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Autore: daffodils82    29/01/2015    4 recensioni
La storia è uscita così d'impeto, per cui perdonatemi se non è perfetta ma spero comunque che vi piaccia. E' basata sulla presunta frase che Felicity dirà ad Oliver nella 3x12 "I don't want to be a woman you love"
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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«Non voglio essere una donna che ami.»

 

«Felicity!»

 

«No», rispose la ragazza alzando un dito in segno di avvertimento, «non dirmi “Felicity”»

 

Si alzò in piedi stando di fronte ad Oliver, ben attenta a mantenere una certa distanza.

 

« Tu sei morto. Tu sei morto Oliver. Torni in vita e la prima cosa che fai arrivato in città è indossare quel dannato costume?»

 

« Lo so, io...»

 

«No, non lo sai, Oliver. Non lo sai cosa sia stato per me, John e Roy. Per Thea. Quattro giorni. Quattro giorni senza avere tue notizie, senza sapere se ti avrei più rivisto o sentito la tua voce.»

 

Prima di continuare Felicity fece un profondo respiro, sentiva le lacrime arrivare agli occhi al ricordo di quello che stava per dire.

Oliver le si avvicinò cercando la possibilità di varcare quel muro invisibile ma impenetrabile che la ragazza aveva innalzato tra di loro dal suo ritorno. Nel farlo cercò quella breccia nel muro che gli consentiva il permesso di consolarla, toccarla e rassicurarla.

Posò una mano sulla sua guancia, Felicity sembrò abbandonarsi a quel tocco.

 

Come facevano quelle mani così forti e decise a trasmetterle così tanta tenerezza, amore e calore?

 

«Malcom Merlyn è stato qui.»

 

«Cosa? Quando?»

 

Lo sguardo di Oliver si incupì e indurì al pensiero di quell'uomo nel loro covo. Non poteva sopportare che si fosse avvicinato così tanto alle persone che lui amava in sua assenza.

 

«Vi ha fatto qualcosa? Voleva qualcosa?»

 

Allontanandosi ancora da lui, Felicity riprese il suo racconto.

 

«No lui, lui è stato qui una prima volta per sapere se fossimo a conoscenza dell'esito del combattimento. Poi è tornato una seconda volta, portando con se la spada con cui Ra's al Ghul ti ha trafitto. »

 

Riprendendo fiato si diresse verso il tavolo su cui Malcom avava posato l'arma.

 

«Quella spada, quella spada è stata per giorni la prova della tua morte. E' stata la prova concerta che ti avevamo perso. Che io ti avevo perso.»

 

Avvicinandosi ancora e prendendole le mani, Oliver cercò in tutti i modi di rassicurarla.

«Ma sono qui ora.»

 

Felicity chiuse gli occhi ed annuì a quelle parole.

 

«Guardami Felicity. Sono qui e non ho nessuna intenzione di andarmene.»

 

«Oliver, tu non capisci. Sei tornato dalla morte per l'ennesima volta. Pensavo che avessi capito, pensavo che tu...»

 

«Pensavi che io, cosa?»

 

«Non pretendevo che tu ti precipitassi da me una volta tornato a Starling City ma mi aspettavo che andassi a salutare Thea, tua sorella, la persona per cui hai affrontato tutto questo, la persone per cui hai sfidato quel mostro.»

 

«La città era nel caos e ho pensato...»

 

«Hai pensato di buttarti nella mischia nello scontro con Brick.»

 

Esausta, Felicity si avvicinò alla sua postazione e raccolse il suo cappotto e la sua borsa.

 

« E' per questo che non voglio essere una donna che ami.» Disse voltandosi a guardarlo.

 

Felicity vedeva il dolore dipingersi sul viso di Oliver a quelle parole. Cercò di ricomporsi prima di dire quello che stava per dire. Sapeva di doverlo fare perchè altrimenti non sarebbe uscita da quel covo, quella sera, mantendendo il suo proposito. Si sarebbe tuffata tra le sue braccia e si sarebbe persa nei loro baci. Ma non era quello il momento. In futuro forse, ma non adesso.

 

« Perchè per quanto io ami Freccia, è ad Oliver Queen che appartiene il mio cuore. E' Oliver Queen, la perona che è sotto quel cappuccio, che io amo di più. Sai, dopo due anni sono arrivata a patti con il fatto che, ogni volta che esci da quella porta, indossando quel costume, le cose possano andare male, ma appunto per questo, appunto per il fatto che il nostro, Oliver, è un mestiere pericoloso, che non posso accettare che Oliver Queen si neghi la vita che merita di vivere. Non posso accettare che Freccia venga prima di tutto. E finchè non capirai come vivere la tua vita da “civile”, non potrà esserci nessun noi.»

  
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