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Autore: chrono storm01    29/01/2015    5 recensioni
Storia interattiva otto posti disponibili. iscrizioni chiuse.
Nella regione di Ecllissior, terra piena di vita e misteri, nove allenatori partono per un viaggio.
Ognuno pensa di viaggiare da solo, ma per una serie di imprevisti si ritroveranno a viaggiare insieme.
I nove dovranno tentare di fermare il team Ombrya dedito a trovare il Pokemon Eden: un luogo pieno di Pokemon rari e dove i leggendari vanno spesso a riposarsi per recuperare energie.
Il pericolo più grande però sarà l'eclissi nera: un'arma segreta usata per creare Pokemon neri, Pokemon aggressivi che si nasconderanno nella regione di Ecllissior.
I nove eroi e le loro squadre dovranno usare l'ingegno e il coraggio per salvare il mondo intero.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Drew/Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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~~I nove ragazzi stavano per entrare in un piccolo boschetto.
-Secondo la guida questo bosco viene chiamato bosco del Rancore- disse Clive
-E perché lo hanno chiamato così?- chiese Chiara
-Qui non c’è scritto- rispose il biondo
-Comunque sia il nome non promette niente di buono- disse Aiden mentre Braixen annuiva convinto.
-Sì, ma dobbiamo passare di lì se vogliamo arrivare a Folgoropoli- protestò Alex
I ragazzi entrarono così nel bosco.

 

Intanto in un luogo sconosciuto.
I tre agenti del Team Ombrya sudavano freddo: presto il capo li avrebbe convocati al suo cospetto.
Il primo era l’uomo dai capelli rossi che aveva cercato di catturare Fletching, Pidgey e Starly nel bosco Volante.
Il secondo era un uomo di mezza età: quello che si era fatto passare per guida del museo infestato.
Il terzo invece era affiancato da due preoccupatissimi Chespin e Gloom: si trattava di Barney, il ragazzo sconfitto alla gara di Orionopoli da Aiden.
Il primo si mangiava le unghie, il secondo batteva nervosamente la gamba sul pavimento nero e il terzo respirava profondamente per calmarsi.
-Potete entrare- annunciò la segretaria che li guardava con un sorriso compiaciuto: se il grande capo convocava qualcuno, erano guai grossi.
I tre si alzarono nervosamente ed entrarono.
La stanza era buia, l’unica luce veniva da un acquario contenente dei Finneon e dei Lumineon.
Una scrivania era presente nella stanza.
Era fatta in mogano nero ed era pregiatissima: il capo amava il lusso.
Appeso al soffitto come un preistorico e gigantesco Zubat, stava un Aerodactyl che aprì gli occhi al loro passaggio.
La sedia dove stava il capo era girata e il suo corpo non era visibile.
-Bene, bene. Ecco qua i nostri falliti- disse con tono calmissimo, ma che non lasciava intendere niente di buono.
I tre deglutirono.
-Vi avevo specificatamente detto che non avrei accettato fallimenti-
-Ma sommo- cominciò Barney –Sono solo dei ragazzini-
-Dei ragazzini?- il tono di voce si alzò, minaccioso –Dei ragazzini? Se N voleva che quei ragazzini restassero uniti voi dovete dividerli!-
-Ma capo era sicuro che fosse N?- chiese il signore di mezza età –L’intercettazione telefonica era molto disturbata, forse non era lui-
-Riconosco la voce di mio nipote quando la sento! Quello sciocco pacifista ha già mandato a monte i piani di mio fratello e adesso vuole arrestare anche me!- urlò l’uomo –Ormai non esistono più Team in questo mondo: Il team Rocket è diventato ridicolo. Insomma avete visto chi reclutano?-
Sullo schermo al plasma alle sue spalle apparvero una ragazza dai capelli fucsia, un ragazzo dai capelli blu e un Meowth.
-Adesso però sono a Kalos quindi non ci disturberanno. Il Team Magma e il Team Idro sono stati completamente debellati e così il Team Galassia e il Team Plasma. Siamo rimasti solo noi.-
L’uomo dai capelli rossi tentò di venire al dunque.
-E questo vuol dire che noi dobbiamo…-
-…Dovete portarmi quei ragazzini. E voi avete fallito miseramente. N è latitante e non so dove sia, ma quelli allenatori sono facilmente rintracciabili e voglio che voi me li portiate qui!-
I tre tremarono.
-Avete già fatto un errore, e sappiate che non accetterò un altro fallimento da parte vostra. Adesso quei nove guastafeste stanno entrando nel bosco del Rancore e forse avrete fortuna e i Pokèmon rabbiosi che ci vivono faranno il vostro lavoro, ma se usciranno indenni da lì, toccherà a voi catturarli-
I tre annuirono e uscirono dalla stanza veloci come un razzo.

 

I nove ragazzi erano ormai nel folto della foresta.
Tutti erano calmi e si guardavano intorno, ma Aiden avvertiva una strana sensazione.
Arya lo guardava con la coda nell’occhio sentendosi ridicola, ma allo stesso tempo incapace di distogliere lo sguardo dal ragazzo.
La ragazza venne avvicinata da Niagara.
-Scusa la domanda Arya, ma… per caso ti piace Aiden?-
La bionda arrossì.
- Cosa te lo fa pensare?- chiese balbettando
-Non saprei: forse mi ha insospettito il fatto che continui a fissarlo senza farti notare?- disse ironicamente la ragazza
Arya sospirò.
-Certo che mi piace. L’ho capito l’altra sera, prima della gara e adesso non riesco a togliermelo dalla testa-
L’aspirante intenditrice sorrise.
-L’amore è amore- si limitò a commentare
-Tu non capisci!- disse lei sforzandosi di non farsi sentire da nessuno –Lui non mi guarderà mai-
-La pensano tutti così. Ma vedrai che ti renderai conto di esserti sbagliata-
-Vorrei poterti credere- sospirò la ragazza
Niagara stava per ribattere, quando l’aria si riempì di ruggiti minacciosi.
-Ragazzi avete sentito vero?- chiese Clive
Tutti annuirono.
Dai cespugli spuntarono un Nidoking e una Nidoqueen che guidavano un gruppo di Nidorino e Nidorina e nessuno dei tanti Pokèmon sembrava avere intenzioni amichevoli.
-Via!-
I nove ragazzi e i loro Pokèmon si dispersero nella foresta.


Mark si era ritrovato vicino a un fiume.
Il ragazzo si sedette su una roccia sulla riva per riprendere fiato.
Dall’acqua sbucò un Lombre che trascinò il ragazzo nel fiume portandolo via con se.


Intanto Niagara, il suo Froakie e Clive si erano persi nel bosco.
-E adesso che facciamo?- chiese il biondo
-Non chiederlo a me-
Un rumore di passi risuonò nella foresta e un Exploud apparve dai cespugli e ruggì minaccioso verso di loro.
-Queen tocca a te-
Niagara sfoderò la sua Mawile.
Il Pokèmon apparve con aria annoiata.
-Comincia con morso-
Mawile fece l’occhiolino a Exploud circondandolo di cuori, ma l’attacco attrazione  non ebbe effetto.
-Ho paura che sia una femmina- disse Niagara mentre Queen indietreggiava, l’aria annoiata sostituita da una arrabbiata, come se dicesse: “Come osi minacciarmi?”
I quattro fuggirono a gambe levate.


Mandy era finita da sola in una piccola radura quando sentì degli enormi goccioloni che cominciavano a caderle addosso.
-Ci mancava il diluvio!- disse arrabbiata.
Nel bel mezzo della pioggia notò delle scintille elettriche provenire da un cespuglio.
Si avvicinò con cautela notando un piccolo Electrike nascosto in una tana.
-Ehi piccolo- disse amichevole –Neanche a te piacciono i Pokèmon di questo bosco eh? Come darti torto-
Il Pokèmon lampo alzò il musetto fissando curioso la ragazza.
-Hai fame?- chiese –Non ho cibo per Pokèmon, ma porto sempre con me una barretta ai cereali. Mangio quasi esclusivamente quelle- disse aprendo una barretta e mettendola sotto il naso del Pokèmon che non riuscì a resistere e la addentò famelico.
Mandy sorrise.
-Sapevo che avevi fame- disse.
Poi fece per allontanarsi
-Ora scusami, ma devo cercare i miei amici. Buona fortuna-
La ragazza mosse un paio di passi, ma poi si voltò e notò che il Pokèmon lampo la aveva seguita.
-Cosa vuoi ancora?- chiese
L’Electrike indicò lo zaino di Mandy col muso.
-Vuoi venire con me?- chiese la ragazza estraendo una sfera Pokè
Il Pokèmon saltellò felice prima di infilarsi nella Pokè ball.
Mandy fu tentata di farlo uscire dalla Pokè ball, ma decise che, vista la pioggia, il Pokèmon elettrico sarebbe stato meglio nella sfera.


Alex, Chiara, Alima e la sua Zorua erano stati sorpresi dalla pioggia e si erano rintanati in un albero cavo, ma appena erano entrati si erano sentiti mancare il terreno sotto i piedi e si erano ritrovati in un’enorme caverna sottoterra.
Poi sentirono dei versi sospetti e videro un branco di Pokèmon che spuntavano da un cunicolo.
-Durant!- urlarono i tre in coro fuggendo via.

 

Aiden era rimasto solo con Braixen, ma quando la pioggia aveva cominciato a cadere lo aveva ritirato nella Pokè ball.
Si ritrovò sul fondo di un dirupo e vide che in cima si trovava Arya minacciata da un Tauros e che stava indietreggiando lentamente verso il ciglio del dirupo.
-Arya attenta!- urlò
La ragazza si distrasse quando lo sentì urlare e la terra sotto di lei franò facendola precipitare.
Aiden agì senza pensare: corse il più veloce possibile fino ad arrivare nel punto dove stava per cadere Arya prendendola al volo.
La ragazza, dal canto suo, aveva chiuso gli occhi aspettando l’impatto che non era mai arrivato.
Aprì gli occhi e si ritrovò tra le braccia di Aiden con il suo volto a poca distanza da quello del ragazzo.
Arya arrossì e tentò di balbettare un “grazie” senza riuscirci.
-Non devi ringraziarmi- disse lui tirandola fuori dall’imbarazzo –L’avrebbe fatto chiunque-
“Ma non tutti mi avrebbero fatto battere così il cuore” pensò la bionda.
Subito dopo starnutì e il ragazzo si affrettò, per la seconda volta, a togliersi la felpa e mettergliela sulle spalle con un sorriso.
-Non c’è ne affatto bisogno- disse la ragazza sforzandosi di non balbettare.
Abbassò gli occhi, per non far notare il suo rossore notando come la maglietta bagnata del ragazzo si fosse appiccicata al suo petto mettendogli in risalto i muscoli e amplificando a mille il nervosismo di Arya.
-Adesso sarà il caso di cercare gli altri- disse lui
Lei si riscosse dai suoi pensieri annuendo leggermente anche se per lei potevano benissimo rimanere da soli e si mise a camminare dietro al ragazzo che le faceva andare il cuore a duemila.

 

Mark era stato trascinato fino a una colonia di Lombre e Lotad capitanata da un Ludicolo che sembrava avercela con lui.
-Non so cosa pensiate di me, ma io non ho combinato nulla- disse per giustificarsi mentre il Ludicolo si metteva a inveire contro di lui, ma il ragazzo ovviamente non capiva nulla.
-Ehm, avete un traduttore simultaneo?- chiese con un sorriso innocente.
Il Pokèmon spensierato (che tanto spensierato non era affatto) non sembrò cogliere l’umorismo del ragazzo.
-E pensare che i Ludicolo sono Pokèmon felici di natura- disse il ragazzo .-Credo che mi toccherà lottare - disse Mark prendendo le sue Pokè ball.
Mudkip e Solosis uscirono dalle sfere pronti alla lotta.
-Che razza di bosco pazzoide- disse il ragazzo prima di partire con la lotta.


Mandy girò a vuoto nel bosco per un po’ fino a trovare Niagara e Clive insieme a Queen.
-Credo che non riusciremo a evitare la lotta- disse Clive.
-E allora lottiamo!- disse Mandy -Siete pronti?-
Gli altri annuirono.
L’Expluod arrivò di gran carriera urlando contro i ragazzi e i due Pokèmon di Niagara.
-Adesso non sono più così sicura- disse vedendo le dimensioni dell’enorme Pokèmon.
-Ormai siamo in ballo e balliamo: vieni Charmander- disse Clive estraendo la sfera.
-È  ora di lottare con Sneasel-
Il Pokèmon usci dalla Pokè ball
-Sneasel parti con finta-
Snasel si avvicinò fulmineo all’Expluod e tirò un forte pugno a tradimento.
-Ora Charmander usa braciere-
La sfera di fuoco colpì il Pokèmon
-Queen termina con carineria-
Contrariamente a ciò che diceva la sua allenatrice il Pokèmon dette un morso con le enormi mascelle scagliando via Expluod.
-Ma ti fiderai mai di me?- chiese Niagara
Mawile non la guardò nemmeno.
-Ok, ho capito- disse facendola rientrare nella sfera.


Arya seguiva Aiden e tra i due si era creato un silenzio imbarazzante.
-Sai forse dovrei regalartela quella felpa- disse Aiden tentando di alleggerire la tensione –L’hai usata più tu di me da quanto è iniziato il viaggio-
-Se la rivuoi io…-
-Stavo solo scherzando. È più utile a te che a me-
Quasi a volerlo sottolineare la ragazza starnutì nuovamente.
-Con questo freddo ti ammalerai- disse Aiden guardandola preoccupato –Ma non so proprio che altro fare se non… questo-
Il ragazzo mise il braccio attorno la spalla di Arya e la strinse a sé riscaldandola.
-Così stai meglio?- chiese
La ragazza stava molto meglio e il suo viso era rosso come il muso di un Magby.
Non ebbe tempo di rispondere però, che un Poliwrath spuntò dai cespugli avvicinandosi minaccioso.
Aiden le prese la mano e la trascinò via di corsa.

 

Chiara, Alima  e Alex stavano correndo nella caverna per sfuggire ai Durant quando Chiara inciampò e cadde a terra
-Non pensate a me- disse alzando la testa –Salvatevi voi-
Alex e Alima si avvicinarono
-Non andiamo da nessuna parte Chiara- disse il tenebroso
-Intendi dire che non mi lascerete in balia dei Durant?-
-Intendo dire che la caverna è finita e che siamo bloccati-
La pasticciona si alzò sospirando e i ragazzi si prepararono ad affrontare i Pokèmon
-Vieni fuori Cyndaquil-
-Vai NightMoon-
-Tocca a te Treecko-
I tre Pokèmon si prepararono alla lotta.
-Guardate ragazzi- disse Alima –Lassù c’è un uscita. Se riusciamo a distrarre i Durant possiamo arrampicarci e fuggire-
-Me ne occupo io- esclamò Chiara –Cyndaquil, muro di fumo-
Il fumo di Cyndaquil distrasse i Pokèmon formica il tempo sufficiente per permettere ai tre di fuggire.


Mark stava lottando contro il Ludicolo, ma le cose non si mettevano bene.
-Mudkip usa fangosberla e Solosis, smettila di fissare quel rametto e usa Introforza-
Il piccolo Pokèmon lo ascoltò (-Finalmente- disse Mark) e lanciò la sua sfera d’energia contro Ludicolo colpito subito prima dalla fangosberla di Mudkip che cadde a terra.
Mark non aspettò che si rialzasse: ritirò Mudkip nella Pokè ball, prese Solosis  sotto il braccio e fuggì velocemente
-Andiamocene, tanto non credo che ci offriranno un tè- disse mentre correva via.


Mark correva via dal Ludicolo.
Aiden trascinava Arya lontano dal Poliwrath.
Chiara, Alex e Alima correvano per allontanarsi dai Durant.
E Niagara, Clive e Mandy cercavano i loro amici.
I nove si ritrovarono in una radura e tutti stavano correndo.
-Frenate!- urlarono all’unisono.
L’impatto fu inevitabile.
I ragazzi si scontrarono nel bel mezzo della radura.
Dopo essersi rialzati, non persero tempo a salutarsi, ma si affrettarono a uscire dal bosco.

 

Intanto in una città di Ecclissior:
-È incredibile essersi trovati qui non trovate?- chiese una voce femminile che apparteneva a una ragazza dai capelli arancioni.
-Sì, non avremmo mai creduto che saresti venuta anche tu- disse una voce maschile, ma acuta appartenente a un bambino dai capelli neri e degli occhiali.
-Che ne dici di venire con noi?- chiese invece una ragazza dai capelli castani accompagnata da un Blaziken.
La ragazza che aveva parlato per prima annuì.
I tre si avviarono in una stradina battuta.

 


Tornati nel bosco del Rancore:
Il ragazzo camminava instancabilmente, i capelli verdi si muovevano nel vento.
Sapeva che quello che stava facendo era strano e che se quei nove allenatori lo avessero scoperto non avrebbe saputo come spiegare loro la verità.
Sapeva solo che i Pokèmon continuavano a sussurrare che il Pokèmon Eden era in pericolo. E che solo quei ragazzi potevano salvarlo.
Ripensò a suo zio e al suo passato che nessuno avrebbe mai immaginato.
Camminava ancora seguendo i ragazzi nel loro viaggio.
Avevano tutti fatto amicizia con almeno un Pokèmon dall’inizio del loro viaggio e dei sentimenti d’amicizia si stavano sviluppando sempre più fortemente nei ragazzi.
“Anche più dell’amicizia” pensò il ragazzo ricordando la scena di Aiden che prendeva Arya al volo impedendole di cadere.
Il ragazzo non sapeva se quell’amore fosse pericolo per l’esito della missione, ma sapeva che al cuore non si può comandare.
Non sapeva dove si nascondeva suo zio.
Non sapeva quanti sgherri aveva al suo servizio o se avesse saputo del suo arrivo.
Sapeva solo che se il Pokèmon Eden fosse caduto nelle mani di suo zio, i Pokèmon leggendari che andavano lì a rigenerarsi non sarebbero potuti continuare a esistere e che senza i Pokèmon leggendari protettori del mondo, tutto sarebbe stato perduto e il Team Ombrya avrebbe dominato il mondo.
Il ragazzo strinse i pugni.
L’operazione “Eclissi nera” stava per cominciare e lui la avrebbe fermata con l’aiuto di quelli allenatori.

 

Angolo Autore
Eccomi qua!
Allora:
Uno: spero che il capitolo vi piaccia.
Due: credo che sappiate tutti chi erano quei tre ragazzi in un certo punto di Ecllissior.
Tre: dovreste anche aver capito qualcosa di più sul boss malvagio di turno e sul misterioso nipote (alias N).
Quattro:Spero che il capitolo vi piaccia.
Cinque: Tra poco sarà il momento di affrontare la prima palestra.
Sei: Spero che il capitolo vi piaccia (Ma questo forse l’ho già detto).
L’Uragano Temporale.

 

   
 
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