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Autore: Ehris    29/01/2015    4 recensioni
Dopo aver miseramente fallito nella conquista del potere assoluto, le Trix, troveranno nuovi potenti e temibili alleati. Amici e nemici, non ci si potrà fidare di nessuno...
Tratto dal capitolo 18:
-Vogliamo il potere; vi chiediamo aiuto a conquistare una delle scuole più prestigiose ed importanti dell’intera Dimensione Magica ed in cambio vi ridaremo la libertà che tanto agognate e che vi è stata strappata molti anni fa- spiegò Icy con molta calma e con fare suadente.
-Impossibile!- urlò lo spettro furente -La nostra libertà è andata persa per sempre! Il nostro destino ci impone queste condizioni per l’eternità. Una vita insulsa, fra le pareti di queste montagne. Una vita che non può essere vissuta ma allo stesso tempo che non ci dà pace. Una vita da non morti!-
Una storia che racconta di come il desiderio di vendetta dia sfogo alla malvagità più oscura; di come a volte occorri tirare fuori coraggio e grinta. Una storia incentrata sulla forza dell'amore e dell'amicizia.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Musa, Riven, Specialisti, Trix, Winx
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 20 – Una richiesta d’aiuto

E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio.
Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.
Paolo Borsellino



Il preside Saladin si trovava nel suo ufficio in compagnia di Codatorta quando uno specialista del primo anno, Jared, bussò furiosamente alla porta.

-Avanti!- esclamò l’uomo anziano.

-Chiedo scusa per il disturbo ma in prossimità dei cancelli c’è un gruppo di giovani accompagnate da una donna- disse il ragazzo tutto d’un fiato con tono allarmato -Domandano aiuto; abbiamo il permesso di farle entrare?-

Saladin e Codatorta si scambiarono una breve occhiata, dopodiché si alzarono a si avvicinarono alla finestra che risultava essere proprio dietro alla grande scrivania del vecchio mago.

-Per l’amor del cielo! Quelle sono le fate di Alfea accompagnate da Griselda! Presto, aprite loro i portoni e fatele accomodare!- gridò Saladin al giovane che immediatamente riferì le parole del preside ai suoi compagni per mezzo di un congegno tecnologico.

L’anziano e Codatorta uscirono dallo studio e a grandi passi  raggiunsero l’atrio di quell’imponente fortezza.

-Ehi ragazzino, che succede?- chiese Riven al giovane quando questo gli sfrecciò al fianco, intento a seguire le due figure a passo di corsa.

-Un gruppo di fate di Alfea è ai cancelli. Chiedono aiuto- rispose Jared.

Riven si voltò a guardare Sky e Brandon che si trovavano con lui; successivamente anche loro si incamminarono velocemente verso l’entrata di Fonterossa.

Quando raggiunsero le porte principali della fortezza una ventina di fate, accompagnate dall’ispettrice Griselda, stavano varcando la soglia. Le giovani erano infreddolite ed avevano un aria stanca e terribilmente sconvolta. Ciò che avevano visto, ovvero il devasto della loro scuola causato dall’assedio dei non morti, le aveva profondamente turbate.

-Griselda!- esclamò Saladin avvicinandosi alla donna -Che cosa è accaduto?- continuò poi guardando il gruppetto di ragazze impaurite.

-Purtroppo siamo qui per chiedere il tuo aiuto!- disse l’ispettrice -Questa sera Alfea è stata attaccata con conseguenze terribili. Queste sono le poche studentesse che sono riuscita a portare in salvo. Molte altre ragazze, professori… Faragonda, sono rimasti prigionieri delle nostre stesse mura. È dichiarato lo stato d’assedio-

Saladin e Codatorta rimasero senza parole mentre dal folto gruppo di specialisti, che si era affrettato a raggiungere l’entrata, si innalzò un vociare incredulo.

-I non morti… loro sono tornati- continuò poi Griselda con un espressione cupa.

-Cosa sono i non morti?- si intromise Sky, che però non ricevette alcuna risposta.

-Sarete nostri ospiti. Le nostre mura saranno la vostra casa fino a quando non libereremo Alfea e rispediremo quegli spettri da dove sono venuti!- si affrettò a chiarire Saladin.

-Ti ringrazio- rispose la donna accennando un fievole sorriso. Il suo volto era preoccupato e il suo cuore si torturava per la sorte di coloro che erano rimasti intrappolati nella scuola per fate.

Un gruppo di specialisti aiutò le ragazze. Alcune vennero accompagnate in infermeria in quanto erano sotto shock e necessitavano di cure. Altre, invece, vennero condotte nella grande sala comune dove i giovani solitamente si riunivano per mangiare; a queste vennero offerte delle tisane con erbe calmanti.

Helia e Timmy, che vedendo il trambusto si erano affrettati anch’essi a raggiungere l’entrata, si avvicinarono al gruppetto di professori insieme a Sky, Brandon e Riven.

-Dove sono loro?- chiese il nipote di Saladin a Griselda, senza alcun bisogno di specificare a quali giovani stesse facendo riferimento.

-L’ultima volta che le ho viste stavano coraggiosamente combattendo al fianco di Faragonda- rispose la donna -Mi spiace…-

Timmy sbiancò; Helia si portò le mani al viso e se lo coprì; Brandon e Sky strinsero i denti mentre Riven si voltò e picchiò il pugno contro la parete, lasciandosi poi sfuggire un lamento rabbioso.

Su ognuno dei loro visi comparvero disperazione e paura anche se per loro la minaccia citata aveva ancora un volto sconosciuto.

-Allora volete dirci chi sono questi non morti?- chiese Riven, dopo essersi ricomposto, riproponendo quindi la domanda che qualche istante prima aveva posto Sky.
Saladin fece un profondo respiro, guardò negli occhi i cinque giovani e poi parlò: -Venite nel mio ufficio, avremo modo di spiegarvi ogni cosa-



-Si può sapere con cosa abbiamo a che fare? Chi ha assediato Alfea?- domandò Sky ai tre professori, non appena raggiunsero l’ufficio del preside.

-Fantasmi- esclamò Saladin -Spiriti che durante il corso della loro vita si sono macchiati di atti orribili e che per questo sono stati severamente puniti-

-Vivono ma non sono vivi- aggiunse Griselda.

-Non sentono nulla tuttavia non sono nemmeno morti- terminò Codatorta.

-Ma che razza di creature sono quindi?- chiese Brandon, che in quel momento non riusciva a capire le parole di nessuna delle tre figure che stavano davanti a lui e agli altri specialisti. Quei tre non gli erano mai sembrati tanto criptici prima d’allora.

-Li chiamano non morti. La loro punizione è appunto questa- continuò Saladin.

-Quella di vivere per metà come vivi e per metà come morti…- disse Timmy.

-Esattamente giovanotto- commentò l’ispettrice, mentre scrutava il ragazzo da sopra la montatura dei suoi occhiali.

-Per molti anni sono rimasti relegati ai confini della Dimensione Magica. Adesso qualcuno deve averli richiamati. Qualcuno che deve aver offerto loro qualcosa di estremamente importante perché altrimenti non si sarebbero scomodati tanto. I non morti non si mischiano con le questioni dei vivi- raccontò Saladin.

-Cosa succederà alle fate rimaste prigioniere ad Alfea?- chiese Helia.

Griselda sospirò e abbassò il capo, poi parlò: -I non morti si nutrono dell’energia positiva delle persone, svuotandole e lasciandole come dei contenitori pieni di tristezza e solitudine-

-Ma è spaventoso!- esclamò Timmy mentre il suo pensiero andava a Tecna. Non le aveva mai detto di provare dei sentimenti per lei e adesso lo rimpiangeva. Lei era esattamente la persona che voleva al suo fianco e non poteva pensare di perderla in quel modo tanto orribile.

-Dobbiamo intervenire!- disse Riven, che era già pronto per partire alla volta di Alfea.

-È troppo rischioso!- obbiettò Codatorta.

-Cosa? Non esiste!- Sky avrebbe fatto qualsiasi cosa per portare in salvo Bloom da quel calvario. Non avrebbe mai lasciato che rimanesse chiusa lì. Anche gli altri specialisti erano del suo stesso parere.

-Quando i non morti si nutrono di questa energia acquistano molta più forza- spiegò Saladin, che poi continuò: -Mi dispiace ma in questo momento non siamo preparati per tener testa a una minaccia di questo genere e l’ultima cosa che farò sarà mandare voi e i vostri compagni a combattere una battaglia persa in partenza-

-E quindi? Cosa facciamo? Rimaniamo qui senza far niente?- domandò Brandon, adirato.

-Magari aspettando che attacchino pure noi?- continuò Riven, con il medesimo tono dell’amico e una punta di sarcasmo.

-Ragazzi, calmatevi!- disse allora Saladin che poi attese un momento prima di proseguire con il suo discorso -Non ce ne staremo qui senza fare nulla, questo voglio che sia chiaro. Non permetterei mai un atto di tale codardia. Sto tuttavia dicendo che prima di partire allo sbaraglio occorre organizzarsi e prepararsi coi giusti mezzi! Questo riuscite a capirlo?-

-Si nonno…- esclamò allora Helia con una nota di disappunto nella voce, anche se in cuor suo sapeva che l’uomo, più anziano nonché più saggio di lui, aveva perfettamente ragione.

Sky, Brandon, Riven e Timmy annuirono anche loro dopo qualche secondo di silenzio.

-Non abbattetevi, porteremo in salvo le vostre fate e anche tutte le altre ragazze di Alfea. Questa è una promessa!- disse Saladin, cercando di trasmettere ai suo studenti tutta la fiducia di cui necessitavano.

-Venite ragazzi, faremo due ore di allenamento con i draghi e prepareremo un piano di rafforzamento della sorveglianza di Fonterossa, per evitare ogni genere di sorpresa- esclamò Codatorta, portando poi con sé i cinque specialisti.

Non appena l’insegnante e i ragazzi uscirono dall’ufficio Griselda e Saladin approfittarono di essere rimasti soli per discutere anche il problema riguardante la Griffin.

-Faragonda ha messo in dubbio la sua lealtà- disse la donna.

-Lo so…- rispose Saladin.

-Io non so che pensare, in questo momento la situazione è davvero… difficile. Abbiamo puntato tutti gli occhi su Torrenuvola, credendo che sarebbe stata attaccata e mentre la nostra attenzione era rivolta altrove non ci siamo accorti del disastro che stava avvenendo sotto i nostri occhi!- Griselda continuava a tormentarsi per la sorte di Alfea, di Faragonda e delle studentesse rimaste intrappolate lì.

-In passato la Dimensione Magica ha già subito l’attacco dei non morti. Li cacceremo esattamente come abbiamo fatto la volta scorsa- esclamò il preside di Fonterossa.

-Questa volta sarà meglio distruggerli, ed assicurarci che non possano più tornare indietro!- precisò Griselda mentre il suo sguardo si riempiva di determinazione.

***


Le Winx erano in cammino da ormai qualche ora e la luce del sole iniziava pian piano ad indebolirsi, lasciando spazio all’oscurità della notte. Nel momento della loro partenza non si erano soffermate molto a pensare quanto tempo avrebbero potuto impiegare per raggiungere Le Grandi Montagne della Dimensione Magica.

-Tecna, esattamente quanto manca?- si lamentò Stella.

-Due chilometri in meno rispetto all’ultima volta che me lo hai chiesto e cinque rispetto alla volta prima ancora- rispose la fata della tecnologia in modo distratto; la sua attenzione era completamente rivolta alla mappa che il suo dispositivo elettronico le mostrava.

-Stella stai buona- le disse dolcemente Bloom, mentre le appoggiava una mano sulla spalla al fine di infonderle un po’ di pazienza.

-No, sono stufa!- sbottò però la fata -Camminiamo ormai da ore. Il sole sta tramontando e noi siamo qui: affamate, infreddolite e stanche! Non sappiamo quale sia il percorso con esattezza, non sappiamo chi sia questa strega che andiamo cercando e in che modo possa esserci d’aiuto, ma soprattutto non abbiamo alcuna idea di ciò che è accaduto a Faragonda, ai professori e a tutte le nostre compagne!- Stella aprì il suo libro di emozioni. Era palesemente a pezzi, d’altronde come tutte le sue compagne che quindi non se la sentirono di biasimarla per le sue lamentele.

Avevano assistito alla sconfitta della loro scuola senza tuttavia poter far nulla. Avevano sentito le grida orribili delle loro compagne placarsi di colpo. Quelle urla rimbombavano ancora forti e chiare nelle loro menti, così come il silenzio dell’istante successivo. Un silenzio quasi assordante.

Bloom da buona amica qual’era abbracciò la fata.

-Forza Stella, sono certa che Tecna ci sorprenderà coi suoi assurdi marchingegni!- esclamò Musa, sorridendo dolcemente alla principessa di Solaria. Stella, con quelle poche attenzioni, in un attimo si rasserenò. Sapeva che anche se Musa le sorrideva non stava per niente bene, era preoccupata e stanca almeno quanto lei. Tuttavia se tra di loro riuscivano ancora a tirarsi su di morale stava a significare che così male non andava.

-Ragazze credo che ci siamo!- annunciò Tecna improvvisamente.

-Sicura?- domandò Aisha guardandosi attorno. Se in quel luogo doveva viverci una strega avrebbero dovuto trovare una casa, un riparo o qualcosa di simile invece guardandosi attorno le fate non vedevano niente più che alberi.

-Il territorio indicatoci da Faragonda è questo. Mi spiace, più di così temo di non poter fare… la superficie è piuttosto vasta, si estende per chilometri… direi di cominciare ad aprire gli occhi. Lei deve trovarsi qui…- esclamò Tecna.

-Qui da qualche parte…- precisò poi Musa.

Le sei Winx si rimisero in marcia alla ricerca della strega che le avrebbe potute aiutare ma che tuttavia pareva non aver lasciato nessun genere di traccia di sé.

Per le ragazze quella si stava dimostrando una prova davvero difficile e nei loro cuori batteva forte la speranza di trovare presto questa Minerva.

Quando avevano aperto gli occhi quella mattina sarebbero state pronte a scommettere che niente le avrebbe ostacolate. Il sole pareva essere così caldo, avvolgente ed estremamente familiare. Quel sole ora si era nascosto dietro alle montagne e aveva lasciato spazio alla notte scura ed incredibilmente tetra.

Una notte che purtroppo era destinata a portare solo guai a quelle sei giovani.







Note dell'autrice: Buona sera popolo di EFP!!! Ecco qui il capitolo numero 20!! :) Piaciuto? Il prossimo sarà, se non interamente quasi, dedicato alle Winx... Vedremo cosa riusciranno a scoprire! :)
La scorsa settimana ho pubblicato una OS intitolata "So Cold"... se avete tempo mi farebbe piacere se passaste a leggerla :)
Grazie mille a tutte le persone che seguono la storia! Auguro un grosso in bocca al lupo a tutti quelli che in questo periodo sono sotto esami!!! Spero davvero di sentirvi in tanti! :) A presto!!
Ehris :)

  
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