillamente quando...
“SHERLOCK! NON FARLO!
Andrà tutto bene, non ti buttare, fallo per me..
SHERLOCK!”

Si sveglia ma io sono ancora disorientato, doveva tranquillizzarsi non peggiorare la situazione.

Era da questo che sfuggiva con tutte le dosi e il poco sonno?

“Tutto bene John?”

“Si, scusa se ho urlato non mi accadeva da tanto”

“Più o meno da quanto?”

“Non lo so, penso da quando ho iniziato a prendere le dosi, quando dormivo quel poco cadevo in un sonno senza sogni.”

-

Vengo fermato.

Il cellulare di Sherlock inizia a squillare, lui si allontana un attimo e risponde.
Io giro la testa verso il tavolino, trovo una tazza con un piattino sopra, lo tolgo e prendo la tazza.

Sorseggio un po’ di tè, poi lo vedo tornare, è entusiasta si può dedurlo dal sorriso e dal fatto che sembra quasi saltellare.

“Andiamo John! Abbiamo un caso!”

Poggio la tazza mi alzo velocemente, prendo il parka lo indosso, lui indossa velocemente il suo cappotto e usciamo.

Arrivati alla scena del crimine non mi lascio sfuggire nulla, vedo il sangue che non mi ha mai turbato, il cadavere e Sherlock.

“Salve ragazzi, John sei un pezzo di idiota!”

Dice Lestrade avvicinandosi a noi.

“Non quanto Anderson”

Sherlock ride, la sua risata è un dono per le mie orecchie e non posso far altro che girarmi verso di lui sorridendo.

-

Osservo tutto come ho sempre fatto ma sto zitto, voglio vedere che uscirà dalla bocca e la mente di John.

“Anderson ti prego so che sei lì, spostati che primo non aiuti, secondo fai rumore e sai benissimo come.”

Sento uno sbuffo, dei passi e la porta chiudersi.

Siamo in una palestra, l’ uomo disteso aveva vent’anni, un cuore che funzionava bene, sulla testa c’è un colpo e sanguina.

“L’ assassino è ancora qui, precisamente è l’ unico testimone, il cassiere, se guardate sulla maglietta ci sono qualche gocce di sangue ancora fresche, non ha avuto il tempo di cambiarsi, il movente è che quest’ uomo si scopava sua moglie e la sua amante.”

Dice John.

Aspetta!

JOHN?!

“L’ arma del delitto è l’ asta per i pesi, la troverete nello sgabuzzino ancora sanguinante e lì ci saranno le sue impronte.”

Dice ancora, analizzo la scena sono sorpreso questo caso era da sei, lo avrei risolto pure io così velocemente ma John mi ha veramente lasciato a bocca aperta.

“Ha ragione, arrestate quel’ uomo”

Anche Lestrade ne è rimasto un po’ sbalordito, sapeva che John deduceva ma ha dedotto sempre e solo quello che le persone facevano durante la giornata.

Quindi usciamo dalla palestra, lo osservo ha un sorriso compiaciuto sul volto e mi scopro ad averlo pure io.

“Allora John sei diventato pure te un consulente investigativo?”

“No, ma tu volevi mettermi alla prova e io ti ho dato ciò che volevi.
Un caso da sei risolto.”

Rimango di stucco, poi mi avvicino e lo abbraccio.

“Da quando così affettuosi?”

Chiede sbalordito.

“Da quando tu sei diventato così osservatore?”

Poi non so come accade ma sento una mano di John che prende la mia e intreccia le sue dita con le mie.

-

Chiamo un taxi sciogliendo l’ abbraccio ma non lasciando la mano di Sherlock che per tutta risposta rimane intrecciata alla mia.

Arrivato il taxi dico la direzione da prendere, poi tutti zitti tranne la radio della macchina, in quel momento danno una canzone degli U2 e in silenzio l’ ascoltiamo.

*Angolo dell' autrice*
Siamo arrivati al sette, scusate per il ritardo non ho avuto tempo e testa.
Tranquilli il capitolo otto è già pronto devo solo rileggere!
Byeeeee c:

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: RebsGnaf