Harry
Potter e la Pietruzza Rossa che non si sa a che serve
Capitolo
1: Una notte buia e tempestosa
Era una notte buia e tempestosa(ma va?Non l’avevo
capito)a Privet Drive, erano le 23.59(e dire che siamo
a luglio). Sembrava una normalissima notte(buia e tempestosa), quando,
precisamente con lo scattare della mezzanotte, accadde un fatto curioso. Un
vecchio apparve, quasi dal nulla, all’imboccatura di Privet
Drive. Si guardò intorno: era solo. Bestemmiò, avanzò di qualche passo verso i
numeri 1 e 2, sfilò dalla tasca un accendino apparentemente truccato e lo fece
scattare.
Non accadde nulla.
Il vecchio bestemmiò e riprovò, ma senza successo.
Alla fine optò per la decisione migliore: sfoderò una lunga e sottile
protesi…ehm, voglio dire bacchetta di legno, la puntò contro il lampione e
borbottò: «Bombarda». Il lampione
esplose all’istante. Compiaciuto, il vecchio continuò finché tutti i lampioni
non esplosero. Dopo se ne pentì amaramente, in quanto, non vedendoci al buio,
scivolò su una buccia di banana. Non appena si rialzò e proseguì calpestò una
merda. Non appena si fu ripulito e proseguì, andò a cozzare contro un palo.
SILENTE: La vuoi far finita?
Non è colpa mia, sei tu che nella scheda
personaggio hai 0 Punti Intelligenza!
SILENTE: Scheda Personaggio? Ma che roba è?
Boh, ma è la prima cosa che mi era
venuta in mente
Bestemmiando, Silente si incamminò verso il numero 4
di Privet Drive. Arrivato al vialetto, vi trovò
appollaiato un vecchio gatto. Silente guardò il gatto e disse: «Avrei dovuto
immaginarlo che l’avrei trovata qui, professoressa McStrudel»
Per tutta risposta il gatto miagolò
«Su non sia timida» incalzò Silente, «si ritrasformi in essere umano»
Miagolio
«Ho detto: si ritrasformi»
Miagolio
«Trasformati, Life! Voglio dire, Is! No aspetta, Now! Adesso! Ora! Muoviti! EHEHEH»
Miagolio. A quel punto Silente perse la pazienza e ruggì contro il gatto:
«Avada Kedavra!»
Ci fu un lampo di luce verde e il gatto cadde a terra, morto. Inorridito,
Silente si avvicinò al gatto tentando di farlo resuscitare. Senza esitare,
prese il gatto e lo baciò.
«Silenten?» fece una voce alle sue spalle. Silente si
girò di scatto, e il suo stomaco fece un sobbalzo. Davanti a lui c’era la McStrudel.
«Minerva! Ma, se tu sei qui…allora il gatto…» lasciò andare il gatto, schifato,
mentre la McStrudel lo scrutava preoccupata, come in cerca di qualche
evidente malattia mentale.
«Ma, dov’eri finita? Ci siamo Smaterializzati insieme, mi hai chiesto una cosa
e sei sparita!» sbottò Silente.
«Ien eren antaten at faren giretten su Salarien» rispose la McStrudel
«E perché sei andata a fare un giro sulla Salaria?»
Ma prima che la McStrudel rispose, anche perché penso
che la risposta la sappiate tutti, un rombo fece voltare i due maghi. Una luce
stava avanzando verso di loro. Era impossibile capire chi o che cosa emanava la
luce, perché la notte era troppo buia e tempestosa. Poi, quando la cosa fu
abbastanza vicina a terra(perché stava atterrando)Silente e la McStrudel la riconobbero. Era la motocicletta volante,
evocata poco prima da Silente, sulla quale sedeva la Cosa, o meglio, Il Hagrid, o meglio ancora Hagrid.
Hagrid gesticolava e gridava, ma il rombo della
motocicletta impediva di capire cosa stesse dicendo. Poi, quando era a pochi metri
da terra, e la frenata era impossibile, lo sentirono: «Toglietevi di mezzo!
Proteggetevi! Mi hanno tagliato i freni e piazzato una bomba nucleare sulla
moto!»
Silente sfoderò la bacchetta, ma fu troppo lento…
KA-BOOM!!!!
Bè, come inizio è pessimo. Non potevi
proprio toglierla quella bomba nucleare, eh?
HAGRID: Guarda che sei tu che scrivi questa fanfic,
che già è iniziata male, mi pare!
SILENTE: Ti pare?
Comunque, statevene buoni mentre
risistemo tutto
MCSTRUDEL: Et comen?
HARRY: Gneeeeeeeeeeee
Boh
Così scrivendo, il mondo tornò alla normalità,
ancora intero, e con tre dei Mitici 8 davanti al numero 4 di Privet Drive, che ora stanno imbambolati come idioti a
fissarsi e perché cazzo state
imbambolati?!?!?
Ma i tre non risposero, persino il fagotto che Hagrid
teneva in braccio si era zittito.
Uhm, c’è qualcosa che non va
PROF.: Non gli hai ridato il cervello!
Ma no, quello non ce l’avevano già da
prima. E poi, lei cosa vuole, che ci fa qui? Avada Kedavra!
Ah, ma certo, non ho premuto il tasto Play!
Così tutto il mondo tornò a muoversi. I tre si
avvicinarono alla soglia del numero 4 di Privet
Drive, Silente posò a terra il fagotto, che conteneva un bimbo di un anno, con
una bizzarra cicatrice a forma di saetta sulla fronte, che dormiva serenamente.
Posò sulla testa del bambino una lettera per gli zii, i Coattley,
poi disse: «Buona fortuna, Harry Potter»
Si girò per andarsene quando la McStrudel lo chiamò:
«Silenten?»
«Si?»
«Sei sicuren di afere posaten letteren per Coattlen et non lista tella spesen?»
«Certo!» ribatte Silente, offeso, «Per chi mi hai preso? Per un vecchio
rimbambito?»
La McStrudel lo guardò come per dire devo rispondere?, ma poi ci ripensò
«Silente» fece Hagrid, «dobbiamo muoverci, la polizia
sta cercando zio Voldy»
Silente sospirò. «Ha avuto una ricaduta di malvagità?»
«No, ha mandato a fanculo un poliziotto»
«E perché l’avrebbe fatto?» chiese Silente, stupido, cioè stupito.
«E che ne so, chiedilo all’autore!» fece Hagrid
SILENTE: Perché zio Voldy ha mandato un poliziotto a fanculo?
Ma prima che io potessi rispondere, Silente iniziò a girare su sé stesso per
Smaterializzarsi, mentre gridava:
«Ehi aspetta, non vale farmi Smaterializzare per non rispondereeeeeeeeeeeeeeeee…..»
Ma io non risposi mai a quella domanda, anche perché non lo so, e Silente si
dimenticò di avermelo chiesto, facendo ricadere la colpa del fanculizzamento del poliziotto da parte di zio Voldy su Spider-Egg.
IL
GIORNO DOPO…
Il signor Coattley si
svegliò per andare a lavoro. Si vestì, fece colazione e tutti i vari cazzi
mattutini, ma quando uscì urtò col piede su un fagotto morbido. Dapprima pensò
che fosse cacca di uccello, così la prese a calci, ma quando il fagotto alzò un
pianto, si chinò per osservarlo. Era un bambino, più piccolo di un anno di suo
figlio Dudley, con una lettera sulla fronte. Prese la lettera e sobbalzò. Sulla
fronte del bambino c’era una cicatrice a forma di saetta. Cercando di ignorare
il bambino lesse la lettera. Ma quando vide il contenuto, rimase perplesso.
Recitava:
2
pacchi di farina tipo ‘00’
450 grammi di pasta
2 confezioni di uova fresche
8 vermi andati a male per le pozioni
2 chili di cacca secca da rifilare di soppiatto a Spider-Egg
E RICORDA di andare a fare la spesa prima di pranzo
Zio Voldy
Ok
ragazzi, ecco qui il primo capitolo della fan fiction dove iniziano tutte le (dis)avventure di Harry Potter! Ricordatevi di recensire se
vi è piaciuta, noi ci sentiamo domani per un altro capitolo!