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Autore: _xwatson    28/01/2015    3 recensioni
"Vivo come un'eroina caduta ma mi comporto da vigliacca, spero come una sognatrice ma penso come un'illusa, mi è concessa la libertà a cui ambisce ogni carcerato ma non so come fuggire da questo mondo.
E infine mi innalzo sopra qualsiasi cosa, potente e capace di tutto come potrei essere solo nel più splendente dei miei sogni, pronta a sacrificare il futuro per rimarcare il passato, o ad eliminare qualsiasi tempo per vivere semplicemente nel mio ora."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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" I'm a nightmare, a disaster
That's what they always said
I'm a lost cause, not a hero
But I'll make it on my own
I've gotta prove them wrong
Me against the world
"


 


Ho sempre vissuto nella speranza che il mondo finalmente aprisse gli occhi e riuscisse improvvisamente, in un battito di ciglia, a vedere tutte le mie qualità e i miei pregi, dopo tanto tempo in cui avevo provato in tutti i modi a far capire quando in realtà fossi degna della considerazione di qualcuno.

Ho sempre vissuto nell'amarezza di non riuscire in alcun modo ad essere notata in nessun contesto della mia vita, in nessun campo e in nessuna situazione, nonostante ci provassi con tutte le mie forze e le mie buone intenzioni.

Ho sempre vissuto nel tentativo di vincere la paura prima ancora di combatterla, vedendomi surclassata anche nei momenti in cui, dopo una lunga serie di infiniti errori e conquiste, ero certa di essere la persona più forte e determinata al mondo.

Ho sempre vissuto piangendo in silenzio, di nascosto, fingendo di apprezzare la mia vita e facendo credere a tutti che mi andasse bene così.

Ho sempre vissuto in mezzo all'indifferenza e alla finta considerazione delle persone a me più vicine.

Ho sempre vissuto sentendomi dire che  il mio impegno non era abbastanza, che non davo abbastanza, che io stessa non ero abbastanza, che dovevo scegliere strade prefissate da altri per farcela nel modo più semplice e possibile per qualcuno come me.

Ho sempre vissuto vedendo chiaramente davanti a me i mei tentativi falliti e le infinite prove di quanto in realtà non fossi altro che una nullità di fronte al resto del mondo.

Ho sempre vissuto vedendo la pietà di coloro che ricambiavano il mio sguardo, l'odio di chi non riusciva a capire come fossi riuscita a raggiungere il suo stesso traguardo, quello in cui la gente normale poteva permettersi di credere.

Ho sempre vissuto cercando con tutte le mie forze di farmi più male possibile per dare a me stessa dei motivi di odiarmi.

Ho sempre vissuto convincendomi che sarei cambiata, che avrei dimostrato a tutti chi ero veramente.

Ho sempre vissuto senza osar dare il meglio di me per paura che nemmeno quello sarebbe bastato.

Ho sempre vissuto nella convinzione che nessuno mi conoscesse.

In realtà… Non ho mai vissuto.
 
 

Respiro nei brevi, piccoli e tanto attesi momenti in cui mi è concesso, quando non sono immersa nell'assillante pensiero che qualcuno possa vedermi fare un passo falso e giudicarmi nel silenzio dei propri pregiudizi.
Voglio giocare a sentirmi forte quando tutti riescono a vedermi chiaramente a pezzi; mi faccio compatire quando il mio più grande desiderio è essere rincuorata sinceramente da un qualsiasi altro essere umano.
Le illusioni e i sogni sono tutto ciò che permette alla mia realtà di essere vagamente tollerabile.
Cerco di far credere a me stessa che non mi interessa dell'opinione della gente, che non voglio essere vista come qualcuno di speciale, che disprezzo coloro che mi prestano attenzione.

Vorrei riconoscermi in qualcuno di grande, capace di superare le convenzioni sociali e cambiare la mentalità comune, vorrei riconoscermi in qualunque persona con la possibilità concreta di poter realizzare il proprio sogno, indipendentemente da quale sia, ed abbastanza forte per provarci davvero, con tutte le proprie forze e senza rimorsi.
Vorrei non guardarmi indietro continuamente per realizzare di non aver concluso nulla.
 
Sono l'esatto opposto di quello che chiunque si aspetterebbe da me e mi umilio giorno per giorno ricordandolo incessantemente a me stessa.
In qualunque direzione io guardi, trovo persone pronte a dirmi quanto potrei fare se solo fossi almeno un po' diversa, se solo provassi ad andare contro me stessa ancora un po'.
E invece mi ritrovo sempre rinchiusa tra pareti troppo strette che mi tolgono il respiro, in un mondo che non ammette via d'uscita, incapace di tirare fuori qualcosa di concreto e vero da me stessa.
Sento la rabbia pulsare forte nel tentativo di sfuggire dal vincolo delle mie parole, cerco di sopprimere chi sono per innalzarmi definitivamente dalle ceneri e diventare qualcuno di nuovo e mai visto, ma allo stesso tempo non voglio cambiare, solamente per poter dimostrare al mondo che in fondo sono e sarò sempre la stessa nullità che erano abituati a conoscere prima.
 
Vivo come un'eroina caduta ma mi comporto da vigliacca, spero come una sognatrice ma penso come un'illusa, mi è concessa la libertà a cui ambisce un carcerato ma non so come fuggire da questo mondo.
E infine mi innalzo sopra qualsiasi cosa, potente e capace di tutto come potrei essere solo nel più splendente dei miei sogni, pronta a sacrificare il futuro per rimarcare il passato, o ad eliminare qualsiasi tempo per vivere semplicemente nel mio ora.

Credo nel potere delle mie scelte, credo nei piccoli sorrisi che qualcuno ha il coraggio di indirizzarmi la mattina, credo negli sforzi inutili che ti svuotano e ti fanno pensare, per un breve momento, che la vita non abbia un senso.

Credo nella speranza e, seppur mi dispiaccia ammetterlo, credo nell'indipendenza e nella libertà dell'uomo.

Credo nel dover tentare, a tutti i costi e indipendentemente da chiunque altro, di andare oltre i propri limiti, perché ho sempre saputo di essere un disastro, ma ciò non dovrebbe impedirmi di poter splendere come la più maestosa ed imperfetta delle stelle.

   
 
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