Naruto, 'Credere nell'amore' di Hyuga_Girl

Credere nell' amore

Hanabi Hyuga procedeva altezzosa lungo il quartier Hyuga. Suo padre le aveva ordinato di andare a chiamare sua sorella Hinata, per via di una missione. Lei, obbediente com’era, non aveva esitato. Hanabi aveva undici anni, con i capelli nocciola e due ciocche che ricadevano sul viso, ornato dai suoi occhi bianchi, caratteristica del clan Hyuga. Sua sorella Hinata invece ne aveva sedici. Però per suo padre Hiashi era come se fosse lei la primogenita. Ricordava tutte le volte che aveva umiliato Hinata, ritenendola non degna del clan Hyuga e persino più debole di sua sorella. Le faceva pena, sua sorella. No, non pena, lei le voleva molto bene. Infondo era la sue nee-chan. E lei credeva che prima o poi Hiashi avrebbe compreso la forza di Hinata. Aveva sentito dire che aveva combattuto come una leonessa per proteggere Naruto da Pain. Hanabi non poteva credere che Hinata tirasse fuori le palle solo quando avevano osato fare qualcosa a “Naruto-kun”, come lo chiamava lei. Che poi, non capiva cosa ci trovasse in quel biondino. Non proveniva da un clan famoso e non aveva nessun’abilità oculare. Era solo il Jinchuriki del Kyuubi. Il capoclan diceva sempre che le sue due figlie dovevano sposarsi solo con uomini appartenenti al loro clan. O al massimo, con i membri di qualche clan famoso o con un’abilità oculare. Hinata si era opposta, non troppo ovviamente, era pur sempre suo padre e lei era pur sempre una ragazza timida, quando il capoclan aveva proposto che Sasuke Uchiha, l’ultimo sopravvissuto del clan Uchiha, sarebbe stato il marito ideale per lei. Era sempre stato un bel ragazzo, a detta di Hanabi, possedeva un’abilità morto forte ed era un ninja veramente molto temuto. E poi Hiashi aveva sempre considerato che lo Sharingan e il Byakugan sarebbero stati una combinazione perfetta. Ma Hinata non avrebbe mai accettato. A lei Sasuke non piaceva ed era sempre stata innamorata di Naruto. E poi, non poteva pensare come avrebbe reagito Sakura se lo avesse saputo. Ci sarebbe rimasta malissimo, innamorata com’era dell’Uchiha. E poi, prima che il ragazzo abbandonasse il villaggio alleandosi con Orochimaru, aveva notato un particolare, seppur minimo, interesse da parte sue verso l’Haruno. Hinata era forte e coraggiosa, secondo lei. Però appena era entrata nella stanza della sorella maggiore rimase paralizzata. Hinata era ferma davanti allo specchio, con il viso imporporato.
-N-N-Naruto-kun… i-io t-ti a-amo!-
-Hinata? Non credo ti riducessi in questo stato, nee-chan.-
-N-No, Hanabi-chan, n-non è c-come p-pensi!-
-Ti stavi esercitando per dichiararti all’Uzumaki?-
-I-Io… H-Hanabi-chan, p-per favore!-
-Comunque, nostro padre vuole parlarti, oneesan. Riguardo una missione-
-V-Va b-bene, a-arrivo.-
-Io vado a fare una passeggiata nel frattempo.-
E Hanabi Hyuga uscì dalla villa per dirigersi nel paese. Purtroppo non aveva nessuno con cui stare insieme. Konohamaru era ad allenarsi con Naruto, e di certo non gradiva la sua presenza. Però una voce, secondo lei fastidiosa, la chiamò.
-Ehi mocciosa, che ci fai in giro a quest’ora?-
La ragazza si girò e si trovò davanti niente di meno che Kiba Inuzuka, compagno di squadra di Hinata.
-Scusa, non parlo con i cani io-
-Sempre fredda, eh piccola Hyuga?-
-Sempre stupido, vero Inuzuka?-
-Ma come siamo simpatiche oggi! Deduco che sia successo qualcosa di divertente?-
-Non sono affari tuoi, carino.-
Il ragazzo dai segni rossi sulla guancia ghignò.
-Grazie, so di essere bello. Comunque Hinata dove sta?-
-A casa, dove vuoi che stia?-
-Intendevo, perché non viene all’allenamento?-
-E perché tu non sei là invece di rompere a me?-
-Scusate, vostra maestà. Non volevo urtare la vostra sensibilità.-
-Te lo ripeto, non ho tempo da perdere con te. Ciao ciao Inuzuka.-
Hanabi sorpassò il ragazzo, di cinque anni più grande di lei, ma lui la fermò per un braccio. Il cuore di lei prese a battere più velocemente senza un motivo apparente, quel traditore.
-Che vuoi ancora?-
-Non è carino lasciare andare una ragazza indifesa in giro, potresti incontrare qualche malintenzionato. Ti accompagno.-
-L’unico malintenzionato saresti tu, ma ok. Almeno ti rendi utile a qualcosa-
Il moro l’affiancò e gironzolarono per un po’ nel paese, venendo scambiati da molti come una nuova coppia. Ovviamente passarono il tempo a stuzzicarsi e a ridere, come se non ci fosse un domani (andiamo sul drammatico nd me).

-Inuzuka?-
Il moro si girò verso la piccola Hyuga squadrandola con un sopracciglio alzato.
-Hum? Che c’è?-
-Che stai facendo? È da tre minuti che non spicchi parola, è strano.-
-Stavo pensando ad una cosa…-
-Tu pensi? Miracolo! Sento che cadranno maiali dal cielo-
-Hyuga, non credo pioveranno Ino dal cielo. Anche se mi servirebbero, se capisci cosa intendo.-
Il moro prese a sghignazzare e Hanabi sentì una fitta allo stomaco, forse stava avendo le sue cose. Perché a lei ovviamente non interessava se Kiba facesse apprezzamenti su Ino.
-Maiale secondo me sarai tu. Comunque, anche io dovrei chiederti una cosa…-
-E sentiamo questa cosa!-
-Kiba…-
-Quando mi chiami per nome devo preoccuparmi-
-… tu credi nell’amore?-
Kiba rimase un attimo scioccato. Non poteva crederci che proprio lei, la piccola Hyuga, gli avrebbe fatto questa domanda.
-Ma certo! Tu non sai quante ragazze mi so…-
-Non intendevo quel tipo di amore, idiota! Intendevo, sei mai stato innamorato di una ragazza?-
Kiba la squadrò, e la trovò carina con le guancie arrossate e il viso basso. Pensò che anche una come Hanabi avesse un cuore. Istintivamente sorrise.
-Sai, fino a due anni fa o più avevo una cotta per tua sorella Hinata. Però ho confuso l’amore con l’affetto. Non sono mai stato innamorato seriamente. Però sì, credo nell’amore. Tu invece?-
-Bah, non voglio ridurmi ai livelli di Hinata che pronuncia “N-Naruto-kun” davanti allo specchio. E non c’è mai stato un ragazzo che mi ha fatto battere forte il cuore…-
Sapeva però di star mentendo. Un ragazzo che le fa battere forte il cuore c’è, e stava davanti a lei in questo momento.
-…Però forse, potrei innamorarmi di qualcuno-
Lui fece tre passi e si posizionò davanti a lei, dandola la schiena che ora lei stava guardando.
-Quando diventerai più grande, potrei anche provare qualcosa per te. Ora sei troppo piccola. Mi prenderanno per un pedofilo se ci provassi con te.-
E poi si girò sorridendo, un sorriso vero. Non uno malizioso di quelli che faceva sempre. Hanabi ricambiò il sorriso. Perché lo sapeva. Lei ora credeva nell’amore, ma tutto grazie a lui.

*.* Angolo Autrice

Come ho già detto è la prima volta che scrivo su Kiba e Hanabi.
Anche se non posso non dire che non piacciono come coppia!
Anzi mi attirano parecchio!
E questa One è dedicata a karingirgi
Non so se Hanabi è OOC.
Purtroppo dicono così poco su di lei!
Sui siti c'è scritto solo che è ubbidiente al padre.
Spero che vi piaccia!
Baci H_G_C