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Autore: Bebbe5    27/11/2008    2 recensioni
Ci sono io, il ragazzo che mi piace e la sua fidanzata, ovvero la mia migliore amica. I miei pensieri al riguardo, scritti per un compito di filosofia.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro diario,

Non ce la faccio proprio più. Mi sembra passata una vita da quando LUI, sì proprio LUI, è venuto da me. Come ti ho già scritto in quella pagina, risalente a quasi un anno fa, io ero e sono perdutamente innamorata di LUI.

Ti puoi immaginare come batteva il mio cuore quella mattina, quando è venuto da me, con lo sguardo basso e le guance leggermente imporporate.

Già m’immaginavo la scena: io e lui che camminiamo, mano nella mano, lungo le Mura inondate dalla luce del sole al tramonto.

Sono famosa per i miei sogni ad occhi aperti e, credimi, quello era proprio bello.

Ma sono bastate quelle parole, uscite dalla sua bella bocca, con un tono di voce appena udibile, a distruggere tutto.

“Pensi che io possa interessare ad Erika?” è bastato questo a frantumarmi il cuore.

E io che credi che abbia fatto? “Sì” gli ho risposto, anche se quel ”sì” me l’ero preparato per una situazione “leggermente” diversa.

Poi ho aggiunto: “Però dovresti essere tu a chiederglielo. Lei non sopporta gli intermediari.” Lui mi ha ringraziata con uno dei suoi bellissimi sorrisi che io ho prontamente ricambiato. Dannato orgoglio, neanche quella volta mi ha concesso di piangere per un qualcosa che la ragione ritiene stupido.

Cate mi ha chiamata poco fa. Era su di giri. Mi ha raccontato che oggi l’ha portata a pattinare e che si è divertita un mondo. Io, da brava amica, l’ho ascoltata per tutto il tempo, fingendomi curiosa e interessata.

Mi vengano poi a dire che sono un pezzo di ghiaccio, per quanto riguarda le relazioni.

Mi viene in mente Socrate, quando afferma che un’azione, fatta per il bene di tutti, porta tanta gioia. E’ evidente che lui c’era passato tante volte da questa situazione. Me lo immagino, lui, così brutto fisicamente, sgraziato, (come dice il libro di Filosofia) che vede tante belle ragazze e magari se ne innamora, ma loro nemmeno lo guardano e magari vanno con i suoi pochi amici. Probabilmente si era abituato a fare lo gnorri ed aveva elaborato questa teoria. Tsk, ma io l’avrei proprio voluto sentire, guardarlo negli occhi, quando diceva ai suoi discepoli che la felicità si può anche trovare facendo il bene per gli altri.

Forse è vero. Ora come ora sono serena nei confronti di LUI e di Cate, ma felice….questo proprio no.

Com’è quella frase che si dice? Ah sì, “sono contenta per loro”. Mentirei se dicessi di esserlo. Certe volte penso a quanto sarei contenta se quei due rompessero e sei LUI chiedesse a me di uscire. Mi faccio veramente schifo però, quando questo accade.

Loro non si sono comportati con me. Anzi, continuano ad invitarmi ad uscire con loro, come una volta, non mi lasciano in disparte. Si comportano come veri amici.

Forse Socrate, con felicità, intendeva armonia. E’ esattamente ciò che provo quando sto insieme a loro.

Ma di lì a dire che sono felice questo proprio no.

E tu, diario, saresti felice di queste mie confidenze? Fortuna che non sei una persona vera, altrimenti non staresti qui ad ascoltarmi. Alla prossima.

 

 

 

Non so cosa mi sia venuto in mente. Questo è il compito che ci è stato assegnato per una lezione di filosofia. Ho pensato di postarlo ma…Beh, giudicate voi.

Fatemi sapere

Bebbe5

 

  
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