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Autore: Koa__    29/01/2015    3 recensioni
Noi eterni e fugaci Storia vincitrice dei premi: Best of Best - storia che mi è piaciuta di più e Best Romance - miglior storia romantica, dolce e fluff, nel contest indetto da Chappy_ "Kissing Booth - Il chiosco dei baci"
Sense and Sensibility - Mystrade
Balance - Mystrade
Bacio alla fragola - Mystrade
Falling Down - Mystrade
Steso sotto un albero di ciliegio, ad aspettare l'estate - Mystrade
Till the next time - Mystrade
Tenere il mondo in una stanza - Mystrade
Espiazione - Johnlock
Salvation - Johnlock
Touch me - Johnlock
Solitude - ombrello/ciambella
Début - Young!Sherlock
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altro personaggio, John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Flash scritta per il Drabble Weekend, indetto dal gruppo fb: “We are out of prompt”. Prompt fornito da Bombay:
Mystrade. Pic-nic sull’erba ed è un’idea di Mycroft!!!

Questa storia ha vinto i premi: "Best of Best - storia che mi è piaciuta di più" e "Best Romance - miglior storia romantica, dolce e fluff" nel contest indetto da Chappy_ "Kissing Booth - Il chiosco dei baci" 




 
Noi, eterni e fugaci
 

 
 


Piove e gli amanti si baciano sotto l’acqua scrosciante. Piove e a Mycroft e a Gregory sembra non importare. Piove sull’erba secca e riarsa, ma a loro, ancora, testardi, assurdamente caparbi, non smettono di baciarsi. Diluvia in quella campagna brulla del sud della Francia, laddove Mycroft lo ha portato per un pic-nic. Già, proprio in quella Provenza che di tanto in tanto spunta nei racconti d'infanzia del maggiore degli Holmes, descritto come un luogo bucolico e insopportabile, ma incredibilmente affascinante agli occhi estatici di Gregory. Pare assurdo l'esserci andato soltanto per un pranzo, eppure (per certi versi) è tipico di Mycroft l'essere così plateale. Lui che è indolente e pigro, ma che quando decide di dover rendere felice qualcuno diventa straordinariamente imprevedibile. E se afferma di voler trascorrere un pomeriggio in sua compagnia, lo fa in una maniera che sorprende. Lo fa, ad esempio, mettendo una bottiglia di Bordeaux d’annata in un cestino di vimini intrecciato a mano, assieme ad un canestrello di formaggi francesi e ad un trittico di marmellate d'agrumi. Quando Mycroft decide di mostrargli l’amore che nutre per lui, lo fa andando a comperare pane e croissant da un impiastricciato panettiere con la erre moscia e che sorride con fare bonario. Ed è incredibile, assurdo e completamente fuori dagli schemi di quella sua ben studiata routine, ma Mr Holmes, il freddo e l’apatico, lo svogliato e il gelido, lo ha portato via dalla Londra affollata che ben conoscono e lo ha condotto lontano. È un afoso giorno d’agosto, questo, è il primo anniversario che festeggiano da che stanno insieme e in una campagna che è tutta per lui, piove a dirotto.

«Troviamoci un riparo» prova a dire Gregory, mentre tenta di radunare alla bell’è meglio un pranzo ormai irrecuperabile. Al suo Mycroft, però, pare non importare alcunché visto che, imprevedibilmente e con fare assolutamente determinato, lo afferra per un braccio e lo attira a sé con decisione. Già è fradicio sino alla punta dei capelli rossicci, ora spettinati e disordinati, constata Lestrade in un frangente. Al pari del suo abito che è ormai un disastro. Eppure non fa una piega: al solito è perfettamente rigido e serio, inglese nei modi di fare, composto e pacato: terribilmente Holmesiano. A dire il vero, Lestrade non coglie il reale motivo per cui se ne stia immobile, è infatti impensabile che un uomo come Mycroft preferisca bagnarsi. Ugualmente però restano inchiodati lì mentre Greg, al contrario, desidererebbe soltanto scappar via e trovare una capanna, un rifugio, un qualcosa che sia utile. Vorrebbe andarsene perché di pioggia ne prende abbastanza quando è a Londra; e lui detesta bagnarsi.

Il tutto accade in uno di quegli attimi fugaci di cui a fatica s'accorge e dopo che si sente stringere e baciare, dimentica tutto, persino dell’acqua. Scorda ogni cosa, anche il suo nome e al suo amato Mycroft, cede incondizionatamente. Il loro è un bacio umido, appassionato. Un tocco profondo, fatto di acqua, di sapore di limone e vino sulle labbra secche. Uno sfiorarsi intenso e vorace di cui non si vergogna affatto e che vorrebbe non smettesse mai. 

Piove e gli amanti si baciano sotto lo scroscio torrenziale di un temporale estivo, incuranti del mondo e persino del tempo che passa. Piove, ma non ci badano e intanto si stringono con vigore perché è ciò che gli amanti fanno. È un bacio, il loro, che sa di immortale, che ha il gusto dolce dell’eterno e quello amaro della fugacità.


 
Fine


-Sense and Sensibility: titolo originale di Ragione e Sentimento, di Jane Austen
   
 
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