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Autore: valechan91    29/01/2015    5 recensioni
Cosa accade, se, dopo il London Arc, il coronamento di un eterno sogno d’amore, L’Organizzazione decidesse di fare la sua mossa per dare checkmate?
NO CRACK PAIRING.OFF LIMITS. ORIGINAL FEATURES AND CHARACTERS. NO DROGHE.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti, Vermouth | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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Salve sono valechan91. Questa è una delle mie prime fanfiction su detective conan.
Spero vi piaccia.

Cosa accade, se, dopo il London Arc, il coronamento di un eterno sogno d’amore, L’Organizzazione decidesse di fare la sua mossa per dare checkmate?
Scopriamolo insieme!

Tengo a precisare che io scrivo la storia, ma i personaggi che presento sono quelli originali di Gosho Aoyama così come li troviamo in Detective Conan.
 

Disclaimer: i personaggi sono opera di Gosho Aoyama.
 
 


Prologo- Lettere inchiostrate ed amori indecisi


Dopo l’ennesimo caso, il piccolo Conan si ritrova insieme a Ran, Heiji e Kazuha. L’argomento era una solo: la dichiarazione di Shinichi a Ran.
“è come se stessimo insieme,no? Però devo ancora rispondergli. Cosa gli dico? Come glielo dico? Devo aspettare che torni e parlarli a quattr’occhi?” si chiedeva Ran, discutendo con l’amica
“Ran, ma perché non gli hai risposto subito? “ disse Kazuha” Dovresti attenderlo, come hai sempre fatto. Una cosa così importante va detta di persona. Almeno, hai la certezza dei suoi sentimenti, come lui dovrebbe averne verso i tuoi. Invece per me ed Heiji..quello stupido…”
Intanto, i ragazzi…
“Eh bravo Kudo. Non solo ti sei dichiarato, ma anche  vicino al Big Ben… ma che scenetta romantica. Non ti credevo così romantico, Kudo!” disse Heiji, che si divertiva a prendere il giro il suo migliore amico, anche un po per invidia
“Chiudi il becco, Heiji, o ci sentiranno!” disse Conan, tirando un calcio al ragazzo
“Maledetto…”
Conan aveva ben altri pensieri per la testa. Aveva fatto bene? Si era lasciato prendere dalla foga e si era lasciato andare ai sentimenti. Almeno, adesso lei sapeva. E lei? Sapeva che lo amava, ma per quanto lo avrebbe aspettato? Era certo dei sentimenti di Ran, ma erano anche esseri umani….aveva la costante paura di perderla, che fosse per l’Organizzazione o per la sua assenza…


“Tu, piuttosto” disse Conan” quando parlerai a Kazuha?”
“Quando mi andrà e quando avrò l’occasione” rispose Heiji, che intanto pensava “Non sarò di meno da lui che si è dichiarato in uno scenario da film. Troverò qualcosa di altrettanto spettacolare…”
“Si, conviene che ci pensi tu a fare la prima mossa” . I ragazzi udirono le ragazze parlare, e Ran dire queste parole a Kazuha.
La ragazza si alzò, andò verso Heiji e rossa in viso, chiudendo gli occhi, disse “Heiji…ecco…tu mi…”
Non si era accorta che Heiji si era allontanato, e stava ancora prendendo in giro Conan, che invece si era accorto di tutto.
“Non posso crederci!” pensò Conan, mettendosi una mano tra i capelli “Heiji, sei sempre il solito pivello in amore”
Kazuha, infuriata, tirò una ciabatta contro Heiji e se tornò accanto a Ran..
“Ahi! Ma sei matta?!” disse il ragazzo
“Lo stupido sei tu, mio caro Heiji” pensò Conan, con un sorrisino forzato


Una volta tornati a casa, dovendo accompagnare Ai, Conan decise di fermarsi a salutare il dottor Agasa.
Il dottore aveva trovato una strana lettera sotto la porta e la diede   Conan, era indirizzata a Shinichi Kudo.
“Chi la manda?” chiese Ai, noncurante
Conan ghignò. “è firmata Chris Vineyard… quindi Vermouth”
Ai sbiancò…
Conan l’aprì e la lesse. La donna dell’ Organizzazione gli chiedeva di incontrarsi in un posto sperduto alla periferia di Tokyo, in un casolare abbandonato. Voleva parlargli
“Non dirmi che ci andrai, Conan. Sai quanto possa essere pericolosa quella donna?” disse Ai
“Ci andrò, invece” rispose Conan, con sicurezza” sono curioso di sapere cosa abbia da dirmi. Più che altro, mi preoccupa…come abbia intestato la lettera. Ho paura che sappia tutto. Anche se fosse, alcune volte, pur stando con l’Organizzazione, si è dimostrata scaltra ed intelligente, ma non malvagia come Gin e Vodka. Voglio scoprire se ha davvero capito tutto”
“ E poi cosa farai? “disse Ai “ è sempre una di loro. Credi che ti faccia sconti? “ disse Ai
“Vedrò in seguito cosa fare” rispose Conan” penso che ci sia qualcosa sotto, se davvero conosce la mia, e forse anche la tua, come vera identità e non ne ha fatto parola. Se l’Organizzazione sapesse tutto, non credo riusciremmo a vivere tranquilli ma li avremmo sempre dietro”
Ai sbuffo. “Fai come vuoi, grande detective” rispose Ai, che ormai aveva perso le speranze “ma porta questo in caso di necessità. Io e Agasa saremmo a qualche chilometro di distanza. Se ci fosse qualche problema, avvisaci. Chiameremo la polizia e verremo. Non potremo fare molto, è sempre di Vermouth che parliamo. Ma almeno ti salviamo la pellaccia”. Ai diede a Conan una piccola ricetrasmittente, da nascondere in una tasca. Bastava sfiorare il piccolo pulsante al centro per inviare onde radio ad un’altra ricetrasmittente.
“Come preferisci, scenziata pazza” la prese in giro Conan…beccandosi un ceffone ed un pugno da parte di Ai. La ragazzina se ne andò in camera sua sbattendo la porta.
“Ma che bel senso dell’umorismo..”pensò Conan
“Shinichi…” sospirò sconsolato il dottor Agasa.



Con la lettera nella cartella, Conan tornò all’Agenzia Investigativa Mouri. Guardando Ran e Goro cenare, pensò “Ran, forse verrò a capo di qualcosa stavolta. Aspettami. Tornerò da te, te lo prometto”.
Ran, mentre andava a letto, pensò alle parole di Kazuha. “Shinichi, sono sempre qui, da sola. Non ti fai mai sentire. So che mi reputi forte, ma sono sempre una ragazza” pensò la ragazza, raggomitolandosi sul letto con le braccia intorno alle gambe. “Forse Kazuha ha ragione. Ti aspetterò . Voglio sapere il perché sei sempre in giro per qualche caso…sei un detective, ma praticamente qui non ci sei mai. Ti aspetterò. Torna presto, Shinichi, torna a me” .
La ragazza decise di andare a dormire, l’indomani doveva andare a scuola…
“Oh Ran, mi farò perdonare per tutto questo, te lo prometto” pensò Conan, che mentre andava a lavarsi i denti, aveva notato l’espressione pensierosa e un po malinconica della donna che amava e che aveva sempre amato.
Intanto, in un luogo non ben definito, quella sera…
“Forse avevi ragione tu. Abbiamo un’anima da rimandare al Creatore. È la prima volta che mi succede. Prima questo, poi ritroveremo la dolce Cherry” disse un uomo
“Te lo avevo detto tempo fa  e non mi hai creduto” disse un altro uomo, che era in compagnia del primo
“Fa silenzio. Stavolta non ci sfuggirà…non ci sfuggiranno” disse l’uomo, sparando nella penombra a delle foto appese ad un muro…
 
 
 


Cosa accadrà? Cosa vorrà Vermouth dal nostro detective?
Al prossimo capitolo!
 
   
 
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