Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: ___Page    29/01/2015    1 recensioni
-Buon compleanno comunque-
Mi giro verso Law, appoggiato al muro di quello che finalmente riesco a identificare come il garage di Marco, le braccia incrociate al petto e il perenne ghigno sulla faccia.
Gli sorrido e annuisco in risposta, un cenno di ringraziamento rigorosamente non verbale, dal momento che se aprissi bocca ne uscirebbero le peggio cose.
Io odio il mio compleanno.
Non capisco cosa ci sia da festeggiare in un giorno che non fa che ricordarti che hai un anno in meno da vivere.
*Scritta per il compleanno di fenicerossa_00*
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Marco, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Trafalgar Law
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
A SPECIAL DAY

 
Buon compleanno, tesoro...





-Ace!!! Si può sapere dove stiamo andando?!?- esclamo ormai al limite della sopportazione.
Lo ammetto, sono preoccupata.
D’altra parte essere messa nelle mani di un narcolettico per essere portata chissà dove ha poco di rassicurante, soprattutto se sei bendata.
Sono quasi certa che prima, quando siamo rimasti fermi per dieci minuti buoni, una sosta da lui giustificata dicendo che eravamo in anticipo –in anticipo per cosa poi, lo sa solo lui–, in realtà si sia fatto un pisolino.
Lo sento posare le mani sulle mie spalle per guidarmi e fare una leggera pressione che vorrebbe essere tranquillizzante.
-Tranquilla, siamo arrivati!-
Lo sbalzo di temperatura mi coglie alla sprovvista e capisco subito che ci troviamo in un ambiente poco riscaldato, come una cantina o una soffitta.
Con il sole che c’è oggi e il caldo, impressionante per essere il 29 di gennaio, il contrasto è ancora più netto.
-Ciao Temari-
Una voce atona mi raggiunge, facendomi aggrottare le sopracciglia.
-Marco?!- domando senza sapere dove girarmi esattamente.
-Oh ce l’hai fatta!- interviene un’altra voce, beffarda e divertita -Meno male, Eustass-ya qui cominciava ad agitarsi-
-Trafalgar chiudi quella cazzo di bocca e tu Portuguese occhio a dove metti le mani- ringhia l’energumeno e io non riesco a trattenere un ghigno.
Ace mi toglie le mani dalle spalle mentre io porto le mie ad abbassare la benda dagli occhi.
La tiro giù, lasciandomela intorno al collo e le lancio una rapida occhiata, riconoscendo la fascia gialla di Kidd.
Lo cerco con lo sguardo e noto che i suoi ciuffi rossi e ribelli oggi sono tenuti indietro solo dagli occhiali che gli ha regalato Killer.
La cosa mi consola.
Pensavo di essermi completamente ammattita quando ho sentito il suo odore invadermi le narici mentre Ace mi bendava, sordo alle mie proteste.
-Buon compleanno comunque-
Mi giro verso Law, appoggiato al muro di quello che finalmente riesco a identificare come il garage di Marco, le braccia incrociate al petto e il perenne ghigno sulla faccia.
Gli sorrido e annuisco in risposta, un cenno di ringraziamento rigorosamente non verbale, dal momento che se aprissi bocca ne uscirebbero le peggio cose.
Io odio il mio compleanno.
Non capisco cosa ci sia da festeggiare in un giorno che non fa che ricordarti che hai un anno in meno da vivere.
Sono certa che se lo dicessi ad alta voce l’unico che protesterebbe ora sarebbe Ace, perché Marco non parla a meno che non sia strettamente necessario mentre gli altri due mi darebbero ragione, ma oggi c’è il sole e non ho voglia di essere negativa.
Anzi, uno strano eccitamento ha preso a scorrermi nelle vene, come un senso di aspettativa.
Faccio una rapida panoramica del locale e solo ora realizzo che gli altri tre stanno trafficando da un po’ con i loro strumenti.
Già, perché questo malassortito gruppo di individui sexy e mozzafiato, con il senso pratico di un criceto e un neurone in tre –perché almeno Law, devo ammetterlo, si salva in quanto a intelligenza– formano una simpatica band alle cui prove solo io e altre poche fortunate fanciulle abbiamo l’onore di assistere.
Mi guardo intorno chiedendomi dove sono Lamy, Margaret e Perona.
Anche l’assenza di Izo mi spiazza non poco.
E non provate a protestare, è innegabile che anche Izo possa rientrare nella categoria “fanciulle”.
Comunque resta il fatto che non sono qui, che qui ci sono solo io e mentre libero i capelli ricci dalla fascia che ancora penzola dal mio collo mi domando quale malsana idea sia loro venuta in mente.
Perché portarmi qui il giorno del mio compleanno?!
Perché bendarmi?! Forse per non farmi capire dove stavamo andando, forse perché avrei protestato e minacciato di morte Ace, dato che in effetti avrei anche avuto di meglio da fare oggi.
Non che non mi piaccia ascoltarli quando cantano e suonano eh!
Ma finiscono sempre per discutere!
O meglio, Law e Kidd finiscono per discutere, Ace cerca di calmarli e Marco li fissa atono e in attesa che interveniamo noi.
Quando un “noi” c’è.
Ma oggi c’è solo un “io”.
-Accomodati pure-
Marco mi risveglia dai miei pensieri indicandomi con un cenno del capo una sedia pieghevole, predisposta per me e io subito faccio come dice.
Mi accomodo, accavallo le gambe e incrocio le braccia sotto il seno in attesa.
Ace, già pronto con il basso a tracolla e davanti al suo microfono, mi fa l’occhiolino.
Marco sta dicendo qualcosa a Law che intanto traffica con le tastiere, schiacciando tasti qua e là e facendomi silenziosamente pregare che non le stia programmando per l’autodistruzione.
Un movimento cattura la mia attenzione e mi giro verso Kidd, che si sta sistemando alla batteria, le bacchette già in mano.
Solleva un attimo lo sguardo su di me e un brivido mi percorre le vertebre quando i suoi occhi dorati si fissano nei miei.
Deglutisco a vuoto, rassegnata al fatto che non mi ci abituerò mai.
-Okay, siamo pronti?-
Mi riscuoto e vedo Marco spostarsi al centro del garage, tenendo la propria chitarra con la stessa delicatezza con cui io terrei in braccio mio figlio. Inclina appena il microfono agganciato sull’asta e poi si gira per fare un cenno a Law, che schiaccia un pulsante per far partire la base di accompagnamento.
 
[ The days – Aviici]
 
Come sento le prime note mi acciglio.
Non la riconosco.
E, al di là del sorriso che mi nasce spontaneo nel sentire le buffe percussioni in cui i tasti che le dita esperte di Law stanno schiacciando sono stati trasformati dall’equalizzatore, sono perplessa.
 
Under the tree where the grass don't grow
We made a promise to never get old
 
Mi metto in ascolto attentamente, il dubbio che forse è una delle ultime che ci hanno fatto sentire due settimane fa, forse quella a cui io e Lamy non abbiamo prestato attenzione, impegnate a parlare delle nostre cose.
Ma no, non riconosco niente, né un giro di chitarra, né un passaggio di percussioni, nemmeno le parole.
Ed è allora che capisco, spalanco gli occhi e mi raddrizzo sulla sedia.
 
You had a chance and you took it on me
And I made a promise that I couldn't keep.
 
È l’inedito di Kidd!
È la canzone, la sua prima canzone in tutto e per tutto, musica e parole, a cui sta lavorando da mesi!
Ci sono rimasta così male quando mi ha detto che non voleva farmene sentire nemmeno un pezzettino in anteprima ma ora capisco che da sempre ha avuto intenzione di organizzare questa cosa per me.
Per il mio compleanno.
 
Heart ache, heart break
All over town
But something flipped like a switch when you came around
And I'm in pieces, pick me up and put me together
 
Lo cerco con gli occhi, mentre il sorriso mi si allarga e mi mordo il labbro inferiore, dimentica della stupida discussione di ieri sera e fregandomene di apparire innamorata.
Al diavolo l’orgoglio!
Stringo il bordo del seggiolino con le mani, ascoltando e vedendo con orecchie e occhi nuovi.
Mi sento così emozionata, complice anche il ritmo trascinante di questa melodia.
 
These are the days we've been waiting for
On days like these who could ask for more?
 
Leave them coming 'cause we're not done yet
These are the days we won't regret
These are the days we won't forget
 
Per un attimo mi dispiace di non condividere questo momento con le altre –intendo anche con Izo, sì!– ma mi basta fare una panoramica dei ragazzi e subito me ne dimentico.
Perché, sarò egoista, ma è pur sempre il giorno del mio compleanno.
Perché io sono fedele e sempre lo sarò ma non sono certo cieca.
E per una volta me li posso godere senza preoccuparmi di farmi beccare.
Il problema è che come lo faccio, comincio a deglutire a vuoto e non so più dove posare gli occhi.
 
These are the days we've been waiting for
Rattle the cage and slam that door
 
And the world is calling us but not just yet
These are the days we won't regret
These are the days we won't forget
 
Se sul sorriso di Ace che suona ad occhi chiusi, perso nella musica, sullo sguardo concentrato e intenso di Marco, sulle mani tatuate di Law che si muovono rapide sui tasti, accarezzandoli quasi.
Mi manca un po’ l’aria.
Ma hanno acceso il riscaldamento per caso?!
Un movimento deciso mi fa concentrare su Kidd e a quel punto non riesco più a distogliere gli occhi da lui.
Suona come non l’ho mai visto fare prima e lo so, lo so che è per me, perché vuole che sia fiera di lui.
E lo sono eccome.
 
Out on the midnight the wild ones howl
The last of the lost boys have thrown in the towel
We used to believe we were stars aligned
You made a wish and I fell out of
 
 
Così tanto che gli dedico tutta la mia attenzione, perdendomi a contemplarlo, i capelli rossi che si muovono scomposti a ritmo con i poderosi colpi con cui colpisce i tamburi, il naso dritto, gli occhi di quel colore così ipnotico.
E le sue braccia che guizzano, nelle quali vorrei annegare all’istante.
Ma quanto dannazione è bello?!
Non ci credo ancora che sia mio.
 
Time flew, cut through
All over town
You made me bleed when I look up and you're not around
But I'm in pieces, pick me up and put me together.
 
E con la sua canzone a fare da sottofondo a questo momento mi sembra di essere in un sogno.
 
These are the days we've been waiting for
On days like these who could ask for more?
 
Leave them coming 'cause we're not done yet
These are the days we won't regret
These are the days we won't forget
 
These are the days we've been waiting for
Neither of us knows what's in store,
 
You just roll your window down and place your bets
These are the days we won't regret
These are the days we will never forget!
 
And these are the days (and these are the days)
And these are the days (and these are the days)
 
[Instrumental]
 
E continuo a dedicargli tutta la mia attenzione anche quando parte l’assolo di chitarra di Marco e non me ne pento perché quando riprende a pestare sulla batteria ci mette un’energia e un impegno che travolgono anche me.
Lo vedo che si diverte, che si divertono tutti, anche Law nonostante sia sempre serio, che per loro è un momento speciale in cui hanno voluto includere anche me.
È il mio momento speciale e lo devo solo a lui.
Sento le labbra incresparsi ancora di più quando la canzone finisce e lui solleva rapido la testa per cercarmi, non riuscendo a nascondere la tensione che prova, ansioso del mio giudizio.
E subito si rilassa quando incrocia il mio sguardo.
Ghigna, un po’ sadico come sempre, ma i suoi occhi mi ricordano quelli di un bambino davanti all’albero di Natale. Scuoto la testa e scoppio a ridere.
Questa volta me l’ha proprio fatta, lo ammetto.
Non ho sospettato niente.
Posano gli strumenti per avvicinarsi e farmi gli auguri come si deve e rapida mi alzo in piedi, andandogli incontro.
Li adoro!
Sono davvero meravigliosi, come si fa a non adorarli?!
Marco mi bacia sulla guancia mentre Ace si sporge per catturarmi in un abbraccio stritolare.
Law, sempre sobrio, si limita a stringermi la mano ma mi regala un ghigno che, lo ammetto, mi fa un po’ rabbrividire.
Ma niente è paragonabile al fremito che provo quando me lo ritrovo davanti, con la sua mole immensa e imponente, che avanza verso di me e si piega fino a trovarsi a pochi centimetri dal mio viso.
Mi inebrio del suo respiro e non posso impedirmi di avanzare di un altro passo verso di lui.
-Se è un modo per farti perdonare per ieri, sappi che dovrai fare di meglio- lo provoco in un sussurro, posando le mani sul suo petto.
-No questo era già in programma, per ieri ho in mente dell’altro- mi avvisa, posando le sue mani grandi e calde sulla mia vita e trascinandomi ancora più vicina.
Deglutisco a vuoto, mio malgrado, prima di sorridere maliziosa.
-Oh mi hai programmato la giornata?!- domando divertita, alzando il sopracciglio.
-Ma certo! Il pomeriggio, la cena, il dopocena…- lascia la frase in sospeso mentre con un impercettibile movimento struscia il bacino contro il mio ventre e io sento le gambe diventare molli.
Maledetto bastardo!
Ma è inutile girarci intorno, ormai l’ho perdonato da un pezzo e così annullo ogni distanza, avventandomi sulle sue labbra scure e perdendomi subito.
Gli affondo le dita tra le ciocche scomposte e lui mi stringe di più, cercandomi e approfondendo il contatto.
Kami, ma mi ci abituerò mai?!
Trattengo a stento un gemito mentre gli mordo il labbro.
-Ehi piccioncini. Vogliamo andare?!-
È la voce di Law a interromperci e Kidd si gira subito a fulminarlo, ringhiando furente.
-Trafalgar porca p…- ma si interrompe cercando di ritrovare la calma quando gli poso una mano sulla guancia per tranquillizzarlo.
Si raddrizza e ghigna.
-Cos’è, non vuoi far aspettare la tua signora?!- lo prende in giro.
-No, mi preoccupo più che altro per Ace e Pen. Lo sai che Lamy e Perona diventano spaventose quando hanno fame- afferma ghignando mentre Ace assume un’espressione a metà tra il terrorizzato e l’imbarazzato.
Con delicatezza mi sfilo la fascia gialla che porto ancora intorno al collo per passarla intorno al suo, prima di allontanarmi da lui, non senza lasciargli una delicata carezza sul cavallo dei pantaloni che gli fa strabuzzare gli occhi.
Lo guardo ammiccante e mi giro verso gli altri, aumentando l’andatura per raggiungerli.
Non mi serve guardarlo per sapere che sta ghignando mentre si sistema la fascia.
Ghigna e mi guarda, pregustandosi il nostro dopocena e no, non parlo del dolce.
E mentre rido e scherzo con Ace, Marco e Law nell’aria fredda e frizzante della sera e mi giro a osservarlo che si avvicina a noi, non posso fare a meno di pensare che oggi resta pur sempre il mio odiosissimo compleanno ma lui è riuscito a trasformarlo in un giorno speciale.
 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: ___Page