27/01/2015
6 recensioniAngolo dell’Autrice (mi fa un po’ strano farlo all’inizio)
Bonjours! Allora, dopo mesi di silenzio, la sottoscritta Brave torna a rompere pubblicando… cosa, se non il seguito di “Merluzzo”?A proposito, credo vi convenga leggere quella, prima di questa.
Anche se credo si capisca lo stesso, ci sono comunque riferimenti all’altra fic.
Vabbuò, come volete! ù.ù
Questo seguito è dedicato a chi, nelle recensioni o tramite mp, me l’ha chiesto. <3 Tanti biscottini a tutti voi.
Ci vediamo in fondo! ^^ Intanto vi lascio in compagnia di…
MERLUZZO 2 – LA VENDETTA DI SASUKE
(o di come Naruto continua a prendere in giro il suo ragazzo ma non si ricorda che gli Uchiha sono molto vendicativi)
-Ehi Teme, prima o poi mi spiegherai come hai fatto a sopravvivere finora? Cioè, cucini davvero da schifo, ‘ttebayo!
Naruto non aveva idea di cosa lo aspettava se avesse continuato a starnazzare in quel modo.
Sì, decise Sasuke, gli avrebbe dato una lezione con i fiocchi, e non importava assolutamente che fosse il suo ragazzo!
Si stava trattenendo dallo strozzarlo con le sue stesse mani solo perché si trovavano in aula, all’Università: troppi testimoni, e lui non voleva
finire in prigione; si sarebbe vendicato più tardi, con calma.
All’ennesima battuta –tra l’altro di pessimo gusto- di Naruto, però, quasi non si trattenne più, e si voltò verso di lui con gli occhi iniettati di sangue ed un’espressione che sembrava quasi un taci-Dobe-o-non-tratterrò-più-la-mia-ira-e-ti-ucciderò-e-anche-se-finirò-in-prigione-almeno-mi-sarò-liberato-di-te.
Il Dobe non fiatò più per il resto della lezione.
***
Più tardi, tornando verso le rispettive case, Naruto si rivolse al suo ragazzo.
-Né, Sas’kè, stasera ceniamo insieme a casa mia, ‘ttebayo? Magari cuciniamo qualcosa di buono, per esempio…-
Si interruppe, vedendo Sasuke ormai prossimo ad una crisi di nervi, a causa dell’argomento “cucina”, e cercò di porvi rimedio: non voleva ritrovarsi in balia del fidanzato troppo irritato.
-Beh, oppure se vuoi potremmo anche mangiarci una pizza davanti alla TV, eh!-
Sasuke fu tentato di dirgli che avrebbe preferito senz’altro se avesse cucinato lui; in fondo, da quando era andato a vivere da solo, e di conseguenza lontano dai manicaretti di Mikoto, mangiava quasi sempre da asporto, cibi preconfezionati o pomodori crudi!
Ma tacque: non poteva certo distruggere così la sua dignità, no?!
-Hn, ok. Alle sette e mezzo?
Perfetto.
Freddo. Conciso.
Nessuna incertezza o impazienza percepibili dalla voce.
Da perfetto Uchiha.
Se in quel momento fossero stati lì, suo padre e suo fratello Itachi sarebbero stati fieri di lui.
Forse sua madre un po’ meno.
Dannato orgoglio Uchiha! Per colpa sua avrebbe mangiato ANCORA da asporto!
***
Le sette arrivarono troppo presto per Sasuke, che ancora non aveva scelto che abiti indossare quella sera, ma allo stesso tempo era impaziente di vedere il suo amore (non avrebbe mai ammesso a nessuno che tra sé e sé chiamava così il Dobe!), peggio di una dodicenne al suo primo appuntamento, anche se, naturalmente, non poteva darlo a vedere.
E no, non contava nulla che fosse solo in casa; le facce delle foto lo fissavano: non poteva permettersi debolezze davanti a nessuno!*
Alle sette e mezza, quando Sasuke si presentò davanti alla porta di casa del suo ragazzo, quasi esitò al momento di suonare il campanello; alle fine, però, decise che quell’indecisione era da stupidi, e lui, essendo un Uchiha, non era affatto stupido.
Suonò.
***
Quando Naruto venne ad aprirgli la porta, fu quasi colto da un attacco di nosebleed: quel maledetto Dobe indossava solo un asciugamano stretto in vita ed era completamente bagnato, con tanto di goccioline che dai capelli scivolavano sensualmente sulla fronte e sul collo.
Non riuscì a evitare che il suo sguardo si posasse sui pettorali ben definiti –ma non eccessivi- del Dobe.
Fu la voce dell’altro a riscuoterlo.
-Dattebayo! Scusa Sas’kè, sono in ritardo! Cavolo, ma sono già le sette e mezza? Accidenti, scusascusascusa, vado un attimo a vestirmi, ci metto un secondo, scusa!
Sasuke non aveva ancora spiaccicato parola, un po’ per il logorroico discorso del biondo (seriamente, ma aveva davvero detto tutto senza respirare?), un po’ per la piacevole sorpresa del suo ragazzo mezzo svestito.
Mentre Naruto si dileguava in camera per vestirsi, Sasuke si decise ad entrare in casa, chiudendo piano la porta.
Attraversando il corridoio, diretto in salotto, passò davanti alla cucina, e improvvisamente si ricordò che doveva ancora punire l’usurantonkachi per averlo preso in giro a causa della sua poca dimestichezza ai fornelli.
Ghignando, cambiò meta e si diresse verso la camera del suo ragazzo, sperando che non si fosse ancora vestito del tutto; in caso contrario, ci avrebbe pensato lui.
Doveva fargli sperimentare un’altra sua dote, che però era molto più … soddisfacente dell’arte culinaria!
Sì, sorrise sornione, quella sera si sarebbe proprio divertito.
-Beh, Naruto, direi che potresti prendermi un altro po’ in giro … mi piace punirti così …
-TEME!
*Oook, qui Sasuke è decisamente impazzito o_O”
Angolino finale di Brave
Propongo di istituire un premio per quanti sono arrivati a leggere fin qui!
No, seriamente … mi rendo conto solo ora che l’ho finita che la trama è banale e non mi soddisfa pienamente; ma dato che l’ho già modificata ventordicimila volte, a questo punto la lascio così, sperando che sia comunque piaciuta a qualcuno.
Se lasciaste un commentino (anche mini mini), positivo o negativo che sia, mi fareste davvero felice! <3
Altrimenti, beh, grazie anche per aver solo letto. :)
Alla prossima, kiss