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Autore: sacca    29/01/2015    2 recensioni
[Everlak] Questa è una piccola What if? Cosa sarebbe successo se Haymitch avesse mantenuto la promessa salvando Peeta e non Katniss? Lei sarebbe stata fatta prigioniera da Snow. L'avrebbe uccisa? O avrebbe provato a usarla a suo favore, magari depistandola?
DAL TESTO
"Usarla a nostro piacimento, farla diventare una di noi e mandarla a uccidere la Coin. E il ragazzo se avrà tempo. E Plutarch. Rido pensando che questa stupida ragazza, quella che tutti hanno preso come simbolo della rivoluzione credendola forte, dandole il nome di "Ghiandaia Imitatrice", che mi odia così tanto, diventerà la nostra arma migliore, sarà il simbolo della nostra vendetta."
So che non è l'unica fanfic con questo tema, ma la dovevo assolutamente scrivere. Spero vi piaccia!:)
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Violenza
Capitoli:
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E mi accorsi come le sue pupille erano rosse di pianto;

non mi parlò, ma mi ammazzò con una occhiata,

quasi volesse dirmi: Tu mi hai ridotta così”

POV PEETA

Ero seduto in quella stupida stanza da ore ma di lei ancora nessuna traccia. Stavo immobile, fermo, senza parlare, riuscivo a malapena a pensare talmente era forte l'agitazione che sentivo, probabilmente era un bene che non mi avessero scelto per la missione di salvataggio. Haymitch era venuto ad informarci che erano atterrati, poi che erano dentro, che si stavano dirigendo verso lei, la mia Katniss, ed in ultimo ci aveva informato che non c'era più contatto, fine delle comunicazioni. Poi il vuoto, non sapevamo più cosa stesse succedendo li dentro. E' stato allora che ho deciso che sarei morto. Se lei non fosse tornata, avrei trovato il modo di uccidermi. Le comunicazioni si era interrotte e così era stato per il battito del mio cuore: gliel'avevo detto su quella stupida spiaggia che vivevo per lei, che non c'era nessun altro che aveva bisogno di me. “Io sì” così mi aveva risposto Katniss. Io sì. E allora ti prego amore mio, vivi per me anche tu! Solo questa volta, non ti chiederò mai più nulla, lo giuro! Torna. Fai solo questa piccola cosa per me e potrai avere tutto, tutto! Anche la mia vita! E' già tua! Devi solo allungare un braccio e prenderla, oppure non tornare... I miei pensieri, fortunatamente, sono interrotti da Haymitch che ricompare da noi sorridendo e ci metto meno di un secondo a buttarmi oltre lui per raggiungerla. Ovviamente so che lei è tornata, sono mesi che quell'ex ubriacone del mio mentore non sorride ed ora la felicità del suo volto non può che essere per una ragione: Katniss, la mia dolce, scontrosa, burbera, adorabile, forte, temeraria, sbalorditiva Katniss, è tornata. Mentre mi precipito da lei mi rendo appena conto che il mio cuore ha ripreso a battere, strano. Ci dicono di aspettare fuori dalla camera dove le stanno facendo le prime medicazioni, devono valutare il suo stato fisico e mentale, poi ce la faranno vedere. Prim e la signora Everdeen tornano al lavoro, sanno che i medici ci metteranno un po' e c'è molto bisogno di loro, lasciano detto di chiamarle al suo risveglio. Io, invece, non riesco a togliere gli occhi da questa porta: è tutto ciò che mi separa da lei ora e sapere che la stanno curando, finalmente, è tutto ciò che mi impedisce di buttarla giù a pugni. Non durerò molto comunque e voltandomi capisco che anche Gale è stufo di aspettare. Sono più di due mesi che aspettiamo, due mesi!! Ho scoperto di avere una pazienza che non credevo e, ovviamente, di poter soffrire in modi che non ritenevo possibili. Nessuno dovrebbe stare così male. Il dolore che ho provato durante la sua assenza è stato 1000 volte peggio di vederla offrirsi volontaria al posto della sorella, di essere dovuti entrare nell'arena 2 volte, della gamba amputata, delle bombe nel 12... Forse solo il dolore che ho provato nello scoprire la morte di tutta la mia famiglia si avvicina a quello che ho sentito quando mi sono svegliato su quel maledetto hovercraft per scoprire che lei era stata fatta prigioniera da Capitol. E non oso nemmeno immaginare il suo, di dolore: si deve essere sentita abbandonata, sola nelle mani di Snow. Avrà pensato che ero d'accordo con Haymitch? Si sarà domandata se il mio amore era sincero? O perché non l'avessi salvata? L'ho dovuta guardare appassire in quelle maledette interviste: show, dopo show, dopo show, il suo corpo risultava sempre più martoriato, dimagriva a vista d'occhio, era diventata uno scheletro coperto da una pelle nere e giallognola, si vedevano chiaramente i segni delle torture di quei maledetti. Intanto io morivo dentro, show, dopo show, dopo show. Non avrei retto ancora per molto, come non reggerò ancora tanto qui fuori ad aspettare che degli stupidi medici constatino che le abbiano fatto del male mentre io non potevo proteggerla! Impazzirò di nuovo fuori da questa maledetta porta quando mi basterebbe un abbraccio per salvarmi, o anche solo guardare per un secondo quegli occhi grigi e leggervi la gioia dell'esserci ritrovati. Sara felice? Sicuramente sarà in estasi nell'aver intorno Prim e sua madre, probabilmente anche Gale, ma io? Dove sono io in tutto questo? Io che non sono mai veramente riuscito a salvarla: non sono morto nella prima arena facendola vincere ed evitando a tutti un sacco di sofferenze, non sono stato in grado di sedare i distretti per tenerla lontano da Snow, non le ho risparmiato il dolore nel tornare nell'arena e non sono nemmeno stato in grado di tirarla fuori da lì! Mi odierà? Inoltre non sa nulla delle sorti del distretto e, per ora, siamo tutti d'accordo a mantenere il silenzio. Un po' alla volta. Improvvisamente la porta che mi divide dall'unica persona che io abbia mai amato si apre e ne esce un militare dall'aspetto famigliare: l'ho visto in giro nel 13, mi pare si chiami David, è stato uno dei primi a offrirsi per la missione di salvataggio ma, nonostante questo, non mi piace. Ci fa un cenno e noi entriamo mentre lui rimane fuori. Sento le urla prima ancora di vederla, perché in effetti non può essere lei quella che sto guardando. Sospetto gli altri siano della mia stessa opinione perché si sono immobilizzati come me. La mia Katniss aveva una lunga chioma di bellissimi capelli neri che raccoglieva in una treccia mentre questa specie di ragazza non ha altro che una massa informe di sporcizia e chissà cos'altro in testa. La mia Katniss aveva un corpo sinuoso, forse un po' troppo magro prima del tour, ma con delle forme da farti impazzire a guardarlo mentre qui davanti a me c'è uno scheletro ricoperti di lividi. La mia Katniss aveva delle mani bellissime con lunghe dita esperte che sapevano come usare un arco mentre ora i miei occhi cadono su dita dalla forma strana, come se si fossero malformate. E sopratutto la mia Katniss aveva due occhi grigi che racchiudevano il cielo, la terra, i boschi, l'amore, la vita, la gioia, il mondo intero c'era in quegli occhi mentre ora vedo solo due pozze scure gonfie, incrostate, cerchiate da lividi più neri della morte. E la voce, la voce! La mia Katniss aveva una voce che anche le ghiandaie si fermavano ad ascoltare mentre questa voce che urla io non la riconosco. E poi perché urla in quel modo? Subito il ragazzo di prima ci punta addosso un fucile e, se possibile, il mio sguardo si fa ancora più confuso. Cosa diavolo sta succedendo? Lei si aggrappa alle sue spalle e inizio veramente ad odiarlo, chi diavolo è questo e perché lei sembra fidarsi di lui? Quando lui abbassa il fucile siamo tutti immobili, Katniss è chiaramente sconvolta e io non resisto a vederla così, faccio un passo verso di lei e, nonostante non lo credessi possibile, peggioro la situazione. Si è buttata in un angolo rannicchiata su sé stessa, piange, si dispera, pronuncia frasi sconnesse e chiama Johanna. Cosa c'entra lei? Non ci sto capendo assolutamente nulla!! Sputa nella nostra direzione e implora al soldato di ucciderla, dice che sarebbe meglio che essere di nuovo la nostra puttana. La nostra cosa? E poi la nostra, di chi? Io ho sempre cercato di trattarla al meglio, certo, forse sono stato un po' freddo con lei dopo i nostri primi Hunger Games ma ero deluso e soffrivo perché volevo qualcosa che lei non poteva\voleva darmi. Però mai una volta sono stato rude nei suoi confronti, mai per un giorno ho smesso di amarla e sopratutto mai l'ho trattata come una prostituta, senza rispetto. Non ho fatto altra che venerarla dal giorno in cui sentii la sua voce per la prima volta. Mentre ora lei mi sta fissando come se io fossi la peggiore delle bestie, come se tutto il male del mondo fosse causa mia, come se fossi stato io a ridurla così. All'improvviso si alza e si dirige verso Gale, ho appena il tempo di pensare che avrei dovuto aspettarmi questo da lei, era ovvio che sarebbe subito corsa fra le braccia del minatore, quando lei prova a strangolarlo, anche se è difficile dirlo data la poca forza che ci mette. Siamo tutti paralizzati, inorriditi, confusi e lo scambio di parole fra lei e quel David mi lascia dentro un senso di freddo indescrivibile: non vuole che ci avviciniamo, ha paura di noi! Cosa ti hanno fatto Katniss? La mia ragazza dagli occhi grigi, o quello che ne rimane, sviene e noi siamo condotti fuori dalla stanza. Nessuno osa parlare fino a quando non arrivano Prim e sua madre. Sentiamo Katniss urlare di nuovo, si deve essere risvegliata mentre raccontavamo l'accaduto alle due appena arrivate. Di nuovo cala il silenzio fra noi fino a quando il dottore non esce per dichiararci il responso della visita: Katniss ha il polso rotto, le dita di entrambe le mani le sono state spezzate e si sono rinsaldate male quindi loro dovranno rispezzargliele e steccargliele, ha una piccola emorragia interna, diversi lividi e contusioni, due dita del piede rotte, 4 costole incrinate e una spezzata, ha la febbre dovuta probabilmente al clima e alle condizioni in cui stava, è disidratata e sottopeso. Si ferma un attimo per darci il tempo di assorbire le parole orribili che sta pronunciando, l'elenco osceno di quello che hanno fatto alla mia Katniss, probabilmente se non fossimo arrivati noi sarebbe presto morta. Tutto questo però non spiega come mai ci ritiene responsabili. Il dottore esita un po', si vede che è particolarmente a disagio a continuare ma lo sguardo truce di Haymitch e la nostra visibile impazienza lo esortano a proseguire.

  • Ecco, vedete... ci sono chiari segni di abusi sessuali. - si ferma ed è come se si fosse fermato il mondo.

Nella mia testa le sue parole non hanno senso, non riesco a collegarle a nulla. La mia mente si prende gioco di me rievocando il rossore di Katniss quando, nell'ascensore del centro di addestramento, Johanna si spogliò davanti a me, lei e il nostro mentore. Come può una ragazza diventare rossa per quella provocazione subire violenze sessuali. Non ha senso, non capisco! Il dottore riprende a parlare ma io non lo sento più, il mio corpo sta avendo un blackout: non riesco più a sopportare tutto questo dolore, non so neanche come abbia potuto sopportarlo lei. Nella confusione che mi circonda riconosco una parola “depistata” e nel buio che segue non riesco a darle significato. 

 

 

 

 

 

 

Ciao ragazzuole! Ci ho messo una vita a sistemare la fine perché mi veniva sballata rispetto al resto del testo e mi sento impazzire. Frrrrr! Per lo stesso motivo non riesco a distanziare il testo andando a capo, mi lascia un abisso fra una riga e l'altra ed è davvero troppo brutto! Rimedierò al prossimo! Detto questo, buona lettura e  fatemi sapere se vi è piaciuto:) Un bacio e grazie delle vostre recensioni! 
 
 
 
   
 
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