~~Lei doveva la vita a lui, l’aveva salvata da una morte certa e ingiusta. Lui aveva deciso di prenderla per sposa in modo che non potesse più essere un nemico. così dolce, così buono quell’uomo dai capelli albini , gli occhi color nocciola e la pelle bianca diafana come la neve,  ma con un segreto  che alla sua futura moglie non volle rivelare.
Si innamorarono nel giro di poco, lui si dedicava giorno e notte al benessere di quella ragazza che riteneva troppo bella per lui, troppo dolce con il viso come quello di una bambola di porcellana. La pelle liscia gli occhi grandi e chiari di un colore indefinito, le labbra rosee e un sacco di lentiggini sul volto.  La vegliava mentre dormiva, mentre sognava in modo che ogni volta che avesse un incubo lui era li ad abbracciarla e a fargli sentire che ora non doveva più aver paura.
Lei ogni giorno si allenava per diventare più forte, per non aver paura, per far vedere al suo mondo che aveva lottato per essere all’altezza di u capitano, di un nobile , di un erede. Ballava con la sua spada come se fosse una danza mortale , danzava tra i mille petali bianchi del giardino. Sembrava una farfalla volare nel cielo ,un gatto camminare sul filo spinato.
Quel giorno il suo re ebbe una strana tosse, venne colto da un dolore molto forte da farlo restare a letto, lei lo vegliò tutto il tempo ,lo curò fino a che tutto non fosse passato. Quella malattia che lei credeva passeggiera. Si riprese in fretta ,riprese a fare il marito riprese ad amarla come prima a darle attenzioni omettendo la verità sulla sua malattia. Lei riprese a danzare ed allenarsi, fino a quando il fiori gli svelarono il segreto , il segreto del malessere dell’amato ,un segreto che aveva arrecato paura nel suo cuore, una paura così feroce così travolgente da farla cadere su un suo passo in mezzo alla sua danza. Quando lui fece per tirarla su, si accorse che il viso della sua adorata bambola era coperto di lacrime, di dolore, di paura. La abbracciò forte promettendole che non l’avrebbe mai lasciata sola, lei d’altro canto gli diede del bugiardo, gli spiegò cosa i fiori le avevano detto. Lui la strinse più forte ,la strinse al suo grande petto caldo e le promise che non sarebbe morto per una semplice malattia, che era un capitano e sarebbe morto in battaglia, le promise che sarebbe stato al suo fianco per sempre e lei le promise che l’avrebbe reso un marito fiero di lei.
Passò quasi un anno da quel giorno e furono di nuovo in ospedale ,ma l’atmosfera era diversa era un giorno di festa. Lei per svariati mesi, non uscì ,non si fece viva tanto di aver fatto pensare alla gente che fosse scappata o morta. Ma quel giorno era sul lettino dell’ospedale, il volto bagnato dal sudore e dalle lacrime ,ma con un gran sorriso . il dolore era disegnato sul volto della donna ,ma sorrideva al marito con in braccio due bellissimi fagottini avvolti in una calda coperta cerulea. Lui si avvicnò ,aveva le lacrime agli occhi dalla felicità, emozionato ,incredulo non faceva altro che ringraziare la sua amata di quel dono. Appoggiò i due piccolini  sul petto della madre ,ora dormivano tranquilli, esausti per il loro più grande sforzo. Erano la copia del padre ,le stesse labbra, lo stesso naso, l’uomo li abbracciò insieme all’amata moglie e il leone ebbe una vita felice con i suoi leoncini e la sua amata leonessa.