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Autore: SweetLuna    28/01/2015    15 recensioni
Una raccolta di one shot dedicata alla famiglia Cullen-Black: Renesmee, Jacob e i loro tre figli Sophia, Michael e William. Tra nuovi e vecchi personaggi proseguono le vicende dell'universo di Twilight, raccontate da diversi punti di vista e in momenti diversi della loro vita.
N.B. Questa storia è un sequel di "Eternity", la mia fanfiction su Renesmee e Jacob pubblicata nel 2014. Per comprendere le vicende narrate nelle one shot non è necessario averla letta, tuttavia spero di incuriosirvi!

(Ultima revisione errori effettuata: 2020 - La trama non ha subito variazioni)
DISCLAIMER: La seguente storia non è a scopo di lucro. I personaggi originali di Twilight e il materiale fotografico appartengono ai rispettivi proprietari.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Eternity '
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This Is Halloween!



 
Sophia
Oggi è finalmente il trentuno ottobre, e mi sento piuttosto su di giri. Lucy, una compagna di classe mia e di Michael, ha organizzato una festa di Halloween a casa sua e so già che ci saranno molti dei nostri compagni di scuola. Ma non è per questo che sono agitata... Sono agitata perché ci sarà Josh Clearwater, il figlio di Seth, e ormai dopo averci pensato e ripensato ho preso una decisione piuttosto importante. Josh ed io ci conosciamo da quando siamo nati, visto che papà, mamma e Seth sono migliori amici. Lui adesso ha quattordici anni, frequenta il primo anno di liceo alla scuola della Riserva, come me e Michael. Sì, è più piccolo di me anche se non si direbbe. Josh è il mio migliore amico, ma adesso sento di provare qualcosa di diverso per lui. Ogni volta che lo guardo non riesco a non pensare a quanto sia bello, somiglia molto a suo padre anche se qualcosa l'ha ereditato anche da Luna. E quando lo sento parlare, non mi sembra affatto di stare ad ascoltare un quattordicenne. È maturato molto da quando Seth gli ha spiegato tutta la faccenda dei lupi, e lui sa benissimo che io non sono una ragazza come tutte le altre. Conosce il mio dono da vampira, e conosce anche il dono che possiede mio fratello Michael.
Tornando a ciò che provo per Josh, non posso continuare a fare finta di niente; mi sembra di portarmi una pietra sulle spalle tenendomi tutto dentro. Questa sera gli dirò finalmente cosa provo per lui, tanto non ho niente da perdere. In ogni caso, nessuno di noi due rinuncerebbe alla nostra amicizia. So benissimo che Josh potrebbe trasformarsi da qui a breve e che potrebbe avere l'imprinting con qualcuna, ma sinceramente non mi importa. Dopotutto, potrebbe succedere anche a me.
Mi alzo dal letto mettendo il segno nel libro che sto leggendo, un romanzo che mi ha prestato la mamma direttamente dalla sua libreria. La cosa assurda è che Josh, nonostante sia più piccolo di me, non è idiota come i miei compagni di classe. Mio padre e nonno Edward hanno alzato fin troppo le mie aspettative, e Josh corrisponde fin troppo bene all'idea di chi voglio accanto.
Guardo fuori dalla finestra, è ancora giorno e per le sette di sera dovrò essere a casa di Lucy.
«Ehi, Sophia posso entrare?», sento dire dalla voce di mio fratello Michael, fuori dalla porta della mia stanza.
«Certo, Mickey», rispondo. Michael entra in camera mia già vestito per la festa, e non resisto all'impulso di scoppiare a ridere notando che si è vestito da lupo mannaro: indossa pantaloni, maglia e guanti neri. Sopra alla maglia ha una specie di gilet di pelliccia con una lunga coda di dietro.
«Michael, è una cosa di pessimo gusto!», gli dico continuando a ridere, sedendomi di nuovo sul letto. Quelle orecchie pelose che ha in testa e i baffi disegnati sulle guance mi impediscono letteralmente di smettere di ridere. Eppure rimane pur sempre bellissimo, somiglia così tanto a nonno Edward! E un po' anche a papà, nonostante sia io la vera Quileute di casa.
«Allora, che ne dici gemella?», mi domanda facendomi l'occhiolino, indicando il suo look.
«Sei bello anche così, gemello. Il tuo patrimonio genetico è imbattibile», gli rispondo, avvicinandomi per toccargli le orecchie. Sono buffe, anche perché sono dei fermagli.
«E tu che fai ancora vestita così? Vai a cambiarti, andiamo con una delle moto di papà», mi dice, con uno sguardo improvvisamente furbo. Papà gli ha insegnato a guidare la moto, ovviamente nonno Charlie non ne deve sapere niente. Neanche nostra madre deve sapere che prenderemo la moto di papà.
«Il motorino è troppo da sfigati, eh? Vuoi fare colpo», dico a mio fratello, trattenendo una risata. Secondo me non ne ha bisogno, eppure fa di tutto per farsi notare. Da chi? Lily Greenwood, figlia di Leah e Ryan nonché mia migliore amica. L'unica ragazza ad aver subito la trasformazione in lupo dopo sua madre. Non c'è da stupirsi, con due genitori lupi la cosa era inevitabile...
In realtà lo vedo che ha iniziato a guardare Michael in maniera diversa, ma credo che ciò che la blocchi, al momento, sia la differenza di età. Lei sta per andare al college, Michael è appena al secondo anno di liceo. E si sa, la gente sa essere maligna.
«Sì, Soph. Il motorino è da sfigati, e Lily non noterà mai il quindicenne in questione, se sembra davvero un quindicenne. Sai, non vedo l'ora di trasformarmi... Hai mai visto le foto di papà prima e dopo?». Michael sospira, lui non vede l'ora di diventare un lupo. Forse, anche per essere "alla pari" con Lily.
«Oh sì. Una cura di bellezza, Michael», lo sbeffeggio. «E comunque ho ancora un'ora di tempo per vestirmi», proseguo a dire, gettando lo sguardo sul mio cerchietto con le orecchie da gatto nero.
Da un momento all'altro, sento irrompere in camera mia anche Will, il mio piccolo terremoto.
«Sophia, da che ti travesti stasera?», mi domanda il nostro fratello più piccolo, che si butta subito sul mio letto. Non ci posso credere, mamma lo ha truccato da vampiro! La situazione è già abbastanza particolare, considerando che siamo vampiri e licantropi che festeggiano Halloween, poi se ci si mettono anche i miei fratelli...
«Da gatto nero, Will. Voi due, piuttosto, dovreste essere più originali!», dico a Mickey e Will puntandogli il dito contro.
«Will? Al mio tre, tutti addosso a Sophia», esclama Michael.
«Ci sto!», risponde Will aggiustandosi il mantello nero da vampiro, sembra più grande dei suoi quasi nove anni.
«Uno... due...».
«Tre!», rispondo, spostandomi appena un secondo prima del loro "attacco" e facendoli scontrare entrambi sul mio letto. Scoppio di nuovo a ridere, finché Will non si alza dal letto andando a prendere il mio cellulare.
«Vediamo chi ti scrive», dice digitando il codice di sblocco. Credo che mi toccherà cambiarlo di nuovo.
«WILL!», gli dico alzando un po' troppo la voce.
«Due messaggi da Lily e Josh». Will posa il cellulare, so che non leggerebbe davvero i miei messaggi. Ma sia io che Michael ci guardiamo negli occhi nel sentire i nomi "Josh e Lily".
«Non li avrei letti sul serio», mi dice, facendo gli occhi dolci. 
«Lo so, Will», gli rispondo, scompigliandogli i capelli castani. «Questa sera vai con Harry e Brenda?», gli domando. Tanto per rimanere in famiglia, Harry è il fratello di Lily e Brenda è la figlia di Embry. Tutte persone che hanno a che vedere con il branco di papà.
«Sì, e voi due dove andate?», domanda William.
«Andiamo da una nostra compagna, verranno Lily e Josh... e altre persone», rispondo vaga, sapendo che il mio fratellino ha un ottimo spirito di osservazione. Come se mi importasse delle altre persone...
«Soph, ti sei imbambolata», mi dice Will fissandomi con i suoi occhi castani e indagatori, che somigliano tanto a quelli della mamma.
«Ragazzi io vado a vestirmi e truccarmi... Michael tranquillo, ci metterò poco!».
«Okay, gemella». Io e Mickey ci chiamiamo spesso così. Gemello e gemella. Vedo molti dei miei compagni di classe non andare d'accordo con i loro fratelli. Anzi, spesso si dicono delle cose non proprio carine alle spalle. Be', io non potrei mai parlare in quella maniera di Michael e né tanto meno di William, non riesco neanche a pensarlo. Sarà perché io e Mickey siamo gemelli, ma condividiamo davvero molto. Quando lui è triste, lo sono anch'io. Ha sonno? Ho sonno anch'io. E ci confidiamo spesso anche sulla strana situazione che si è creata con Lily e Josh. Ovviamente Lily si tiene bene alla larga dal parlarmi dei suoi sentimenti per mio fratello, e Josh fa la stessa cosa con Michael. Certe volte mi ritrovo a desiderare di avere il potere di nonno Edward, per poter leggere nei loro pensieri... Una volta ho provato a sottrargli solo per qualche ora il suo potere di lettura nel pensiero, ma lui se n'è accorto. Mi ha detto che sarebbe stato sleale usarlo per carpire i pensieri di Josh...
 
Vado in bagno, e guardo la mia faccia allo specchio. Non sono messa poi tanto male, zia Alice ha ragione quando parla del "sonno di bellezza". E poi mamma dice che non serve truccarmi tanto, le mie ciglia nere come la pece sembrano già allungate dal mascara. Sono l'unica, tra i miei due fratelli, ad avere ereditato tutti i tratti tipici dei Quileutes: la pelle ambrata, i capelli neri, gli occhi castano scuro. Sono la fotocopia di papà, per farla breve. Michael invece ha preso dalla parte di mamma e di nonno Edward, mentre William... Sì, Will è un miscuglio.
«Ehi, vuoi una mano con il trucco?», mi domanda mamma, raggiungendomi in bagno. In effetti sono troppo pensierosa per potermi truccare bene, credo che approfitterò molto volentieri del suo aiuto.
«Sì, magari», le rispondo, mettendole tra le mani l'eyeliner nero che ho appena tirato fuori dalla mia trousse.
«Adesso ti faccio diventare una bellissima micia», mi risponde sorridendo. Questa sera esce con papà, Embry, Seth e gli altri. Ma non credo che festeggino Halloween, nonostante sembrino tutti dei ragazzini.
«Brava, cerca di stare immobile», mi dice mentre inizia a tracciare i baffi. «E non ridere, o verranno storti!».
Le obbedisco, e nel giro di dieci minuti tutto il mio trucco è perfetto. Baffi, rossetto rosso bordeaux, e gli occhi allungati ancora di più dall'eyeliner e dalle sfumature degli ombretti - argento e grigio scuro - che mamma ha utilizzato per i miei occhi.
«Mamma, sei fantastica!», le rispondo con il sorriso.
«Zia Alice e zia Rose, è grazie a loro se sono una brava truccatrice», mi risponde con uno sguardo ovvio. «Quando avevo più o meno la tua età... cioè intorno ai miei sei/sette anni, zia Alice mi aveva coinvolto con tutte queste cose sul trucco e la moda», prosegue a dire.
«Io sono un maschiaccio, mamma. Sono cresciuta con troppi maschi intorno, e non sarò mai brava come te». Non che non mi piacciano i trucchi, ma in genere preferisco usare solo un po' di matita.
Mamma sospira, rassegnata.
«Come li vuoi i capelli?», mi domanda, cambiando argomento.
«Aspetta, fammi pensare... Una coda?». Una coda... così sarò una gatta a due code.
«Ma no Sophia, facciamo qualcosa di più elaborato. Lascia fare a me, okay?». Guardo il suo volto nella specchiera, ha uno sguardo furbo. Mamma inizia a dividermi i folti capelli neri e ondulati in ciocche, iniziando a fare degli strani e complicati intrecci. So già che farà un capolavoro, non ho alcun dubbio. Ho sempre portato i capelli lunghi, e mamma si è sempre sbizzarrita a farmi le più belle pettinature. L'unica mia "fissa" è cambiare periodicamente colore ad una ciocca dei miei capelli. Adesso ho una ciocca bionda, ma tra qualche tempo vorrei farla rossa o blu. Restiamo in silenzio per alcuni minuti, finché mamma non inizia a notare qualcosa di strano. Eh sì, non le si può nascondere niente!
«Sei silenziosa, cosa c'è che non va? Sembri preoccupata», mi dice, smettendo per un istante di fare la treccia e incrociando il mio sguardo nello specchio.
«Be', sarà pieno di oche alla festa. Tipo Sally e Tamara», rispondo cercando di cambiare argomento, anche perché è vero che non sopporto quelle due. Non so da chi io abbia preso il mio strano carattere, ma non ho molte cose in comune con le ragazze della mia età. Ho molte cose in comune con mamma e papà, ma ho sviluppato un mio carattere che è diverso da entrambi. Io sono Sophia Elisabeth Cullen-Black, figlia di un lupo mutaforma e di una mezza vampira. Sono unica, in un certo senso. Magari dipende del fatto che ho un nonno nato nel secolo scorso, o che ho la mentalità di una persona più grande semplicemente perché sono nata così, perché a un anno di vita già leggevo dei libri anziché giocare con le paperelle di gomma. Solo mamma può capirmi, in questo, essendo diventata un'adulta in soli sette anni di vita.
Fatto sta che non sono una persona particolarmente estroversa, quello estroverso è Michael. Sono ben consapevole della mia natura, e cerco di legare solo con persone sulle quali posso riversare la mia fiducia. Non sopporto le prese in giro, e una volta ho messo le mani addosso a Tamara dopo che aveva detto delle cose orribili su una nostra compagna.
«Ignorale, Sophia. Devi essere superiore, non abbassarti al loro livello. È ciò che vogliono», mi risponde mamma.
«Ridono di me perché non ho un ragazzo, mentre loro ne cambiano uno a settimana...».
«E ti sembra normale?».
«No mamma, ma non le sopporto. Non mi interessano i ragazzi...».
«Fatta eccezione per Josh, non è vero?». Uffa, nonno Edward deve averle insegnato a leggere nel pensiero.
«... Sì, tanto ormai lo sanno tutti tranne lui», rispondo, abbassando lo sguardo sulle mie unghie smaltate di nero. Mamma sorride. È vero che mi sento più grande di quelle galline di Sally e Tamara, ma davvero non sopporto le coetanee che si atteggiano da donne vissute. Fanno emergere la mia parte vampira, la mia... sete di sangue, in senso letterale.
«Mamma, posso chiederti una cosa?», le domando, vedendo che si è persa in chissà quali ricordi.
«Se hai bisogno di consigli, io ci sono sempre», risponde.
«Come hai capito che papà era innamorato di te?». A volte mi racconta alcuni aneddoti su lei e mio padre, e in questo momento ho davvero bisogno di un confronto. Magari a Josh piaccio, ma sono troppo coinvolta per comprenderlo senza l'aiuto di qualcuno che guardi la situazione con lucidità.
«In realtà, non sapevo davvero cosa pensare... Lo vedevo attratto e distante, al tempo stesso. Non mi sono mai vista brutta, e vedevo che non gli ero affatto indifferente. Ma poi pensavo che mi aveva vista nascere, crescere, e che mi avrebbe sempre vista come una bambina. Avevo solo sei anni, anche se fisicamente ero come te.
Un pomeriggio eravamo rimasti soli a casa di nonno Billy, e c'è stato un quasi bacio. Ma non è accaduto, forse perché Jacob aveva capito che non era ancora il momento. Da quel giorno, fino alla sera del mio settimo compleanno, ha fatto finta di niente... e poi si è dichiarato il giorno dopo». Papà sì che è un cavaliere, è stato lui a dichiarare il proprio amore alla mamma. Sarebbe tutto così semplice se solo Josh...
«Allora non approverai ciò che sto per fare questa sera», rispondo alla mamma, che ormai ha quasi finito di intrecciarmi i capelli.
«... Ehi, così mi spaventi!», risponde. «Cos'è che vuoi fare?».
«Voglio dire a Josh che... che mi piace, o la và o la spacca». Abbasso di nuovo lo sguardo.
«Io non ne sarei stata capace, sai? Ti appoggio eccome, e incrocio le dita per te». Mamma mi sorride, porgendomi uno specchio per poter vedere la treccia anche da dietro.
«Grazie, mamma, è perfetta. Sono agitata, ma farò finta di niente... Adesso vado a vestirmi», le dico cercando di uscire in fretta dal bagno, all'improvviso mi sento sempre più agitata. E non è normale, considerando che Josh lo conosco da sempre.
Torno in camera, dove Michael è ancora seduto sul mio letto e sta studiando qualcosa per scuola.
«Guarda che siamo in ritardo», mi dice sollevando gli occhi dal libro di algebra, una materia che proprio non gli va giù.
«Lo so, lo so! Tu pensa a studiare che è meglio».
Mi cambio in fretta, infilandomi le calze nere e un vestito dello stesso colore. Adesso mancano le ballerine, e la cintura con la coda... E mi sto sicuramente dimenticando qualcosa.
«Il cerchietto da gatta, scema!». Michael mi lancia il cerchietto, e a questo punto credo che non manchi nulla. Infilo il cellulare nella borsetta a tracolla, un regalo di nonna Bella e zia Rose.
«Okay, andiamo».
Usciamo dalla nostra stanza, in salone ci sono mamma e Will che mangiano i biscotti a forma di zucca di zia Rachel.
«Mamma, noi andiamo», dice Michael, mentre ci avviamo sulla soglia di casa.
«Non volete che vi accompagni? Tanto Will è in anticipo...», risponde, scambiandosi uno sguardo con il mio fratellino piccolo.
«Mamma, lasciali andare da soli. Quando arriva papà non voglio fare tardi», interviene Will. Deve aver scoperto le intenzioni di Michael di prendere la moto, ed è dalla nostra parte. Ma come faccio a non amarlo, il mio fratellino?
«Ecco mamma, dai retta a Will», dico facendo l'occhiolino a mio fratello.
«Niente bacio sulla guancia perché si toglierebbero i nostri meravigliosi baffi», aggiunge Michael.
«Non fate troppo tardi, ragazzi. A domani!».
Missione compiuta. Papà tornerà dal lavoro tra mezz'ora, e ci ha detto di trattare la moto come un gioiellino. Mi sento quasi in colpa a "rubare" la vecchia moto di papà, con mamma che non è d'accordo...
Senza fare rumore la tiriamo fuori dal garage, e mettiamo in moto solo quando siamo sicuri che mamma non ci sentirà.
«Se ci fermano siamo fottuti. Due quindicenni senza casco e vestiti in maniera ridicola guidano un pericoloso mezzo a due ruote».
«Mickey, smettila! La strada è deserta». Scoppiamo a ridere insieme, mentre iniziamo a sfrecciare per le strade di La Push.
 
***
 
Fortunatamente per strada non abbiamo incontrato nessuno, e ci abbiamo messo anche abbastanza poco per arrivare a casa di Lucy. È una grossa casa a due piani, e si trova in una delle zone più belle di La Push, proprio vicino al mare. Michael ha fatto il suo bel figurone con la moto di papà, tutti si sono girati a guardarci non appena siamo arrivati.
«Sono arrivati i Black!», sento dire da Fred, un nostro compagno di classe, mentre le persone che conosciamo vengono a salutarci.
«Lupo e gatta, eh?», esclama Fred, osservando il nostro travestimento.
«Sì, strega e vampiro sono diventati troppo banali», risponde mio fratello, ripensando alla battuta che avevo fatto a Will. È pieno di gente che non conosco, secondo me ci sono un sacco di imbucati. Dove diamine sono Josh e Lily?
«Cate, hai visto per caso Lily? O Joshua Clearwater, suo cugino?», domando ad un'altra nostra compagna di scuola, è in classe con Lily.
«Lily sarà qui tra dieci minuti, se tutto va bene... Se cerchi Josh lo trovi con i suoi amici, è dentro».
Giusto. Dentro casa. C'è così tanta gente che tutti quanti non entravano, quindi almeno una trentina di persone sono in giardino. C'è mezzo liceo, qui!
«Mickey». Chiamo mio fratello tirandolo per la sua finta coda da lupo mannaro.
«Sì?», risponde lui, voltandosi di scatto.
«Josh è dentro, accompagnami a cercarlo... Tutta questa gente mi mette ansia». Be', sì. Non sono mai stata ad una festa così piena di persone, mi sembra di stare in discoteca. Ci sono andata un paio di volte, di nascosto da papà. Lui è così apprensivo, se sapesse la sua bambina di quindici anni in un luogo pieno di possibili maniaci mi terrebbe chiusa in casa per un mese. A volte dimentica che posso difendermi senza alcun problema!
Michael mi segue immediatamente, mentre entriamo in casa veniamo subito accolti dalla musica ad alto volume e da un gran casino. Lucy osserva il tutto dalla ringhiera del piano superiore, salutando me e Michael con la mano. I suoi genitori non ci sono, ovviamente, e Lucy dovrà far sparire ogni traccia della festa prima del loro ritorno. Ora è tutto magnificamente addobbato da zucche, pipistrelli, e tutto ciò che abbia a che fare con la festa di Halloween. Devono essere ricchi sfondati, il padre di Lucy viene da Los Angeles ed è sempre fuori per lavoro. Be', in teoria anche nella mia famiglia siamo ricchi sfondati, grazie ai secoli di lavoro di nonno Carlisle...
«Ehi, ci sono Mickey e Soph!», sento dire proprio dalla voce di Josh a qualche metro da noi.
«Arriviamo!», dico con fin troppo entusiasmo, e per poco non vado a finire lunga su una di quelle ragnatele finte che è caduta dal lampadario. Se Mickey non mi avesse preso in tempo, sai che figura...
«Sempre in ritardo voi due», mi dice Josh salutandomi con un bacio sulla guancia, dopo aver dato a Michael una pacca sulla spalla. Grazie a Dio ho la pelle troppo scura perché si veda che sto arrossendo come una stupida. Saluto con poco interesse gli amici di Josh, tornando poi a concentrarmi su di lui. Si è vestito da stregone, con un lungo mantello di velluto nero e rosso e una divisa che mi ricorda un po' quelle dei film di Harry Potter. Il trucco, strano a dirsi, non lo rende ridicolo. Da piccolo somigliava moltissimo a Seth, ora ha acquisito dei lineamenti tutti suoi. Ah sì, da piccola avevo una cotta per Seth. Nonno Edward lo sapeva, ma ha avuto il tatto di non dirlo mai a papà.
Io, Michael e Josh ci andiamo a prendere qualcosa da bere, cercando di trovare qualche bicchiere rimasto inutilizzato sul tavolo del salone, pieno di patatine, dolcetti e Coca-Cola.
«Sediamoci lì, c'è posto», dice mio fratello, indicando la scala che porta al piano superiore.
«Lily per caso ha deciso di darci buca?», domando, bevendo un sorso di Coca-Cola.
«Io non l'ho più sentita da quando sono arrivato», risponde Josh.
«Magari si è trasformata e verrà alla festa già "travestita" da lupo», azzarda Michael, facendomi andare la Coca-Cola di traverso.
«Quanto sei coglione, Michael Black». Anche Josh si mette a ridere alla battuta idiota di mio fratello. Quando Lily si è trasformata per la prima volta le sono stata molto vicina, ma non nego di aver provato una certa ansia. Nonno Carlisle dice che non dovrei trasformarmi, avendo già a mia difesa un potere vampirico... La genetica, vai a capirla! Potrei trasformarmi, potrebbe non succedere. Sono un'incognita, un po' come lo era anche la mamma.
«Sei molto sexy con la coda, i baffi le orecchie. Il look da mannaro ti dona, Mickey».
«Lasciati dire che con quel trucco sei un po' ambiguo, Joshie».
Questi due insieme sanno essere davvero insopportabili.
«Joshie? Oh mio Dio, siete da manicomio... Guardate, quella non è Lily?», dico osservando una ragazza alta e con un cappello da strega.
«Sì che è lei...», dice Michael, correndole incontro.
«Ragazzi, scusate il ritardo», ci dice, salutandoci a turno.
«Sei perdonata, Lily». Michael la sta fissando come un cretino, si vede da un miglio che gli piace.
Si avvicina per dirle qualcosa all'orecchio, e l'occhio mi cade sulla mano di Michael che si intreccia con quella della mia migliore amica.
«Accompagno Lily a prendere qualcosa da bere».
«Certo, Michael». Gli faccio l'occhiolino. Michael ci sa fare eccome, con Lily. L'imbranata sono io...
«Andiamo un po' fuori, ti va?», mi domanda Josh, tranquillo e spigliato come sempre. Sono rimasta da sola con lui. Okay, devo cercare di rilassarmi.
«Certo, Joshie». Provo a chiamarlo con lo stupido soprannome che gli ha dato Michael, sperando di allentare un po' la tensione. L'ultima cosa che voglio è che Josh si accorga che sono "strana".
«Non ti ci mettere anche tu con quel soprannome!», mi rimprovera scherzosamente, facendosi largo tra la folla.
«Dammi la mano, non voglio perderti dentro a questo casino», mi dice. «Devo parlarti, Sophia».
Merda. Forse ha avuto la mia stessa idea, se la fortuna è dalla mia parte.
Ma la fortuna non è affatto dalla mia parte, perché una volta in giardino incontriamo degli altri nostri compagni, e ci fermiamo a parlare. Ragazzi del primo anno, tutti amici di Josh. Per fortuna non c'è nessuna piccola oca che gli va dietro.
 
***
 
Quando rientriamo dentro casa, le luci sono abbassate e la musica spacca i timpani. Deve essere il momento della discoteca, e chissà dove diavolo si saranno cacciati Michael e Lily...
«Balliamo Soph?», mi chiede Josh buttandosi tra la folla, e trascinando anche me.
«Certo! Non era una richiesta, ma un ordine». Mi metto a ridere. Devo quasi strillare per farmi sentire da lui, e se ci fossero stati dei vicini avrebbero già chiamato la polizia per "disturbo della quiete pubblica". La musica rock e le luci ci travolgono, ma le mie mani e quelle di Josh continuano ad essere unite. Vicino a noi, due ragazzi continuano a pomiciare come se non ci fosse nessuno... Dio, che imbarazzo!
«Josh, anche io devo parlarti...!». Strillo, in modo che la mia voce possa sovrastare le batterie e le chitarre elettriche in "sottofondo".
«Qui, adesso? Con questo casino?».
«Sì, adesso o mai più!». Non so neanche da dove lo sto tirando fuori, tutto questo coraggio improvviso. Magari è la musica che mi dà adrenalina.
«Prima volevo solo dirti questo», mi dice Josh, e, cogliendomi completamente impreparata, poggia le sue labbra sulle mie. Continua a tenere entrambe le mie mani, riesco quasi a sentire tutta la sua agitazione passare da lui a me. Il bacio dura il tempo di un battito di ciglia, e mi lascia completamente senza parole, immobile in mezzo a tutta questa gente che balla. Le sue labbra, le nostre mani, e noi. Mi sono estraniata dal mondo, per un attimo.
«Volevo dirti la stessa cosa, Josh», gli dico appoggiandomi con le mani alle sue spalle, sussurrandogli le parole all'orecchio. «Ma...» proseguo a dire con una sfacciataggine che non pensavo di avere, «quello lo chiami "bacio"?». Non che io sappia come sia un vero bacio, visto che non ho mai baciato nessuno, prima di lui.
«Veramente era solo un'anticipazione», mi risponde, prendendomi il volto tra le mani. Poggia di nuovo le sue labbra sulle mie, ma stavolta è completamente diverso; perché non si limita a questo. E non mi sto limitando neanche io, lascio semplicemente che mi baci nel modo più appassionato possibile. Non immaginavo che il suo sapore sarebbe stato così... inaspettatamente dolce e familiare. Ma anche sorprendente...
«Un applauso alla piccola Cullen-Black!», sento dire dalla voce fastidiosa di Tamara quando lascio andare le labbra di Josh. Il momento più bello e la persona meno desiderata.
«Bravo Clearwater, ci volevi tu per farla svegliare un po'».
«Sempre simpatica, davvero», le risponde Josh in tono acido.
«J, lascia stare». Lo prendo per mano, e mi accorgo che Josh ha iniziato a scottare. Dio, fa che non sia ciò che penso... Non adesso, dannazione!
«Oh che carina, lo chiama J! Sally, non vorrai perderti lo spettacolo», prosegue a dire quella stronza di Tamara, chiamando la sua migliore amica.
«Siete patetiche. Josh, andiamo». Lo prendo di nuovo per mano, è davvero molto calda. E considerando che io ho una temperatura di trentotto gradi, deve essere davvero bollente.
«No, Sophia. Non me ne vado finché queste due oche non chiedono scusa alla mia ragazza». Oche. È stato gentile, io le avrei chiamate "puttanelle".
«La tua ragazza?», esclama Sally, sorpresa.
«Sì, la mia ragazza. Non ti sta bene? Ora sparisci». E quindi sono la sua ragazza... Okay, è fantastico! E Josh le guarda con uno sguardo così minaccioso che quelle due se ne vanno senza pensarci un secondo di più.
«Sophia, io non mi sento bene. Usciamo», mi dice subito dopo. Gli poggio una mano sulla fronte, ed è ancora più bollente di prima. Quarantadue gradi?
«Tu scotti, J». E quella non è febbre.
«Vieni, dobbiamo uscire immediatamente». Lo trascino fuori dal caos, le due zucche con la lanterna davanti casa di Lucy sembrano assumere un'espressione minacciosa.
«Senti Soph, credo che sia meglio che io stia... un po' da solo. Se non torno entro dieci minuti chiama qualcuno che possa aiutarmi... Sai cosa intendo». Ha capito. Ha capito da solo, senza che io lo mettessi in guardia. Ripenso ai racconti di nonna Bella...
 
... Eravamo al cinema, e Jacob ha iniziato a scottare. Sembrava furioso con Mike, come se volesse picchiarlo. È andato via, e quando l'ho rivisto era un lupo. Billy ha provato a nascondermi la cosa, finché ha potuto. Diceva che Jacob si era preso la mononucleosi, ma non ci ho mai creduto...
 
Vedo Josh allontanarsi tra gli alberi, verso la spiaggia. Senza pensarci due volte chiamo Lily con il cellulare, è la persona più vicina in questo momento. Se chiamassi papà, Matthew Uley o lo stesso Seth credo che sarebbe inutile.
«Ehi dove ti sei cacciata! Io e Michael ti abbiamo persa», esclama Lily al telefono.
«Sono fuori, vicino al tavolino in ferro... Per favore venite in fretta, si tratta di Josh». Dal suo tono di voce mi accorgo subito che Lily ha capito benissimo ciò che intendo, e quando lei e Michael mi raggiungono, spiego loro la situazione (tralasciando i baci tra me e Josh, per quello avremmo avuto tempo per parlarne).
«Si è incazzato con Tamara Drew e ha iniziato a scottare?», mi domanda Michael.
«Sì... sì, è andata così», rispondo sempre più agitata.
«Sophia, ho bisogno che vieni con me», mi dice Lily. Lasciamo Michael con un suo amico, e andiamo anche noi verso gli alberi. In questo momento non invidio affatto Lily e Leah, essere un donna lupo deve essere tutt'altro che semplice. La mia migliore amica è costretta a spogliarsi dietro agli alberi per potersi trasformare e aiutare Josh.
Josh Clearwater è da esattamente mezz'ora il mio ragazzo, e sta per trasformarsi in un lupo. Ad una festa di Halloween, poi, che situazione paradossale...
«Tu stai ferma qui con i miei vestiti...», dice Lily. «Soph, mi stai ascoltando?».
«Che cosa?». In realtà no, sono ancora scossa e felice da ciò che è successo. Mi sento euforica e con la testa tra le nuvole.
«Mi spieghi come mai sei così distratta?... No, aspetta. Aspetta, ho capito. Ti si legge in faccia, è successo qualcosa di bello...». La mia espressione da ebete parla per me.
«Io e Josh ci siamo baciati. Più volte... Adesso vai Lily, per favore!».
 
***
 
Sono già dieci minuti che aspetto, così decido di rompere le scatole a Michael per farmi fare un po' di compagnia.
«Sono qui!», dico a bassa voce sicura che possa sentirmi, ha già superato gli alberi e ormai dovrebbe vedermi. Si siede accanto a me, per terra.
«Rovinerai il vestito», esclama con un tono severo alla zia Alice. Una volta mi sono seduta per terra con i jeans nuovi che mi aveva regalato, non l'avessi mai fatto!
«Ho cose più importanti a cui pensare», rispondo, iniziando a mangiucchiarmi le unghie. Ed io non mi mangio mai le unghie.
«Qualcosa non va, gemella?», mi domanda con il sorriso sghembo che somiglia tanto a quello di nonno Edward.
«No... il contrario. Tu piuttosto, non me la racconti giusta. Tu e Lily...».
«Io e Lily niente, c'è ancora molto lavoro da fare».
«Adesso mi sento in colpa a dirtelo...». Sospiro, guardando gli occhi verdi di Michael. «Mi ha baciata lui, ed io ho ricambiato», dico, quasi sentendomi in colpa.
«E me lo dici così? Sono felice per te, gemella... Ti informo che sei la prima. Josh non è mai andato dietro a nessuna, tranne che a te». La prima? Anche l'ultima, spero... E quindi è stato il primo bacio per entrambi.
Non faccio in tempo a replicare che vedo tornare Lily, in forma umana e già rivestita, seguita dal mio Josh... Oh mio Dio, e se ora avesse l'imprinting con una delle ragazze che sono qui? Nella peggiore delle ipotesi, potrebbe averlo con Tamara... Okay, questo è il mio lato paranoico. L'eredità di nonno Edward, e un po' anche di mamma.
«Sono ufficialmente un lupo...», mi dice. Quando i miei occhi incrociano di nuovo quelli di Josh, succede qualcosa che mai avrei immaginato. Come spinto dalla forza di gravità, Josh si inginocchia di fronte a me, prendendomi le mani.
«Ehi, è tutto okay», gli dico, chinandomi alla sua altezza e abbracciandolo.
«Sophia?», mi dice come se stesse cercando di spiegarmi qualcosa.
«Sì?».
«Ho appena avuto l'imprinting con te».
 
Poco dopo
 
... «Amore, stai bene?». Sono sdraiata sul letto della stanza di Lucy, e Josh mi ha appena chiamata amore. Amore?! Che cosa mi sono persa?
«Che è successo? Che ci faccio qui?». In un attimo ricordo tutto. Tutto ciò che è accaduto stasera.
«Sei... svenuta», mi dice Mickey, sorridendo. «Abbiamo detto a Lucy che hai avuto un calo di zuccheri, e ci ha "prestato" la sua stanza. Ti ha visto mezza scuola».
Be', una notizia fantastica...
«Josh ha avuto l'imprinting con me, e credo di essermi fatta prendere troppo dall'emozione. Scusami J, ma avere l'imprinting con il ragazzo della tua vita non è cosa da tutti i giorni». Anche Lily ride, spostando lo sguardo sui poster appesi all'armadio di Lucy.
La prima cosa che faccio quando mi metto seduta, è baciare Josh. Proprio davanti a Lily e a mio fratello. "Ragazzi, prendete esempio!", vorrei dire loro. Mi dispiace che per Michael la serata non sia andata bene come è accaduto a me, svenimento a parte.
«Per me non è cambiato niente, Soph. Ti amavo prima dell'imprinting e anche adesso. E a quanto pare sono anche un bel lupo, ho lo stesso colore di papà». Devo ancora abituarmi a tutte queste novità.
«Ma è un po' più scuro di zio Seth», interviene Lily.
«Neanche per me cambia niente, J. Sai, i miei genitori... Papà dice sempre che ama la mamma con le sue due anime: l'uomo e il lupo», rispondo.
«È così anche per me. E Jacob è un grande, l'ho sempre stimato molto».
«Sappi che adesso ti controllerà a vista», interviene Michael, ridendo. «Altro che nonno Edward...», rispondo.
«Non mi spaventi, sai? Per me sarà un privilegio».
Josh si è dichiarato a me poco prima che potessi farlo io, e quando mi ha rivista dopo la trasformazione ha avuto l'imprinting proprio con me, la ragazza di cui era innamorato. Qualcosa vorrà pur dire, magari l'imprinting non agisce solo per pura casualità.
Forse è vero che Halloween è una notte magica...

 
 

Nota dell'Autrice
Ciao a tutti!
Ora avete capito come mai sono lenta ad aggiornare?
Spero di essermi fatta perdonare con questa prima lunga one shot!
Ne approfitto per ringraziarvi della partenza col botto del prologo, con ben 14 recensioni, e per ringraziare le persone che hanno inserito questa storia tra le preferite e seguite :)




Josh è interpretato da Steven Strait, che in molte fanfiction impersona il figlio di Jake e Ness.
Ma visto che ha i lineamenti adatti per interpretare il Quileute, l'ho trovato adatto anche per interpretare il figlio di Seth.
Uffauffauffa, mi hai detto di essere curiosa di vedere i volti di molti personaggi, ma purtroppo, come ho già detto, trovare degli attori adatti per i Quileutes è un'impresa >_<

Come sempre, vi ricordo le mie one shot:
You Can Save Me (Leah Clearwater)
La Fiamma Viva e il Dente di Leone (Hunger Games)
Colpa delle Stelle - L'ultimo regalo di Gus
... e ovviamente Eternity!

 
Non ho altro da aggiungere, chiedetemi tutto ciò che volete nelle recensioni! E se trovate errori di distrazione, non esitate a farmeli notare.
Dovrei aggiornare tra due settimane,
A presto <3
Greta
  
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