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Autore: arjelxx    28/01/2015    2 recensioni
Emma si avvicinò a Regina, come per baciarla.
« Era da tanto che non lo facevi. » disse la regina.
« Rimedio subito, se permette sua maestà. »
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Ambientata dopo l'ultima puntata della 4a, non si seguirà assolutamente l'andamento della 4b.
Le due donne cercheranno di trovare l'autore del libro, per dare un lieto fine anche a Regina, ma con molti imprevisti.
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Emma riuscì a convincerla a continuare, perché lei le aveva promesso un lieto fine, e doveva riuscire a mantenere la sua promessa. Non tanto per la promessa, ma voleva davvero che Regina fosse felice.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dalla sera in cui Henry aveva trovato la biblioteca nascosta, probabilmente appartenente all'autore del libro, Emma e Regina avevano passato molto tempo chiuse lì per cercare informazioni, ma in due settimane non avevano ancora trovato niente.
Dopo soli 3 giorni di ricerca, Regina insistette per smettere di cercare, visto che avevano controllato poco più della metà dei libri presenti nella biblioteca senza trovare niente ma Emma riuscì a convincerla a continuare, perché lei le aveva promesso un lieto fine, e doveva riuscire a mantenere la sua promessa. Non tanto per la promessa, ma voleva davvero che Regina fosse felice.

Una sera, dopo aver mangiato da Granny's, Emma e Regina lasciarono Henry da Mary Margaret e David in modo da tenerlo al sicuro. Ultimamente in quella biblioteca accadevano cose strane, e le due donne avevano intuito che fosse proprio l'autore a far si che queste cose succedessero, magari per ostacolare la loro ricerca.
Arrivate nella biblioteca Regina cominciò a salire sulla scala di destra e afferrò tre grossi volumi, sicuramente anche loro completamente bianchi.
« Tu guarda dall'altro lato.» disse.
Mentre scendeva dalla scala, Regina perse l'equilibrio e se Emma non fosse passata lì sotto per caso, si sarebbe fatta non poco male, vista l'altezza della scala.
Emma prese Regina tra le sue braccia, e Regina, che ancora non aveva realizzato cosa era appena successo, rimase immobile a fissare la bionda che la teneva saldamente stretta.
« Grazie Swan. » mormorò Regina, scendendo delicatamente dalle braccia della salvatrice, o forse, la sua salvatrice? E riuscì a nascondere il rossore sul suo viso.
« E di cosa? E poi sai che non voglio che mi chiami Swan, Regina. Sono quasi quattro anni che ci conosciamo e ti ostini ancora a usare il mio cognome per chiamarmi. » disse Emma con un tono di ironia nella voce.
Regina ridacchiò, e scosse la testa. « Grazie Emma - sono la salvatrice e tutti mi adorano - Swan. » disse poi, cercando di trattenere la fragorosa risata che stava per uscire dalla sua bocca.
Emma la guardò in un modo misto tra divertita e confusa. Da quando Regina faceva delle battute? Pessime, ma pur sempre battute..
« Oh mi scusi, signor Sindaco - odio Emma dal momento in cui ha messo piede nella mia città e non faccio altro che chiamarla con il suo cognome. »
Regina rise, e rise. Non le importò davvero cosa aveva detto la bionda poco distante da lei, ma in quel momento si sentiva felice, completa.
Emma rise con lei, e risero per 5 minuti buoni, guardandosi ogni tanto.
Un tonfo riecheggiò nella stanza, facendo smettere le due donne di ridere, ma non di sorridere. Anche se non sarebbe successo niente di molto buono.
Le due si avvicinarono lentamente al libro caduto a terra, proprio tra loro due e Emma lo raccolse.
« Emma attenta. » il tono di Regina sembrava preoccupato. E l'aveva chiamata Emma! Forse per la terza o quarta volta in tutto quel tempo.
Emma dovette tenere lo sguardo basso per almeno dieci secondi per nascondere quel sorriso, e nel frattempo aveva cominciato a girarsi il libro tra le mani per controllare cosa fosse.
Solo Regina lo notò. Solo lei notò quel cigno bianco con una corona sul lato del libro.
Regina prese il libro dalle mani di Emma, e lo girò per farlo vedere alla ragazza.
« Emma, guarda. » disse la regina, guardando il libro e indicando il cigno.
Emma rimase un attimo in silenzio, per poi incamminarsi verso la poltrona di pelle lì accanto.
Si sedette e guardò Regina, che in quel momento si stava sedendo sul bracciolo della poltrona.
« Secondo te..cosa significa la corona? » chiese Emma, guardando l'altra.
Regina alzò le spalle, poi disse. « Beh, sei la figlia di Biancaneve e il Principe Azzurro, sei una principessa a tutti gli effetti, forse per questo. Su, aprilo! »
Emma cominciò a sfogliare il libro, che nelle prime pagine raffigurava Emma da bambina, ma in quella accanto..c'era Regina.
Ogni pagina raffigurava le due alla stessa età; una nel mondo reale, una nella Foresta Incantata.
Ad entrambe salì un groppo alla gola vedendo tutte quelle immagini, tutti quei ricordi riaffioravano dentro di loro.
Ormai erano arrivate al momento in cui le due si erano incontrate, infatti le raffigurazioni ritraevano le due insieme, non più su pagine divise.
E le due continuarono a sfogliare, ma Regina aveva smesso di guardare il libro.
Aveva cominciato a fissare Emma; ma non fissare in modo strano, fissarla dolcemente, sfiorando ogni centimetro del suo viso con il suo sguardo, sorridendo.
Infatti, quando Emma vide quella cosa, richiuse subito il libro facendo tornare Regina alla realtà.
« Emma? Cosa c'è? » chiese l'ex sindaco, afferrando poi il libro.
« Niente Regina! Dammi il libro, lo metto al suo posto! » disse Emma, alzandosi dietro la mora che aveva cominciato a camminare per la stanza sfogliando il libro.
Regina capì perché l'altra aveva reagito così. Lei però, si sentì in un certo senso.. felice. Non sapeva neanche perché, ma in quel momento credeva fosse la cosa giusta.
« Emma..io..» disse lei, voltandosi verso l'altra.
Ma non c'era. Emma non c'era.
Fino a un minuto prima Emma era lì e ora non c'era più.
« Emma? Emma dove sei? » urlò Regina.
Uscì dalla biblioteca e cercò per tutta la casa, ma niente. Emma era sparita.

Regina corse a casa di Biancaneve e Charming. Nel vero senso della parola, perché quando arrivò aveva il fiato ancora spezzato.
Bussò per qualche secondo che a lei sembrarono non passare mai.
« Emma è sparita! » annunciò la regina, una volta entrata nell'appartamento.
Tutti rimasero in silenzio. Mary Margaret abbassò lo sguardo sul piccolo Neal, stringendolo forte e suo marito strinse lei. Dalla loro reazione sembrava che sapessero cosa fosse successo. Ma in quel momento, a Regina importava solo di trovare Emma.
   
 
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